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scaricato sabato lo provo

leccese77
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Re:

Questo è un racconto particolare: inizia come un'avventura fantasy, contraddistinta da un'impostazione molto classica, e finisce come un giallo alla Sherlock Holmes. Mi è piaciuto lo stile narrativo, a tratti asciutto, che non indulge a lungaggini, e che dimostra che l'autore sa dosare la tendenza al compiacimento stilistico, ricorrendo al necessario compromesso per non rendere troppo lungo il racconto, e quindi perdere il ritmo serrato necessario in un'avventura di questo tipo.
Nonostante ciò ho trovato alcuni errori che denotano forse un briciolo di fretta nel testare la storia: paragrafo 30 congeniato invece di congegnato, paragrafo 14 rimpiti invece di riempiti, paragrafo 28 virgolette mancanti prima di una frase a fondo pagina.
Nello stesso paragrafo c'è una battuta "mi metti nei casini", che stona con il linguaggio formale tenuto dai personaggi fino a quel momento e che avrei evitato.
Non mi è piaciuto affatto il sistema di combattimento. Non inficia molto sulla possibilità di finire il racconto perché, con scelte accorte, si può completare senza combattere o con al massimo sostenendo uno scontro. Ma se si vuole raggiungere l'epilogo migliore, quello in cui si scoprono più informazioni possibili riguardo noi stessi e la nostra missione, siamo costretti ad almeno un paio di combattimenti molto duri. Non parliamo poi di quello che accade se decidiamo di chiudere la nostra missione rispettando il nostro mandato iniziale. Praticamente tutti gli avversari che incontriamo hanno un punteggio pari, o superiore, alla nostra difesa anche se abbiamo deciso di assegnare 3 punti, sui 5 disponibili alla stessa. Ma così facendo penalizziamo attacco e resistenza, e diventa difficile colpire e quindi vincere gli scontri. Considerando la penuria di armature (non abbiamo mai più di due o tre punti di protezione) ci si rende conto che, se optiamo per una ripartizione del bonus iniziale equilibrata (2 punti all'attacco, 2 alla difesa, uno alla resistenza), bastano un paio di colpi sfortunati (un lancio di 4 contro uno di 10 o 11 ad esempio) per dipartire allegramente.
Questo difetto non è, come dicevo, disastroso come avrebbe potuto potenzialmente essere perché l'autore ha contenuto molto il numero dei combattimenti nel corso dell'avventura, ma comunque limita un po' le possibilità interattive del racconto, e secondo me questa situazione costituisce una pecca tangibile.
L'intreccio è molto complesso, e nella parte finale non sempre le spiegazioni sono soddisfacenti: a tratti risultano un po' confuse, ed è difficile calarsi completamente nella veste dell'investigatore che scopre a poco a poco i reconditi sviluppi della trama, proprio in virtù del fatto che essa non è mai del tutto cristallina. Non mi ha convinto molto la scelta fatta talvolta di mandare il lettore a leggere di fretta alcuni paragrafi per chiarire eventi che, se mancanti, avrebbero reso incongruente l'intreccio. Mi è sembrata rabberciata, così come l'escamotage legato alla frequente frase "ricordati questo paragrafo, poi torna qui". Insomma una struttura non proprio a prova di bomba.
Credo che con un po' più di tempo e attenzione questo racconto sarebbe potuto balzare in vetta all'attuale classifica, ma così come è presentato ha dei difetti strutturali e regolamentari che lo limitano. Nonostante questo è ben pensato, abbastanza ben narrato, e riesce a tratti ad essere avvincente. Manca però quella solidità strutturale e quella capacità di coinvolgere, limitata dalla confusione che condiziona un po' l'intreccio, che l'avrebbero reso un piccolo capolavoro.
Resta un corto accettabile, ma tutto sommato mi hanno convinto un po' di più i primi due.
Lo metto perciò un gradino sotto.

Alla luce di quanto esposto sopra il mio voto è 6.

Prodo
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Re:

Oh mamma mia.

Le metamorfosi è il peggior racconto che io abbia letto finora in 3 anni di concorso!

Potrei elencare tutti gli errori di battitura, di ortografia, di linguaggio; ma non ne ho neppure la voglia. Lo stile è pessimo: periodare sballatissimo, punteggiatura talvolta messa quasi a casaccio, confusione suprema aumentata dalla mancanza di qualsivoglia impaginazione del testo, che diventa così una muraglia faticosissima da leggere e interpretare. E poi alcune nettissime contraddizioni.

Bizzarre e fastidiose le scelte di mettere un accento ad ogni nome proprio, e di inserire alcune iniziali maiuscole senza ragion d'essere (guardare la descrizione dell'abbigliamento di Mèrtox).

Il sistema di gioco è superfluo, tranne i Punti Memoria (che mi hanno ricordato AD&D16, Le ombre di Nordmaar): i Talleri servono solo in un paragrafo, quindi perché la quantità che ne possiamo trovare è decisa dai dadi? A che serve lo Zaino, se dopo gli oggetti iniziali praticamente non ne troviamo più nessuno, e non è nemmeno specificato quando ci vengono sottratti (all'inizio della storia, dopo aver incontrato Gràndar, lui si prende alcuni oggetti, ma il testo non dice di cancellarli)? Perché al 13 mi vengono fornite due armi, se posso portarne con me una sola? Il sistema di combattimento non solo è macchinoso e limitato (ricorda quello di Samurai, e ne ha gli stessi difetti), ma il combattimento più importante della storia viene descritto in modo incomprensibile perfino a sé stesso!

Alcuni paragrafi rimandano al 5, ma il paragrafo a cui intendono dirigere è il 12.

L'idea dei finali differenti ottenibili tramite parole d'ordine è l'unico aspetto che trovo interessante, ma il wall of text del finale migliore è così lungo e pesante, che arrivati alla fine si rischia di aver già scordato l'inizio. E date la banalità della trama e l'inesistente carattere dei personaggi, la spiegazione-fiume finale sembra quasi una burla.

Voto: 2

EGO
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Re:

Avete notato come i racconti di quest'anno siano molto più "seri" degli anni scorsi (dove un po' di comicità sbucava in ogni opera)?

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Jegriva
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Re:

puo' essere solo per caso che i primi 3 concorrenti sono "seriosi"...

Ego, sicuro del voto? Voglio dire: 4 e' un racconto veramente brutto, 3 quando non e' neppure lontanamente giocabile, ma per prendere 2 o 1 praticamente dovrebbe risultare che non e' neanche scritto in italiano...
Voglio dire: se hai rilevato quei difetti ti credo certamente, ma sei sicuro di non aver un po' calcato la mano, dandoli un voto cosi' basso?
Anche perche' altrove hai messo anche voti alti, quindi non e' del tutto spiegabile come "fascia di votazione personale"...
Anche Adisc aveva dato un voto d'impulso e poi l'ha aggiustato. Mi fido che deciderai in coscienza e non voglio piu' dire piu' nulla in merito...

Seven_Legion
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Re:

Seven_Legion ha scritto:

Ego, sicuro del voto? Voglio dire: 4 e' un racconto veramente brutto, 3 quando non e' neppure lontanamente giocabile, ma per prendere 2 o 1 praticamente dovrebbe risultare che non e' neanche scritto in italiano...

Seven, ci ho pensato, davvero. Sono sicuro. Alzandolo a 3 non farei nessuna differenza pratica, e 4 secondo me non lo merita. Per me il racconto è sballato nelle singole parti e nell'insieme.

EGO
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Re:

Scaricato e giocato. Come al solito mi prendo un paio di giorni sabbatici, poi lo rigioco e scrivo la recensione!

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re:

Torno adesso da una serie di concerti fuori porta... mi sono scaricato il corto e ho dato una scorsa al forum e ho visto che sono partiti già i voti! Non vedo l'ora di leggerlo!

Adisc
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Re:

Riguardandolo ho deciso che tra i 3 pubblicati fino a ora questo è il racconto che mi è piaciuto di meno. Per rimarcare questa differenza, visto che al primo avevo dato 6,5, ho tolto mezzo punto al voto che avevo dato in precedenza (altrimenti sarebbero stati valutati allo stesso modo) e trasformato la mia valutazione per questo corto in 6.

Prodo
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Re:

Opto per una recensione interamente entro spoiler:

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Ottime premesse, pessimi risultati.

Questo e' quanto posso dire di questo racconto, che obiettivamente non definirei tra i piu' brutti che abbia visto ma certamente tra quelli che mi hanno spiazzato di piu'.
Spiazzato perche' innanzitutto il modo di scrivere sembra accontentarsi di mettere insieme la storia come una sequenza di affermazioni elementari: "Tizio ha detto questo" "Caio e' andato la'", "Sempronio ha fatto quest'altro"...
Formalmente il testo sara' corretto e scorrevole da leggere (e grazie tante!), ma privo di una reale volonta' di rendere avvincente quanto narrato.
Scusate il dubbio stupido: lo scrittore sara' mica un autore di GDR, a cui vengono chiesti da troppo tempo solo scenari funzionali e ha cosi' dimenticato ogni ambizione narrativa?? ...Mha!

Purtroppo o per fortuna, in ambito librogame, il modo di scrivere conta molto:

Dovremo imbarcarci fino alle Lande Svettanti e da lì procedere a cavallo per le Brulle Terre. Ci guiderà Mirtèsia, esperta di quelle zone. Giungeremo così alla fortezza da tergo.

A parte la forma bucolica (dopo intere pagine di frasi cosi', penso qualsiasi storia perda d'interesse) ...ma bisogna anche stare attenti a cosa si dice, per non cadere nel ridicolo involontario.
Io alla fine ho capito cosa intendeva l'autore, ma leggendo del progetto "di giungere alla fortezza da tergo", scusate, li' per li' m'e' balzata in mente l'immagine di una fortezza Ikea col fondo in truciolare!

E poi sono numerosi i passaggi che dimostrano come lo scrittore non si curi affatto di come pone le parole al suo lettore:

...se la spassava con Mirtèsia e la considerava la sua compagna, spesso lei lo aiutava nelle cose pratiche della fortezza.

O degli passaggi forzati che il giocatore si dovrebbe sciroppare:

Lui, che è un uomo furbo, non stava mai solo con lei durante il giorno (se lei lo avesse ucciso di notte l'avrebbero subito scoperta perché tutti sapevano della loro relazione).

