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Finalmente potrò leggere e votare senza dover fare i salti mortali!

Prodo
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Re:

Non sarà facile valutare questo Corto. Per gli utenti di lungo corso sarà un gioiello, ma è anche vero che è pieno di refusi ed errori vari (dei cinque autori di fantascienza citati mi pare che di tre il nome sia riportato in maniera scorretta mad ). In almeno un'occasione, poi, l'autore misteriosissimo si lascia sfuggire uno spazio vuoto tra l'ultima parola di una frase e un punto interrogativo, manco fosse francese*.

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Ho trovato poi difficile l'unico meccanismo di gioco, cioé ricordarsi i componenti e le reazioni, ma questo è un problema mio che non capisco niente di chimica. Non ha aiutato che alcuni elementi abbiano nomi simili (tartaro e tartrato, se non sono refusi anche quelli).
Però le riflessioni, forse involontarie, sul destino del concorso dei Corti sono veramente emozionanti, così come la carrellata finale tra i Grandi Nomi.

Oltretutto, per me questo Corto è fuori tema, quindi fuori concorso. E allora gli do un voto alto spinto dall'entusiasmo e dall'emotività (tanto non peserà sulla classifica finale perché non concorre) oppure gli do un voto razionale e "giusto" perché magari invece è in concorso?
Prima di votare aspetto di leggere qualche altro commento (oltre che di sviscerare il Corto per bene, ovviamente). Ma tanto nel dubbio se votare col cuore o col cervello probabilmente finirò a votare come al solito col culo.

*Se a questo mio patetico tentativo di spiritosaggine facesse seguito una smentita clamorosa al TotoAutori non me ne stupirei, visti gli esiti degli anni scorsi smile2

GGigassi
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Re:

Pagellone: la grande opera

Prepararsi a partire! = 8
Molto bene: i tuoi personaggi fanno delle cose (be', più che altro parlano) anziché iniziare a farle. A parte quando il fuoco inizia a scaldare la mansarda, e la mansarda inizia a IMPEGNARSI (5, 9, 13, 17, 30, 45)

Tell, don't show = 5
Per questo aspetto ho pochi elementi su cui giudicarti. Però...
Sarò anche conosciuto col nickname di ProfessorK (senza spazietto?), ma Quasimodo chi chiama sempre Herr Professor. Pazienza, peccato veniale.
Il tuo corto si sviluppa quasi completamente attraverso il discorso diretto. Il problema è quando usi la narrazione: abbiamo a fianco uno stagista deforme... ma in cosa consiste la deformità? Non è gobbo o storpio (come suggerirebbe l'ovvio paragone con il Quasimodo letterario), poiché corre verso la biblioteca senza alcun fastidio, e maneggia le ampolle con abilità. Dici che è tardo di comprendonio. Eppure sa usare il computer, interpretare al volo un testo, correggerci quando sbagliamo, riconoscere un'ampolla da un'altra, ma anche riconoscere gli errori logici nei nostri discorsi, capire se stiamo andando fuori tema. Cita una quantità impressionante di autori. Fa domande pertinenti. Quasimodo non solo non è ritardato, ma è il fiore di assistente che un alchimista vorrebbe.
Un punto in più perché al paragrafo 9 anziché "passare in rassegna le ampolle" e basta, le elenchi nel dettaglio, costringendo il lettore a raffigurare sé stesso nell'atto di passare in rassegna ogni pozione dello scaffale.
Un altro punto perché anziché dire "siamo arrivati settimi" spieghi chi sono i primi sei e cosa si sono inventati. Grazie per il quarto posto.
Però certe immagini sono vaghe, tipo quando si dichiara "il nostro sale sta reagendo come dovrebbe" o "non sta reagendo come ci aspettavamo". Sì, ma cosa succede nell'ampolla? Da cosa si capisce? È un po' come quella barzelletta della bara gialla. Si ride a crepapelle ma hai sempre la sensazione che manchi un pezzo di storia.

E' = 4
Non tanto perché... abbondi di puntini di sospensione... ma le Maiuscole usate ad cazzum (Athanor va maiuscolo o minuscolo?), i refusi! Già nel primo paragrafo c'è da mettere mano.
Gli stilemi del paragrafo uno? Non sono mica parte di una pianta, ma parte del discorso.
Gli E' con l'apostrofo (9, 10, 15, 16, 33, 40, 50) gridano vendetta.

Sembra = 6
Lo usi 4 volte, di cui 3 correttamente nel discorso diretto. L'unica apparizione, al p.40 è ingiustificata.
Stesso discorso per il fratello gemello 'pare': giustificato nel discorso diretto, non lo è altrettanto nell'introduzione. Dove, però, lo capisco per necessità di introduzione.

Quasi =  10
appare una volta in un wall of text del protagonista. Indolore.


