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Dimensione Avventura... zero

Re: Dimensione Avventura... zero

EGO ha scritto:

En passant, vi lascio questo link e poi anche questo, dal momento che qui dentro, sovente, ci si preoccupa fin troppo di sottigliezze e non sempre abbastanza di piacevolezza del leggere

lol
Ci siamo capiti wink

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Apologeta
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Re: Dimensione Avventura... zero

EGO ha scritto:

En passant, vi lascio questo link e poi anche questo, dal momento che qui dentro, sovente, ci si preoccupa fin troppo di sottigliezze e non sempre abbastanza di piacevolezza del leggere

In realtà le sottigliezze sono proprio ciò che fa la differenza tra un testo solo buono e uno eccezionale :-). Sono quelle piccole cose che non si "vedono" ma si "sentono", il diavolo nei dettagli. E' giusto non preoccuparsene troppo ma non è giusto sottovalutarle liquidandole come una rottura di scatole da parte di un paio di rompiballe. Vedi ad esempio la differenza tra l'adattamento delle edizioni EXPANDED di LS della EL e gli stessi numeri della Vincent. I testi sono pressoché identici eppure il primo scorre meglio del secondo per pochissime e azzeccate scelte stilistiche (non mi riferisco a Ramas/Kai ovviamente). Molto probabilmente senza avere entrambi i testi a fronte un lettore non saprebbe dire perché il secondo testo scorre peggio del primo, proprio perché dipende da piccoli dettagli che nel lungo corso diventano però importanti. Altrettanto probabilmente i correttori di bozze dell'edizione Vincent non hanno neppure notato la cosa, proprio perché il testo funziona, non ci sono veri e proprio errori da correggere.

Zakimos
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Re: Dimensione Avventura... zero

Io sto ancora aspettando la risposta della Crusca sul problema "volta pagina" o "volta LA pagina", ovviamente non è affatto una critica, però il dubbio mi sta ferocemente erodendo.

Tutte queste critiche hanno un lato positivo: stanno migliorando la nostra conoscenza della lingua italiana che, a volte, diamo troppo per scontata.

"Leggi, e diventerai capace di creare i personaggi DELLA fantasy!"
Terza di copertina di Tunnel & Troll Edizioni Mondadori

Mimimmi
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Re: Dimensione Avventura... zero

Mimimmi ha scritto:

Tutte queste critiche hanno un lato positivo: stanno migliorando la nostra conoscenza della lingua italiana che, a volte, diamo troppo per scontata.

Io non ringrazierò mai abbastanza questo sito per le critiche anche feroci che ho ricevuto al mio stile e alle cose che scrivo, sia nei corti che per le recensioni e i libri.

Comunque a proposito della Crusca una persona mi disse: "Tenuto conto che il sito della Crusca è visitato da 3 persone all'anno, per rispondere ai post sarà stato incaricato un tizio in cambio del rimborso di 50 euro di scontrini al mese. Pertanto chiediti: un soggetto del genere potrà mai insegnarci qualcosa di qualsiasi tipo?" bigsmile

(L'uso delle virgole prima e dopo OGNI SINGOLO AVVERBIO effettivamente qualche dubbio lo fa venire...)

Comunque a parte gli scherzi ho una strategia utilissima per capire se una frase ha la punteggiatura corretta o no: leggerla ad alta voce. Spesso certi arzigogoli che paiono belli sulla carta letti con le pause si rivelano forzati. Un autore dovrebbe avere il coraggio di leggere ad alta voce il suo INTERO LIBRO prima di darlo alle stampe. Mi è successo con i corti di quest'anno: mia moglie si rifiutava di leggerli ma avevo davvero bisogno di un parere esterno, per cui abbiamo raggiunto l'accordo che li avrei letti io per lei. Alla prima frase imbarazzante ho capito che poteva essere un buon metodo e a metà le frasi inutili e il pacing errato mi hanno stremato.

Zakimos
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Re: Dimensione Avventura... zero

D'accordissimo sul leggere ad alta voce il testo. È incredibile quanto sia efficace questa prova per valutare la scorrevolezza.

Comunque confermo che la traduzione è eccellente. Anche come scorrevolezza. Che poi io sia un ossessivo-compulsivo della sintassi, è un altro paio di maniche... cool

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Apologeta
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Re: Dimensione Avventura... zero

Zakimos ha scritto:

EGO ha scritto:

En passant, vi lascio questo link e poi anche questo, dal momento che qui dentro, sovente, ci si preoccupa fin troppo di sottigliezze e non sempre abbastanza di piacevolezza del leggere

E' giusto non preoccuparsene troppo ma non è giusto sottovalutarle liquidandole come una rottura di scatole da parte di un paio di rompiballe.

Sono d'accordo.

