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Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Amici ecco il mio piccolo e trascurabile contributo: dalla mia prospettiva posso forse rappresentare l'utente "medio" che bazzica quasi quotidianamente sul forum e legge ovunque inserendo anche qualche commento o novità che reperisco in rete. Ho anche aiutato Anima coi suoi Corti

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 (ma lui è una macchina che parte già il primo giorno del bando e ha pure tutte le idee in testa, e oltretutto è veloce nell'assestare i cambiamenti e proporre nuove versioni, insomma con lui si lavora alla grande, non ci sono mai tempi troppo risicati per lavorare)
nel periodo antecedente la "messa in onda" del Concorso.
Ebbene non ho esaminato durante il concorso i Corti in gara e non ho votato. Perchè?

1) Principalmente la mancanza di tempo ada dedicare "seriamente" alla lettura di un Corto per poi poterlo serenamente valutare, rispettando la fatica di chi si è messo in gioco. Troppo lavoro e obblighi familiari. Qualcuno mi dirà "non sei certo il solo, eppure noi ce la facciamo". Ragazzi ditemi come fate! smile
2) i Corti non sono propriamente "corti". L'esperienza di diverse edizioni fanno si che per rendere più appetibili i Corti si diano dei limiti secondo me alti: 50 pagine sono sinceramente tante, benchè nel formato indicato anche in questo concorso non corrispondano certo alle condizioni di contratto del mutuo, illegibile senza la lente di ingrandimento.
3) Ci sono poniamo 12 corti presentati, magari 3 di questi sono fuori concorso? ne rimangono 9. Voler riuscire a valutarli tutti per correttezza verso gli autori è una impresa e (collegandoci al punto 1) resto sin da subito scoraggiato.
4) Motivo importante ma che vale solo per le edizioni in cui ho collaborato ad betatester o scritto come autore in gara: non me la sento di valutare dei Corti in concorrenza con quello che ho contribuito a creare. Tuttavia, se non ci fossero i motivi 1, 2 e 3 contribuirei comunque al dibattito sul forum che movimenta sempre quelle lunghe settimane di votazione.
Per scendere più nei dettagli:
Di questo concorso ho apprezzato il voto segreto, per eliminare alla radice i flame. Non si addice al LgL sfogliare pagine di flames perchè l'utente Pinco ha dato 2 e mezzo e l'utente Panco 9.
Bene il divieto di autovotarsi.

Non benissimo (dire "male" sarebbe esagerato): il limite forse un po' troppo spinto delle 50 pagine.
Concedere più racconti ad autore: se so che al concorso ci saranno 7 racconti sono più portato a leggerli e sviscerarli piuttosto che un numero quasi doppio. So che da una parte si perde in quantità e certamente anche qualità, ma ripeto, la mia prospettiva è quella di chi ha scarso tempo a disposizione. Non per questo chiedo di limare il concorso in tal senso, anzi vorei che raggiungesse sempre più pubblico!

Riguardo ai temi del concorso: sono d'accordo con chi dice che la semplicità è la chiave per il successo.

In questo libro il protagonista sei TU!

LordAxim
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Mi dispiace di non aver partecipato a questa edizione, ho lavorato ad un corto sperando di poterlo presentare in tempo, ma purtroppo quest'anno non ce l'ho fatta (complici problemi vari e tutta la preparazione della Gazzetta).

Faccio la mia lista personale di pregi (+), difetti (-) e dubbi (+/-) di questo bando 2017.

+
I voti segreti (che non solo hanno eliminato le polemiche, ma hanno introdotto un importante fattore di bluff nella corrispondenza tra recensione e voto). Se ci saranno di nuovo, bisognerà comunque studiare meglio un sistema per l'accettazione dei voti (da Direttore della Gazzetta, davo per "assegnati" alcuni voti quando in realtà non era così, spesso non si capiva in quale momento era stato assegnato il voto nei post in cui non veniva specificato l'invio per PM ad un giudice... insomma, questi dettagli qui)
possibilità di aggiungere due giorni in più di votazione: una mano santa (anche se al Direttore della Gazzetta si incrociano gli occhi, provare per credere...)
corti fuori concorso non specificati: e questo mi troverà d'accordo fino alla fine dei miei giorni.
divieto di votare il proprio corto: idea sperimentale molto interessante.