Cioe' ...temendo di essere ucciso da questa, di giorno la evitava ma la notte se la spupazzava dormendoci poi tranquillamente perche' "tanto se succede qualcosa gli altri lo sanno"?? Questo sarebbe l'uomo "furbo" del racconto??

Il mio suggerimento e' senz'altro di rivedere le proprie convinzioni in tema di scrittura, perche' la via intrapresa non puo' essere questa!

Secondo problema strutturale di questo "corto": il lettore subisce passivamente una valanga di bla, bla introduttivi (fase della preparazione-"fantasy") per poi subire quasi altrettanto passivamente una sfilza di spiegoni, propinati dall'autore per tenere in piedi il caso in questione (fase dell'indagine)

Provo ad indovinare come dev'essere andata. L'autore e' partito dall'immagine chiave (l' assassino sul tetto) e s'e' immaginato fosse il luogo dove il protagonista si recava a raccogliere le idee che pian piano tornavano dopo aver perso la memoria. Da qui la costruzione della storia a ritroso, che inizia con un gruppo di avventurieri che progettano una missione "fantasy", missione che non averra' mai perche' subito cominciano i sabotaggi... Troppi personaggi sembrano fare il doppio gioco e noi stessi non siamo piu' sicuri del nostro ruolo...

Insomma direi una buona idea narrativa, molto intrigante per le implicazioni... ma potenzialmente difficile da mettere in pratica...  E infatti il risultato e' stato una micidiale avventura "camerale" dove tutti parlano, parlano e parlano... senza contare che servirebbe ben altra padronanza narrativa per gestire in modo avvincente il tema della crisi d'identita' del protagonista.

Oltre a questo,  e' fin troppo chiaro come il regolamento sia secondario rispetto alla lettura a tappe forzate di tutta la vicenda, non riuscendo mai a costituire un sistema di gioco, ma al massimo fungendo da check point smistatore. Come gia' notato da Ego, pero' sarebbe bastato molto meno. Il sospetto e' che s'e' voluto mettere in piedi un complesso impianto, poi quasi superfluo, semplicemente perche' cosi' "si usa nei librogame"...

Anche qui, il suggerimento e' quello di non scoraggiarsi per le critiche ma comunque rivedere le proprie posizioni in fatto di librogame. Si tratta di abbandonare la tendenza logorroica e quella facile "sicumera" espositiva finora usata. E invece di ragionare bene, e due volte, su quello che si scrive e come lo si scrive. Se no, meglio lasciar perdere, anche perche' un altro librogioco come questo davvero non lo vorrei vedere.

Andiamo a concludere:
S'e' capito bene che non mi son piaciuti per nulla:
-la forma e il modo in cui e' scritto.
-i contenuti, talvolta improbabili e buttati li' con troppa facilita'.
-la faccenda delle metamorfosi, dove scopriamo che tutti possono essere chiunque in un racconto gia' troppo aggrovigliato...

M'e' piaciuto:
-l'uso dell'immagine chiave, pienamente inserita nel racconto, e la relativa scena sul tetto, tra l'altro uno dei pochi momenti in cui il testo trova una vera atmosfera, descrivendo il vento e le sensazioni del protagonista.
-lo spunto generale ( pur rivelatosi controproducente per l'autore.)
- - - -
Purtroppo, a mio giudizio, questo "corto" e' da pieno 4 perche', in definitiva, son falliti completamente sia la dimensione "libro" sia quella "game".
Pero'... tenendo conto che, in qualche modo, l'autore puo' considerarsi "caduto" sul campo della sperimentazione, penso si possa allineare il voto a 5  (...che non e' affatto un incoraggiamento a continuare su questa strada, pero'!)

VOTO: 5

Seven_Legion
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Re:

Ammazza che casino! Questo è ciò che mi è venuto da pensare dopo un pò che leggevo... 
Partiamo però dal regolamento.. Mi sono sempre piaciute la caratteristiche base alle quali puoi aggiungere a tua scelta un certo numero di bonus (e qui ciò è pensato sicuramente meglio rispetto tipo a Sherlock Holmes) e quindi apprezzo questa prima parte.
Ciò che non ho apprezzato è lo sfruttamento dello zaino, insomma se ad inizio racconto avessimo avuto un tot di oggetti con i quali fossimo partiti obbligatoriamente non sarebbe cambiato nulla e poi qualcuno non mi venga a dire che non ha perquisito il cadavere al par.15 vero??  wink 
Passino gli oggetti speciali (anche se forse sono in realtà un pò pochini..) mentre i combattimenti risultano un pò troppo macchinosi ma questo può essere comunque solo un parere personale. 
Riguardo alle armi ho trovato pessimo il par.13 dove si viene a conoscenza di possedere un pugnale ed una spada mentre nel regolamento è specificato che si può possede solo un'arma, brutta svista questa.
Veniamo al racconto. E' davvero troppo rindondante, infarcito di sfaccettature/possibilità/variabili che dopo un pò lo ammetto mi sono perso rendendomi poco chiara la storia. Qui ce ne sarebbe da scrivere per una intera sagra, si potrebbe infatti scrivere un libro solo sul viaggio per arrivare al castello di Gràndar, un libro per decifrare chi ti è amico/nemico/traditore (immaginandosi qualcosa tipo Ninja dove si sceglierebbe chi portarsi dietro), poi si potrebbe scrivere un libro per il viaggio per arrivare alla fortezza impenetrabile ed infine un libro dedicato alla fortezza impenetrabile stessa. Dico questo non per suggerire "io" all'autore come scrivere i "suoi" libri, ci mancherebbe altro, ma per far capire che secondo me c'è davvero troppa carne al fuoco...
Ad esempio prendete il par.19,avete mai trovato un paragrafo così lungo dedicato ad un combattimento? Io no e dico per fortuna perchè certe cose mi fanno passare la voglia di continuare a leggerlo.
Ho trovato anche qualche collegamento da rivedere, tipo dal par.29 al 5 ma di questo mi sembra che ne abbia già parlato Ego.
Riguardo all'attinenza con la figura la cosa mi ha fatto un pò sorridere in quanto mi sembra di rivivere un moderno Lupo Mannaro ma rispetto la scelta dell'autore. 
In definitiva non mi sento di dare la sufficenza al racconto e gli darei un 5 in quanto nonostante non mi sia piaciuto, apprezzo lo sforzo di fantasia dell'autore immaginandosi tutte le storie che vi ci sono raccontate e se provo ad immaginare questo singolo racconto sviluppato in una saga mi viene da pensare:"cavolo ma che figata che potrebbe essere!!".
Però visto che mi trovo a valutare questo singolo racconto il mio voto si ferma a 5,5.

Fly
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Re:

Questo racconto è partito decisamente maluccio con le votazioni...

Prodo
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Re:

Fondamentalmente sono d'accordo con quanto detto in precedenza dai vari amici di LGL, anche se non mi sento di essere così drastico come ego. Il voto che gli darei come lettore sarebbe 5, ma poi mi è venuta in mente una cosa: quanto è difficile proporre una storia del genere in soli 40 paragrafi? Devo fare un plauso alla capacità di organizzazione dei paragrafi per riuscire a creare tante variabili in così poco spazio. Peccato davvero però che, nonostante la capacità di stipare tutto in così poco spazio, ne soffra la lettura. Intrigante inizialmente (anche se l'idea della perdita della memoria non mi è mai piaciuta, in generale, come escamotage letterario), poi si perde inevitabilmente, perché è noto che nella scarpetta di Cenerentola ci può stare il piede di Cenerentola, ma se poi ci metti il piede del gigante poi sai che male ai piedi! Chissà, con una riverniciata allo stile di scrittura e ampio spazio per dare tempo alla storia di svilupparsi con i giusti tempi, potrebbe uscire fuori qualcosa di decisamente più piacevole.
In sostanza mi pongo sul 5,5

Adisc
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Re:

Questo racconto è partito decisamente maluccio con le votazioni...

per la verita', a parte Ego, i critici meno "bonari" del forum devono ancora esprimersi.
non possiamo dunque escludere che qualche parere negativo* possa ancora venir mosso...

Seven_Legion
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Re:

Seven_Legion ha scritto:

Questo racconto è partito decisamente maluccio con le votazioni...

per la verita', a parte Ego, i critici meno "bonari" del forum devono ancora esprimersi.
non possiamo dunque escludere che qualche parere negativo* possa ancora venir mosso...

Ecco, già vi preannuncio il mio...

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Jegriva
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Re:

Seven_Legion ha scritto:

per la verita', a parte Ego, i critici meno "bonari" del forum devono ancora esprimersi.

http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20101222141317/nonciclopedia/images/thumb/7/7b/Vittorio_Sgarbi_indignato.jpg/240px-Vittorio_Sgarbi_indignato.jpg

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smile

EGO
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Re:

La Cosa Piàù Divertente E Particolare De Le Metamorfosi è Lo Stle di Scrittura; Oltre Alle Onnipresenti Inziali Maiuscole, Abbiamo Personaggi che Parlano Come SE Scrivessero (Con Delle Esposizioni Quasi Traumatiche Da Quanto sono Lunghe, Nessuno Che INterrompe, Frasi TRoppo Ben Cotruite Per Essere Pensate Sul MOmento, etc...), e UN Narratore Che Scrive Come se Parlasse (Alcune Frasi sono Terribili: "Lama Con Sù [sic] Scritto"??? "Rutilante"??? "Avvlontolandoti"???????).Curiose Anche Le Lunghe Descrizioni di Personaggi che Alla Fine Compaiono Giusto per Poche Pagine di Racconto. INutili.
Per Non Parlare che il Racconto è Lungo più di Tanti Libri. Ma quanto Parlano?? Ma Quanto Descrivono???
Ma Altri Commentatori come EGO e SEven Hanno Spiegato In Dettaglio I Problemi di Scrittura e Stile di Questo Racconto.

Momenti di Pura Comicità Quando la Saggia Làira Apre Bocca. Dovrebbe essere Un Momento di Tensione, ma l'effetto è Decisamente Opposto.

Il Regolamento è Eccessivamente Complesso, e pure Spuegato Abbastanza Male. Il Sistema di Combattimento è inutilmente Difficile, TRoppi Calcoli e TRoppi Bonus/Malus/Iordanus. E' un Librogame, non un Simulatore.

