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Recensione

Fighting Fantasy 13: Freeway Fighter
Edizione Penguin Books Puffin Imprints 1985
autore/i Ian Livingstone
Recensore Yaztromo

Freeway Fighter e' il tredicesimo volume della serie classica Fighting Fantasy (quella edita dalla Puffin, con le mitiche costine verdi). E' stata tradotta in Italiano sotto l'egida LGL col titolo di Autostrada di Sangue, ventesimo capitolo della collana Dimensione Avventura, settimo tra quelli realizzati da Librogame's Land.

Questa avventura e' la prima "deviazione" di Ian Livingstone dal regolamento e dall'ambientazione Fighting Fantasy "superclassica" (nel continente di Allansia), elementi dei quali, di fatto, e' stato lui a cristallizzare certi canoni. Nonostante ciò non ha avuto scrupolo a gettare tutto (o quasi) al vento in questa avventura.

Ian Livingstone non e' certo stato il primo ad escogitare variazioni (sia sul tema che completamente fuori tema) nella collana Fighting Fantasy: Steve Jackson, gia' al secondo volume (Citadel of Chaos) ha introdotto una variante al regolamento per permettere il lancio di incantesimi, al quarto ha spostato l'ambientazione addirittura nello spazio, con Starship Traveller, al decimo (House of Hell) e' tornato ai giorni nostri, all'undicesimo, questa volta scritto dalla coppia Smith & Thomson (Talisman of Death), ci si e' ritrovati in un diverso mondo fantasy (Orb), e al dodicesimo (Space Assassin), a cura di Andrew Chapman, ancora nello spazio.

Nessuna sorpresa, dunque, se Ian, dopo essere stato autore o co-autore di ben sei Fighting Fantasy assolutamente "ligi" ai canoni piu' stretti, abbia deciso di "divagare" e provare nuove strade!
Tanto per cominciare, l'ambientazione fantasy sul continente di Allansia e' completamente rimpiazzata da una di stampo ucronico, chiaramente ispirata a quella del film Mad Max: siamo nel futuro e un virus ha ridotto enormemente la popolazione mondiale.

I pochi superstiti in un mondo regredito e violento cercano di sopravvivere facendo il migliore uso di quel poco che riescono a trovare tra le rovine del passato prossimo.
Inoltre il regolamento e' stato adattato non soltanto per aggiornarlo e mantenerlo adeguato all'epoca futuristica (si usano Crediti anziche' monete d'oro, il punteggio iniziale di STAMINA e' piu' alto di quello del regolamento classico e per recuperarla si usano kit medici anziche' pasti), ma anche per permettere l'uso di veicoli armati, con corazze, mitragliatrici, razzi, chiodi anti-pneumatici e spargi-olio!

Sono previsti dunque diversi tipi di combattimento: corpo a corpo, sparatoria e combattimento stradale tra veicoli.
Ultima "deviazione" dagli standard Fighting Fantasy riguarda il numero di paragrafi: 380, invece dei soliti 400, anche se il finale e' uno solo e rimane all'ultimo paragrafo come al solito.

In questo futuro distopico, l'umanità si divide tra chi cerca di ricostruire pazientemente la civilta' e i nuovi barbari: gruppi di violenti dediti solo al saccheggio e alla distruzione, che forzano i primi a rinchiudersi in fortini presidiati. Il paese fortificato dove vive il protagonista si chiama New Hope ed e' principalmente dedicato all'agricoltura. Via radio sono stati informati che un simile luogo fortificato, ma dedicato alla produzione di prodotti petroliferi, San Anglo, e' disponibile per scambiare grano e sementi contro carburante. Potrebbe essere l'inizio di una proficua relazione commerciale, ma bisogna pur sempre tener conto che tra i due paesi si stende una vasta regione dove i gruppi di violenti scorrazzano liberamente con i loro mezzi di recupero, pronti ad attaccare e saccheggiare.

L'avventura si snoda sulle pericolose strade che conducono da New Hope a San Anglo, tra un incontro episodico e l'altro, alcuni dei quali veramente notevoli. Durante l'avventura sara' fondamentale recuperare del carburante per continuare a correre (in pieno stile Mad Max) e in alcune occasioni sara' possibile ripare e anche potenziare la macchina!
Alla fine la narrazione risultera' piuttosto varia e ci sara' anche la possibilita' di dedicarsi ad una missione secondaria per liberare il Sindaco di New Hope, rapito da una banda di violenti.

In generale questo episodio "anomalo" nella produzione letteraria di Ian Livingstone evidenzia diversi aspetti interessanti che forse non avremo mai intuito se avesse continuato la sua produzione nel piu' classico solco Fighting Fantasy; la considero pertanto un valore aggiunto per la collana, che ha saputo rivoluzionare se' stessa senza troppo clamore.

Secondo me, come librogame singolo da giocare, questa avventura puo' essere considerata superiore a diverse altre di Ian Livingstone, ma non trasmette le stessa capacita' di contribuire alla definizione di un mondo memorabile, come accadeva nelle avventure precedenti strutturate nel continente fantasy di Allansia.

Certo, l'ambientazione di Freeway Fighters e' praticamente la stessa di Mad Max, ma nemmeno quella del continente di Allansia risulta da subito  cosi' memorabile (e' un'ambientazione fantasy tra tante), eppure i suoi personaggi e le sue situazioni rimangono piu' a lungo impressi nella memoria, anche se l'avventura non e' niente di straordinario dal punto di vista ludico.

Questa capitolo non ha avuto seguiti concatenati, e tale mondo distopico e' rimasto un episodio. Credo che sarebbe stato interessante vedere come Ian Livingstone avrebbe potuto e saputo proseguire un filone narrativo simile.

Longevità 7: 

Essendo un'avventura "on the road" essenzialmente a carattere episodico e con molti incontri e percorsi diversi esplorabili, sono garantite diverse riletture interessanti.

Difficoltà 7.5: 

Sotto questo punto di vista l'avventura e' abbastanza ben bilanciata.

Giocabilità 8.5: 

Qui bisogna per prima cosa rendere omaggio alle variazioni introdotte nel regolamento che ci permettono di divertirci nei combattimenti tra veicoli, ma anche le molte strade possibili aiutano da questo punto di vista. Il comune problema dei Fighting Fantasy che non consentono piu' di tanto di tornare sui tuoi passi se hai sbagliato strada ha un impatto minore del solito, perche' lo scopo dell'avventura tutto sommato e' andare da New Hope a San Anglo e ritorno e non fare turismo nella regione che sta tra i due siti. Per questo motivo non avrebbe molto senso un approccio eccessivamente libero, che ci consentisse di esplorare a piacimento il territorio.

Chicca: 

Niente in particolare, ma i molti incontri, spesso pittoreschi e a volte sorprendenti, presi tutti insieme sono la vera chicca di questo librogame, assieme al regolamento espanso

Totale 7.5: 

Un volume che vale decisamente la pena di leggiocare, con molti aspetti interessanti.