GGigassi ha scritto:

Il fatto è che all'epoca ne facevano molta pubblicità in televisione (non mi capacito che Zakimos non li conoscesse!) e io avevo capito che fossero dei bei volumi cartonati...

Io proprio non ricordo nulla del genere :-( se le ho viste non ho mai fatto il collegamento con i librogame.

EDIT: ho capito perché, sono più giovane di voi . Quando sono usciti a malapena sapevo leggere.

uno dei prossimi concorsi dei Corti si potrebbe fare per soli SLTA

non sono d'accordo che abbiano avuto poco successo..
ricordo che avevano anche le pubblicità TV.. sono iniziati a girare prima tra i banchi di scuola.. ne hanno sfornati 42..

personalmente non li ho mai considerati..
probabilmente perchè non attirato dal setting "realistico"..
all'epoca invece iniziai con le Avventure Infinite (in portoghese, incontrati in Brasile dove andavo spesso causa lavoro di mio padre) che hanno la stessa struttura, ma ambientazione (per la maggior parte) Fantasy..

poi appunto le cover e il sistema di gioco avanzato sono passato ai LG EL (saltando appunto quelli che avevano il sistema base solo bivi)

la sensazione di minor successo forse sta proprio qui..
i SLTA vendevano e abbastanza per durare 42 uscite..
però probabilmente vendevano a tanti occasionali che si alternavano comprandone un paio e poi mollando..
i LG invece hanno fidelizzato di più portando ragazzini a farsi collezioni di decine di libri, ma probabilmente meno come numero complessivo...

Sabretooth ha scritto:

non sono d'accordo che abbiano avuto poco successo..
ricordo che avevano anche le pubblicità TV.. sono iniziati a girare prima tra i banchi di scuola.. ne hanno sfornati 42..

Dai come fai a dirlo? La serie originale era caratterizzata da 2 uscite mensili in edicola ed è durata poco più di un anno, in un periodo (metà-fine anni '80) in cui i LG furoreggiavano. Poi hanno preso un'altra collana (Find your Fate) e l'hanno trasformata in SLTA creando un ibrido abbastanza indecente e ignorando tutta la massa di titoli inediti e già pubblicati negli USA. Tutto questo non una casa editrice secondaria, ma la Mondadori di allora, che solo con Topolino fatturava l'incredibile. Dai è evidente che la collana non ha garantito i ritorni che credevano.

EGO ha scritto:

Probabilmente una combinazione di:
- copertine e feeling generale chiaramente rivolti a ragazzini "piccoli"
- sottili, brevi, poco coinvolgenti, spesso poco logici
- veste grafica povera
- tutti molto simili come aspetto, a differenza dei LG con le loro diverse collane (tra i motivi per cui EL centellinò Dimensione Avventura potrebbe esserci il non voler inflazionare il suo stesso mercato con una collana lunga come SLTA)
- tutte le avventure sono slegate tra loro, VS le saghe di EL
- presentati come collana stile "usa e getta estivo" in edicola, per la serie "uno vale l'altro"

Analisi condivisibile. Però non risponde a una parte della domanda: perché in Italia così male e negli USA così bene?

GGigassi ha scritto:

Il fatto è che all'epoca ne facevano molta pubblicità in televisione (non mi capacito che Zakimos non li conoscesse!) e io avevo capito che fossero dei bei volumi cartonati...

Me lo ricordo perfettamente, soprattutto sulle TV private locali. E ti dirò di più, fu proprio la pubblicità in TV che mi spinse a cercarli in edicola. E per me il percorso fu inverso: ho iniziato con gli SLTA e da lì sono andato in libreria a cercare libri più "complessi", e ho finito per conoscere la EL e i librogame.

Prodo ha scritto:

EGO ha scritto:

Probabilmente una combinazione di:
- copertine e feeling generale chiaramente rivolti a ragazzini "piccoli"
- sottili, brevi, poco coinvolgenti, spesso poco logici
- veste grafica povera
- tutti molto simili come aspetto, a differenza dei LG con le loro diverse collane (tra i motivi per cui EL centellinò Dimensione Avventura potrebbe esserci il non voler inflazionare il suo stesso mercato con una collana lunga come SLTA)
- tutte le avventure sono slegate tra loro, VS le saghe di EL
- presentati come collana stile "usa e getta estivo" in edicola, per la serie "uno vale l'altro"

Analisi condivisibile. Però non riposnde a una parte della domanda: perché in Italia così male e negli USA così bene?

Oh, pagherei volentieri per un libro che spiegasse il fenomeno dei gamebook in America, magari parlando anche del mercato inglese al di fuori di FF. I due libri di John Green parlano solo di FF. Un'analisi dettagliata del fenomeno gamebook non esiste, da quel che ne so.

Probabilmente è l'insieme di una lunga serie di fattori, culturali e commerciali. CYOA/SLTA nasce in America come prodotto per bambini, se è vero che deriva dalle storie che Edward Packard raccontava ai suoi figli. Mentre il gamebook con regolamento nasce in Inghilterra da due imprenditori nerd appassionati di GdR. Può darsi che CYOA, nascendo con un target più giovane, abbia segnato da solo l'intero mercato del genere negli USA, stabilendo che "il libro a bivi è essenzialmente un racconto per bambini a finali multipli".

Può darsi che i LG stile FF, a causa dell'origine britannica, non siano stati considerati un serio investimento da parte degli editori statunitensi. Può darsi che la scena dei GdR fosse diversa in UK e USA al punto che in America si pensasse che solo con un marchio come D&D alle spalle, o con autori come Gary Gygax, si potessero muovere tirature di un certo livello.

Può anche darsi che in USA, all'epoca, non fossero poche le proteste popolari verso l'influenza "demoniaca" dei GdR, e da nazione fondamentalmente religiosa che sono ancora oggi, il grande pubblico non vedesse di buon occhio una letteratura per giovani e giovanissimi che conteneva un buon numero di temi e illustrazioni "satanici". FF e LS non sono mai stati molto leggeri nei toni, pur nascendo come pubblicazioni per bambini delle elementari/medie.
Può darsi, ancora, che essendo di fatto la patria di D&D, l'America considerasse i LG all'inglese o troppo semplici per i giocatori di GdR "veri", o troppo complicati per il pubblico giovane non ancora svezzato a D&D e simili.

Alle spalle del fenomeno c'è certamente una serie di considerazioni editoriali e di mercato specifiche di USA ed Europa, che sarebbe interessantissimo sentir raccontare dai protagonisti dell'epoca.