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Voti totali: 126

I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Debbo ammettere che, con questo diluvio di Corti "sperimentali", quando te ne trovi davanti uno "normale" ci rimani un po' deluso. Sembra tutto troppo facile, e i noti difetti del librogame "classico" vengono ingigantiti. Come dicevo in un'intervista, non ho mai amato il sistema "hai tot punti da ripartire tra tot caratteristiche a tuo piacimento".

Per fortuna, in questo caso il sistema di gioco permette anche di supplire a carenze di punteggio, anzi: è necessario farlo, perché non mi vedo qualcuno mettersi 10 anche solo ad una delle caratteristiche, e un sacco di check richiedono proprio il 10 e non offrono nemmeno un bonus se si possiede qualche oggetto o virtù. Questo è un sistema molto intelligente, benché forzato dalle richieste eccessive delle prove, e sono contento che finalmente qualcuno ci abbia pensato. Anche se è chiaro che prima sono nate le prove, e poi tutti i vari bonus che aiutano a superarle; ma questo, si sa, è un problema tipico di questi regolamenti. Meglio così, in fondo, che AD&D dove un sacco di check erano statisticamente improbabili e non avevi modo di migliorare le tue chance se non ricorrendo al ridicolo sistema dell'Esperienza.

Il problema maggiore del Corto è che è piuttosto breve ma, soprattutto, generico: vive di quella manciata di situazioni ben caratterizzate, e per il resto è tutto una variante di "ci sono gli zombi in città, se vuoi andare al punto X devi passare in mezzo agli zombi, se fallisci gli zombi ti sono addosso". Certo, in questo modo è più realistico rispetto al classico film di zombi dove ogni scena è un setpiece altrimenti il pubblico si rompe le balle; del resto, qui siamo nella Toscana del 1348, non nella New York/California/Nebraska del 2010, dove ci sono fucili a pompa, barili esplosivi, ascensori, taser, lanciafiamme, autoblindi, predicatori e fanatici religiosi ad ogni angolo di strada per vivacizzare tutti gli spostamenti del protagonista. Diciamo che una scena con qualche animale ci sarebbe stata bene, però.

Le situazioni più curate sono comunque tutte ben descritte e memorabili. Ottimi i finali multipli, e qualche tocco di classe come la trollata della Porta del Sole applauso Le scene di fallimento, però, non le trovo all'altezza di tutto il resto.
Faccio notare che l'introduzione dice che "da quando hai compiuto dodici anni sei apprendista", ma non che attualmente Corvaccio abbia dodici anni... Se proprio vogliamo giustificare la possibilità con "all'epoca un ragazzo di quell'età poteva già avere una promessa sposa" ecc, io gioco la carta "a dodici anni all'epoca eri già vecchiotto per essere preso a bottega da un artigiano" e il presupposto rigore storico viene un po' a mancare...

Tuttavia, ecco, per quanto sia ben curato nel complesso, sembra che manchi qualcosa. In passato abbiamo visto Corti che in 40 paragrafi riuscivano a creare storie molto più complesse... qui è tutto molto breve, succedono poche cose e c'è un Epilogo che promette di più. Già io non sono un fan dell'idea "questo Corto potrebbe essere espanso in un vero e proprio LG" perché penso che la bravura dell'autore di Corti si veda nel riuscire a creare una storia completa e autosufficiente nei limiti del concorso. Ma ancor meno mi piace il Corto come "assaggio" di un'opera più vasta che l'autore sembra aver già ideato.

Sono comunque colpito dall'opera, ben pensata e ben realizzata. Ho solo una domanda: dove caspita si è perso il paragrafo 26??

Voto: 7,5

EGO
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

FinalFabbiX ha scritto:

In primo luogo la premessa iniziale viene tradita: l'autore ci dice che possiamo scegliere quando utilizzare la nostra vitalità/grinta solo se ci sembra per una buona causa.
Ma quante volte siamo liberi di farlo davvero?

