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Guida al medioevo reinventato

Guida al medioevo reinventato

Per festeggiare il fatto che è disponibile il manuale base di Kata Kumbas sul web e che sono nuovamente un ingegnere super impegnato fra un lavoro part-time e un secondo che non si capisce bene in che modo sia inquadrato ho deciso di riprendere in mano ed espandere una serie di vecchi articoli smarriti nei meandri del mio blog per cercare di mettere ordine ed espandere un discorso che è tutt'altro che facile ma che a mio parere sta alla base di giochi come Kata Kumbas o gesta dannatamente rozze (per quanto conosca il secondo solo per le recensioni, poiché non amo i sistemi così destrutturati anche se merita un plauso l'idea di base) che dovrebbe uscire si spera per dicembre (siamo a 28 pagine senza illustrazioni quindi credo che che sia una data fattibile ora che le revisioni saranno complete)

A mio parere estremamente  i giochi sopra citati si distinguono dai loro fratelli più blasonati perché affondano le loro radici non in opere recenti e racconti fantastici ma nella storia e nella letteratura del passato. Sfido a considerare l'armata di Brancaleone un romanzo fantasy.
Ora un simile approccio è molto differente da quello di gdr che assumono il male come un'entità circoscritta che l'eroismo può vincere e le condizioni di vita in fondo non molto diverse da quelle che noi conosciamo, considerando che le avventure si svolgano in un tempo bene o male "illuminato".

Per me che sono un ingegnere questo ha sempre creato il problema dello scontro con una storia e un passato che mi sono noti solo in una minima misura, io ho deciso di utilizzare una parte del mio tempo libero per supplire almeno in parte a questa carenza, ma poiché questa spesa in termini di tempo può essere un ostacolo alla decisione di provare un simile tipo di gioco che da per altro molte soddisfazioni mi è parso giusto creare una sintesi delle mie scorribande per la rete e le biblioteche mettendo in poche pagine gli elementi che potrebbe valere la pena di provare in un rpg.

In fondo penso sia un ritorno alle origini, prima dei cliché quando gli autori della prima metà del novecento avevano solo la mitologia e la storia antica per creare cose come l'era Iboriana, quelli più recenti in cui Elric il negromante si trovava a lottare contro il cadavere del paladino Orlando.

Ursha
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Re: Guida al medioevo reinventato

Essendo il medioevo uno dei miei hobby plaudo all'iniziativa.
...Più o meno com'era una buona fettona dell'Europa Tardoantica e Altomedioevale ce l'ho in punta di lingua.  cool

Ma fondamentalmente le cose da tenere presente per inquadrare la situazione sono queste a seguire, secondo me,

1) fino al 426 quando i Vandali conquistano l'Africa i vari barbari possono fare danni locali e regionali anche notevoli ma non possono destabilizzare niente per un motivo fondamentale l'Impero d'Occidente ha in mano la navigazione e le risorse alimentari (l'Africa e l'Egitto erano il granaio del mediterraneo). I Visigoti potevano conquistare una regione ogni tanto. ...Tanto poi dovevano di nuovo restiurla con l'aggiunta della fedeltà del loro re sennò Ravenna gli bloccava i porti e loro morivano di fame.  tongue
...La stessa cosa succedeva anche a tutti gli altri barbari.

2) Come l'impero ha perso l'Africa e tutto quello che ne consegue non è che andato tutto a rotoli, subito, di punto in bianco, come qualcuno vuol far credere è semplicemente che: gli embarghi di qui sopra non li potevi più fare, i soldi per pagare il personale andavano a farsi benedire, in realtà il gettito delle dogane c'era ancora e sarebbe rimasto fino ai Carolingi almeno perché tanto pagavi all'arrivo. Però persa l'Africa i giochi erano fatti.

3) I barbari non volevano "spaccare tutto" più che altro volevano prendersi la loro fetta di torta  smile2
il problema è che dopo oltre quattro secoli non la si poteva dividere senza snaturarla e infatti all'inizio non avevano nemmeno l'idea di dividerla e di tirare un pezzo qua e uno la: gli è venuta più tardi quando sono nati i Regna Romano Barbarici. ...Ai nobili barbari gli andava bene chi più, chi meno o fare il re barbaro o fare il funzionario romano è che dopo il 426 (ma un po' anche prima) soldi dall'alto non ne arrivavano più e comunque il ceto senatorio le terre che davano rendite stabili non le voleva mollare né in Britannia né altrove... Quindi per forza dovevi fare il re barbaro, potevi anche essere re barbaro e funzionario romano, come capitò a certi re Merovingi (alcuni erano funzionari o consoli bizantini "onorari"): fatto è che essere funzionario romano, dopo il 426, ti dava solo prestigio sociale ma niente più (sicuramente non tutti i soldi e benefit vari ante 426, questa cosa non appariva ovvia come la dico io perché qualche leader ha puntato su "faccio il funzionario romano invece del re barbaro" perdendoci).