-
la lunghezza dei Corti: non sono un fautore dei vecchi 30 paragrafi, no, ma qualcosa per ridurre questi racconti bisogna farla... Qui si arriverà a superare la soglia dei 250 paragrafi, di questo passo, e capisco se qualcuno si senta sfiduciato a votare dei racconti così lunghi (seppur bellissimi, intendiamoci).
i tre temi: l'idea è stata interessante e ha permesso di avere racconti anche molto belli, ma io sono più per un tema che accomuni veramente tutti i corti. I tre temi, i tre personaggi, le tre strutture diverse non mi convincono molto, semplicemente perché poi i racconti proposti possono essere davvero troppo diversi l'uno dall'altro...

+/-
attinenza al bando: qui dobbiamo migliorare, secondo me occorre promuovere un dialogo maggiore tra Organizzatori e utenti nei mesi di lavoro, per dare indicazioni precise su cosa è dentro e cosa è fuori, e in alcuni casi maggiore severità nel valutare l'attinenza.
partecipazione al concorso: l'idea del concorso recensori non ha funzionato del tutto. O meglio, per me ha funzionato, purtroppo la mole di iniziative si è scontrata con l'assenza di tempo degli utenti, per cui alla fine praticamente nessuno ha partecipato alla cosa. Per quanto riguarda le votazioni, credo si possa fare poco: alcuni utenti che hanno sempre partecipato magari hanno avuto poco tempo. Il numero di corti non credo influisca, almeno non per me, e il bando è iniziato con sufficiente anticipo da fare finire tutto per aprile/maggio.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Io rimango ancora una volta basito dalla possibilità di votare il proprio stesso Corto yikes2
L'anno scorso non mi ero minimamente accorto della cosa, e pensavo che anche l'autore "in incognito" desse un voto nel commenti per non farsi riconoscere.

Sulla questione pagine vs. paragrafi secondo me il limite di pagine è già limitante di suo. Anche perché molti paragrafi potrebbero essere solo funzionali a sviluppare trame parallele, o essere meccansimi "di servizio" per far funzionare il Corto. Alla fine il tempo di lettura rimarrebbe lo stesso, anche se con più paragrafi si ha l'impressione che per sviscerare tutto il Corto bisgona leggere più testo (ma se le pagine sono quelle per tutti in realtà non è così). No? hmm

GGigassi
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Il problema è che un regolamento di questo tipo può dar origine a un corto di 80 paragrafi, e fino a qui ci siamo: 80 paragrafi possono rappresentare un buon corto, magari un po' complesso, ma alla fine ci sta.
Il problema è che questo regolamento può, se ci si spinge fino all'estremo, generare corti di 250 paragrafi. Intendiamoci, 250 paragrafi sono pur sempre sullo stesso numero di pagine, quindi la lunghezza complessiva del corto è la stessa, ma in realtà non è così (anche nel caso di 250 paragrafi di 2 righe ciascuno).
In un corto di 80 paragrafi, indicativamente la partita si svolgerà su 20 di essi, con diverse combinazioni a fare da variante (diciamo un 40-70 combinazioni a seconda della struttura?). In un corto di 250 paragrafi, in teoria è tutto triplicato. Le ipotesi sono due:
- ogni singola partita continua a svilupparsi in circa 20 paragrafi: questo vuol dire che a moltiplicarsi sono le varianti, ce ne saranno oltre 200...
- ogni singola partita si sviluppa su 60 paragrafi: le combinazioni rimangono nel valore 40-70, ma stavolta una partita dura tre volte tanto.