Giusto. Dici bene e l'ho notato anch'io ma ciò non ha influito sulla mia valutazione perché il bello è proprio superare le prove tenendo il punteggio di Vitalità sopra lo zero. Sai che noia se avessimo avuto l'opportunità di saltare spesso le prove! Una volta è più che sufficiente in un Corto.


EGO ha scritto:

e c'è un Epilogo che promette di più.

A me è piaciuta l'idea di tenere aperto il finale a una possibile nuova avventura. L'importante era evitare di non chiudere la storia del Corto. Cioè lasciare troppo aperte certe situazioni e non dare un vero finale, ma questo non è il caso. Il Corto si sarebbe potuto chiamare Fuga da Certaldo e sarebbe andato benissimo, avrebbe reso l'idea di ciò che dobbiamo affrontare.

Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio

Anima di Lupo
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Anima di Lupo,
Capisco che effettivamente se ci fosse stata la possibilità di saltare troppe prove il corto sarebbe stato troppo facile... ma così si esagera!
Insomma, al lettore tocca dissanguarsi per prove inutili su caratteristiche che ha deboli solo perchè l'alternativa è la morte nel 70% dei casi.
Una volta che si sceglie la missione è tutto un tunnel finchè la missione non giunge al termine.
Ad esempio se ci fosse data la possibilità di tornare indietro una volta capito che la missione è una causa persa, questo corto arrivava tranquillamente un 8.
Bastava che l'autore ci facesse capire quando una missione avrebbe richiesto una certa caratteristica e in quale quantità.

FinalFabbiX
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

FinalFabbiX ha scritto:

Ad esempio se ci fosse data la possibilità di tornare indietro una volta capito che la missione è una causa persa, questo corto arrivava tranquillamente un 8.
Bastava che l'autore ci facesse capire quando una missione avrebbe richiesto una certa caratteristica e in quale quantità.

Ma in realtà questo accade. Ci sono degli intrecci in cui, soprattutto nella fase iniziale, possiamo esplorare più strade, e optare per una direzione per poi cambiarla. Inoltre i punti a disposizione non sono contati: possiamo permetterci una o due variazioni sul tema (perché alcune di esse ci riforniscono di punti grinta o vitalità) e arrivare lo stesso in fondo.
Il corto probabilmente non è completabile al primo tentativo, ma già al secondo-terzo diventa fattibile. E' una caratteristica tipica di tanti libri o racconti a bivi, credo ci stia.

Prodo
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Prodo ha scritto:

FinalFabbiX ha scritto:


Il corto probabilmente non è completabile al primo tentativo, ma già al secondo-terzo diventa fattibile.

settimo, ottavo...

GGigassi
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Dal regolamento:
"La Grinta rappresenta il fegato, il coraggio e la determinazione di Corvaccio [...]"

All'epoca si considerava che fosse il cuore la sede del coraggio (da cui la parola, appunto).
Faccio questo commento solo perchè sentivo la mancanza dell'elemento PDF... (per chi non sapesse che significa, consultare il glossario) bigsmile bigsmile bigsmile

monpracem
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

monpracem ha scritto:


Faccio questo commento solo perchè sentivo la mancanza dell'elemento PDF... (per chi non sapesse che significa, consultare il glossario) bigsmile bigsmile bigsmile

