Non ne ho lette tantissime, essendo allergico alle cose tirate troppo per le lunghe, ma quella che reputo indimenticabile narra le gesta di Elric di Melniboné.

Boh bella non saprei al momento, ma come importanza storico letteraria direi da un lato quella di Re Artù, che deriva dalle Saghe del Mabinogion, quindi parliamo di leggende di antica derivazione celtica, dall'altra la Canzone dei Nibelunghi, di ambito invece germanico, che per quanto epica ed eroica ha l'incredibile particolarità di essere una tragedia, smentendo chi sostiene che la tragedia, come genere letterario, la abbiano inventata i Greci.

Mimimmi ha scritto:

dall'altra la Canzone dei Nibelunghi, di ambito invece germanico, che per quanto epica ed eroica ha l'incredibile particolarità di essere una tragedia, smentendo chi sostiene che la tragedia, come genere letterario, la abbiano inventata i Greci.

Però aspetta. Se parliamo del patrimonio mitopoietico che ha portato alla crezione del poema si risale indietro nel tempo. Ma a quel punto dobbiamo tenere conto di miti ben più lontani, come quelli mesopotamici (la saga di Gilgamesh), Egizi o Ebraici. Se parliamo del poema epico, quello è di epoca medievale. I Greci hanno inventato la tragedia come forma letteraria strutturata e rappresentata in un contesto collettivo (teatro). Il concetto di tragico è esistito anche in altre culture da prima, anche se la tragedia intesa come scelta tra due eventualità ineluttabili e senza possibilità di salvezza è un'eredità culturale decisamente greca, su cui poi hanno speculato grandi pensatori anche tedeschi (Hegel per dirne una utilizzò la vicenda di Antigone come base per alcune sue evoluzioni filosofiche).

Comunque tornando in topic, quando arriverà il primo sostenitore di Tolkien?

Si ma non potete mettere sullo stesso piano i miti e le fiabe e le leggende, i personaggi dei miti (dei e semidei) erano oggetto di culto religioso mentre i personaggi di fiabe e leggende no. Che poi molti miti (tipo quelli Greci) abbiano la stessa struttura delle fiabe quello è un discorso a parte (molto lungo), ma gli Eroi delle leggende e delle fiabe come Artù o Sigfrido erano eroi nell'ambito del racconto delle loro gesta e non oggetto di culto religioso, questa questione è stata molto dibattuta dagli studiosi di miti e fiabe quindi Prodo rimandato a settembre in antropologia culturale insieme a me perchè invece la critica di Gabriel regge purtroppo anche se molti motivi della Canzone dei Nibelunghi sono ripresi da leggende molto più antiche (è impossibile datarle perchè parliamo di cultura orale) di area germanica.
Tornando in tema e scartando a malincuore La Canzone dei Nibelunghi (è un peccato perchè gli elementi di cultura germanico-norrena sono diventati temi forti nel fantasy come lo conosciamo oggi) mi trovo a dirvi che l'opera più importante, a livello storico letterario, è il Ciclo di Re Artù.

Fra quelle che ho letto le mie preferite in assoluto sono le due principali trilogie di dragonlance, "Le Cronache" e "le Leggende". Gli spin off a cui hanno dato luce sono per lo più scadenti, ma adoro i sei libri originali.