Giocano a Rugby "un sacco" di ragazzi italiani. Mio fratello fa addirittura il preparatore nel Sanremo Rugby, squadra fondata pochi anni fa; hanno pure pure la squadra femminile. Tutti ragazzi comunque, ma cresceranno.
Eppure a livello "mondiale" siamo più indietro degli anni scorsi. Boh!
Sinceramente qualche anno fa guardavo le dirette su La7; Apprezzo che ci sia molto più rispetto delle decisioni arbitrali rispetto al calcio anche se non ho mai capito bene tutte le regole sui falli.  Lo sport in sé comunque non mi entusiasma molto, infatti ormai sbircio solo i risultati dell'Italia e poi scrollo le spalle e penso "pazienza".

Per puro interesse statistico, il ranking mondiale delle nazionali ci vede al 14esimo posto, tanto nel calcio quanto nel rugby.
Considerando la disparità di finanziamenti infusi, difficilmente definirei l'Italia rugbystica come qualcosa di cui vergognarsi.

Non la vedo così. Negli anni in cui sono stato in agonismo (2006-2012) non sono mai andato oltre il 36esimo posto in ranking mondiale. Mi sentivo orgoglioso di aver fatto il meglio che potevo, sono andato ben volentieri a prende batoste dall'altra parte del mondo. Sapevo che non avrei mai potuto vincere, ma non mi sento masochista per questo. Anche se i miei compagni di team mi soprannominavano "lo scarso".

gabrieleud ha scritto:

Per puro interesse statistico, il ranking mondiale delle nazionali ci vede al 14esimo posto, tanto nel calcio quanto nel rugby.
Considerando la disparità di finanziamenti infusi, difficilmente definirei l'Italia rugbystica come qualcosa di cui vergognarsi.

Questo ragionamento è valido, ma fino a un certo punto. Tieni conto che il rugby è uno sport che globalmente ha una diffusione infinitamente minore del calcio. Si è sviluppato in maniera endemica di fatto, e in particolare, nelle ex colonie inglesi. Non è un caso che stati molto piccoli e insulari come Tonga, Fiji e Samoa, siano tra le migliori nazionali a livello mondiale nel Rugby, mentre negli altri sport praticamente non esistono. Senza contare potenze assolute come Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, tutte ex colonie della corona. Al di fuori dell'asse britannica (includendo in questa anche l'Irlanda) il Rugby ha avuto forte sviluppo in Francia (per questioni di vicinanza e contaminazione culturale) e nell'epoca moderna in Argentina e in Italia. Nel resto d'Europa per esempio il Rugby non esiste o è praticato a livello molto inferiore, al contrario di quello che accade nel calcio. Lo stesso si può dire degli Stati Uniti o del Canada, da sempre secondarie nel Rugby. In Asia poi in pratica non esiste, e in Africa la situazione è solo leggermente migliore, sempre grazie alle influenze inglesi (Sudafrica a parte). Quindi è evidente che essere 14esimi nel mondo nel calcio ti mette a confronto con realtà molto più variegate e un livello medio più esteso ed alto. Nel Rugby esistono una decina di eccellenze nel mondo: usciti da tale cerchia il livello si abbassa moltissimo, ed essere fra i primi al di fuori del gruppo dei migliori non è così complicato.

gabrieleud ha scritto:

Per puro interesse statistico, il ranking mondiale delle nazionali ci vede al 14esimo posto, tanto nel calcio quanto nel rugby.
Considerando la disparità di finanziamenti infusi, difficilmente definirei l'Italia rugbystica come qualcosa di cui vergognarsi.

Il rugby italiano dispone del maggior numero di fondi dopo il calcio, eh... e parliamo di TANTI fondi, più di basket e volley maschile E femminile messi assieme.