Home Forum General Librogame e dintorni I Corti di LGL 2021 Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]
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Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

Re: Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

Aloona ha scritto:

ovidio80 ha scritto:

Di questo corto mi piace l'ambientazione greca mitologica, l'idea di fondo. Però proprio l'idea di fondo è un pò il limite del racconto: a ogni paragrafo è associata una lettera\vocale... andando avanti si compone una frase di senso logico (se si sceglie l'azione giusta): è un idea applicabile a opere con un limitato numero di paragrafi. Alcuni riferimenti nel finale, lasciano un pò il tempo che trova. Avevo capito la frase che sarebbe uscita fuori fin dalla lettera del primo paragrafo della prima volta che ho giocato. Si legge una volta e si scopre tutto. Qualche errorino qua e la, tipo refuso. Alla soluzione degli enigmi alcuni molto semplici, se ne affiancavan qualcuno che sinceramente non sapevo risolvere. Mi è piaciuto.

Perdonami, ma il regolamento dice esplicitamente che lo scopo del libro è raccogliere le lettere per riformare la parola DEDALO RELOADED e il modo di farlo non è seguendo le lettere stesse, ma azzeccando i giusti paragrafi con la risoluzione delle situazioni.

A me una volta come frase è uscita "dall'odore è Edda" mad

GGigassi
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Re: Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

RECENSIONE




Un corto che non è veramente una storia a bivi, ma una successione di prove di logica nella tradizione delle escape-room.
Questo corto non mi è piaciuto, perché non ho capito la logica dei suoi meccanismi: la pagina delle varie azioni non è funzionale: solo una funziona veramente per ogni situazione, se il lettore-giocatore sbaglia è probabile che arrivi in un altro paragrafo senza aver capito se ha superato o meno la prova oppure si spoliera il resto del corto. Poi, non capisco la "logica" di alcune scelte (basta vedere i post di Sancio a proposito) e, anche se apprezzo l'ambientazione con i dèi dell'antica Grecia, non capisco come mai il protagonista (che sembra non aver conoscicuto un altro tempo) possa utilizzare degli oggetti come un orologio o una bussola (che, teoricamente, non ha mai visti in vita sua).
Mi dispiace amico autore, ma per me è un no.

Voto iniviato a Adriano

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
Erede di Misson
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Re: Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

Questo Corto ha una bella idea di fondo, ma la realizzazione lascia a desiderare.
È evidente il dilemma dell’autore: lascio indizi bene in vista, o confido che il lettore ci arrivi da solo? Non sarebbe stata così male la seconda opzione, perché avrebbe reso il gioco un po’ più difficile (abbiamo visto Corti ben più spietati usare espedienti simili); ma lo spazio tiranno non ha lasciato la possibilità di inserire dei paragrafi vuoti a rappresentare le scelte sbagliate. Che succede, dunque, se proseguo al paragrafo sbagliato? Nulla, in realtà: non ci sono Errorometri, non ci sono punizioni. Ho semplicemente sbagliato il paragrafo da leggere, e non ho bisogno di vedere quale lettera c’è in fondo per esserne certo. Sfortunatamente, in questo modo mi rovino la lettura, perché anche se il paragrafo a cui vado non è il mio obiettivo attuale, ogni paragrafo della storia è comunque “giusto”. E allora hanno ancora meno senso gli oggetti non utilizzabili della sezione “Usa uno strumento”; anzi, almeno uno di essi (il vaso) è potenzialmente confusionario, perché se lo uso potrei finire al paragrafo giusto pur non avendo capito nulla dell’enigma in corso…
Dunque l’autore ha deciso di scrivere certi indizi con un font leggermente più grande, per non lasciare troppi dubbi (e anche in questo modo si creano potenziali equivoci: al par. 1 vedo DUE occhi, ma il mostro, cioè il mio teorico bersaglio, è uno solo); in altri casi, invece, dice senza mezzi termini che cosa fare per procedere (“è il momento di contrattaccare”, “usa pure uno strumento”). E comunque non ho capito quale ragionamento logico mi dovrebbe portare dal penultimo paragrafo all’ultimo, se non il fatto che l’introduzione mi dice che la storia termina al 14.
Il racconto è scritto bene e si legge piacevolmente, al netto di qualche errorino qua e là, dovuto più che altro a distrazione. Ma l’impianto ludico sembra appiccicato al racconto a posteriori, risultando quasi eccessivo rispetto all’impiego che se ne fa nell’economia dell’opera.
Infine, il Corto non ha alcuna rigiocabilità, essendo completamente lineare e privo di qualsiasi variabile o deviazione.
La recensione sembra negativa, ma in ogni caso la buona idea di base, lo stile accattivante e la struttura ingegnosa, al netto delle falle, fanno un Corto che mi è piaciuto.

