Pirata delle Alpi ha scritto:
Il fatto che gli Organizzatori non possano partecipare
Riguardo a questo argomento e alla novità introdotta nell'art. 1, faccio un breve excursus storico del Concorso.
Fino all'edizione 2013 (la 5a) gli organizzatori si chiamavano Giudici e il loro voto pesava più di quello degli altri votanti. Fino alla 4a edizione infatti l'intera media del voto del popolo contava solo per un quarto nel voto finale al Corto e il voto dei tre giudici contava per tre quarti. Nella quinta edizione la formula era stata leggermente cambiata (il voto dei giudici contava per un terzo) ma il concetto era lo stesso. Pertanto, anche se non esplicitamente vietato nei bandi, i giudici non partecipavano al concorso.
Il primo giudice in assoluto a presentare un suo corto al concorso, ma dichiarando esplicitamente in anticipo che fosse fuori concorso, è stato Apologeta (e caso unico nella storia del concorso, nessun lettore gli ha dato un voto).
Nella sesta edizione (2014), gpet74, EGO e Rygar hanno rovesciato il tavolo e cambiato il nome della terna da Giudici a Organizzatori. Da quella edizione per la prima volta il voto della terna viene conteggiato con lo stesso peso del voto di ciascun altro votante. Ciò è stato dichiaratamente fatto per permettere agli organizzatori di partecipare al concorso loro stessi. Infatti l'art.24 del bando 2014 diceva "Anche i tre organizzatori del concorso possono concorrere con i propri racconti, a patto di rispettare tutti i punti del Regolamento."
Di fatto però, trovandosi la terna in una posizione di vantaggio rispetto agli altri concorrenti (sono loro che stabiliscono le regole, il tema e la gestione del concorso, oltre a poter leggere in anticipo tutti i corti e conoscere l'identità degli autori), per prassi se un organizzatore si sentiva di scrivere un corto, lo presentava come fuori concorso.
Nell'edizione 2014, gpet74 ha partecipato con un corto fuori concorso. Nell'edizione 2015, Apologeta ha fatto lo stesso. Nell'edizione 2016, SkarnTasKai ha fatto lo stesso.
Nell'edizione 2016 io sono stato organizzatore, insieme a Prodo e SkarnTasKai. Il permesso agli organizzatori di partecipare è stato spostato dall'art. 24 direttamente all'art. 1. Ricordo la discussione con Prodo, che voleva introdurre il divieto agli organizzatori di porter partecipare in concorso, e ricordo che l'avevo dissuaso in quanto si era ormai consolidata la prassi che se un organizzatore presentava un corto, lo faceva fuori concorso. Era una regola non scritta, ma in 8 edizioni era sempre stato così. Mi piaceva il concetto di "prassi", una regola non scritta ma tacitamente rispettata. Un po' come in Parlamento, dove il presidente ha diritto di voto come tutti gli altri parlamentari, ma per prassi non vota.
Questo tuttavia è cambiato nell'edizione successiva. Nel 2017 per la prima volta un organizzatore (Hieronymus) ha partecipato con un corto in concorso, classificandosi quinto, e quindi entrando ufficialmente nella classifica del concorso di quell'edizione.
Nel 2018, di nuovo, Adriano e Pirata delle Alpi hanno partecipato in concorso, classificandosi terzo e sesto rispettivamente.
Nell'edizione attuale la frase dell'art. 1 che consente agli organizzatori di partecipare è stata cambiata da LordAxim, Zakimos e Anima di Lupo in un divieto.
Capisco le loro intenzioni con questo cambio di regola, però io a questo punto la vedrei bene come un divieto di partecipare in concorso, e quindi come una possibilità di presentare un corto fuori concorso, tornando quindi a quella che fino al 2016 era una prassi, scritta stavolta come regola ufficiale.
A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0