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L'ambientazione più bella e quella più brutta

L'ambientazione più bella e quella più brutta

L'ambientazione che mi piace di più in assoluto è Planescape (perché c'è tanta magia, tanta libertà, tanti portali e c'è Sigil).

L'ambientazione che mi piace di meno in assoluto è Dragonlance [poca magia, poca libertà (devi sciropparti gli Ordini Cavallerschi o dell'Alta stregoneria con tutte le loro paturnie), hanno giù fatto tutto i protagonisti dei romanzi, troppi mostri pericolosi a fronte del fatto che i caster sono rari e gli oggetti magici di più, ti sfido a capire com'è fatto il mondo leggendo il base della 3.0 aggiornato poi alla 3.5, autori che quando non sanno cosa fare aggiungono dei continenti, tipo Adlatus, nella 3.X troppi kit raziali e regole che non centrano un tubo con il core. Troppa gente con idee troppo diverse ci ha lavorato sopra incasinandola. Morale: carina da leggere ma fatta male ludicamente parlando.].

Per i giochi horror

OWoD: non trovo parole per dire quanto mi piaccia, come ambientazioni, quanto alle meccaniche ormai sono ampiamente superate.

Richiamo di Cthulhu: non vado pazzo per Lovercraft, di base, siccome tanto so già tutto è impossibile che il narratore riesca a sorprendermi. Non mi piace usare personaggi troppo deboli preferisco usare personaggi molto forti.

Ultima modifica di: Conigliomannaro
Mar-06-10 17:17:34

ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI.
-Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata

Conigliomannaro
Fan della serie Squilibrio.
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

per il fantasy sicuramente Planescape rappresenta l'apoteosi di D&D, però tra quelle che preferisco di meno metterei Forgotten...

per quel che riguarda l'horror, sicuramente per me Cthulhu rappresenta l'apice, un gioco che ricrea tantissimo le atmosfere lovercraftiane e che essere un semplice umano per me rappresenta un punto di forza e non una debolezza...
vampiri per me risulta la meno apprezzata non mi è mai piaciuto essere un figlio di caino..bigsmile2bigsmile2bigsmile2

p.s. anche kult è un ottima ambientazione horror...

Il merlo dice al corvo:"quanto sei nero..."

Bresto Baixas
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

che dire.. i giochi sono tantissimi e molti hanno cose da offrire.
per il fantasy non posso non dichiarare il mio piacere nel giocare a EBERRON, ambinetazione di D&D basata su un'evoluzione tecno-magica della societàe su un concept di gioco che privilegia azioni, pulp, avventure da scavezzacollo, intrighi politici, profezie millenarie, guerre e spionaggio..

molto meno mi piace Forgotten Realms, con il suo "troppismo":c'è troppo di tutto, senza limiti e senza coerenza, senza un filo principale da seguire e senza ritegno nella proliferazione di magie, divinità, razze, classi, ordini eccetera.. il troppo stroppia!

Horror: ho giocato belle partite al richiamo di chtulhu in età moderna e nel 1920, mentre detesto allegramente il mondo di Kult, con troppa disperazione, troppa cupezza, troppa follia.. c'è da uscire scemi sono giocanrdo, invece io chiedo comunque leggerezza e simpatia ad una sessione di gioco..

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

Ciao a tutti,
secondo me l'ambientazione più bella è quella di Mystara del vecchissimo e primissimo D&D. Sarò nostalgico ma ricordo quante belle partite mi facevo quando ero più giovane con i miei amici. Forse sarà per via dei tempi, ma di Mystara conservo un bel ricordo.
Invece l'ambientazione più scadente in cui io mi sia imbattuto credo che sia quella di Talislanta, un gioco di cui non ho più sentito parlare.
Riguardo l'horror sicuramente Il Richiamo di Cthulhu è un bel gioco, e l'ambientazione dell'America degli anni '20 rimane imbattuta.
Di horror brutti invece non ne conosco, dato che ho giocato solamente a Cthulhu e a Vampiri. Conosco Sine Requie, ma non mi sembra affatto che abbia una brutta ambientazione.

childeberto
Novizio
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

mystara la stiamo usando per una serie di avventure giocate tramite skype con il regolamento ad&d 2a , siamo vicino agli emirati di ylaruam.

la mia preferita ma molto ostica per quanto ricordo è dark sun

Yanez
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

La mia preferita è quella realizzata da me :-)

Viridovix di Albernia
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Viridovix
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

Per me l'ambientazione migliore è stata Darksun, probabilmente complice il fatto che ho diretto la campagna in estate con 40 grandi all'ombra, quando si riesce ad avere la massima immedesimazione da parte dei giocatori.
E' uno dei pochi esempi che mi venga in mente di fantasy post apocalittico ed è un setting in cui la sola mera sopravvivenza è già un'avventura. Però preferisco la prima edizione in cui c'era più mistero, rispetto alla seconda versione, successiva ai romanzi.

Trovarne una veramente cattiva mi risulta difficile, diciamo che in generale non ho una grande passione per la distopia o le ambientazioni contemporanee.

Ursha
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

Io sono nostalgicamente legato alle ambientazioni del primo D&D, pesantemente ispirate dalle opere Tolkeniane: Rockhome, Hlafeihm, l'emirato di Yilaruam, l'Impero di Thyatis, Glantri e naturalmente il Granducato di Karameikos... Teatri di mille avventure e di splendide campagne, non posso che esaltare quei territori e quelle ambientazioni, almeno emotivamente.

Prodo
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

Bhe per trovare il tolkeniano era meglio provare il girsa wink

Prodigo pompiere con estintore a benzina :*

purpe
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Re: L'ambientazione più bella e quella più brutta

Io in generale preferisco ambientazioni molto realistiche, dove vengono rispettate le ambientazioni storiche cui il gioco si ispira. Questo rende in generale più facile l'accesso ad una ambientazione condivisa (anche se non tutti hanno una idea chiara di cosa fosse il medioevo, come ad esempio il sig. Ridley Scott :-DDD ) a tutto vantaggio del "gioco di ruolo".

Un fantasy medievale deve avere un medioevo che sia realistico. Una ambientazione anni '40 deve avere una ambientazione conseguente.

Altrimenti è meglio che il gioco sia qualcosa di completamente diverso.

Rimanendo in ambito fantasy, per quel che concerne la magia, preferisco ambientazioni solide, che diano anche una "giustificazione scientifica" della magia, in modo da consentire al narratore/master di gestire al meglio le situazioni impreviste; inoltre, un tale approccio può consentire al mago di fare "ricerca" e scoprire magari nuove magie: in questo caso è d'obbligo fornire una "sintassi" della magia ed a questo ben si prestano meccanismi basati ad esempio su alfabeti runici.

Non mi piacciono le situazioni dove il mago fa tutto e gli altri stanno a guardare, quindi a mio avviso la magia *deve* avere caratteristiche tali da limitarne l'uso.

Viridovix di Albernia
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Viridovix
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