Toh, un altro che segue il DocManhattan applauso

GGigassi
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Questo corto ha il pregio, secondo me, di essere facilmente giocabile; non ha dadi ne calcoli impegnativi da fare. Si costruisce il personaggio col sistema di assegnazione di punti a delle caratteristiche che lo renderanno piu' o meno abile, intelligente, carismatico ecc. Quindi sara' invogliata la rigiocabilità, perche' anche avendo un solo tipo di personaggio, lo potro' variare ad ogni nuova lettura. Sulle caratteristiche ( 4 con punti da assegnare e 5 fisse di cui se ne scelgono 2 ) ho pero' notato un difetto, non so se voluto o meno dall'autore. Ossia che nel corso dell'avventura non tutte sono utili in egual misura, ma ci sono notevoli differenze; ad esempio la prodezza ricorre in 8 sfide, l'ascendente in 3. Stesso discorso per "Aitante" che da un vantaggio maggiore rispetto alle altre 4. Ecco partire con un personaggio gia' molto svantaggiato in base a scelte casuali iniziali, non mi sembra il massimo. Succede anche con la determinazione a dadi e non mi piace molto in ugual modo. Ho sottolineato questa cosa perche' ho trovato il gioco di una difficolta' medio-alta; sono morto parecchie volte e quando l'ho finito avevo punti molto risicati. Il sistema di gioco con le "sfide" mi e' piaciuto, ma ho trovato una certa obbligatorieta' ad affrontarle, perche' la rinuncia non fa progredire nella storia e provoca dei malus notevoli.
La storia in se e' abbastanza classica, anche se ben scritta e con pochissimi refusi. Faccio comunque i complimenti all'autore ed assegno un
Voto : 7

Votiamo In Enciclopedia!
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sancio
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Dunque dunque...
Il regolamento è molto interessante: evita il fattore aleatorio senza gettarsi nel determinismo puro di Realtà Virtuale, lasciando così un buon margine tattico al lettore. Personalmente, anche data la natura di un Corto, avrei limitato un poco il numero di Caratteristiche e Qualità speciali ma, nel complesso, il giudizio su questo comparto è senz'altro positivo.
L'ambientazione è forse l'aspetto che ho apprezzato di meno; non perché non mi piaccia di per sé, visto che è la stessa del Tesoro della Regina (uno dei miei librigame preferiti), ma proprio perché è la stessa del Tesoro della Regina... Per un concorso come questo mi sarei aspettato un'ambientazione originale, o una rivisitazione originale di un genere. Mi pare anzi che il bando stesso lo prescriva: ciò mi fa supporre che l'autore è proprio quello che pensiamo tutti, a meno che sia un altro che si è fatto prestare l'ambientazione, per così dire, ma in questo caso il Corto credo sarebbe fuori concorso (lascio comunque volentieri ai giudici tutte le considerazioni del caso...).
Lo stile è molto buono e pulito; senza particolari guizzi, arriva al punto, riuscendo a comunicare anche sfumature piuttosto sottili senza lunghi giri di parole.
La storia è abbastanza ben costruita e avvincente: pur senza scene clamorose e anche senza allontanarsi da uno schema piuttosto classico, riesce a coinvolgere. Le strutture a mappa sono per loro natura scivolose, e l'autore dimostra di saperle gestire bene; non manca però qualche piccola sbavatura, per esempio

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se dal 45 cerco di raggiungere la mia famiglia, vengo rimandato al paragrafo 25, che è quello diciamo dell'"epilogo egoista", il che dal mio punto di vista non è logicissimo; vero che nel 45 si dice che la famiglia è "in salvo fuori dal borgo", ma 1) data l'insistenza con cui si parla di morti viventi per la campagna cercarli non sembra così egoistico; 2) il finale 25 non accenna comunque più alla famiglia. Insomma, m'è parso un classico caso di riciclo forzato di un paragrafo.
Un altro aspetto che non mi manda in visibilio è la struttura talvolta troppo apertamente morale, della serie "Fa' la buona azione e apri il portafoglio: ricompensa in arrivo!"

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Come nel caso dei due bambini.
Posto che alla mie età gli "eroi negativi" mi fanno quasi tenerezza (quando non mi annoiano), non mi piace neanche che si scambino così palesemente l'etica (che riguarda ciò che è giusto) con l'economia (che riguarda ciò che è profittevole); in questo mi associo a Dave Morris, che in una intervista si era ben schierato a riguardo. (Cito questi due casi non perché decisivi in sé, ma giusto per corroborare il mio giudizio di insieme.)
La difficoltà è senz'altro alta, e non tutte le configurazioni del personaggio hanno uguali probabilità di riuscita, ma questo mi pare rientrare nei legittimi margini di arbitrarietà dell'autore, e mi sta bene così.