Questo, ovviamente, quando il ragionamento viene spinto fino all'estremo, ma certo un Corto di 80 paragrafi è sicuramente molto più pesante rispetto a un corto di 50 paragrafi, e non di poco.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Doverosa premessa. Sono stato citato dall'ottimo Babacampione come "autore mancato". È vero, e mi spiace. Il tempo passa, la vita reale è completamente differente rispetto ai tempi in cui avevo scelto di spendere ore e ore su un corto (e.g. "Liberami, disse l'uomo")... e l'idea che avevo abbozzato per quest'anno si è fermata a una dozzina di paragrafi. Stessa cosa per l'edizione 2016: mi ritrovo due Corti già impostati, con la stesura ferma al 20%. Se fossi bravo, li terminerei e li metterei sul forum. Ma ora fatico assaj.
Quindi mi ritrovo in pieno nel discorso di Mornon, gran visir degli scrittori interattivi: facciamola semplice.
Semplice per me vuol dire un tema, un limite di paragrafi e un limite di battute/parole.

Il tema deve essere il più possibile generale e comprensibile. Che so: l'ornitorinco, l'estinzione dei dodo, la locanda nella nebbia. Abilità dell'autore ricamarci in cima rimanendo nell'ambito. Sulla valutazione dei racconti in concorso / fuori concorso, la mia opinione (per quanto minoritaria) è che l'attinenza al tema debba essere valutata in sede di giudizio.

Il limite di paragrafi va ripristinato, per l'amor di Dio. Un "Corto" di 120 paragrafi è lungo come molti LibroGame dell'epoca, e più lungo di uno SLTA. E pazienza se gli autori si arrabattano a creare paragrafi-idra (o altre simpatiche definizioni): in ogni caso evitiamo di creare complessità enormi. Mi sono fatto le ossa sui 40 paragrafi, e chi c'era all'epoca sa quanto fosse sfidante farci stare un Corto, ma penso che i 50 siano il limite massimo.

Il limite di battute/parole è un mio chiodo fisso: con tutto il rispetto per Abeas e le statistiche degli anni passati, avere il limite sulle pagine porta alla soppressione delle andate a capo e la castrazione dei dialoghi. Sono e sarò sempre contrario a un limite sulle pagine.

Cose piaciute e spiaciute
+ Il concorso recensori/recensioni. Non lo scrivo perché ho vinto la recensione migliore cool ma perché è un ottimo metodo per incentivare la lettura attiva.
+ I due giorni in più di tempo. Bella idea e ben pensata, se la chiusura/apertura fosse stata a orari precisi sarebbe poi stata perfetta.
+ Il rispetto dei tempi. Bravi gli organizzatori. Bravi. Bravi. Bravi. (a proposito: tempo di darsi una mossa per il 2018!)
+ La Gazzetta. Bravo Adriano!
+ Ggigassi
- La classifica pubblicata in ritardo e a intervalli casuali. Che casino. Sarebbe stato perfetto averlo fatto a scadenze definite (e corte): i fuori concorso alle 8:00, gli ultimi alle 12:00, metà classifica alle 18:00, i campioni alle 22:00. Ma nello stesso giorno, possibilmente il lunedì post chiusura Concorso, altrimenti è inutilmente frustrante.
- Troppi corti lunghi e difficili da sviscerare nella settimana (vedi sopra)
- Voti da 4 a 10. No. 4 per il Cripper Trip era proprio troppo.

Da fare
Per quanto possa mettere a disagio, suggerisco di uscire dalla nostra zona di comfort e promuovere il concorso. Ci sono infiniti siti di scrittura (più o meno validi), e altrettanto infinite pagine facebook. Con spesa di zero euro, si può passare la voce a cani e porci. E questi cani e porci possono diventare utenti, contributori e scrittori di LGL. Finirà di essere un concorso fra amici? Vediamo il rischio o vediamo le potenzialità? Ai postumi l'ardua sentenza.

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Il problema non sarebbe tale se i votanti non premiassero le opere più complesse. Basta vedere la forbice dei voti: i primi due classificati sono proprio i due corti più complessi dell'edizione, e Falkenstein, che pure ha preso anche molti voti bassi, matematicamente segue come terzo, superando anche il Palazzinaro che forse era il miglior esempio di corto "puro" di questa edizione.

Come si può dire che bisognerebbe creare opere più corte e semplici quando la stragrande maggioranza dei votanti ha voluto premiare opere tutt'altro che corte e semplici?