Ma troppe volte ho letto "mettere la e congiunzione dopo la virgola è un errore GRAVISSIMO". Non lo è, accettiamo questa realtà. Un vero errore è scrivere "qual'è" o "un'uomo" con l'apostrofo: dietro a questi errori c'è una motivazione grammaticale precisa. La virgola, come segno d'interpunzione, ha un'importanza e un ruolo che vanno al di là della regola ferrea - regola che, come si legge nel link che ho riportato, nemmeno la Crusca osa affermare come imprescindibile e assoluta. Quasi tutti noi abbiamo ricevuto questa "regola" in una scuola elementare abbastanza diversa da quella attuale; mi chiedo, in effetti, se oggi la si insegni ancora, e se sì, con quanto rigore.

Molte volte, la critica suona più come un "io scriverei così perché mi suona meglio", piuttosto che come un "si deve scrivere così perché come l'hai scritto tu è scorretto".
Nella sua revisione del mio testo, Apologeta ha evidenziato aspetti indiscutibilmente problematici della mia traduzione. Alcuni sono imputabili a un originale ostico (come già vi dissi in un post di qualche tempo fa), ma è indubbio che si possano rendere meglio, e mi sforzerò di farlo. Il fatto è che, come ho scritto anche a lui, in passato non sono mancate le critiche ai traduttori EL per parti della frase intenzionalmente omesse o stravolte perché non era facile mantenere il significato originale.
In altri casi, come è giusto, le sue osservazioni possono riassumersi con "io non lo scriverei così". Il che non vuol dire che non ne terrò conto. Ma se ogni persona che scrive mezza pagina sta ad ascoltare tutte le possibili correzioni suggerite da altre 20 persone, non finisce più di revisionare quella mezza pagina.

Prima o poi la revisione del testo deve finire, e in molti casi ci si deve tappare le orecchie e procedere con la propria decisione, anche se questa è osteggiata da tutti gli altri (sono certo che il titolo del libro farà ancora discutere molto tempo dopo che lo avremo pubblicato wink ).

Comunque, io lo dico sempre: nei Promessi Sposi, Manzoni ha scritto un evidentissimo "ma però".
Con tutta l'analisi del testo che è stata fatta su quel libro, io non ho mai sentito una critica a quell'espressione.

EGO
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Re: Dimensione Avventura... zero

EGO ha scritto:

Ma troppe volte ho letto "mettere la e congiunzione dopo la virgola è un errore GRAVISSIMO". Non lo è, accettiamo questa realtà. Un vero errore è scrivere "qual'è" o "un'uomo" con l'apostrofo: dietro a questi errori c'è una motivazione grammaticale precisa. La virgola, come segno d'interpunzione, ha un'importanza e un ruolo che vanno al di là della regola ferrea - regola che, come si legge nel link che ho riportato, nemmeno la Crusca osa affermare come imprescindibile e assoluta.

Sinceramente ho sempre trovato poco utili i riferimenti a quello che le "regole" consentono o meno di fare.
Parlare di regole di questa o quella fonte più o meno autorevole di solito porta solo a noiosissime discussioni che poco c'entrano con la sostanza del problema da cui si è partiti.

Mettere la virgola prima della "e" o mettere 10 virgole in una frase di 15 parole può anche non essere "sbagliato" dal punto di vista delle "regole".

Se è per questo però anche entrare in ascensore con altre 10 persone e scorreggiare ininterrottamente e rumorosamente dal primo al 20 piano non viola alcuna regola.
C'è qualche legge dello stato che mi vieta di scorreggiare in ascensore? Una legge regionale? Un regolamento condominiale? Anche solo un opuscolo di lamentela stampato dalla signora del secondo piano?
La risposta è NO: tecnicamente non è illegale intossicare di scorregge 10 persone per 20 piani.
Io però io di solito cerco di non farlo.

Lo stesso - al di là delle battute - vale certamente per tutto quello che è "artistico". Se io - che non so disegnare - prendo un pennarello e abbozzo molto grossolanamente la figura di 2 tizi che si toccano con un dito ho ricreato forse la Cappella Sistina? Direi di no, al massimo ho creato un pezzo di carta straccia da buttare quanto prima nel cestino.
Forse che ho infranto qualche "regola" riguardante il disegno che - invece - Michelangelo aveva rispettato? Probabilmente no.
Semplicemente io disegno da schifo, lui invece era uno degli artisti più straordinari della storia dell'umanità. Fine.
E non è che uno può saltare su e dire "eh ma SECONDO ME il tuo scarabocchio è meglio della Cappella Sistina perchè la mia opinione vale come le altre", perchè l'arte ha un valore assoluto e non si fa con i "secondo me" o con le "opinioni".

Saper SCRIVERE BENE non è una cosa che abbia a che fare con le "regole". Se bastasse rispettare le regole per avere successo nell'arte - o nella vita - saremmo tutti dei fenomeni sfondati di soldi e pieni di f**a: purtroppo però non funziona così.

Saper SCRIVERE BENE significa saper produrre un testo che OLTRE a rispettare le banali regole che insegnano alle elementari abbia anche un contenuto di un certo tipo, sia fluido, musicale, sappia catturare il lettore, far volare l'immaginazione e così via.
Se così non fosse qualsiasi ragazzino di 10 anni che avesse studiato le basi dell'italiano potrebbe vendere più libri di Dan Brown.
Non funziona così perchè un bambino sa scrivere, Dan Brown sa SCRIVERE MOLTO BENE (semplifico ovviamente eh?).
Sono due cose MOLTO diverse.