Tirando le somme, un Corto scritto abilmente, con perizia, senza colpi di testa, né positivi e negativi; l'autore non cerca mai di stupire, e talvolta mi sono chiesto perché non abbia osato, qua o là, qualcosa di più. Nel complesso, m'è parso quasi più un teaser, o un'avventura introduttiva, che non un'opera concepita per vincere un concorso.
Nel complesso,

VOTO 7

E mi unisco all'appello di EGO: ma dov'è finito il par 26???

Dario III
Inadatto a regnare
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Sarà un paragrafo nascosto... ma nascosto davvero! xD
Allora, sono d'accordo con alcune osservazioni lette dopo aver letto il Corto (onde non farmi condizionare troppo): in primis "gradevole ma non accende". Nel mio caso, il tono drammatico e l'ambientazione medievale hanno anche acceso, ma diciamo che (come fa notare Dario III) il non osare mai troppo compensa. Insomma, mi è piaciuto molto nel complesso, scrittura davvero ineccepibile, ottimo protagonista (mi ricorda vagamente l'apprendista de "Lo spettacolo di Lionardo"), intrigante co-protagonista (per quanto poco si veda), niente da ridire in questo, ma non ho mai esclamato "Wow!" come in altre occasioni. Non posso fare a meno di avvertire una certa somiglianza con Orgoglio e Pregiudizio Zombie, anche se il periodo storico non è lo stesso, specialmente nella figura di lei, assai simile nel temperamento alla battagliera Elizabeth e, sinceramente, non penso che l'autore sia colui che tutti credono. Non sono certo la persona migliore a fare pronostici, ma non so... qualcosa nello stile mi fa pensare che si sia voluto gettare un po' di fumo negli occhi.
Mi è invece molto piaciuto il sistema, che, se pur privo di dadi, nella parte delle sfide basate sulle caratteristiche e virtù, ecc. non può che riportarmi ai più classici e famosi giochi di ruolo e io contro il classico non ho nulla, specie se ben concepito. Funziona, è svelto ma ricco di possibilità, quindi laude.
Non mi è particolarmente piaciuto, invece, anche se non mi ha infastidito chissà quanto, il ritorno allo stesso paragrafo da più paragrafi, con l'opzione di esclusione. Anche questo funziona. Diciamo che preferisco non rivedere le stesse cose quando leggo e gioco, salvo non stia giocando a un true path dove posso visitare le stesse stanze e magari trovarle leggermente cambiate, ma funziona e l'idea è certamente semplice e valida.
Credo che la parte migliore del Corto sia comunque la narrazione, per quanto sia d'accordo anche con chi trova le due parti ben equilibrate. Carini i finali multipli, che apprezzo SEMPRE, anche se il concetto di multiplo è un po' simile a quello de Il Ritorno della Bestia, cioè è sì multiplo... ma alla fine non possiamo realmente modificare nulla delle sorti del "mondo". Arriviamo solo alla stessa triste conclusione in modi differenti e ciò mi lascia l'amaro in bocca.
Per tutte queste ragioni, credo darò un 7,5. Ero indecisa, perché significa assegnare lo stesso voto dato a uno dei miei preferiti, l'Agone, che mi ha trascinata emotivamente un po' di più; ma credo che la mancanza del "fattore wow" presente qui sia compensato dall'ottima realizzazione e gli efficaci protagonisti, circa come nell'altro la forte impressione emotiva ho dovuto stemperarla considerando certe pecche tecniche.
Bravo autore, in ogni caso.

A head full of dreams

Aloona
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