In realtà l'impero romano era tenuto insieme da una rete di trasporti e di infrastrutture che e aveva dei secoli fino ai Carolingi poi c'è stata in pratica un'unità monetaria basata sull'aureo romano: dalla Britannia all'Egitto giravano monete con pesi standard OVUNQUE praticamente fino a Carlo Magno e a tutti andava benissimo così.
...Il problema è che se c'è una cosa che insegna la storia su tutti e cinque i continenti è che non esiste niente di più fragile dei grossi impianti: per tenerli su ti servono fondi e personale qualificato che lavora in condizioni di sicurezza e che dev'essere formato da un sistema scolastico capillare ed efficiente: tutte cose che l'impero bene o male aveva ma che i suoi successori avranno sempre meno. Difatti nei primi secoli del medioevo certi sovrani costruiscono qua e là terme, riparano teatri, anche tratti d'acquedotti, ma già una o due generazioni dopo i loro successori devono accontentarsi di riparare qualche falla ma e col tempo le riparazioni diventano sempre più di fortuna e alla fine le infrastrutture diventano cave di pietra. Va detto che però da questo punto di vista c'erano delle popolazioni e dei governi più o meno miopi: in generale i vari capetti Longobardi si sono comportati come i palazzinari di oggidì  smile2.

4) Le città. Le città erano già in crisi da mo'. Nel senso che dopo la Peste Antoniniana erano chi più o chi meno sottopopolate e danneggiate. Lo sappiamo perché Sant'Ambrogio e altri accusati da dei detrattori di spopolare l'impero istigando alla castità avevano smentito coi dati ufficiali dei censimenti (che noi non abbiamo più). ...Una ripresa demografica dal secondo al quinto secolo c'era stata ma era stata lenta. E poi da un bel pezzo c'era stata se non una crisi economica un lento declino.
Ma le città c'erano e continuavano a vegetare quelle che hanno preso un colpo mortale dall'invasione erano quelle delle città meno romanizzate che per semplificare diremo che erano quelle più lontane dal mediterraneo ma che in pratica erano quelle meno servite dalle varie vie d'acqua e dei terra perché città tipo Treviri e i vari porticcioli sul mare del nord hanno continuato a vivacchiare e hanno smesso di esistere, come città relativamente tardi.
Poi la Gallia è un caso strano... Attila praticamente spianò la parte orientale (che già era in crisi da un po') e quando i Franchi la conquistarono non seppero (non è che non vollero) rimetterla in piedi, la parte occidentale se la passava benissimo, era in crisi ma era relativamente poco danneggiata e continuava a commerciare alla grande dai suoi porti affacciati sul mediterraneo.
L'Armorica: cioé Bretagna più Normandia era ancora in mano ai locali (più tardi si sarebbero aggiunti i profughi della Britannia), fondamentalmente a sentire certi storici medioevali, tipo Rodolfo il Glabro, erano stati risparmiati perché non c'era niente di interessante da rubare ciò potrebbe anche essere vero perché sia l'Impero che la chiesa lì, amministrativamente avevano sempre organizzato le cose un po' alla buona.
La spagna dei Visigoti e l'Africa dei Vandali invece se la passavano benissimo: nel senso che essendo regioni molto ricche ed essendo state relativamente risparmiate da guerre e guerriglie ed essendo state conquistate in fretta lì la vita era cambiata relativamente poco e sarebbe cambiata molto lentamente lì c'erano terme, teatri, acquedotti e strade che venivano riparati, scuole che funzionavano bene e scrittori che scrivevano in un ottimo latino.
...Poi c'è da tenere presente una cosa: che i Visigoti e i Franchi, bene o male, erano secoli che avevano a che fare coi Romani e i loro nobili erano piuttosto istruiti e piuttosto romanizzati, mentre i Vandali hanno avuto per molto tempo (visse novant'anni) la guida di Genserico.
Genserico probabilmente non era istruito e non avrebbe dovuto nemmeno essere il re però era, piaccia o non piaccia un genio, non era solo un'abile stratega: ad esempio aveva capito l'importanza della logistica, cosa che ad esempio Alarico, che era più istruito di lui e che era stato un alto ufficiale dell'Esercito di Teodosio, non era riuscito ad afferrare, gli uomini di Alarico morivano di fame e lui non riusciva a spostare le truppe via mare, probabilmente non sapeva nemmeno quanta gente combatteva per lui  lol
Genserico, che non era istruito e non sapeva fare i conti, aveva capito molto presto l'importanza di avere quel personale dalla sua: difatti il suo popolo aveva un vantaggio decisivo, sapeva razionare le cose e aveva della gente che ogni tot gli faceva i censimenti.
...Gli altri barbari si muovevano un po' a cazzo di cane, lui prima d'invadere l'Africa aveva censito e la sua popolazione: quindi sapeva quanta gente aveva e quanti viaggi fare per trasportarla.
Aveva anche capito come sfruttare le infrastrutture (dopo la conquista) per fare il bello e il cattivo tempo.
Era riuscito pur saccheggiando le altre province (e Roma stessa) a tenere la sua in ordine perfetto.
Aveva anche capito l'importanza di stendere una costituzione e di mantenere le leggi romane (anche se poi perseguitava i non ariani).
...Tutte cose di cui però i suoi successori non compresero affatto l'importanza tongue

