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Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

Recensione

Starlight 1: Star Rider
Edizione Penguin Books Puffin Imprints 1985
autore/i Carole Carreck
Recensore spadadelsole

Il mio sincero desiderio di conoscere meglio la collana Realtà e Fantasia, spesso ingiustamente bistrattata, è stato ricompensato dal ritrovamento dell’ultimo dei sei volumi che ancora mi mancava: Star Rider.

L’esperienza è stata molto positiva, e mi ha permesso di capire una volta di più quanto questa serie sia stata gratuitamente penalizzata. Ma andiamo con ordine. In questo primo volume della serie in questione interpretiamo una giovane ragazza appassionata di purosangue che, investendo tutti i propri soldi, riesce ad acquistare una buona cavalla, bisognosa di allenamento ma dalle grandi potenzialità. Diventa perciò necessario trovare uno sponsor ed elaborare un programma di potenziamento adeguato per noi e per la nostra amica a quattro zampe.

Giocando sul nostro fascino e la nostra avvenenza troveremo presto molte persone disposte ad aiutarci, per cui dovremo scegliere tra quattro percorsi possibili, ivi compreso quello di allenarci da sole. Raccontata in questo modo la trama ricorda molto quella che caratterizzava il quinto volume della collana, Ice Dancer, ma non è così. In tale capitolo infatti avremo tre percorsi da decidere all’inizio che ci porteranno a tre avventure indipendenti e alla vittoria di una medaglia olimpica. Qui avremo una sola opportunità che ci porterà a realizzare il nostro sogno: qualificarci per le olimpiadi.

Le diramazioni, però, non sono indipendenti e si potrà saltare da una all’altra, alla ricerca di quella vincente. Fa impressione il fatto che qui non ci sia regolamento: si legge e basta e, invece di lanciare monete, ci si limita a  scegliere a caso tra due possibili paragrafi. Ciò potrà sembrare deludente, ma invece mi ha insegnato molto, perché ho trovato il sistema e la storia molto gradevoli e, soprattutto, ho scoperto come i librogame siano, per loro natura, superiori e più complessi degli Scegli la tua Avventura, al punto che anche un volume senza regolamento è comunque caratterizzato da una struttura tutt'altro che lineare.

La difficoltà non è bassa perché, oltre a dover compiere le scelte giuste, avremo varie possibilità di sbagliare e di essere eliminati. Interessante l'eventualità, da un punto di vista femminile, di dover affrontare la fidanzata di uno dei nostri ammiratori, persona davvero snob che non esiterà a mettere a repentaglio la vita di un cavallo pur di arrecarci danno, o il dilemma di rischiare la carriera cedendo alla tentazione di lasciarci sedurre e conquistare da una persona di livello sociale molto superiore al nostro.

Il gradimento dell’opera dipende certo anche da quanto apprezziamo il mondo delle gare equestri e quanto ci piacciono i cavalli come animali, ma, proprio per questo, la sua lettura potrebbe essere utile per avvicinarsi e imparare un minimo a conoscere una realtà tanto variegata e affascinante.

Longevità 7: 

Né bassa nè alta. Considerata la presenza di molte diramazioni vi è da provare e riprovare per conquistare il miglior epilogo possibile; allo stesso tempo tuttavia non è detto che il libro interessi tanto ogni lettore da indurlo a perseverare fino a vederne la conclusione.

Difficoltà 7.5: 

Non bassa, non alta, ma ben calibrata, anche se le possibilità di eliminazione non mancano e solo un percorso è vincente. Si può comunque riuscire abbastanza bene a terminare il volume nel migliore dei modi senza soffrire troppo.

Giocabilità 6.5: 

Come già accennato nel commento del parametro longevità non è deto che il libro riesca ad "acchiappare" ogni tiplogia di lettore, dato che conta molto anche l’interesse per l’ippica, oltre alle tematiche tipiche della serie. In più non vi è regolamento, il che potrebbe scoraggiare alcuni appassionati e indurli a mollare l'opera prima della fine. In questo senso aiuta a perseverare l'ottimo stile di scrittura dell'autrice.

Chicca: 

/

Totale 7: 

Un librogame  originale e un po’ fuori dagli schemi che, proprio per questo, rende più evidente il valore dei libri-gioco in generale e della serie Realtà e Fantasia in particolare.