La Storia è un Pastrocchio... è Molto Articolata, ma la Pessima Scrittura e i Brutti Dialoghi la Rendono di Difficile Comprensione. Troppi Personaggi, Tutti Monodimensionali e Facilmente Dimenticabili per il loro Anonimato (Anzi, Anònimato). Praticamente Bastano Pochi Paragrafi per sentirsi Già Alienati e per Non Avere Più Alcun Coinvoglimento per le Vicende (Difetto che ho riscontrato Quest'Anno in TUTTI i Racconti finore Presentati).

Che Cavolo Succede al Paragrafo 19???

Moooolto Bella l'Idea del Final "Modulare" e del recupero della Memoria. Purtroppo, Come Gli Altri Pregi, Tutto è affogato in un Mare di Problemi e di Scarsa Esecuzione.

Voto: 5

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Jegriva
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Re:

BADI AI SUOI, DI COMMENTI!  smile 

...infatti, ho scelto di non abbassare troppo il voto mentre nel commento ho preferito parlare chiaro, sperando  che questo non venga preso per "cattiveria"...
------

bhe, dai! ...con Jeg poteva andare peggio, l'ha presa con umorismo...

------

Pensavo una cosa: che questo racconto, se riscritto bene, potrebbe giovarsi molto se avesse ambientazione storica. Tipo a Bisanzio dei secoli bui dell'impero. (ovvero Costantinopoli)
Se leggete le cronache, c'e' una sequenza di eventi storici che altro che fantasy!
Inoltre c'e' tutto un clima di omicidi ed usurpazioni, nonche' il tipico  metodo alla "bizantina" di ordire ambigui complotti.
Senza contare che, in tal caso, i nomi diventerebbero del tipo "Galla Placidia", "Onorio", "Arcadio", "Teodora"... insomma molto netti e ben identificabili una volta uditi. (invece i nomi di fantasia del racconto in questione m'ha confuso non poco, tanto che a un certo punto mi ero dovuto fare uno schemino)

Seven_Legion
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Re:

BADI AI SUOI, DI COMMENTI!

lol

Con l'usuale spietatezza cool ecco la mia vivisezione del racconto.

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Trama lineare per una storia che presenta una trovata davvero sopra la media (il finale multiplo), peccato per lo stile e per alcuni errori regolamentari. La potenzialità sfruttata, ahimé, male e i tanti refusi mi fanno ipotizzare un autore alle prime armi che abbia concluso il racconto di corsa, spedendolo all'ultimo istante senza un'adeguata rilettura. Peccato: una maggiore attenzione ai dettagli e una semplificazione di vari passaggi narrativi avrebbero portato Le Metamorfosi a un voto molto più alto.

Ecco i 4 ambiti di valutazione (copyright Apologeta 2011): smile2

AMBIENTAZIONE: potenzialmente buona; è però assai difficile dipanare la matassa perché c'è moltissima carne al fuoco. Il coinvolgimento nella vicenda è limitato dalle spiegazioni confuse e da nomi propri cacofonici. Voto 5

GIOCABILITA': unica morte improvvisa nei primi paragrafi, facilmente evitabile, ma il vero rischio è rappresentato dai combattimenti che sono soggetti ad un'enorme aleatorietà... anche perché gli avversari sono troppo forti (o noi troppo deboli). Il duello finale con il boss è veramente ostico, l'autore ha anche provato a spiegarlo bene ma secondo me andava semplificato. Alcuni rimandi sono cervellotici, si potevano usare le parole d'ordine con maggiore frequenza. E' presente un Registro graficamente ben strutturato, ma la gestione dello zaino e delle armi non è adeguata: trovo due armi e ne posso prendere una, ho tanti oggetti che non servono a niente... Il finale migliore segue un true path che però (difetto per me enorme) dipende dall'aver fatto almeno 7 ai dadi quando ho trovato i talleri all'inizio perché, inspiegabilmente, non troverò neanche una lira in giro per questo posto. Il mio voto si impenna fin quasi alla sufficienza per la trovata dei diversi finali, che garantisce un'eccellente longevità per un corto. Voto 5,5

ORIGINALITA': l'idea del protagonista che deve ritrovare se stesso è già vista, anche in questo concorso! smile Comunque è favolosa la possibilità di ottenere finali diversi a seconda dei punti di memoria ottenuti, con un utilizzo intelligente (in questo caso) delle parole d'ordine: complimenti all'autore. Il sistema di combattimento parte da elementi classici evolvendolo in un'interessante direzione, peccato abbia gravi problemi di bilanciamento, come sopra esposto. Voto 8

STILE: spesso confuso, abbondano costruzioni troppo complesse e cadute di tono. Inoltre, in quasi tutti i paragrafi mancano le necessarie andate a capo per facilitare la lettura. Piccolezza: i numeri dei paragrafi non sono centrati, probabilmente l'autore ha fatto seleziona tutto + paragrafo giustificato appena prima di spedire. Molti refusi e decisamente meno curato rispetto ai precedenti: il voto di settore non può che essere nettamente più basso per rimarcare questa differenza. voto 3

Media 21,5/4 = 5,375
Voglio premiare l'impegno dell'autore sulla gestione dei punti memoria e delle varie trame e arrotondo verso l'alto.
Il mio voto è 5,5


LISTA DEI REFUSI
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Purtroppo ce ne sono moltissimi. So che non sono tutti, ma riporto la mia quota per aiutare la revisione pre-stampa.

REGOLAMENTO
* 5 punti da poter distribuire => 5 punti da distribuire
* 30 Talleri d'oro, uno Zaino => 30 Talleri d'oro e uno Zaino
* Attenzione: se uccidi l'avversario l'eventuale danno che ti reca nello scontro in cui è morto non va a segno, non devi sottrarlo alla tua Resistenza. <> questo solo se hai l'iniziativa, altrimenti la cosa dovrebbe essere ribaltata (altrimenti l'iniziativa sarebbe inutile)
* Lo scopo del racconto gira intorno alla Memoria. <> suona male, e poi non ci si brucia così l'idea migliore della storia! wink

PROLOGO
* ti saresti convinto => saresti convinto
* segnala negli Oggetti Speciali => segnalo (si parla di un pezzo di pergamena)
* Devi uscire da lì => da qui

4
* non ricordi bene chi fossero => chi siano
* i capelli ricci che spuntano impunemente <> ???

5
* forse è lui che l'ha fatta bere per farla calmare <> nelle mie zone non funziona così... smile2

6
* Quando ti ha portato giù alla stanza 45, la stanza dove ti sei svegliato <> ma non si è svegliato nella stessa stanza dove si trovano adesso?
* Sennò <> suona male

9
* la mazza gli dà => le dà (femminile)

10
* Ci sono due punti fermi alla fine del paragrafo

11
* sù => su

12
* Se hai la Mappa trovata nella stanza 45, quella in cui ti sei risvegliato all'inizio, e sei stato dal Boia, continua a leggere, altrimenti salta questo paragrafo e vai avanti se hai 5 punti memoria, altrimenti torna al 34 <> ho capito cosa intendeva l'autore, ma spiegato così è sanscrito.
* A quanto pare gli piaceva => le piaceva (soggetto Mirtesia)

16
* non so se è voluto, ma la sapiente non strascica le "s"

19
* riuscirà a sfoderare un solo attacco <> suona male
* Continua fino a che o tu o Rèigar non morite. Continua così fino alla fine dello scontro. <> c'è una frase di troppo

26
* La sala delle torture sarà sicuramente a diritto <> ???

27
* sù => su

28
* è però molto sensibile alla magia <> non serve a niente dirlo, può combattere solo contro un mago...

29
* Il rimando al 5 deve invece portare al 12
* perpetrando la tua missione <> suona male

30
* sgominare i sortilegi <> serve un sinonimo, i sortilegi non si sgominano (es. si controbattono ecc.)

37
* vorresti uccidere questo bestione, ma ti farebbe a fette <> poche righe dopo c'è l'opzione di combattere...

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Apologeta
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Re:

Dato che lo spoiler va di moda lo uso anch'io  smile

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Peccato...é un vero peccato.
Questa è la frase che ho pensato alla conclusione di questo corto.

Trama: siamo in una delle più classiche ambientazioni fantasy, quindi l'originalità non è dalla parte di questo corto ma è ben ripagata dalla storia che, sebbene preveda numerosi personaggi in poco spazio disponibile, é comunque riuscita a catturare il mio interesse.
Proprio nel corto precedente mi lamentavo di come nessuno avesse sviluppato una trama che si potesse scoprire scelta dopo scelta ed eccomi ripagato.
In effetti qui c'è anche troppa trama ma leggendo la storia con calma ed attenzione si riesce comunque ad uscire dal caos che può essere generato da una lettura veloce (la prima volta che l'ho giocato non c'avevo capito una mazza!).

Finale multiplo: per usare un termine che esula dal genere in questione direi: "Spaziale". Non l'ho rigiocato tentando i vari finali possibili ma me li sono letti tutti comunque.
Dato che non esiste un seguito l'idea del finale che lascia la possibilità di comportarsi come meglio si crede dopo aver valutato la situazione mi trova pienamente d'accordo.
Peccato non aver potuto uccidere Làira, mi stava altamente sulle p****.

Stile di Scrittura: drammatico. Non tanto per gli errori presenti ma quanto per la punteggiatura e alcune espressioni decisamente al di fuori del contesto.
Sembra proprio che l'autore abbia scritto il tutto con molta fretta e, di conseguenza, con poca precisione.
Esiste anche il tasto di invio sulla tastiera. Ogni tanto conviene usarlo altrimenti viene fuori un muro di parole che l'occhio umano fatica a scindere e che, inevitabilmente, apporta pesantezza alla scorrimento della lettura.
Al paragrafo 30, per esempio, ci sono un apio di cosette che veramente stonano. In primis il nome Brulle Terre direi che è sicuramente da rivedere. In english suonerebbe bene con wastelands, ma in italiano opterei semmai per un classico "terre desolate", et similia.
Inoltre sempre in questo paragrafo non posso credere che Mìrtesia parli di mestruazioni!
"Poi sai...noi donne in certi periodi del mese siamo intrattabili..."
Stona pesantemente, a mio avviso, con tutta l'ambientazione. Ci sarebbero altri esempi ma mi fermo qui.
La spiegazione finale inoltre è veramente troppo lunga e tediosa.