Della Britannia ne ho già lungamente parlato al trove: ma lì la cosa importante da capire è che i Sassoni non erano tanto peggio o tanto meglio dei Britanni e soprattutto non sono spuntati dal nulla nel 450, avevano cominciato ad arrivare lì già da un secolo facendo principalmente i soldati.
Anche i Sassoni miravano a vivere alla romana, alla romano britanna per l'esattezza, sono rimasti pagani a lungo perché i Britanni non volevano integrarli e poi loro dopo aver combattuto decenni in cambio dei soldi del monopoli praticamente erano un po' stufi di essere trattati come cittadini di serie B perciò svilupparono più degli altri una sorta di "orgoglio etnico" diciamo ma le città le occupavano anche loro e provavano a far andare avanti anche una vita urbana ma non avevano il personale per farlo per cui, per quanto ben difese, le loro città decadevano più rapidamente di quelle britanne che decadevano anche loro anche se ebbero a lungo una vita intellettuale più fervida e brillante (come dire che se Atena piange Sparta non ride  tongue ).
...Poi i Sassoni non erano dei completi imbecilli capaci solo di saccheggiare è che erano dei soldati: erano ancora capaci di combattere in formazione quando un po' da pertutto questa cognizione si era persa, e hanno lasciato anche qualche opera di fortificazione notevole, il loro problema era che il loro talento iniziava e finiva lì.

L'Italia si era presa delle brutte mazzate anche prima della guerra gotica ma era sfacciatamente ricca e lo era stata per secoli, la guerra gotica farà dei danni veramente notevoli (dopo le Guerre Gotiche finisce la storia industriale d'Italia e di opifici e altri stabilimenti non se ne parlerà più per secoli) ma persino i Longobardi subito dopo il disastro ci troveranno pur sempre qualcosa da saccheggiare e la qualità dei manufatti delle prime tombe longobarde da una buona idea di quanto fosse opulenta questa parte dell'impero anche dopo 36 anni di guerre gotiche. ...E anche città da distruggere: Oderzo, Brescello e altre località vengono fatte fuori dai longobardi fino alle fondamenta, praticamente.  tongue

C'è da dire che così a tutta prima la popolazione non se la passa niente male: c'è meno certezza del diritto nei regna romano barbarici (Longobardo incluso) ci sono meno servizi ma ci sono anche meno tasse. ...I sudditi dei longobardi avevano meno diritti, almeno in teoria, avevano meno possibilità di acquistare beni di lusso ma in genere, mangiavano un po' di più dei cittadini bizzantini ma avevano meno scuole, meno dottori e meno varie altre cose, anche strade i Longobardi furono dei pionieri nel cavare le pietre delle strade lastricate per costruire torri e stamberghe.  smile2
Come detto prima la gente ha più soldi in tasca e i latifondisti fanno tornare dall'Oriente delle macchine di cui si era persa da un po' la cognizione (tipo i marchingegni idraulici) e anche modelli completamente nuovi come i mulini a vento che cominciano ad arrivare già in quest'epoca sebbene poi avranno uno sviluppo trionfale nella Spagna Moresca.

ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI.
-Scritta in elfico incisa su un tronco d'albero in una foresta incantata

Conigliomannaro
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Re: Guida al medioevo reinventato

Attualmente la mia idea più che una giuda agli eventi storici, che comunque non conosco bene, è invece quella di fornire spunti su come trattare temi quali discriminazione, pestilenze, povertà, esempi di reinvenzione del mito ecc... alla luce anche dell'espereinza nell'usarle, senza scendere nel dettaglio di quale trama scegliere.

Naturalmente come al solito fornisci spunti interessanti sui quali vale la pena di fare un pensierino.

Una volta una mia amica mi ha detto che giocare in un mondo in cui rischia la fame le fa più paura che dover affrontare un grande antico.

Allego l'attuale indice

Come introdurre elementi di plausibilità storica
La discriminazione sessuale
Economia medioevale
Un esempio di partita
Città e ambiente rurale nel medioevo
Esempi: Città, Monastero (ricco stile benedettino), Castello e villaggio annesso
Amministrazione della Giustizia
La mietitura
Medicina e igiene
Pestilenze e malattie
La carestia
Elementi di mistery e mitologia
Simbolismo
I corvi
Auguri e Aruspici
La reinvenzione del mito
Un esempio - Demah Keres, la dea più ostile all'uomo.

Ursha
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Re: Guida al medioevo reinventato

Se posso dire la mia

L'economia medioevale semplificata era facile facile: fino a Carlomagno gira tutto su Oro, Argento, Bronzo. Dopo la riforma monetaria di Carlo Magno gira tutto sull'argento.

Le città medioevali in genere dal V al IX secolo sono città romane sempre più malandate. Dal X in poi cominciano ad allargarsi e ad assumere un'altra fisionomia.

Su medicina e igene c'è da dire una cosa che per certi versi il Medioevo era un po' meno brutto, sporco e cattivo di quello che si voleva far credere, in quello che era rimasto delle città l'intelligenza per dragare ogni tanto i canali che usavano come collettori fognari e spurgare i pozzi neri ce l'avevano e che poi tutta quella roba lì finiva nei campi (c'erano contratti d'affitto molto antichi dove la roba del pozzo nero era del padrone di casa che aveva diritto di usarla come voleva: anche di venderla). La scuola medica di Salerno non è che avesse inventato la sterilizzazione però nel IX secolo consigliava di bollire l'attrezzatura chirurgica e di lavare le ferite con acqua calda, cosa che nel XVIII secolo sembrerà avveniristica.  smile
...E si avevano anche ottenuto presto la procedura per distillare l'Alcol a Salerno.
Aggiungo poi che i barbari non erano poi così sporchi se nell'Edda si usava la metafora: "C'era così tanta luce che si sarebbe potuta spidocchiare una bianca camicia di lino."
Nel medioevo funzionano qua e la in città, sebbene su scala più ridotta, le terme solo che adesso offrono meno servizi: cioé solo bagni. Vengono chiamate Balnea o Stufe. Ce n'è una descrizione perfino nel decameron del Boccaccio.
Nella Spagna ci saranno sempre leggi molto severe sui Bagni pubblici.
...Per la verità erano più zozzoni gli uomini del rinascimento  cool

Poi anni fa, da Focus, avevo ricopiato questo trafiletto che mi era sembrato carino


Nelle città del medioevo esisteva già l’emergenza rifiuti. Le strade erano quasi ovunque sterrate e piene di fango. I rifiuti erano soprattutto resti organici, cenere ed escrementi. All’epoca, tutti i contenitori venivano lavati e riutilizzati: vetro e metalli erano una rarità. Gli scarti elementari finivano in pasto agli animali, la cenere veniva reciclata per lavare i panni e gli escrementi erano utilizziti come concime nelle campagne. Non ostante ciò, nelle città lo smaltimento dei rifiuti era problematico. Spesso l’immondizia finiva direttamente in strada come anche le acque nere e gli escrementi. Dopo il XIII secolo la situazione migliorò, con la costruzione di sistemi fognari e con la pavimentazione delle vie. Il lavoro di chi si occupava della pulizia delle strade era considerato umile, addirittura infamante, perché il contatto con i rifiuti favoriva il diffondersi di malattie.
Chi svolgeva questo mestiere non poteva prendere i voti o rivestire cariche pubbliche. Tra i professionisti delle pulizie a Mailano c’erano i navazzari (o cisternari) così chiamati perché conducevano le navazze, cioè i carri botte con i quali raccoglievano licquami ed escrementi nelle strade e li portavano nelle campagne, dove li rivendevano ai contadini che li utilizzavano come concime. I becchini, invece, si preoccupavano di liberare le strade dalle carcase di animali.

