Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
@Ubik, sono d'accordo sul fatto che alcune serie possano necessitare di qualche novità, quando come dici tu, cominciano ad essere un po "stanche", e in fondo credimi, non sarei affatto felice se l'ennesima testata di fumetti italiana venisse affondata, indipendentemente dal fatto che mi piaccia o meno. Quando finì la serie di Nick Raider, io rimasi sinceramente dispiaciuto. Ho avuto qualche anno fa l'occasione di rileggerne un paio, e sebbene non sia assolutamente il mio genere (i NR sono di mio fratello) gli ho apprezzati più che in passato, per molti motivi.
Quello che utopisticamente sarebbe auspicabile, dato l'avvento dell'era tecnologica, i social divenuti un Bene Primario quindi Naturale e Necessario ( Epicuro ipse dixit), sarebbe un consulto con i fan e quindi con i Consumatori da parte della Casa; sempre se il senso dell'intera operazione è mantenere se non migliorare le vendite.
Tutto quello che il saggio aveva imparato lo scrisse su un libro, e quando le pagine furono nere per l'inchiostro, prese dell'inchiostro bianco e ricominciò.
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Ubik ha scritto:GGigassi ha scritto:Ratman esce ancora
Per poco, mi sa. Se non erro è stata annunciata la fine.
Sì, 6 anni fa. Tutti i numeri usciti da allora sono una penosa introspettiva del protagonista, tormentato dalla sua paura e dal suo passato misterioso. Comicità sotto i tacchi. Azione assente. I temi trattati lo rendono noioso e moralista. Pessimo modo per Ortolani di condurre le avventure di un supereroe. Noi vogliamo vedere Ratman che combatte i supercriminali, non l'ennesimo discorso con Piccettino a proposito dell'incubo della notte precedente.
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Farren ha scritto:@Ubik, sono d'accordo sul fatto che alcune serie possano necessitare di qualche novità, quando come dici tu, cominciano ad essere un po "stanche", e in fondo credimi, non sarei affatto felice se l'ennesima testata di fumetti italiana venisse affondata, indipendentemente dal fatto che mi piaccia o meno. Quando finì la serie di Nick Raider, io rimasi sinceramente dispiaciuto. Ho avuto qualche anno fa l'occasione di rileggerne un paio, e sebbene non sia assolutamente il mio genere (i NR sono di mio fratello) gli ho apprezzati più che in passato, per molti motivi.
Quello che utopisticamente sarebbe auspicabile, dato l'avvento dell'era tecnologica, i social divenuti un Bene Primario quindi Naturale e Necessario ( Epicuro ipse dixit), sarebbe un consulto con i fan e quindi con i Consumatori da parte della Casa; sempre se il senso dell'intera operazione è mantenere se non migliorare le vendite.
Io voglio che uno scrittore mi sorprenda, mi scuota e mi colpisca, mi alletti e mi irriti, mi percuota e mi blandisca con delle buone storie, non voglio che chieda a me lettore cosa voglio leggere. Non è il mio mestiere, non lo so fare e non lo voglio fare.
Non voglio che il motore della mia macchina sia deciso dai suoi fan, ma da ingegneri esperti nel progettarlo. Così non voglio che il motore delle storie che leggo sia deciso da gente che non è di mestiere.
Senza contare che è contrario alla sospensione dell'incredulità, principio su cui si basano tutte le storie.
Il dovere di far andare bene una collana spetta a curatore ed editore, non ai lettori.
Inoltre credo che il scrittore e lettore sia una relazione verticale e renderla orizzontale nei social provochi molta (troppa) confusione.
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
gabrieleud ha scritto:Ubik ha scritto:GGigassi ha scritto:Ratman esce ancora
Per poco, mi sa. Se non erro è stata annunciata la fine.
Sì, 6 anni fa. Tutti i numeri usciti da allora sono una penosa introspettiva del protagonista, tormentato dalla sua paura e dal suo passato misterioso. Comicità sotto i tacchi. Azione assente. I temi trattati lo rendono noioso e moralista. Pessimo modo per Ortolani di condurre le avventure di un supereroe. Noi vogliamo vedere Ratman che combatte i supercriminali, non l'ennesimo discorso con Piccettino a proposito dell'incubo della notte precedente.
Intendevo questo http://www.lospaziobianco.it/leo-ortola … a-rat-man/
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Zakimos ha scritto:Più che altro mi sembra utopistico pretendere qualità continuata da una serie senza fine. E' un format che può funzionare per le strisce (e anche lì mantenerle valide per tutto il corso della pubblicazione è dura), non certo per qualcosa che ha nella narrazione il suo punto di forza.
Le storie catturano perché hanno un inizio, una crescita e una conclusione. Un format come quello bonelliano in cui la crescita semplicemente non esiste, perché ogni nuova uscita non può modificare davvero il personaggio
Tex è proprio il personaggio statico che dici non possa funzionare. Va avanti dal 1948, sforna tuttora ottime storie e se si controllano quali fumetti sono i più venduti al mondo (come numeri totale), è lì, proprio sopra al secondo...
Zakimos ha scritto:(e mandare Bloch in pensione sostituendolo con un'islamica non è una modifica se i due ruoli diventano intercambiabili
Il sostituto di Bloch é Carpenter e i ruoli non sono intercambiabili perchè mentre il primo lo favoriva sempre, il secondo lo osteggia sempre. Questo è stato voluto per evitare che gli autori utilizzare certi meccanismi tipici della serie in favore di nuove soluzioni.