Sistema di gioco: purtroppo l'ho trovato molto pesante, con troppi elementi di calcolo. Più adatto ad un gioco di ruolo che ad un LG. Questo mi ha portato in effetti (non ho problemi ad ammetterlo) a numerose simulazioni di vittoria. Ultima delle quali la royal rumble del paragrafo 19.
Mi dispiace per l'autore che, non ho dubbi, ha sicuramente messo tutta l'anima per riuscire a gestire al meglio lo scontro con più personaggi, ma nulla riuscirà mai a farmi seguire quella serie di regole. Quando vedo una trafila del genere di calcoli e di tiri di dado io passo oltre...
Semi nulla l'influenza di oggetti, armi e talleri.
Buona invece l'idea di utilizzare i punti memoria per gestire il prosieguo della storia e per sviluppare le scelte nel finale.

Punti negativi vs Punti positivi: 2 - 2
Le regole per i combattimenti e la scrittura però pesano troppo sul piatto della bilancia, che pende verso il negativo. Di conseguenza non mi sento di dare la sufficienza.
Come dicevo all'inizio...è un vero peccato.

Voto finale: 5,5
Voto: 5,5

Icedlake
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Re:

Tra tutti e tre i racconti, questo qui è sicuramente quello che aveva più potenzialità, e il miglior soggetto... e quindi mi associo a Icedlake nel dire "che peccato".

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Jegriva
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Re:

Sì, peccato è la parola spontanea dopo aver giocato questo intrico di corto. Inutile ripetere quello che è stato detto e in cui tutti sono, più o meno, d'accordo. C'è da dire che questo è il corto che ha messo tutti sulla stessa linea di voti, più o meno.
Secondo me, ma lo dico di pancia, chi lo ha scritto non l'ha riletto NEANCHE una volta. Gli errori sono diffusi e troppo banali (la maggior parte). Le frasi sono buttate là, non passate alla lima dell'attenta rilettura. Troppe cose non si spiegano, altrimenti.
Inoltre, e vedo che non se ne sono accorti neanche i più scrupolosi, l'amnesia deve aver preso anche l'autore perché nel par 28 Mèrtox dice che è stata Làira a dirgli di uccidere Mirtèsia, nel 40 invece viene fuori che lui l'ha fatto per paura o spinto da Rèigar. Certo, il guerriero poteva anche mentire...
E' appurato che il corto è scritto proprio maluccio, ma non sempre, a mio avviso. Non si capisce se il personaggio di Làira deve far ridere o meno, almeno fino a che Pèretar non va a trovarla in stanza: ogni volta che apre bocca dice di quelle banalità allucinanti, altro che Sapiente! Forse è voluto, chissà.
Il sistema di combattimento è veramente complicato e i combattimenti un tantino sbilanciati. Non parliamo poi del combattimento con Rèigar, un vero delirio! Altro che gli enigmi di Alla luce del buio! Questo è peggio di un Bartezzaghi della settimana enigmistica! Un plauso alla fantasia!
Devo dire che a me piacciono i punti da distribuire senza dover tirare i dadi, però qua c'è una scelta limitante.
Gli oggetti e i soldi (talleri?? Ma chi è Paperon de' Paperoni? smile ) servono veramente a poco, forse si doveva mettere uno zaino ancora più limitato, se non si volevano rendere gli oggetti più utili.
C'è da dire che la storia a me ha ciapato non poco. A mio avviso, per adesso, è l'unico corto che ha una storia. E' troppo intricata, striminzita com'è in 40 paragrafi. Per svilupparla bene ce ne vorrebbero almeno 200, se non di più. Ma c'è, e ha un suo spessore. Per un corto di 40 par è troppa, andava tagliato molto. Ed è troppo bello scegliersi il finale. Certo, il finale "vero" o "migliore" è veramente fantascientifico, ma davvero originale e fantasioso (ma come c'è arrivato a costruirsi tutta sta roba???). E' figa proprio l'idea dei vari livelli di consapevolezza del personaggio: ogni finale è un livello superiore che include il precedente. E' una sorta di viaggio interiore di consapevolezza sempre maggiore, fino alla conoscenza ultima (ok, ormai lo avete capito che vedo quello che non c'è nei corti! tongue ). Anche qua, come nel primo, ci sono le stanze con i colori. Certo, le dinamiche di gioco e lo stile narrativo non ti aiutano a goderti la storia. Però è cmq molto valida, per i miei gusti.
Io, nonostante tutti i grossi difetti, me lo sono goduto abbastanza. Certo, di per sé gli darei un 6,5, e già è tanto, ma siccome al secondo ho dato un 7 alla fine giusto perché era ben strutturato ma la storia non mi piaceva, do un 7 anche a questo per la storia, nonostante i difetti.

Ma avete notato che questa immagine ha generato in tutti gli autori la figura dell'assassino? Almeno per adesso: 2 su 2, anzi 2 sù 2 smile

SkarnTasKai voleva un fantasy-giallo: eccolo accontentato! Non credo però che sia di suo piacimento  bigsmile

Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene

Lamello
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Re:

Jegriva ha scritto:

Tra tutti e tre i racconti, questo qui è sicuramente quello che aveva più potenzialità, e il miglior soggetto... e quindi mi associo a Icedlake nel dire "che peccato".

Assolutamente d'accordo: come ho già detto nella mia valutazione aveva tutte le potenzialità per balzare in testa alla classifica, e invece, con tutta probabilità, finirà per chiuderla, almeno per ora.

Prodo
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Re:

Vero, verissimo! Un gran peccato! Bastava forse meno di quanto si creda a farlo diventare il favorito! Chissà cosa uscirà fuori per i prossimi corti, poi! Tra parentesi io il prossimo me lo perdo ché sto con Across the Universe a teatro fino al 1 maggio sad

Adisc
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Re:

Sì, un vero peccato. Anche perché oltre la storia intrigante ci sono delle tematiche a mio avviso profonde: la realtà che sembra una invece cambia in correlazione con lo stato di consapevolezza personale del protagonista. In tutte le tradizioni spirituali la memoria è un elemento determinante per penetrare la realtà (vedi Odino che ha due corvi che si chiamano Pensiero e Memoria, e sono i suoi occhi sul mondo). Il ruolo dell'uomo dentro la società che pensa solo a macinare i propri interessi, qualsiasi essi siano, anche se di bene collettivo, senza curare il bene individuale (mi ricorda un po' Le Nebbie di Avalon). E' chiaro che tutto compresso e mal esposto così ti fa passare la voglia di rifletterci sopra. Però mi sono sentito di premiare questo nucleo potenziale originale e affascinante, al di là della pessima presentazione. Un po' come trovare un diamante allo stato grezzo (Aladdin docet!): mica si butta!  smile
Vabbè, la smetto con i miei deliri. A quando il prossimo corto?

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Lamello
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Re:

Vabbè, la smetto con i miei deliri. A quando il prossimo corto?

...come dire il delirio continua, vista la surreale domanda su un concorso che e' notoriamente settimanalesmile2

Seven_Legion
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Re:

Eheheh! E' che non ricordo che giorno hanno iniziato con i racconti, quindi non ricordo quando c'è il cambio. Basta guardare il primo messaggio del thread, giusto?
Fra tre giorni, se non sbaglio
Ovviamente sono curioso di leggere altri commenti a questo corto, ci mancherebbe, ma mi sembra che non ci sia nulla di nuovo da dire.

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Lamello
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Re:

considerazione iniziale: ammazza che concorso di qualità! yikes2

e veniamo a questo racconto: molto ben scritto (con qualche scivolone ortografico qua e là, ma nulla che gridi vendetta) e con un sistema semplice ed efficace.

peccato per l'errorone nel combattimento finale... paragrafo 19, riga 5: ha reigar l'iniziativa. paragrafo 19 riga 7: hai l'iniziativa. ma insomma, chi ce l'ha 'sta iniziativa? dato che poco prima dice "senza aspettare altro attacchi reigar" ho giocato come se l'avessi avuta io, ma uno svarione così proprio in un combattimento col boss è gravissimo, da "matita blu". inoltre non è molto chiaro come gestire gli incantesimi (tiro 2d per la difesa di reigar e poi 2d per l'incantesimo o viceversa?). altro problema, meno importante ma che blocca un po' se il combattimento va per le lunghe: oltre il decimo scontro incantesimi e presenza di mertox sono sfalsati rispetto ai primi 10 scontri, quindi le annotazioni in-testo rischiano di confondere le idee già non poco confuse dal sistema adottato per questo combattimento.

quanto al finale, bella l'idea di bypassare il limite di 40 paragrafi wink con un sistema di parole d'ordine che danno accesso a finali diversi, e bello anche il finale vero.

nel complesso è un racconto che mi è piaciuto molto, epico e lirico insieme, con un'ottima gestione del recupero della memoria che dava un tocco lievemente noir.

ripeto: peccato, davvero peccato, per quell'errore.

voto: 6,5

p.s.: l'autore mi risponderà a concorso chiuso, ma solo a me i nomi "yanoosh" e "reigar" suonano familiari? wink

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SkarnTasKai
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Re:

SkarnTasKai ha scritto:

considerazione iniziale: ammazza che concorso di qualità! yikes2

Ma non eri tu che cercavi un fantasy poliziesco? No perché mi sta venendo il dubbio se eri te che ne parlavi o qualcun altro.

E' pazzesco che ognuno di noi riesce a trovare un errore diverso in questo corto.... ce ne saranno ancora? Ritiro quello che ho detto nel post precedente!

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Lamello
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Re:

Lamello ha scritto:

Fra tre giorni, se non sbaglio

Il cambio ci sarà nella notte tra giovedì e venedì, e il nuovo racconto sarà quindi giocabile a partire da venerdì.

Prodo
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Re:

Lamello ha scritto:

SkarnTasKai ha scritto:

considerazione iniziale: ammazza che concorso di qualità! yikes2

Ma non eri tu che cercavi un fantasy poliziesco? No perché mi sta venendo il dubbio se eri te che ne parlavi o qualcun altro.

E' pazzesco che ognuno di noi riesce a trovare un errore diverso in questo corto.... ce ne saranno ancora? Ritiro quello che ho detto nel post precedente!

sì, ero io, infatti ho gradito molto la gestione della memoria.