EGO
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Re: Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

Corto ispirato alle leggende dell'antica Grecia, ma con un epilogo inusuale e dai tratti poetici. Il sistema di gioco è molto particolare e mi ha - lontanamente - ricordato le scelte delle avventure grafiche (parla/ascolta qualcuno, usa un oggetto, attacca..). Plauso all'originalità di questo sistema che lascia al giocatore la scelta sulla base della logica e di ciò che è descritto nei paragrafi. Alcuni punti li ho trovati un po' ostici: quando bisogna ad esempio collegare alla prossima scelta il nome di un Dio, forse in questo caso bisogna essere TROPPO arguti per ricordare esattamente il punto in cui abbiamo incontrato quel nome (ma questo ovviamente è un mio pensiero). Inoltre un sistema del genere ha dei limiti, primo tra tutti il fatto che per ogni paragrafo sia possibile agire solo in un modo e non ci sia, ad esempio, una seconda possibilità. Ciò rende di fatto il Corto poco interattivo e più incentrato sulla scrittura - che è davvero ottima, ma, ahimè, sporcata da refusi abbastanza presenti. I vari personaggi sono descritti molto bene, così come l'ambientazione (i "mondi") e gli eventi. Peccato davvero non ci sia stato un maggior controllo del testo (ma auspico chiaramente in una pubblicazione rivista dopo-concorso) e per la poca interattività generale: alla fine si tratta di un'unica strada per formare la parola Dedalo Reloaded, la rigiocabilità è nulla.

bene ma non benissimo.

Flay4Fight
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Re: Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

Voti dei Giudici:


Adriano:

Questo è un corto con un sistema di gioco decisamente originale: non so quanto si possa definire vera innovazione o se non ci sono altri esempi del genere nel panorama mondiale dei librogame, ma credo si possa dire che è piacevolmente diverso dagli altri, a prova del fatto che non solo un racconto a bivi canonico può essere definito bello. Qui addirittura abbiamo paragrafi senza opzioni di uscita.
Ma andiamo con ordine:

REGOLAMENTO: Ammetto che il prologo non ha attirato per nulla la mia attenzione, più per colpa mia che per colpa dell’autore: i racconti con questo stampo storico non sono il mio genere preferito, però poiché sbircio sempre il corto nella sua interezza prima di leggerlo, e poiché mi aveva incuriosito non poco, ho cercato di soprassedere e di non dare troppo peso alla trama
Il sistema di gioco, invece, l’ho trovato subito a dir poco intrigante, con i paragrafi da toccare una volta sola, quindi 14 paragrafi e 14 bivi.
Ho notato comunque due cose che mi hanno fatto un po’ storcere il naso:
1)  mancano le indicazioni che il paragrafo di uscita deve essere coerente con quello di entrata, di fatto non riusciamo mai a capire se la scelta è giusta, se non che...
2)  è presente lo spoiler che le lettere alla fine di ciascun paragrafo, se lette in sequenza, devono dare il titolo del corto.
Metto queste due cose sotto la medesima voce perché secondo me si poteva dare un’impronta più incisiva a questo aspetto, ed è un peccato. Primo: se so che va composta una certa frase, è ovvio che ho un aiuto non indifferente nel capire come procedere con il racconto. È un aiuto voluto? Peggio, perché così mi rovina il gusto del gioco. Secondo: l’autore potrebbe dire che il senso era proprio quello, cioè guidare il lettore, ma è comunque un rovinare l’impianto di un gioco a combinazioni.
Si poteva ovviare a questo con un piccolo artificio: si poteva chiedere all’autore di segnare le lettere in sequenza, e poi alla fine, in un paragrafo a parte, si chiedeva di verificare la parola scritta con la soluzione. Certo, anche questo non era esente da problemi, perché in caso di errore il lettore avrebbe potuto leggere una storia completamente “mescolata” rispetto a come sarebbe dovuta essere.
Insomma, nel creare un sistema originale e riconoscibile a prima vista, l’autore non ha tenuto conto di questi aspetti (oppure ne ha tenuto conto e, pur di mettere nero su bianco le proprie idee, ha deciso di esporsi a queste problematiche di gioco). Secondo me si è mosso su un terreno minato, in cui qualsiasi passo poteva essere un passo falso.
Questo sistema di gioco, per come è stato strutturato, non funziona se non con qualche forzatura da parte del lettore (o bara, o viene “guidato” dallo spoiler, o legge paragrafi mescolati). Però non si può non premiare in qualche modo il coraggio di questo autore, e sono sicuro che questo potrebbe essere il punto di partenza per qualcosa di molto interessante. Anzi, esorto l’autore a rimettere mano all’intero sistema di gioco, risolverne le criticità ed estenderlo a qualcosa di più di un corto di 8 pagine!
TRAMA: racconto suddiviso in due parti, di cui la seconda ambientata nel regno dei morti. A livello di gioco, questa suddivisione risulta un po’ “guidata” dal colore dei paragrafi, e la struttura stessa del corto suggerisce al lettore che stavolta non ci saranno “vai e vieni” da due mondi, ma ci sarà prima l’azione in un mondo, poi l’azione nell’altro. La storia, comunque, fila liscia senza troppi intoppi, sebbene ripeto io non sia tipo da trame come questa, né un appassionato di paragrafi troppo lunghi.
STRUTTURA: Come detto sopra, decisamente innovativa, e per questo faccio un applauso all’autore.
PARTE LUDICA: un altro problema dei paragrafi emerge solo dopo che si comincia a giocare. Personalmente, appena capito come era strutturato il corto, ho preso un foglio e ci ho scritto i paragrafi dall’1 al 14, conscio del fatto che l’autore mi ha specificato nel regolamento che i paragrafi vanno toccati tutti una volta ciascuno. La lista dei paragrafi mi serviva per non confondermi e non accedere nuovamente ad un paragrafo già letto. E qui viene fuori il problema: praticamente questa stessa lista (che per me era necessaria per giocare senza confondermi) in realtà mi ha “guidato” in maniera significativa, perché ad ogni scelta il numero dei paragrafi non letti diminuiva. Il cervello ci mette un attimo a fare 2+2 e a capire dove proseguire. Quindi, di fatto, per non confondermi con i paragrafi, ho finito per avvantaggiarmi da solo col proseguire della lettura! Questo è – credo – un altro problema di questo corto.
Per chiudere con i problemi, bisogna anche dire che la rigiocabilità è pari a zero, nel senso che una volta concluso positivamente (e ci sono riuscito al primo colpo) non è molto stimolante rileggerlo di nuovo.
Tutto brutto, quindi? No, affatto! La mia unica vera partita (la prima) è stata molto divertente, perché le 5 azioni a fine corto previste dall’autore sono ben assortite, ottimamente spiegate e ti spingono a spremerti le meningi per capire come è meglio proseguire. Davvero una bella trovata!
Certo, un paio di enigmi sono fin troppo intuitivi (e le parole con carattere diverso si intuisce palesemente che sono indizi), ma in generale il livello di sfida è stato ben superiore a “medio”.
NARRAZIONE: adeguata al mondo di gioco, non mi esprimo oltre.