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Conigliomannaro
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Re: Guida al medioevo reinventato

Quindi l'idea e' quella di riunire tuoi vecchi testi e fare la guida di cui al titolo?
La data prevista di uscita e' quella indicata al primo post? Non si capisce perche' la citi in mezzo ad altre cose...

Secondo me sarebbe fantastico recuperare una sorta di filone "fantasy" europeo. Piu' storico e rigoroso e, nel contempo, ugualmente epico e coinvolgente.
In fondo le leggende su maghi, draghi e quant'altro vengono dal vecchio continente, poi oltreoceano l'hanno rielaborato molto liberamente e ora ci torna attraverso giochi, film, libri etc... made in USA.
Hai citato Brancaleone... magari qualcuno se lo ricorda come una sorta di fantozzi del medioevo. Ma guardate che Brancaleone potrebbe essere invece un modello di cavaliere solitario alla "Django"...
E' in rovina per motivi di malasorte e si trova circondato da pezzenti... ma la sua dignita' e' di primo livello e quando prende in mano la spada fa macelli...

Seven_Legion
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Re: Guida al medioevo reinventato

(...)

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Conigliomannaro
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Re: Guida al medioevo reinventato

Seven_Legion ha scritto:

Secondo me sarebbe fantastico recuperare una sorta di filone "fantasy" europeo. Piu' storico e rigoroso e, nel contempo, ugualmente epico e coinvolgente.

Dai non dirmi così che mi fai piangere. sad2  A dire queste cose ci si porta sfiga da soli: ma sai quanti estimatori ed emuli di Gamberetta scrivono delle solenni castronerie?  tongue

In fondo le leggende su maghi, draghi e quant'altro vengono dal vecchio continente, poi oltreoceano l'hanno rielaborato molto liberamente e ora ci torna attraverso giochi, film, libri etc... made in USA.

Non più liberamente che in Europa. Poi gli autori USA che si sono occupati di Fantasy tipo R.E. Howard, Lieber, C.A. Smith in realtà da questo punto di vista erano più europei degli europei stessi (Howard, per i suoi tempi, ne capiva più di archeologia di certi antico giallisti di oggi, si veda tipo, il suo racconto su Genserico).
Poi secondo me non ha senso cercare di rifare gi elfi o i draghi di una volta è facile quanto resuscitare un cadavere umano deceduto, nessuno scrittore serio ci ha mai provato.
Pensa un po' che su GdR Italia un'utente, Dulcamara, bontà sua si era convinta, non so' come che gli Elfi e i Nani di Tolkien fossero venuti dritti dritti dall'Edda al Signore degli Anelli e che fossero "spiriti della vegetazione", così non è, ma intanto si parla anche di sta' roba qua.  smile2
...Comunque anche in Europa ci sono autori che scrivono molto liberamente tipo Morckoc, e statunitensi che fanno una fantasy storica come non si potrebbe, tipo Turteldove.

Hai citato Brancaleone... magari qualcuno se lo ricorda come una sorta di fantozzi del medioevo.
Ma guardate che Brancaleone potrebbe essere invece un modello di cavaliere solitario alla "Django"...

No, guarda Brancaleone riprende dritto dritto, non rifà, riprende che è una cosa diversa, i cantari e le opere umoristiche del medioevo di cui il Pulci fu uno degli ultimi epigoni (ma poi tra i grandi nomi dell'eroicomico ci si potrebbe mettere tranquillamente anche Folengo e Rabelais).
Il fatto è che a scuola l'umorismo medioevale ieri veniva evitato perché era pesante (molto parolacciato, molto spinto) e, oggi come oggi, ma ancor più domani, sarà sempre più evitato perché è quanto di più politicamente scorretto mente umana possa immaginare e perché se in classe c'è uno studente mussulmano o politeista (o nache wicca, perché no?) si potrebbe tranquillamente incazzare a sentire certe cose.  smile2

Gli unici che hanno avuto il coraggio di puntare sull'eroicomico con una certa serietà d'intenti (sulla realizzazzione stendiamo un pietoso velo) furono Carrocci & co.