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SkarnTasKai
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Re:

Lamello ha scritto:

In tutte le tradizioni spirituali la memoria è un elemento determinante per penetrare la realtà

Beh, è così che funziona anche nella realtà, no? Il cervello che ci sta fare, se no? wink

Cmq sì, è l'unico corto finore con una "trama" propriamente detta, tuttavia ha molte contraddizioni ed è raccontata da cani... e non aiuta che alcuni personaggi sono pressoché inutili. Lo rileggerei per esaminare meglio l'intreccio, ma sinceramente non ho altra voglia di schiantarmi ancora contro il wall of text :-/

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Jegriva
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Re:

Jegriva ha scritto:

Lamello ha scritto:

In tutte le tradizioni spirituali la memoria è un elemento determinante per penetrare la realtà

Beh, è così che funziona anche nella realtà, no? Il cervello che ci sta fare, se no? wink

Il fatto è che mente e cervello non sono la stessa cosa! Il discorso memoria (nelle tradizioni, intendo) non è solo il semplice ricordarsi cosa hai fatto oggi o ieri, ma è una memoria cosmica che ti fa regredire fino alla tua nascita, la tua vita intrauterina, la tua vita prima del concepimento, le tue vite precedenti, la creazione, quando si era ancora tutt'uno con Dio. E la regressione indietro apre la porta in avanti. Più sai del tuo passato più puoi vedere il futuro.

Ma questa è un'altra storia, non c'entra niente con il corto né con il concorso in sé, e l'abbozzo qui.

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Lamello
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Re:

Jegriva, ma come... niente citazione di Faro d'Argento?  wink

firebead_elvenhair
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Re:

Ed eccomi al terzo voto di questa edizione de i Corti. Questa mia recensione sarà estremamente breve, rispetto a quelle che la hanno preceduta. Questo non perchè il racconto sia esente da difetti ma perchè, al contrario, ne ha troppi e una disamina completa mi porterebbe via troppo tempo e richiederebbe uno sforzo che, in questo momento, non mi sento di sotenere.

Chiariamoci subito: il racconto non è completamente da buttare. Ho rilevato alcuni elementi senz'altro positivi, il primo dei quali la cura riservata all'intreccio, forse addirittura troppo arzigogolato e complesso per essere adeguatamente sviscerato in soli 40 paragrafi. Ho poi apprezzato il sistema della Memoria che viene riacquistata pian piano dando al lettore e al protagonista sempre nuovi elementi. Altresì ho trovato gradevole l'idea di strutturare una storia investigativa all'interno di un panorama chiaramente fantasy classico. Non ultimo ho trovato molto interessante il modo con il quale lo scrittore ha "aggirato" il limite dei 40 paragrafi suddividendone alcuni in "pezzetti" da leggere o non leggere a seconda dei punti memoria o delle scelte fatte.

Tutte le cose che ho elencato qua sopra però si limitano ad essere dei buoni spunti che vengono travolti, maciullati e fatti in pezzetti piccolissimi dalla scrittura approssimativa, logorroica e di qualità inaccettabilmente bassa.

personalmente quando sono in preda al delirio creativo comincio a scrivere, battendo sui tasti come un forsennato, producendo orrori grammaticali, sintattici e di logica davvero inguardabili. Poi mi prendo il tempo di rileggere quello che ho scritto e una buona metà finisce nel cestino. Ad una terza revisione ripulisco la forma e gli errori logici. Ancora c'è da lavorare ma lo scritto comincia ad avere una forma che il mio insegnante di italiano alle superiori troverebbe: "appena accettabile".
Ho detto questo perchè reputo possibile che l'autore abbia scritto questo racconto in una simile estasi creativa e, messo il punto all'ultima frase dell'ultimo paragrafo, si sia reso conto che non aveva più tempo neppure per una rapida revisione. Passato il testo al correttore di word lo ha inviato per il concorso che stava ormai per scadere.
Proprio non riesco ad immaginare un altro possibile scenario. In alcuni paragrafi mancano delle parole, evidentemente saltate nella fretta di scrivere. Ripetizioni ed errori logici si susseguono per tutto il testo, mi pare anche che ci siano degli sbagli nei rimandi tra paragrafi. Insomma, non sto parlando dello stile ma di errori che ad una semplice rilettura saltano immediatamente agli occhi. Impossibile non accorgersene; a patto, per l'appunto, di aver letto una seconda volta il proprio lavoro!

Perchè parlando di stile... Non saprei da dove cominciare e, non volendo infierire, non comincio proprio. Così com'è il racconto è scritto in modo che definirei osceno, al punto da essere quasi illeggibile e faticosissimo da portare a termine.
Inoltre (ad ulteriore riprova che è mancata una qualsiasi forma di revisione e testing) il sistema di regole per il combattimento, la gestione dell'equipaggiamento e del denaro è sovradimensionato e totalmente inutile alla storia dove il denaro non serve, si combatte poco e nulla e l'equipaggiamento non è che serva poi tanto. Insomma un'altro modo di appesantire una storia che invece avrebbe avuto bisogno come il pane di un sistema leggero, basato solo sui Punti Memoria e sualle Parole d'Ordine e, manco a dirlo, di una scrittura con meno pretese ma di ben altra qualità.

Insomma non voglio farla tanto lunga. Anche dovendo mantenermi coerente con il voto dato a La Luna Degli Assassini, che si pone su un livello ben più alto di questo Le Metamorfosi, sono costretto a fare il cattivo e a esprimere un voto pari a 4!



EDIT: Lette le recensioni degli altri utenti mi accorgo di non essere stato, almeno questa volta, il più cattivo. Sarà per la prossima.  wink

gpet74
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Re:

Lamello ha scritto:

Jegriva ha scritto:

Lamello ha scritto:

In tutte le tradizioni spirituali la memoria è un elemento determinante per penetrare la realtà

Beh, è così che funziona anche nella realtà, no? Il cervello che ci sta fare, se no? wink

Il fatto è che mente e cervello non sono la stessa cosa! Il discorso memoria (nelle tradizioni, intendo) non è solo il semplice ricordarsi cosa hai fatto oggi o ieri, ma è una memoria cosmica che ti fa regredire fino alla tua nascita, la tua vita intrauterina, la tua vita prima del concepimento, le tue vite precedenti, la creazione, quando si era ancora tutt'uno con Dio. E la regressione indietro apre la porta in avanti. Più sai del tuo passato più puoi vedere il futuro..

Tipo io ricordo quando fui un atomo di Palladio. E anche quando fui un atomo di Stronzio, ma di quello non me ne vanto.

smile

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Jegriva
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Re:

E con il voto di Gpet il racconto affonda definitivamente. Lo ripeto, che peccato: aveva tutte le potenzialità per brillare molto di più...

Prodo
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Re:

eh, calma... finora s'e' espresso il pubblico, che e' una marmaglia di gente ignorante e spesso ingrata...  rolleyes
Ma prima di dire l'ultima parola c'e' ancora da attendere il voto della giuria, eh!  teach

Quella e' gente che quando trova un presunto brillante grezzo, non si ferma alla superficie.
Prendono un mazzuolo, e dagli e dagli, lo sfacettano tutto finche' non esce la vera sostanza...
Gia' mi figuro...  rolleyes

Seven_Legion
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Re:

Prodo ha scritto:

Lamello ha scritto:

Fra tre giorni, se non sbaglio

Il cambio ci sarà nella notte tra giovedì e venedì, e il nuovo racconto sarà quindi giocabile a partire da venerdì.

Grazie per la delucidazione. Purtroppo parto oggi e torno domenica, spero di riuscire a giocare e commentare anche il prossimo corto!

Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene

Lamello
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Re:

Mi auguro di fare in tempo a giudicarlo... perdonatemi ragazzi, ma sto spettacolo mi toglie il sangue dalle vene, anche la mia comunità di fantascienza ne soffre.
Ora lo giocherò qualche volta e vi farò sapere entro i termini, spero. Mi dispiace per il secondo racconto, dategli un 6 politico per me.

A head full of dreams

Aloona
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Re:

Aloona, non s'e' capito una mazza...  ...che spettacolo "ti togliebbe addirittura il sangue dalle vene"??
il presente racconto ha raccolto 11 voti totalizzando una media del 5,23... non mi sembra il caso di entrare in dialisi per una simile moderata insufficienza.

Per la cronaca, la media era del 5,35 prima che Gpet intervenisse ad "affondare definitivamente" il racconto...  Vedete come puo' capitare di mitizzare le cose!

...poi: dalle tue parole scopriamo che esiste(rebbe) una comunita' di fantascienza (?) che ci osserva nell'ombra e soffre per i casi nostri? Inquietante...  hmm

e perche' mai ti dispiace per il secondo racconto?
Anche se i voti espressi "al volo e politicamente"(*) come i tuoi contassero, il 6 gli abbasserebbe la media che era del 6,5.
Incidentalmente, guarda che questo e' il terzo racconto e i termini per leggerlo scadono oggi...  tongue

Seven_Legion
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Re:

Seven_Legion ha scritto:

Aloona, non s'e' capito una mazza...  ...che spettacolo "ti togliebbe addirittura il sangue dalle vene"??

Sto facendo la regia del Rocky Horror Picture Fan Show, che sarà il secondo evento di apertura Fantafestival a Roma. E siamo ancora a carissimo amico. Ho l'ansia fino alla gola.

Seven_Legion ha scritto:


Per la cronaca, la media era del 5,35 prima che Gpet intervenisse ad "affondare definitivamente" il racconto...  Vedete come puo' capitare di mitizzare le cose!

Appunto! Pensa se ora me ne esco io con uno dei miei 10 storici al genial trash! Che succede? Si rovescia tutto! bigsmile

Seven_Legion ha scritto:


...poi: dalle tue parole scopriamo che esiste(rebbe) una comunita' di fantascienza (?) che ci osserva nell'ombra e soffre per i casi nostri? Inquietante...  hmm   

Lo scopri ora? Sveglia Seven, è Amazing! dove scrive anche il nostro Rygar. Vi ci ho invitato duemila volte e c'è un thread apposito nella Nemesi. Non lo aggiornavo da tre mesi almeno.  =__=

Seven_Legion ha scritto:


Incidentalmente, guarda che questo e' il terzo racconto e i termini per leggerlo scadono oggi...  tongue

E va beh, se la metti così sarà per il quarto. Certo che per far sentire la gente inutile sei un asso eh...