Zakimos ha scritto:Che è poi il motivo per cui le Storie erano partite benissimo per poi diventare un riciclo delle sceneggiature scartate per Martin Mystère e simili.
Questo non è vero. Basta incrociare le tematiche per rendersene conto.
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Ubik ha scritto:
Io voglio che uno scrittore mi sorprenda, mi scuota e mi colpisca, mi alletti e mi irriti, mi percuota e mi blandisca con delle buone storie, non voglio che chieda a me lettore cosa voglio leggere. Non è il mio mestiere, non lo so fare e non lo voglio fare.
Non voglio che il motore della mia macchina sia deciso dai suoi fan, ma da ingegneri esperti nel progettarlo. Così non voglio che il motore delle storie che leggo sia deciso da gente che non è di mestiere.
Senza contare che è contrario alla sospensione dell'incredulità, principio su cui si basano tutte le storie.
Il dovere di far andare bene una collana spetta a curatore ed editore, non ai lettori.
Inoltre credo che il scrittore e lettore sia una relazione verticale e renderla orizzontale nei social provochi molta (troppa) confusione.
Ma come possono gli autori sorprendere, scuotere, colpire e allettare quando molti numeri derivano da idee plagiate dal cinema o dai romanzi?! Al massimo può scuotermi ma non irritarmi. Ho ancora una buona conoscenza di Dyd e anche una buona memoria per quello che leggo. Qualche esempio in ordine sparso: il miglio verde, terminator, il bacio della pantera, incontri ravvicinati del 3 tipo, il nome della rosa (prese direttamente le immagini del film), Conan, La gente delle dieci, la casa delle finestre che ridono, insonnia, christine, il senso della vita, elenco non esaustivo.
Oppure con numeri, mal scritti e mal disegnati come Notte senza fine?!
Io credo che a te piaccia molto Dyd e di conseguenza tu non riesca ad essere al 100% obiettivo. Chiediti sinceramente se Dyd potrebbe mai smettere di piacerti, in generale. Non sono sarcastico, e non è una provocazione, voglio capire il tuo punto di vista.
Ancora un altra cosa, sono purtroppo curioso e testardo, quindi da qualche giorno, visto che mi reco al lavoro in bicicletta, mi fermo ad ogni edicola con tutta la mia faccia di bronzo e chiedo se hanno Dyd e quanti ne vendono. Ho ripetuto l'operazione in due fumetterie dove a volte mi servo. Nessuno mi ha sputato in faccia e tutti, ripeto tutti, molto cortesemente hanno risposto alle mie domande e in tanti casi mi sono state forniti anche dati temporali più specifici. In media tutte le edicole a cui ho chiesto vendono un solo n mensile al mese, arrotondato per eccesso. Chiaramente questi dati non significano molto, se non niente, ma da quello che mi ricordo non è sempre stato cosi. Poi non ho frequentato la Bocconi.
Da quando è nata l'arte, in tutte le sue forme, Autore (o Artista) e Fan (o Pubblico) si sono sempre dovuti confrontare; ma sono i primi che cercano l'apprezzamento dei secondi, poiché se un opera non piace un artista se ne fa una ragione, si rassegna di buon grado e magari fa tesoro di questa esperienza. Perché senza la comunione dell'idea con i gusti, l'artista cessa di essere artista.
Tutto quello che il saggio aveva imparato lo scrisse su un libro, e quando le pagine furono nere per l'inchiostro, prese dell'inchiostro bianco e ricominciò.
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?
Farren ha scritto:Ma come possono gli autori sorprendere, scuotere, colpire e allettare quando molti numeri derivano da idee plagiate dal cinema o dai romanzi?! Al massimo può scuotermi ma non irritarmi.
Un momento Farren, stiamo perdendo un attimo la strada. Io ho detto quello che cerco in una storia che leggo/guardo/gioco o altro, non ho detto che il DYD attuale mi dia tutto questo né che non me lo dia. Semplicemente non mi sono espresso su questo.
Farren ha scritto:Ho ancora una buona conoscenza di Dyd e anche una buona memoria per quello che leggo. Qualche esempio in ordine sparso: il miglio verde, terminator, il bacio della pantera, incontri ravvicinati del 3 tipo, il nome della rosa (prese direttamente le immagini del film), Conan, La gente delle dieci, la casa delle finestre che ridono, insonnia, christine, il senso della vita, elenco non esaustivo.
Oppure con numeri, mal scritti e mal disegnati come Notte senza fine?!
Il citazionismo/rielaborazione spinto/a è sempre stato nel DNA di Dylan. Puoi può piacere o meno, certo.
Farren ha scritto:Io credo che a te piaccia molto Dyd e di conseguenza tu non riesca ad essere al 100% obiettivo. Chiediti sinceramente se Dyd potrebbe mai smettere di piacerti, in generale. Non sono sarcastico, e non è una provocazione, voglio capire il tuo punto di vista.
Guarda, mi sono astenuto da dare giudizi personali sia su DYD in generale che su Recchioni. L'unica cosa che ho detto è che l'attuale gestione migliora la qualità della precedente. Gestione che avevo smesso di seguire, quindi sì, non mi sono fatto né mi farei problemi a "segare" Dylan se non mi piacesse. L'unica testata che non ho mai smesso di seguire è l'almanacco (uno all'anno e pieno di redazionali... ;-) ).
Farren ha scritto:Ancora un altra cosa, sono purtroppo curioso e testardo,
Vai tra', sono entrambe qualità che apprezzo molto :-).
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