Il consiglio che ha dato Zakimos vale oro colato: se declamare a voce alta il testo di un libro mi fa sentire un cretino o risulta fisicamente impossibile per via della farraginosità con cui è scritto è evidente che quel testo fa schifo. E non è una "opinione": fa schifo sul serio.

Venendo al dunque - per quello che riguarda l'interpunzione - ho notato un sovraccarico irreale di virgole in alcuni Libri Nostri con - letteralmente - 2, 3, 4, 5 virgole in frasi di MEZZA riga.
Io capisco che ognuno possa avere - diciamo - il suo "stile" e che in fondo non viola il regolamento condominiale di cui sopra, però se nei libri del Dan Brown di turno ci sono in media - sparo un numero a caso - 50 virgole ogni 1000 parole e uno nel proprio libro ne mette 200 bisogna che qualche domanda se la faccia e senza "rincuorasi" su google o sulla Treccani per aver rispettato le "regole", ma iniziando a fare l'esercizio che suggeriva Zakimos e - perchè no - anche iniziando a confrontare il proprio testo con testi di grande successo commerciale (se proprio non vi vanno a genio gli autori troppo "commerciali" potete ad esempio leggervi i libri di Mornon, che a mio avviso è bravissimo e scrive MOLTO ma MOLTO bene).

Ovviamente tutto questo non vuole essere una critica alla traduzione su cui - se non ho capito male - stai lavorando da anni: non avendola vista non ho la minima idea del punto a cui sei arrivato e della qualità complessiva del testo. Ho fatto tutto questo discorso veramente noiosissimo perchè ho visto che parlavate di punteggiatura e mi faceva piacere puntualizzare il mio parere riguardo ad un tema che "torna" spesso in merito ai Libri Nostri e alle relative "scelte stilistiche".

Colgo l'occasione anche per specificare che il mio ragionamento non ha NULLA a che vedere con una discussione solo apparentemente simile fatta con El Tipo in merito alla traduzione di DA24: El Tipo è stato molto cortese e mi ha spiegato una serie di cose che non sapevo in merito a quanto discusso in quel post e gli ho già detto che sono stato uno stronzo a sollevare il tema (a proposito Zak, quasi dimenticavo, gli ho detto che pure tu sei uno stronzo! Spero non sia un problema!)

Still
Arcimaestro
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Re: Dimensione Avventura... zero

Già! Il problema delle virgole è una cosa che affronto da quando ero ragazzino. La regola del q.b. come se fosse un ingrediente di cucina è quanto mai dubbia e discutibile. Come scrive giustamente Still, a prescindarere dallo stile, bisognerebbe confrontare i propri scritti con magari autori di grande successo o estremamente godibili. Questo però non fa che confondermi maggiormente. Autori come Irvine Welsh e Chuck Palahniuk per citarne due, usano uno stile scorretto, quasi sgrammaticato, rendendo tuttavia un risultato molto realistico (forse un po esasperato) del normale dialogo tra persone normali. Altri autori più classici si abbandonano ad uno stile più antiquato e rigido. Inoltre la maggior parte dei Libri comunemente soffre delle ubbie dei traduttori.
Insomma aiuto!!! :-(

Avrei voluto scrivere tutto senza usare virgole. Ma verrebbe fuori una roba tipo i libri di Eraclito! :-)

Tutto quello che il saggio aveva imparato lo scrisse su un libro, e quando le pagine furono nere per l'inchiostro, prese dell'inchiostro bianco e ricominciò.

Farren
Principe dei Fagiani
Maestro Ramas
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Re: Dimensione Avventura... zero

OT

Still ha scritto:

Se è per questo però anche entrare in ascensore con altre 10 persone e scorreggiare ininterrottamente e rumorosamente dal primo al 20 piano non viola alcuna regola.
C'è qualche legge dello stato che mi vieta di scorreggiare in ascensore? Una legge regionale? Un regolamento condominiale? Anche solo un opuscolo di lamentela stampato dalla signora del secondo piano?
La risposta è NO: tecnicamente non è illegale intossicare di scorregge 10 persone per 20 piani.
Io però io di solito cerco di non farlo.

pare che ora ci sia una legge.. europea (e paghiamo gli europarlamentari per ste stronzate) con snzioni fino a 500 euro -_-

Sabretooth
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Re: Dimensione Avventura... zero

hmmm a occhio anzi a naso credo che le sanzioni per flatulenze in ascensore sia una bufala. Di sicuro però in Italia (e all'estero) è reato produrre in generale rumori od odori molesti, e non mancano le sentenze a riguardo. In linea di massima per odori/rumori molesti prodotti da insediamenti industriali in zone troppo vicine a zone residenziali, ma anceh se i tuoi vicini cucinano fritto dalle 8 alle 20 e impestano l'ambiente. Chiudo l'OT smile

In questo libro il protagonista sei TU!

LordAxim
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