Chiudo.
Utenti che hanno partecipato: 12
Totale voti: 23
ID che hanno passato il turno:
1° posizione:
ID 26: (6 voti: Seven_Legion, spadadelsole, FinalFabbiX, monpracem, F.A.S., Budellaro)
26
Stai fissando lo schermo della TV quanto tuo figlio e tuo nipote entrano nella stanza: "Ehi, papà, come andiamo oggi?" "Non c'è male" rispondi. "Vedrai che fra un po' ti faranno uscire!" continua tuo figlio. Già, pensi, mentre tuo nipote chiede se vuoi vedere i cartoni, come se non sapesse che da qui non uscirai più. (...) Riapri gli occhi e vedi una donna vestita di bianco accanto al tuo letto, Chi è, e che sta facendo? Vorresti chiederle, ma sei troppo assonnato. Poi lo sguardo ti cade verso la finestra e vedi un ampio prato verde dove corrono dei bambini. Sono di nuovo nel mio prato! Possibile che i loro genitori non li sgridino mai? (...). Riapri gli occhi e ti accorgi di essere ancora a letto, la luna che illumina la stanza, hai ancora sonno (...) Ehi, ma cosa c'è? Una festa? Ci sono proprio tutti: là c'è tua moglie, a destra tuo fratello, e là in fondo i tuoi vecchi commilitoni... Diamine, c'è persino Black, il tuo vecchio cane! Tutti cantano e sorridono... Non sei mai stato così felice. (...) Quando il mattino dopo l'infermiera entra nella tua stanza ti trova immobile e freddo, con un sorriso sul volto.
2° posizione:
ID 129: (4 voti: Seven_Legion, FinalFabbiX, sancio, Adriano)
129
Spingi la porta col cartello NON ENTRARE facendo attenzione a non far rumore. La stanza è immersa nel buio. Srotoli ancora la mappa: il luogo che corrisponde a questa stanza è indicato con segnacci rossi e tanti teschi. Allunghi la mano con la torcia, ma la stanza sembra completamente vuota. Fai un passo. Il pavimento è colloso e spugnoso ma sembra reggere il tuo peso. Fai un altro passo. Un odore di besciamella si solleva da terra. Lo stomaco brontola e la bocca ti si riempie di saliva. Un sinistro crepitio ti porta ad alzare la torcia verso il soffitto. È rivestito da una membrana liscia e giallastra. Un angolo si è staccato e pende verso il basso. È buffo. È come se un’enorme lasagna fosse incollata al soffitto. Scacci quel pensiero scuotendo la testa, dev’essere la fame. Tenti un passo indietro ma scopri che i piedi sono affondati fino alla caviglia e che sei impedito nei movimenti. Con uno schiocco secco la membrana sul soffitto si stacca e ti avvolge come un lenzuolo. Ti dimeni inutilmente e senti il respiro mancarti. Cerchi di farti strada a morsi. Il gusto è buono, ma non c’è nulla da fare: la stanza della lasagna aspettava solo che qualcuno facesse da ragù. La tua avventura finisce qui.
Le altre ID, ovviamente, sono eliminate.
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".