A head full of dreams

Aloona
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Re:

pure te il Rocky? wow!

Adisc
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Re:

Cmq non teniamo conto del 6 di Aloona, vero?

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Jegriva
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Re:

...vuoi scherzare? dovremmo scartarlo soltanto perche' e' un numero espresso senza aver letto il racconto in questione?
Va tenuto invece nella massima considerazione per giocarlo subito sulla ruota di Bari!!  teach

Aloona, adesso ho capito, ma tieni presente che, se non ti spieghi, la tua frase sembra accusarci di essere un brutto spettacolo e addirittura che siamo noi a tenere in pena la tua community...
Capisci che a uno scatta il nervoso.... oltre a cio' saranno due mesi che non mi fai fare nemmeno un ambo!   rolleyes

Seven_Legion
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Re:

Ovviamente i voti politici non valgono, ma spero che Alo possa leggere e giocare i prossimi racconti, a cominciare dal quarto che sarà online da stanotte. Ma che spettacolo stai preparando? In che senso evento di apertura del fantafestival? Visto che non credo sia un film (il fantafestival ci sarà tra 2 mesi) che tipo di spettacolo è? Io è una vita che vado al FF (sono stato anche l'anno scorso sia alla prima di Survival of the Dead sia a quella di Giallo con Dario Argento in sala al cinema Aquila, quindi vicino casa tua, nonché alla rassegna della sala Trevi) e ci ho visto sempre e solo film. Che altri tipi di spettacoli stanno preparando?

Prodo
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Re:

Anche le votazioni per il terzo racconto in gara sono concluse.
Ecco il verdetto della giuria popolare:

Prodo: 6
EGO: 2
Seven_Legion: 5
Fly: 5,5
Adisc: 5,5
Jegriva: 5
Apologeta: 5,5
Icedlake: 5,5
Lamello: 7
SkarnTasKai: 6,5
gpet74: 4

Totale votanti: 11
Media della giuria popolare: 5.227

Lucky
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Re:

Per i voti della giuria dovete aspettare un pochino più del solito.
Chissà se il voto dei tre giudici potrà ribaltare quello espresso dall giuria popolare...

Ultima modifica di: Lucky
Apr-22-11 08:25:05

Lucky
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Re:

Ribaltare mi sembra troppo, diciamo che potrà migliorare o peggiorare certe posizioni...

Prodo
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Re:

Credevo che i giudici si fossero espressi prima della votazione pubblica.
Almeno nella prima edizione era questa la prassi...

Seven_Legion
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Re:

Credo si siano espressi infatti, e che Luc si riferisse al fatto che quando i voti dei giudici verranno svelati potranno ribaltare eventualmente la media voto del corto smile.

Prodo
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Re:

Ed eccoci con i voti della giuria:

GIUDIZIO DI BEN KENOBI:
Intricato... non solo da leggere, ma anche da giudicare ! Le Metamorfosi si presenta come un "giallo" in cui l'enigma da risolvere è ricostruire la vera storia del protagonista, vittima di un'amnesia e totalmente ignaro della propria identità. Se all'inizio gli NPC (passatemi questo termine: Non-Playable Characters, personaggi non giocabili, come i compagni d'avventura di un gioco di ruolo non impersonati dal giocatore) che vediamo ci sembrano dei perfetti sconosciuti, col proseguire della storia scopriamo che l'intreccio delle relazioni personali sia tra protagonista ed NPC che tra gli NPC stessi è quantomai complesso e difficile da sciogliere. L'aderenza al tema dell'immagine scelta è un po' tirata per i capelli: c'è sì una scena in cui il protagonista incappucciato va sui tetti a riflettere di notte, ma a parte questo non c'è alcun collegamento con la storia principale né fa parte del background del racconto.

Il sistema di gioco prevede un meccanismo attacco-difesa-danno per i combattimenti ed un inventario di 6 oggetti, ma il fulcro del gioco è scoprire il "true path" attraverso i paragrafi per incrementare il proprio punteggio di Memoria, che cresce di 1 ogni volta che un evento o un dialogo ci mostra nuovi dettagli sulla nostra storia personale. E' interessante veder riaffiorare i ricordi a poco alla volta: l'idea di fondo di sbloccare finali via via più "completi" e soddisfacenti a seconda del numero di "strati di verità" scoperti è molto intrigante, ed inoltre il dispositivo narrativo dell'amnesia del protagonista è un classico intramontabile.

Secondo me ci sono diversi problemi nel modo in cui l'autore ha gestito la situazione. Un primo difetto è la mancanza di interattività, soprattutto nella prima parte dell'avventura: non c'è alcuna struttura labirintica o particolarmente complessa da esplorare per scoprire il percorso giusto, né particolari combattimenti o gestione degli oggetti, quanto piuttosto una successione di bivi in cui la scelta giusta è abbastanza ovvia (se salti addosso ai soldati all'inizio del libro muori, quando cogli un'ombra a frugare nella tua roba devi intervenire immediatamente, quando Mirtesia è ubriaca devi riaccompagnarla invece di cacciarla via, etc...). Il sistema dei combattimenti non dà molta soddisfazione: nulla da obiettare su come è architettato, ma il combattimento finale, che sembrava divertente a prima vista per come è orchestraro, risulta in realtà piuttosto macchinoso e poco divertente da giocare. Altro problema è che il lettore non ha assolutamente alcun indizio per intuire da solo quale sia la chiave del "giallo": chi è l'assassino ? Perché ti trovavi in una cella senza memoria all'inizio del libro ? Tutte queste cose le vieni a scoprire semplicemente scorrendo i paragrafi e leggendo i vari "spiegoni" che vengono di volta in volta proposti, che a volte sono davvero molto lunghi, e non perché il tuo intuito o l'interpretazione di un indizio ti hanno permesso di imboccare la strada giusta. C'è da dire poi che lo stile narrativo è spesso incerto: non mi piace evidenziare troppo gli strafalcioni degli scrittori ma in questo racconto ce ne sono parecchi, e nessuna storia per quanto bene architettata riesce a convincere il lettore se non è raccontata bene.

Il giudizio sarebbe insufficiente se questi difetti non fossero bilanciati da un'ottima trama, l'unico elemento che mi ha veramente preso. Un intreccio che raramente si vede in un librogame, impressionante che sia stato sviscerato in maniera completa in un corto di soli 40 paragrafi; il lettore è a volte confuso mentre tenta di seguire tutti i passaggi e non è divertente sorbirsi gli spiegoni ma c'è lo sforzo lodevole da parte dell'autore di giustificare ogni singolo passaggio del racconto senza lasciare nulla al caso. Il pregio migliore è la gestione del finale: il giocatore può parlare con gli NPC rimasti nell'ordine che preferisce e prendere decisioni che, unitamente al punteggio di Memoria totalizzato, consentono di giungere ad una grande varietà di finali, che reputo tutti soddisfacenti anche se naturalmente più punti di Memoria si hanno più ci si sente appagati (non disprezzo il finale "Fuggitivo" di certo è meglio porsi un obiettivo ed uccidere colui che riteniamo "responsabile" !).

In sintesi: dò la sufficienza, per me i pregi della parte "intreccio" compensano le varie lacune della parte "game" e della parte "narrazione" ma non mi sento di spingermi oltre.


VOTO: 6



GIUDIZIO DI YANEZ
la prima cosa che mi ha colpito de "le metamorfosi" (indubbiamente un titolo impegnativo) è la scrittura fitta dei paragrafi che spesso soffrono di elefantiasi (alcuni paragrafi occupano un'intera pagina A4!), o quanto meno mancano di capoverso e di respiro, come se in questo modo essi si accorciassero magicamente. è tutto ammassato in un muro di parole e sarebbe il male minore...se il testo stesso non fosse cosparso di punteggiatura ballerina, refusi ed errori grammaticali.
sembra più una versione bozza che una versione definitiva, è evidente che lo scrittore non l'ha riletto oppure l'ha riletto ma solo superficialmente; ammetto che l'impaginazione e il modo in cui è scritto non mi ha ben disposto...alcuni passaggi si salvano ma sono gocce in un mare di 40 paragrafi per altro parecchio contorti in alcuni punti.

se paragonato ai precedenti racconti il regolamento è piuttosto ostico con un tutorial finisce per renderlo più oscuro, obbligandoci ad una rilettura più attenta; perfino l'uso dell'inventario risulta approssimativo con la scelta e l'utilizzo minimale degli oggetti e delle armi, quest'ultime rese praticmante inutili a causa di quella bonus che si può trovare successivamente.
denaro? talleri? perché tirarli a random se non servono? diamo una quota fissa iniziale e facciamo trovare quelli che servono durante la strada...

un peccato, davvero un peccato tutta questa approssimazione in un corto che ha un'ottima storia...peccato sia ostico leggerla!
per renderlo migliore servirebbe una rilettura ed una sfoltita ai paragrafi, sistemare il regolamento e bilanciare l'uso dell'inventario ma... dobbiamo giudicare quello che abbiamo in mano, non quello che poteva essere.
questa volta l'immagine non è solo ben evidente nel racconto, ma vi è stata creata una vera e propria didascalia ad inizio del paragrafo 40.

alcune trovate sono interessanti (inclusa quella che permette di aggirare il limite dei quaranta paragrafi) come la trama complessa "tinta di giallo" e i punti memoria...tutto manca però alla fine e nel complesso...di compiutezza.

spero in una futura revisione e sfoltimento per avere un librogame con molti più paragrafi in modo che sia possa avere una lettura più agevole. la trama merita e può essere utleriormente ampliata, ma è una fatica leggerlo così; speriamo in una sua "metamorfosi"!

non aggiungo le correzioni o gli errori trovati per l'eventuale fase di stampa in quanto lo faranno o lo hanno fatto già gli utenti più attenti in sede popolare.

ahimé non mi sento di dare più di 5.