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Re: Guida al medioevo reinventato

Seven_Legion ha scritto:

Quindi l'idea e' quella di riunire tuoi vecchi testi e fare la guida di cui al titolo?
La data prevista di uscita e' quella indicata al primo post? Non si capisce perche' la citi in mezzo ad altre cose...

Si in effetti a volte non sono un capolavoro di chiarezza... La data prevista sarebbe dicembre se il ritmo di lavoro resta lo stesso, ma comunque male che vada entro fine inverno. Sono a 28 pagine revisionate e ampliate una prima volta, adesso devo aggiungere alcuni testi per far diventare il discorso più organico e poi devo far ricontrollare tutto alla fidanzata, perché io sono un disastro in quanto ad errori di battitura. Il fatto che l'almanacco di K.K. non lo avesse ricontrollato lei in toto ha fatto rimanere molti più refusi del solito.

Ho cercato di limitare il materiale a buona vecchia fuffa senza regole, di modo che possa essere utilizzato a prescindere dal regolamento.

Conigliomannaro ha scritto:

Gli unici che hanno avuto il coraggio di puntare sull'eroicomico con una certa serietà d'intenti (sulla realizzazzione stendiamo un pietoso velo) furono Carrocci & co.

Ci sarebbe anche Gesta Dannatamente Rozze, sebbene abbia un approccio a mi parere più vicino al fantasy tradizionale e io dalle anteprime che ho visto ritengo presenti gli stessi tipi di problemi di K.K.

Ursha
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Re: Guida al medioevo reinventato

Ursha ha scritto:

Conigliomannaro ha scritto:

Gli unici che hanno avuto il coraggio di puntare sull'eroicomico con una certa serietà d'intenti (sulla realizzazzione stendiamo un pietoso velo) furono Carrocci & co.

Ci sarebbe anche Gesta Dannatamente Rozze, sebbene abbia un approccio a mi parere più vicino al fantasy tradizionale e io dalle anteprime che ho visto ritengo presenti gli stessi tipi di problemi di K.K.

Dissento, perché per eroicomico intendo proprio il genere letterario con Pulci, Rabelais, Folengo e tutto il sostrato folkloriko che Carrocci & co non potevano non avere fisso in mente quando hanno scritto.
K.K non è ca22one come può sembrare a prima vista, c'era l'idea molto forte di attualizzare la comicità propriamente medioevale che in GdR se non c'è non ha certamente quel livello di consapevolezza.

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Re: Guida al medioevo reinventato

Bene, ma state caricando troppo il discorso di cultura preesistente e non posso seguirvi...
L'idea invece sarebbe quella vedere il medioevo con occhi nuovi.
Se ci pensate anche l'epopea western e' stata piu' volte stravolta e re-inventata, passando da una visione ingenua (eroi bianchi contro indiani cattivi), realista (western rude tra i duri di frontiera, alla John Wayne),  iperealista (Spaghetti western, tutti bastardi e molto "stilosi").
Conta trovare un punto di vista nuovo, magari meno "fantasy" e piu' realistico.
Come puo' essere stato il vero medioevo? Non puo' essere quello del "salva la principessa" tramandato dalle favole, non puo' neanche essere quello dove ogni trovata e' lecita made in USA.
Il tipico "umorismo" medioevale che citate, anch'esso e' una sovrastruttura fittizia creata al tempo da menestrelli e cantori. Cosi' gustosa da essere poi rimpolpata a piu' riprese ( famosa la volgar-parlata immaginaria, inventata da Age e Scarpelli per il film Brancaleone). Tuttavia non credo che un contemporaneo di Brancaleone motteggiasse o si muovesse sopra le righe come fa Gassman e compari, nel pur riuscitissimo film...
Se qualcuno ha avuto il piacere di leggersi la serie a fumetti "Dago"... li' la tradizione era ferma ad Alibaba' e i 40 ladroni... ecco invece davvero un magnifico esempio di cosa voglia dire rileggere un periodo storico con occhi diversi creando qualcosa di epico...


( @ConMan:
Chiaro che efi e draghi non si recuperano, mai considerata neanche l'eventualita'... pero' nel medioevo c'era gente che credeva esistessero, e si comportava di conseguenza... ecco un possibile spunto su cui lavorare.
ps: gamberetta? )

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