Alla fine della fiera, un corto innovativo, ma che presente alcune criticità difficilmente superabili in questa forma, che personalmente mi ha regalato una sola “vera” partita: una sola, ma davvero intensa e divertente!

Aloona:

Sistema anche troppo pilotato, tranne che per un paio di punti dove il non capire che potevo riferirmi a personaggi non presenti nel paragrafo mi ha bloccato, col risultato di sentirmi, proprio in virtù di questo, ancora più scema. Non mi è chiaro, poi, perché avrei dovuto pensare a un “contrattacco” ad Ade con il rametto per fuggire dall’isola, quando fino a quel momento il contrattacco era riservato più che altro alla difesa. Per contro, è molto carina e originale l’idea di seguire le lettere del titolo, che, tra l’altro, trovo azzeccatissimo. Pecca enorme: figlio mio, è ingiustificabile che chi scriva così bene vada a rovinarsi con dei refusi da mancata revisione. Non che la cosa infici (ah aaaah, l’ho detto!) in maniera troppo grave l’insieme, ma, su, è un peccato mortale! La poca longevità sarebbe un’altra pecca, se non sembrasse subordinata al messaggio e, come spesso accade nel mio caso, questo finisce sempre per fregarmi: la capacità di trasmetterlo è potente, l’epilogo bellissimo, la scrittura in generale di qualità. Si passa con nonchalance e sensibilità dall’atmosfera inquietante, a tratti orrorifica, della prigione divina, al senso di malinconia, alla commozione di fronte alla città piena di luci. Per questo sono disposta a chiudere un occhio, se non sui più gravi, su alcuni difettucci. Fortuna vuole anche che si tiri in ballo uno dei miei eroi mitologici preferiti, quindi, che dire? Non posso oggettivamente piazzarlo al top della classifica ma merita un buon voto, senza dubbio.

FinalFabbiX:

“[Dedalo Re:loaded]” è un corto particolare sia nella parte libro che in quella game. La struttura di gioco, infatti, non presenta alcun bivio, ma solo enigmi da risolvere per ricostruire la trama. È una struttura di gioco a cui sono affezionato, visto che l’ho proposta anche io nel 2020 con il corto Origins - che però forse l’autore non ha letto, visto che è caduto in molte delle ingenuità che i recensori avevano già fatto notare l’anno precedente.