VOTO: 5


GIUDIZIO DI LUCKY
Le metamorfosi è un racconto che mi ha molto combattuto.
Il regolamento minimale comprende i classici valori di attacco difesa e resistenza uniti ad un inventario che prevede uno zaino per gli oggetti, una cintura per un'unica arma ed una borsa per il denaro. Un tocco di personalizzazione è dato dall'attributo Memoria, caratteristica intorno alla quale ruota tutta l'avventura.
L'attribuzione dei punti aggiuntivi alle caratteristiche iniziali avrebbe dovuto aumentarne la longevità ma leggendo le regole di combattimento ho preferito subito aggiungerli tutti all'attacco senza mai pentirmene.
Una nota sulle regole di combattimento spiegate con tanto di esempi passo passo ed eccessivamente complesse anche quelle per il combattimento finale con il mago.
Lo stile narrativo alterna buone e coinvolgenti descrizioni ed altre troppo lunghe e contorte che si perdono in prolissi ragionamenti, ad ogni modo la lettura nel complesso non mi è dispiaciuta tanto da non risentirne anche dopo alcune riletture.

Già dalla prima lettura ho notato però come il racconto pecchi di alcuni errori di battitura, un errore di rimando e di coerenza narrativa, insomma necessitava di un po' più di attenzione in fase di betatest.
Nelle varie partite giocate mi è capitato ad esempio di arrivare ad un solo punto dall'eliminazione di Mirtèsia nel nostro combattimento al buio, evento non gestito nel testo ma che è pero' possibile.
L'uso dell'inventario è stato quasi del tutto trascurato. Tutte le armi che troveremo saranno inutili in quanto sempre meno potenti della spada +3 che ci viene fatta trovare nel nostra camera quasi a inizio racconto. I soldi serviranno solo in un'unica occasione per godere del finale completo.

Sono invece colpito molto positivamente dell'ambientazione e dalla trama che mi ha spinto a rileggere diverse volte il racconto per riuscire a completare il gioco di controspionaggio in tutte le sue parti. Un sapiente mix di colpi di scena e di situazioni impreviste che mi ha divertito e soddisfatto anche nei multifinali che completano il racconto.
L'ambientazione inoltre si sposa perfettamente con l'immagine tema prescelta che viene valorizzata oltre che dalla descrizione del paragrafo finale anche dalla continuo bisogno del protagonista di rifugiarsi sul tetto e godere del fresco della notte.

In conclusione un 7 abbondante per la storia ed un 4 per la realizzazione incerta.

VOTO : 5.5


Risultato finale: 5.431

Lucky
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Re:

il ribaltone non c'e' stato ne' in positivo ne' in negativo. Il voto s'e' aggiustato di qualche decimo avvicinandosi ad un onorevole 5 e 1/2.
Diro' la verita', piu' sopra facevo un po' il sarcastico perche' reputavo improbabile un capovolgimento dei giudizi all'ultimo secondo dopo che decine di persone hanno ribadito i pregi e difetti del lavoro in questione in modo pressoche' uniforme...

Seven_Legion
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Re:

Continua la tendenza per cui i giudici aumentano il voto di noi giuria popolare... Siamo troppo cattivi! smile

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re:

Non credo gliene freghi a molti, ma voglio svelarvi i piccoli retroscena di questo racconto penultimarrivato.
Ho scritto il racconto con un certo anticipo, abbastanza velocemente. Stavo ancora con la mia fidanzata. Poi l'ho messo a riposare, con l'idea di tornarci un po' di tempo dopo e di risistemare il tutto. Ho buttato giù una storia, un regolamento e ho messo insieme le cose così come venivano: tanto avevo tempo per risistemarle.
Poi è successo il finimondo. La mia fidanzata mi ha buttato fuori di casa e non ho fatto altro che traslocare da un posto a un altro (e vi assicuro che fare tre traslochi in un mese non è il massimo...). La mia situazione psico-emotiva è stata fortemente turbata da questa storia finita e da tutti i casini che le sono succeduti: amicizie che si sono messe in mezzo e si sono rovinate, altre situazioni legate a quella, l'odio della mia ex, etc (e vi assicuro che le cose cominciano adesso a sistemarsi un po'). Chi ha seguito sul forum le mie vicende ha avuto un assaggio delle mie piccole tragedie.
Il tempo stringeva e il concorso si avvicinava inesorabilmente. Io non avevo avuto né tempo né energie per riguardarlo. Preso dalla disperazione ho mandato il racconto a 4 amici a firenze, chiedendo loro di fare i betatester, vista la mia situazione. Loro se la sono presa comoda e, vicino ormai il tempo di consegna, mi hanno finalmente dato le loro risposte: una più inconcludente dell'altra: chi ha letto il racconto senza fare i combattimenti, chi mi ha saputo solo dire delle cose sui punti iniziali, chi qualche errore di grammatica, chi niente. Insomma, dei pessimi betatester (ottimi amici però, per fortuna). Lì per lì mi sono fidato di loro, pareva che le cose potessero andare. Io mi ricordavo poco di quello che avevo scritto e, causa mancanza di tempo, ho corretto solo le cose che mi avevano detto loro, senza rileggere il tutto (ahi ahi ahi ahi!).
Così ho consegnato il mio racconto (ricordo che dissi a Lucky che riuscivo a consegnarlo proprio perché l'avevo già scritto tempo addietro, sennò non ce l'avrei fatta). Quando è partito il concorso ed è arrivato il turno del mio racconto, scaricandolo e rileggendolo mi sono messo le mani nei capelli. Ma ormai era fatta.
Dice un vecchio detto: il sonno della ragione genera mostri. Io l'ho sempre interpretata che si deve sempre usare il preservativo, invece ci si deve anche ricordare dei figli partoriti dalla nostra mente.
Questo è quanto. Non sono scuse, né giustificazioni: è solo come sono andate le cose.
Mi spiace di aver presentato un lavoro così. Ringrazio tutti quelli che si sono sforzati di leggerlo, giocarlo e soprattutto di commentarlo.
Per il resto complimenti a tutti gli altri.
Non credo che qualcuno di voi abbia domande da farmi. Se ci fossero sono ben disposto a rispondere

Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene

Lamello
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Re:

bè... anche tu hai passato delle metamorfosi!!!
coraggio, magari se hai voglia e tempo, rimettici mano e fai uscire la farfalla (che comunque è quasi del tutto formata) dal bozzolo...

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re:

questo racconto con i dovuti ampliamenti e aggiustamenti (e questa volta correzioni e betatest) può tranquillamente diventare un libronostro

Yanez
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Re:

Lamello ti considero tra gli utenti piu' simpatici tra i nuovi arrivati del forum.  cool
Mi erano del tutto sfuggiti i precedenti accenni ai tuoi problemi personali, forse perche' anche io ero con l'acqua alla gola due mesi fa...
Inutile rivangare: tenuto conto delle comprensibili avversita' spero che la penultima posizione non ti scoraggi, un anno passa veloce e  ti rifarai col prossimo concorso!

Una lezione imparata? I betatester, meglio arruolarli su questo stesso forum... dove e' piu' probabile trovare persone che si appassionino alla materia!   teach

Seven_Legion
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Re:

ma non si può!!!
poi saprebbero chi ha scritto cosa!!!

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re:

intendo utenti che poi non partecipano al concorso ne' alle votazioni, ovvio!

Seven_Legion
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Re:

Ciao Lamello e complimenti per il racconto. Ovviamente ignoravo tutti i retroscena personali e mi dispiace, ma il tuo librogame ha stuzzicato parecchio il mio interesse. Ti rigiro in questo topic la domanda che ho posto nel thread dedicato alla classifica:

BenKenobi ha scritto:

@Lamello: ottima idea. Probabilmente l'idea più promettente di tutto il concorso a livello di sistema di gioco. La verità stratificata ed il meccanismo dei finali sovrapposti, che possono essere scoperti in base alla quantità di scelte corrette effettuate dal lettore, è estremamente interessante. Sei stato svantaggiato dalla forma del "Corto", ma con più paragrafi a disposizione questo sistema di gioco e questa profondità di trama possono essere veramente esplosivi ! Hai in cantiere qualche progetto al riguardo ?

Cerchi di strappare la mannaia di mano al vecchio pazzo, ma il tuo gesto lo fa infuriare ancora di più: maledice Re Ulnar, i Ramas e i cittadini di Holmgard, accusando tutti di essere agenti dei Signori delle Tenebre. [...]

Vecchio Pazzo: Combattività 11 Resistenza 10

BenKenobi
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Re:

BenKenobi ha scritto:

Ciao Lamello e complimenti per il racconto. Ovviamente ignoravo tutti i retroscena personali e mi dispiace, ma il tuo librogame ha stuzzicato parecchio il mio interesse. Ti rigiro in questo topic la domanda che ho posto nel thread dedicato alla classifica:

BenKenobi ha scritto:

@Lamello: ottima idea. Probabilmente l'idea più promettente di tutto il concorso a livello di sistema di gioco. La verità stratificata ed il meccanismo dei finali sovrapposti, che possono essere scoperti in base alla quantità di scelte corrette effettuate dal lettore, è estremamente interessante. Sei stato svantaggiato dalla forma del "Corto", ma con più paragrafi a disposizione questo sistema di gioco e questa profondità di trama possono essere veramente esplosivi ! Hai in cantiere qualche progetto al riguardo ?

Grazie ancora, sono contento che le mie idee, per quanto mal sviluppate, siano piaciute a qualcuno. Questo è il mio primo racconto-gioco mai scritto (a parte un abbozzo incompiuto di un altro, mai letto da nessuno). Anche a livello narrativo classico non ho una lunga esperienza, giusto qualche raccontino, filastrocche e pensieri. Ne presentai uno a una rivista, Appunti di Viaggio, e me lo pubblicarono. Per il resto è tutta roba scritta per me e per gli amici.

