Da qualche mese ho iniziato a ricercare lg esteri mai giunti in Italia. E' mia intenzione far conoscere anche queste serie; ho intenzione di cominciare dagli Australian Adventure Gamebooks, il cui primo (e unico) numero è The Lost Gold of Captain Quicksilver.
Il libro avrebbe dovuto essere il primo di una serie di avventure ambientate in Australia, ma a causa dello scarso successo è stato anche l'unico. Andrew Chapman (autore de Il Covo dei Pirati) aveva però già scritto il secondo numero, "Invaders", un libro in cui una cittadina australiana è oggetto di un invasione aliena, che muta animali ed oggetti in mostruose creature. Invaders è stato rilasciato come pdf dieci anni dopo, ed è attualmente disponibile su kindle.
In The Lost Gold of Captain Quicksilver, noi siamo uno scienziato dei giorni d'oggi (di quando è stato scritto il libro o di quando viene letto? :-/ ) che intende recuperare l'oro del bandito Quicksilver, vissuto nell'Australia del 1850, per finanziare le proprie costose ricerche sul viaggio nel tempo. Pertanto, viaggeremo indietro nel tempo, su una pista ancora calda nel 1865, appena due anni dopo la morte di Quicksilver (perché non ritornare invece quando Quicksilver è ancora in vita per vedere in prima persona dove ha seppellito il proprio tesoro? E chi lo sa).
Il sistema di gioco è semplicissimo: possiamo scegliere dieci oggetti da una lunga lista, perfetta per il campeggio: abbiamo kit di pronto soccorso, coltelli, corde, fiammiferi, ecc... Portiamo con noi una macchina del tempo miniaturizzata, che ci permette di tornare indietro di qualche paragrafo quando le cose sembrano mettersi male (praticamente sostituisce il vecchio dito fra le pagine). Niente punti vita, statistiche o abilità. . Solo un dado da lanciare quando è necessario estrarre un numero casuale. Il nostro obiettivo è recuperare quanti più indizi possibili che ci indirizzino al famoso tesoro. Il regolamento suggerisce anche un'altra sfida: concludere il libro in meno di 50 mosse (che immagino significhi 50 paragrafi).
E proprio da quanto è avvenuto alla prima lettura si capisce che gli indizi sono sostanzialmente inutili: non solo ho raggiunto il luogo dove è nascosto il tesoro, ma l'ho fatto seguendo meno di 50 paragrafi, recuperando un solo indizio. Il testo ci avverte che gli indizi sono in realtà nove: non appena letta questa informazione, ho temuto che non avrei avuto speranze nel recuperare il tesoro, invece fortuna ha voluto che avessi trovato l'unico indizio che permette di evitare una scelta alla cieca. Ogni altro indizio, invece, sembra superfluo, se si usa il necessario buonsenso.
La storia è piena dei clichè dei western, solo che invece di tribù di indiani e comancheros, troveremo aborigeni e bushranger (avete visto "Carabina Quigley"? Qualcosa del genere). Potremo quindi ficcarci nei guai con i banditi, od avere a che fare con soldati incompetenti, o rischiare la vita nel selvaggio outback australiano. I numerosi personaggi che potremo incontrare potranno di volta in volta essere stati amici o nemici di Quicksilver e starà a noi capire quando sarà il caso di rivelare se siamo dei fuorilegge o degli onesti cittadini. Le situazioni interessanti sono più d'una (come l'accampamento dei bushranger, la prigione del sadico oste o lo scontro a fuoco con i soldati), ma sfortunatamente, non appena ci si tende conto che si tratta di episodi di "contorno" e che gli indizi che ci forniscono sono del tutto superflui, l'interesse a rigiocare viene meno, se non si è intenzionati a vedere cosa ci si è persi.
I paragrafi sono 400, come nella migliore tradizione di Fighting Fantasy, ma il libro ha all'incirca un centinaio di pagine. I paragrafi sono infatti brevissimi, precisi e dritti al punto, senza perdere tempo in descrizioni dettagliate dei personaggi e degli scenari in cui ci muoviamo. Se da un lato ciò aiuta indubbiamente ad immergersi nel senso di azione del libro, è un'occasione sprecata nel permettere di conoscere bene la frontiera australiana, un ambientazione poco sfruttata non solo nei librigioco, ma nell'intrattenimento in generale.