Zakimos
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Ecco, grazie all’intervento di Adriano adesso mi è chiaro il punto di vista di chi vorrebbe un limite di paragrafi. Avevo provato inutilmente ad aprire un dibbbbbbbbattito in merito nei thread satelittari del concorso 2017 ma nessuno mi aveva cagato, nemmeno tra le fila degli ayatollah più accesi del limite ai paragrafi. Ci sarebbero altre considerazioni da fare, ma mi fido di chi ha senz’altro più esperienza e competenza di me nei librogame e nei Corti.

Anche il discorso avanzato da Apologeta sul limite di battute e non di pagine è stato effettivamente illuminante e mi ha aperto gli occhi su alcuni aspetti su cui non avevo riflettuto.

Per quel che riguarda il discorso sulla complessità avanzato da Zakimos, io personalmente sono un po’ vittima dell’effetto Jonathan Hickman, uno sceneggiatore statunitense che scrive delle storie complicatissime (o che così sembrano). I suoi fumetti che ho letto mi hanno sempre lasciato un  senso di insoddisfazione per non aver capito tutti i collegamenti, ma anche l’impressione che ci fosse un lavoro certosino alla base. Anche alcuni Corti mi hanno lasciato questa sensazione “non ti ho capito del tutto ma sono impressionato dall’impegno che ci hai messo” e questo potrebbe aver alzato il voto finale di uno o mezzo punto, non avendo io gli strumenti per giudicare certe dinamiche di gioco. Oltre al fatto che ovviamente qui su LGL ci sono dei grandi intenditori di letteratura interattiva che (immagino) premiano l’aspetto di novità o “complessità” di una nuova formula di gioco preferendola in partenza a un semplice racconto a bivi. A tal proposito:

Nel corso degli anni è mai stata avanzata l’ipotesi di dividere il concorso in più filoni, a seconda delle tipologie dei Corti? È palese che gli utenti di LGL si dividono tra quanti prediligono l’aspetto ludico e quanti invece danno più importanza a quello letterario. Se si dividono a monte i Corti in (ipotesi) 1) racconti a bivi, 2) librogame con regolamento e 3) racconti con enigmi forse un potenziale votante sarebbe più incentivato a leggersi tutti i Corti del suo genere preferito, che oltretutto in proporzione sarebbero di meno rispetto a quelli di un concorso omnicomprensivo.
Certo, ci sarebbe il problema di definire il “genere” preciso di un Corto (Fermate Monna Lisa potrebbe rientrare sia nella categoria 2 che nella 3), bisognerebbe mettere più premi in palio, non ci sarebbe la certezza di avere abbastanza Corti di un genere, ecc. ma così uno potrebbe ad esempio saltare direttamente il tipo di Corti che non gli interessa senza sentirsi in colpa per non averli votati, si potrebbero pubblicare in parallelo più Corti caricandoli ogni due settimane e lasciando quindi più tempo per votarli, ecc.

PS: Zakimos, al prossimo concorso ce li facciamo un paio di Corti insieme? Dai, tu fai le regole e la storia e io scrivo i paragrafi!

GGigassi
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

In merito al tema del concorso: in effetti l'idea della combinazione di tre protagonisti diversi con tre temi diversi mi è sembrata molto originale e stimolante, però ripensandoci e leggendo i vostri commenti immagino che possa anche essere stato uno dei motivi per cui non c'è stata tanta partecipazione.
Per me è stata una sfida per vedere cosa diavolo riuscivo a inventarmi combinando le varie cose, per altri è stato lo stimolo a trovare delle soluzioni originali e interessanti che però, proprio perché i possibili temi erano tanti, non sono arrivate a compimento.
Un unico tema uguale per tutti potrebbe togliere dall'imbarazzo un autore che comincia a lavorare su più fronti e alla fine per seguirli tutti non riesce a concluderne nessuno. E poi è divertente vedere come persone diverse hanno trattato lo stesso argomento/ambientazione.

GGigassi
Barone del Sole
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

a differenza dell'anno scorso ho letto solo 3 corti (i primi 2 e l'ultimo) e votato uno solo.
il tema "libero" proposto l'anno precedente mi era piaciuto di più rispetto a quelli scelti quest'anno.