La prossima volta cercherò betatester nel forum, Seven si era proposto ma io ho preferito che partecipasse alla votazione del concorso. Ci penserò due volte next time!  bigsmile

Retroscena del mio racconto:
Allora, mi è dispiaciuto un sacco che non sia stata apprezzata la scelta di accentare i nomi. Io ho sempre odiato imparare i nomi dei racconti fantasy in un modo e scoprire che si pronunciavano in un altro (vedi Signore degli Anelli). Quindi ho pensato fosse una cosa carina. Vabbè, de gstibus.
La mia voleva essere una storia di ambientazione fantasy (la 2° immagine era l'unica che mi avesse stimolato qualcosa), anche perché è un genere che conosco abbastanza e permette una grande libetà di azione. Però ho voluto dare subito un taglio diverso e sono contento che almeno in questo sono riuscito. Devo ammettere che mi sono ispirato ad AD&D 16, le Ombre di Nordmaar, come Ego ha subito notato. E' stato un librogame che da ragazzo mi è piaciuto tanto, soprattutto quando giocandolo avevo scoperto che si poteva vivere due identità diverse a seconda di che tiro di dado facevi all'inizio. Anche lì eri vittima di un'amnesia e dovevi scoprire la tua identità compiendo una missione. C'erano i punti memoria, che ho preso in prestito. Ma lì si trovavano solo 2 finali, a seconda di chi eri. Io invece ho voluto sviluppare l'idea della memoria e dell'identità: noi siamo quello che ricordiamo di noi. E la memoria agisce sia a livello conscio che inconscio. Andare a scavare nella profondità del nostro inconscio per scoprire la nostra origine, il nostro vero essere. E questo avviene, nel mio racconto, in modo "simbolico" con l'incontro di alcuni fatti. Succedono delle cose che "sbloccano" la memoria del protagonista. Questa oscillazione tra essere "buoni" o "cattivi", non capire più cosa dobbiamo fare, il fatto che le nostre azioni dipendano dalla nostra natura intima mi ha intrigato. Se scopri di essere un assassino, ammazzi, senza tanti moralismi. Se invece sei un mercante, vendi, e così via. L'accettazione di sé. C'è da dire che io avevo davvero pochi paragrafi per sviluppare un'idea così complessa, così, grazie alle parole d'ordine (sia ringraziato Morris e Cuore di Ghiaccio!), sono riuscito un minimo ad aggirare il problema.
Io non amo molto i true path, preferisco le scelte multiple ognuna che porta alla meta in modo diverso. Ma con i pochi paragrafi che avevo ho deciso di seguire la tecnica del true path: solo una combinazione giusta di scelte e di oggetti e fatti ti poteva sbloccare la memoria in maniera totale. Solo che queste scelte e questi oggetti da possedere nel mio racconto sono troppo arbitrari, poco ragionate. Avrei voluto cercare di renderle più realistiche possibile, ma come ho spiegato, non ne ho avuto il tempo.
Perché qualcuno ha trovato insensato avere due armi e poterne portare solo una??? Voglio dire, uno non può aver avuto un mezzo di trasporto che gli concedesse di avere con sé degli oggetti e poi però addosso può portarne solo uno? Voi non avete molte magliette nell'armadio ma addosso non ne mettete solo una?
Mi sono ritrovato a scegliere un regolamento molto gdr classico per necessità: avendo poca esperienza di LG sono andato sul sicuro, con l'idea di rimaneggiarlo con calma, cosa che non è potuta avvenire. Il combattimento l'ho preso da Superpoteri: volevo delle regole che mi permettessero di avere nemici duri a morire ma non necessariamente che producessero un danno alto, come Mirtèsia. Il combattimento con Rèigar è stato un macello: è una di quelle parti che mi sono messo a ritoccare all'ultimo e l'ho solamente incasinato di più.
L'idea di avere delle abilità e dei punti da distribuirvi senza lancio di dadi mi è piaciuta sempre tanto e la trovo molto equilibrata e giusta per creare un personaggio.
L'equipaggiamento è una parte dolente: non sono riuscito nella bozza a dargli un ruolo fondamentale, avrei voluto farlo nelle mie revisioni, ma non ci sono state.
Per quanto riguarda i nomi Rèigar e Yanosh: qlc (non ricordo chi) mi ha chiesto se erano nomi presi o ispirati da altro: no, sono tutto frutto della mia fantasia. Non ricordo di averli sentiti altrove (magari aleggiavano nel mio inconscio). A chi si ispirano?
I personaggi avrei voluto renderli più caratterizzati, ma non ho avuto né spazio, né tempo. Forse ne ho messi troppi. All'inizio non avevo idea che Rèigar fosse in realtà Yanosh. Lo è diventato dopo. Né che tu (Pèretar) avessi una missione ancor più segreta di quella di un semplice assassino. Làira doveva essere meglio costruita (e non essere così antipatica) ma tutto mi è sfuggito di mano come la sabbia del mare: più la stringi più se ne va.
L'immagine ammetto che non è inserita al 100%, a mio avviso. Non che ci stia come il cavolo a merenda ( tongue ) ma neanche è totalmente integrata. Il fatto che Pèretar vada spesso a riflettere sul tetto ce l'ho messo dopo per rendere la sua presenza lì alla fine più sensata (all'inizio il finale doveva essere che tu scappavi sul tetto dopo aver compiuto la missione).
Ho fatto un lavoro di editing, abbastanza leggero, anche grazie ai vostri commenti. Ho semplificato molto il combattimento finale, la distribuzione dei punti, ridotto il num di oggetti trasportabili e aggiustato qualcosa nella scrittura (errori e frasi senza senso e l'uso del taso invio smile ). Per il resto lo stile è quello: o ci agisco in maniera massiccia o lo lascio così. Se qualcuno ha voglia di prendere il mio lavoro editato e dirmi che ne pensa mi farebbe un gran servizio.

Questo è quanto, credo. Non mi sembra ci si altro da dire.

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Lamello
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Re:

A parte l'editing poco curato (dovuto a cause improrogabili come da te precisato) e l'infame, almeno per me, paragrafo 19, hai fatto un ottimo lavoro Lamello.
Ricordo come rimasi preso dalla trama nel passare da un paragrafo all'altro.
Con il voto finale sono stato un pò basso (5,5) ma solo perchè mi sono sentito di punire le caratteristiche del corto appena citate.
Ad ogni modo mi auguro che tu possa sfornare un LG da 400 paragrafi per dare libero sfogo alle tue idee, magari trattando argomentazioni a te care, esulando dal fantasy.  wink

Curiosità: ho notato giusto ora che hai votato il tuo stesso corto. Personalmente non riuscirei ad autovotarmi rimanendo super partes.
L'idea è la stessa che calza per l'editing. Il betatester vede gli errori che non vede l'autore. Così l'autore, che conosce il making of, credo rimanga fuorviato nelle proprie valutazioni dai dettagli e dalle sfaccettature che sono ignote al giudice esterno.
Domanda: hai votato il tuo corto solamente per sviare le indagini sul totoautore oppure per la volontà di esprimere la tua valutazione personale sul corto?

Per concludere rinnovo comunque i miei complimenti per un lavoro che, se avesse avuto a disposizione un lasso di tempo maggiore, avrebbe potuto sfondare.

Icedlake
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Re:

Lamello ha scritto:

Devo ammettere che mi sono ispirato ad AD&D 16, le Ombre di Nordmaar, come Ego ha subito notato.

Mado', veramente ci ho azzeccato? Pensavo fosse una somiglianza casuale, dopotutto è un librogame tra i meno noti del catalogo EL!

EGO
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Re:

Icedlake ha scritto:

A parte l'editing poco curato (dovuto a cause improrogabili come da te precisato) e l'infame, almeno per me, paragrafo 19, hai fatto un ottimo lavoro Lamello.
Ricordo come rimasi preso dalla trama nel passare da un paragrafo all'altro.
Con il voto finale sono stato un pò basso (5,5) ma solo perchè mi sono sentito di punire le caratteristiche del corto appena citate.
Ad ogni modo mi auguro che tu possa sfornare un LG da 400 paragrafi per dare libero sfogo alle tue idee, magari trattando argomentazioni a te care, esulando dal fantasy.  wink

Curiosità: ho notato giusto ora che hai votato il tuo stesso corto. Personalmente non riuscirei ad autovotarmi rimanendo super partes.
L'idea è la stessa che calza per l'editing. Il betatester vede gli errori che non vede l'autore. Così l'autore, che conosce il making of, credo rimanga fuorviato nelle proprie valutazioni dai dettagli e dalle sfaccettature che sono ignote al giudice esterno.
Domanda: hai votato il tuo corto solamente per sviare le indagini sul totoautore oppure per la volontà di esprimere la tua valutazione personale sul corto?

Per concludere rinnovo comunque i miei complimenti per un lavoro che, se avesse avuto a disposizione un lasso di tempo maggiore, avrebbe potuto sfondare.

Grazie ancora di tutto.
Ho votato per vari motivi:
1) Sviare le attenzioni
2) Non faccio troppi problemi a votare le mie cose, non ho tutti quegli scrupoli da te elencati (legittimi)
3) Me l'hanno così fatto a pezzi che ho pensato di darmi un voto che mi alzasse un minimo il morale (tanto nel mucchio non è che ha alzato la media). E devo dire che sono stato un po' altino, ma alla fine a me non mi è sembrato così male come corto, a parte gli errori (spero che nessuno se l'abbia a male se mi sono dato un 7!)

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Lamello
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Re:

EGO ha scritto:

Lamello ha scritto:

Devo ammettere che mi sono ispirato ad AD&D 16, le Ombre di Nordmaar, come Ego ha subito notato.

Mado', veramente ci ho azzeccato? Pensavo fosse una somiglianza casuale, dopotutto è un librogame tra i meno noti del catalogo EL!

L'incontro con quel LG è stato grazie a un amico che me l'ha regalato per il compleanno, tanti tanti anni fa. Io avevo una brutta esperienza con gli AD&D, mi ero comprato (o mi avevano regalato, non ricordo) il n° 13, I cancelli della morte, e non mi era piaciuto.
Le ombre di Nordmaar, nonostante avessi delle riserve, mi prese da subito

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
  La prima volta che lo giocai mi toccò il ladro. Arrivai alla fine e non sai quante maledizioni ho mandato a quel principe che mi aveva soffiato la compagna. Passò diverso tempo e poi lo rigiocai. Stavolta mi toccò a me essere il principe!! Non sai come ne rimasi stupito e incredulo. Veramente un intreccio favolosamente congegnato.
Sono stato fortunato ad averlo. Peccato che ormai è finito al macero...

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Lamello
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Re:

Yanez ha scritto:

questo racconto con i dovuti ampliamenti e aggiustamenti (e questa volta correzioni e betatest) può tranquillamente diventare un libronostro

Io ci sto, e la prendo sul serio, se siete d'accordo. Ma solo se mi aiutate, da solo non credo proprio che ce la farei

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Lamello
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