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Re: Tales of the Arabian Night
Mai visto né sentito, ho visto però la descrizione dal tuo link.
La mia impressione è che abbia una meccanica di gioco molto figa e particolare ma questo non significa che sia anche bello da giocare.
Ma mi sembra ingannevole considerarlo un gioco-librogame, anche se ha una parte narrativa a paragrafi, secondo me, da quello che ho capito, si basa su alcuni eventi fissi (incontro, scontro, donazione oggetto magico, maledizione, ritrovamento di una principessa ecc.. ecc..) che possono avere esiti diversi, quindi sono, diciamo, eventi fissi/mutevoli. Ogni fiaba è composta da questi elementi e si possono mischiare all'infinito creando storie sempre diverse ma sempre con gli stessi elementi. Questo lo ha scoperto Vladimir Propp. In Italia una cosa simile, basata su Propp, l'aveva proposta Gianni Rodari con "Le Carte di Propp" (cercalo su internet) un mazzo di carte con tutti gli eventi di una fiaba con le quali era possibile creare sempre storie nuove.
Finita questa bella pippa, la cosa che mi sembra un punto di forza è che tutto il gioco è ispirato alla raccolta di fiabe arabe "Le mille e una notte" che è veramente una raccolta di fiabe gigantesca quindi le possibilità combinatorie degli eventi è enorme, inoltre le fiabe de "Le mille e una notte" sono un opera letteraria/culturale mica da poco.
"Leggi, e diventerai capace di creare i personaggi DELLA fantasy!" Terza di copertina di Tunnel & Troll Edizioni Mondadori
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Re: Tales of the Arabian Night
L'ho provato, il gioco mi ha deluso e vi spiego il perchè.
1)Sembra una brutta copia di un libro game: mi sarei aspettato più una parte introduttiva all'incontro per poi scegliere tra varie opzioni (esempio: dal mazzo incontri peschi un mago, quindi leggi il paragrafo n. 342. Paragrafo 342: "Incontri un mago ancora sbronzo dalla sera prima che ecc. ecc....cosa fai?" E qui vengono proposte tre alternative da cui scegliere, alcune delle quali possono essere scelte solo se hai determinati status o caratteristiche). Invece nel gioco si sceglie a priori cosa fare, con la possibilità di scegliere tra verbi (corteggiare, pregare ecc.) senza sapere il perchè scegliere una o l'altra cosa. Inoltre il paragrafo non racconta una storia che ha a che fare con il personaggio incontrato (ma la cosa è scontata visto come funziona la matrice degli incontri).
2)Le storie che vengono fuori mi sono sembrate molto noiose, forse anche perchè le scelte sul cosa fare vengono scelte a priori senza una parte introduttiva iniziale (come detto prima), di conseguenza non ti senti partecipe del tuo destino, ma spari a caso un verbo senza sapere nemmeno il perchè.
3)Gli status, che determinano cioè che puoi fare e ciò che non puoi fare detto in parole povere, rallentano tantissimo il gioco: fino a quando ne hai 1-2 ok, ma ad un certo punto avevamo 6-7 status a testa e si creava una confusione tale che molti di noi hanno iniziato ad ignorare alcuni status perchè impossibili da gestire tutti senza dover rileggere ogni volta quello che dicevano, creando un noiosissimo rallentamento del gioco.
Onestamente non m'è venuta nemmeno lontanamente la voglia di rigiocarci.
Diciamo che l'idea di gioco è bella, ma è stata sviluppata malissimo. Spero che in futuro facciamo qualcosa di simile, ma implementato diversamente. In realtà un gioco simile ad un libro game che mi sembra fatto bene, anche se non ancora l'ho provato, è T.I.M.E. Stories. E poi, come diceva un utente prima, sta per uscire 7th continent che potrebbe essere carino.
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number21
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Re: Tales of the Arabian Night
Librogame Digitali ha scritto:Anch'io l'ho provato ma non mi è sembrato così brutto, anzi ci siamo divertiti parecchio. Certo le storie vengono fuori un po' ad casium e si sceglie senza sapere esattamente come la scelta del verbo sia interpretata - ma puoi immaginarlo grosso modo. I tempi morti ci sono durante il turno altrui se giochi in più 3, altrimenti sono molto ridotti. Anche noi però abbiamo trovato pesanti da gestire gli Status, quando si accumulavano era difficile.
A parte questo: un bel gioco, da prendere un po' alla D&d, quindi sai che ti smazzi un regolamento complesso per generare storie abbastanza coerenti da avere un senso ma anche abbastanza incoerenti da far ridere.
Non lo considereri però come un Librogame mascherato da boardgame. È un boardgame e basta con alcune meccaniche ispirate ai Librogame.
A me la cosa che non è piaciuta è stato proprio il fatto che è tutto molto casuale, mentre in un librogame ben fatto sei padrone del tuo destino. Diciamo che me l'aspettavo più tipo librogame ed è per questo che forse mi ha deluso.
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number21
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