Giudizio estremamente positivo per il voto segreto
bene anche i tempi per la votazione più lunghi.

per il resto non ho visto aspetti particolarmente negativi però introdurrei un limite al numero massimo di racconti in gara per ogni autore (ad esempio 2 racconti per ogni autore)

per il futuro
sposo la linea Apologeta " un tema, un limite di paragrafi e un limite di battute/parole. "
conferma del voto segreto
conferma dei tempi più lunghi per le votazioni.

sicuramente non è questo il post giusto ma intanto la butto lì visto che ci ha lasciato Joe la prossima edizione la dedicherei a lui, una sorta di edizione a tema "il mondo di Joe".

DC One

mark phoenix 79
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Arcimaestro
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Re: I Corti 2017: cosa ha funzionato e cosa no

Rispondo anche io al volo, dopo aver letto i vostri interventi.

Premesso che se parteciperò alla prossima edizione sarà in veste di mero concorrente, ho trovato molti miglioramenti in questa edizione.
Il voto segreto ha aiutato tanto, un vero toccasana. Dico sul serio, ci sono stati meno giudizi, ma ciascuno è stato frutto di un post sul forum e non è stato "corretto", sia pure inconsciamente, dai votanti successivi. Preferisco di gran lunga dieci giudizi indpendenti che venti concatenati.
Anche il termine "elastico" è stato comodo e molti utenti ne hanno usufruito.

Altri dettagli mi hanno lasciato dubbioso.
Sulla combo personaggio-tema avevo grandi speranze ma mi sono dovuto ricredere. In futuro sarebbe meglio un tema vago (come quello nel 2015) e lasciare spazio alla fantasia degli autori. Pirata delle Alpi ha fatto una serie di esempi magistrali su come si possa declinare un'indicazione generica. Non sono invece convinto che sia una buona idea il tema libero, che pure ha portato tanti racconti carini nel 2016: ci vuole un minimo di "guida" per poter confrontare i racconti.
Anche il voto minimo a 4 lo trovo abbastanza irrilevante. Alla fine i "votacci" si rifilano a racconti che nella metà dei casi sono scritti "per burla", quindi l'autore ci tiene a entrare nella "Bottom 10". Se invece uno il racconto lo ha scritto convinto di essere un genio, allora è giusto che la vox populi lo riporti con i piedi per terra (per quanto possano valere le nostre opinioni).

Ci sono poi aspetti che vorrei fossero rivisti.
La quota minima di corti valutati per essere conteggiati in classifica dovrebbe essere innalzata almeno a metà. Questo da un lato può sia incoraggiare che scoraggiare i recensori: alcuni rinunceranno a priori, altri si impegneranno a valutare più testi per avere un peso sulla classifica.
Poi, ricollegandomi ad Apologeta, vorrei venissero re-inseriti i limiti di paragrafi e battute/parole. Non è una proposta pro domo mea, perché i miei ultimi corti contavano rispettivamente 80 e 90 paragrafi, ben oltre la media, ma mi sono reso conto per primo che stavamo perdendo di vista lo scopo iniziale.

Rispondo poi a due commenti che mi hanno colpito.

Easyldur ha scritto:

Io stesso ammetto di non aver partecipato perché la partecipazione era troppo complicata.

Abbi pazienza, ma come avrebbe potuto essere più semplice? Alla fine i requisiti erano essere iscritti al forum e mandare un racconto all'indirizzo; non ho visto moduli in carta bollata e triplice copia da consegnare dopo code chilometriche allo sportello A38. Certo, il racconto andava scritto, ma questo non ha a che vedere con le procedure "burocratiche".

mark phoenix 79 ha scritto:

sicuramente non è questo il post giusto ma intanto la butto lì visto che ci ha lasciato Joe la prossima edizione la dedicherei a lui, una sorta di edizione a tema "il mondo di Joe".

Lo facemmo nel 2013, vorrei evitarlo per cinque anni dopo. Inoltre notammo a posteriori che era un criterio abbastanza limitante sia per autori che votanti.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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