La storia è originale per il concorso, anche se in qualche modo mutuata dai vari Percy Jackson (o più probabilmente da American Gods di Neil Gaiman).
Ho apprezzato molto come l’autore sia riuscito a sviluppare nell’introduzione una spiegazione coerente di come funzionano i personaggi: in poche righe ci viene detto che gli dei antichi traggono i loro poteri dalle preghiere, e che il loro scopo è di privare gli umani della scienza, in modo da mantenere il controllo.
Altri dettagli che ho apprezzato:
- il titolo del corto è particolarmente ispirato: riesce a condensare in due parole vecchio e nuovo, ha un ruolo nella parte game del corto e ha pure un significato a se (infatti il corto è un dedalo che è stato ripensato per diventare una strada dritta).
- l’autore non ha ripreso solo personaggi e ambientazioni, ma ha mutuato dall’epica greca anche la struttura del corto, che rappresenta una versione aggiornata del viaggio dell’eroe: Prometeo è l’archetipo dell’eroe sconfitto che entra negli inferi per riabilitarsi e trovare le risposte che cerca

Nonostante queste premesse, ho trovato la trama inutilmente contorta. Alcuni incontri, nello specifico quelli con Caronte e con il Minotauro, sono inutili ai fini della storia principale e risultano dimenticabili parentesi autoconclusive.
Per quanto l’inferno sia rappresentato in maniera evocativa, non è chiaro il suo funzionamento, chi lo gestisca e come siano organizzate le anime al suo interno.
Mi è piaciuto l’uso del tema, perché il viaggio all’inferno ha senso nella storia ed è coerente con l’ambientazione. In generale, però, secondo me l’autore avrebbe potuto osare un po’ di più, soprattutto considerando il filone a cui appartiene il corto (Percy Jackson presenta modernizzazioni che sono cento volte più efficaci, pazze e dissacranti).

Ho trovato stucchevole l’inclusività che, a mio parere, permea eccessivamente il corto: posso giustificare l’idea di rappresentare un Prometeo con impulsi sessuali verso Ares e Ade (che richiama anche un po’ la cultura omosessuale della grecia antica), ma ho trovato totalmente gratuito il Caronte nero.

Scrittura buona, ma, come segnalato da altri, il numero di refusi è molto alto. Di solito tendo ad ignorare il tutto, ma qui dovrei chiudere più di un occhio dato che sono veramente numerosi.

La parte game, come ho detto, è mutuata da Origins, con un’importante differenza: anziché presentare enigmi a risposta libera, qui fin da subito sono presenti tutte le possibili opzioni.
Ho trovato tutte le risposte citofonatissime e eccessivamente suggerite all’interno del testo . L’autore ha addirittura usato un font leggermente diverso per evidenziare le parole chiave, togliendo ogni divertimento nel risolvere gli enigmi. Il sistema di checking è insufficiente, non riesco a capire come mai l’autore abbia inserito le lettere alla fine e non all’inizio del paragrafo.

In conclusione un buon corto, che mi ha fatto piacere leggere ma che sicuramente non conquisterà il podio (o quantomeno, non conquisterà il mio podio personale).

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re: Corto 01 - [Dedalo Re:loaded]

Due (mondi di) parole sul corto: Parto dicendo che il corto mi è piaciuto. Il prologo è intrigante e mi ha lasciato la voglia di scoprire la storia. E’ ben scritto, nonostante  diversi refusi. Ma passiamo alla cosa più golosa: la meccanica! Fornire al protagonista ben cinque magie e chiedergli di scegliere la più adatta ad ogni paragrafo! L’ho trovata una meccanica furba, tematizzata e che regala molta libertà a chi gioca, anche se quest’ultima è limitata dai limiti del bando.
In conclusione ottimo corto su tutti i punti di vista, si percepisce il grande lavoro fatto dall’autore.

La prima cosa bella: Sono un amante degli enigmi in cui si deduce la risposta leggendo il testo con attenzione, e tutto il corto si basa proprio su questo! Addirittura bisogna ricordarsi il prologo, o conoscere bene le divinità greche! Anche se...

Il pelo nell'uovo: Capisco che l’autore abbia voluto aiutare i meno avvezzi con gli enigmi, ma a me il font più grande e gli altri trucchetti non sono piaciuti affatto. In particolare l’otto rovesciato dell’infinito, che a livello di prosa è una ripetizione.

Ricorderò questo corto per… la sensazione di sentirmi un mago, libero di poter usare i suoi poteri.

Periodonikes
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