As you know, Quasimodo = 1
Ti meriti anche la palma (anzi, il palmo, ecco che ariva: ciaffff) per i dialoghi più infodumpici mai visti prima nella galassia. Ma oltre alla palma, ti meriti anche che io rinomini questa categoria in onore del "tuo" assistente.

Il potere della mente = 10
Bravo!

Camera mobile = 10
La scelta del discorso diretto tiene il lettore sempre dentro la testa dell'alchimista.

Narratore epilettico = 7
Purtroppo l'essere qui dentro non ci conferisce molte sensazioni. L'alchimista dichiara apertamente i suoi pensieri a Quasimodo, se fossimo stati nel cervello di una mosca appesa al lampadario avremmo ottenuto le stesse informazioni. Però sei stato bravo, per lo meno, a non inquinare i paragrafi con i pensieri di Quasi.
Nel leggere "assieme a lui dovrete trovare una buona idea" (in luogo di "dovrai trovare") mi stavano venendo i sudori freddi, presagendo un racconto colmo di discordanze. Invece è stata solo una svista: un punto in meno.

Vedi che = 10
Mai. Record.

Pdor, figlio di Kmer = 10
Maledetto di un autore, l'hai fatto apposta a chiamare l'assistente "Quasi", tanto per mandarmi fuori dai gangheri.

Poter saper volere = 8
Bravo, niente verbi servili. Eccetto nel discorso diretto, dove "la storia deve essere poter letta ovunque" (6, 14, 19, 21, 26, 28, 29)

Ecodoppler = 1
Ti piace ripetere...
p.vari "l'aria della mansarda inizia ad impRegnarsi di fumi e vapori"
p.51 "l'eroe della gente, osannato e adorato"
p.30 "colpire il governo brasiliano, che aveva già iniziato a colpire le tribù"
p.36 "Prendi appunti e inizia a scrivere mentre io inizio a mischiare gli elementi e a lavorarvi."
COMBO! Non solo Quasimodo deve prendere appunti & iniziare a scrivere, ma il protagonista mischia gli elementi & ci lavora!

Inoltre, nasce un problema dovuto al fatto che anziché "morire" e ripartire dall'1, il protagonista spegne il fuoco e si dedica ad un'altra pozione. Dov'è il problema? Che Quasimodo obietterà con le stesse parole anche quando compiremo scelte diverse.
Non ho niente contro il copia-incolla per situazioni simili, ma leggere le stesse cose più volte all'interno della stessa giocata è surreale. Avresti potuto fare più sforzo e scrivere dei paragrafi differenti, oppure fare MENO sforzo e non concedere al lettore un ulteriore tentativo. Rifletti: la tua storia ne avrebbe guadagnato se l'alchimista si fosse ridotto alle ultime ore a dover completare il suo lavoro. Invece il leit motiv è "abbiamo tutto il tempo che vogliamo, prendiamocela comoda." Diamo al lettore un senso di urgenza e di soddisfazione nel completare la Grande Opera.

More is less = ?
la buona partecipazione all'edizione del concorso di quest'anno potrebbe avere un peso importante per il futuro del vostro portale.
Se ci sarà scarsa partecipazione potresti essere costretto ad aprire un profilo social, esponendoti al pubblico ludibrio, oppure ritirarti per sempre nella tua magione in Val Seriana.

Scusa, ma non capisco il nesso causa effetto. Se ci saranno tanti Corti (=buona partecipazione), essi avranno un peso importante nel futuro di LGL. Se saranno pochi, sarò costretto ad aprire un profilo social oppure dedicarmi al romitaggio. Sfugge qualcosa a me, o le motivazioni del protagonista sono blande?

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

gabrieleud ha scritto:

Scusa, ma non capisco il nesso causa effetto. Se ci saranno tanti Corti (=buona partecipazione), essi avranno un peso importante nel futuro di LGL. Se saranno pochi, sarò costretto ad aprire un profilo social oppure dedicarmi al romitaggio. Sfugge qualcosa a me, o le motivazioni del protagonista sono blande?

Mi meraviglia che un vecchio ravanatore nonché volpe del forum come te non colga tutta la poetica che si cela dietro questa frase apparentemente innocua. Poche righe che riassumono il cambiamento di un mondo, e l'evoluzione totale di LGL dal 2003 a oggi, sotto molti punti di vista. smile

Lo dico subito, per me questo corto è il vincitore dell'edizione 2019 del concorso.
Non perché non sia esente da difetti. Le pecche ci sono e le elenco subito così mi tolgo il pensiero:

1) I refusi abbondano, ed è probabile che la fase di revisione del lavoro sia stata frettolosa o assente (e chi di voi ha riconosciuto l'autore dietro allo scritto non si meraviglierà più di tanto per questo fatto smile).

2) La struttura pensata per arrangiare le prove e pilotare in qualche modo le scelte è carina, ma molto confusionaria. Gli elementi alchemici citati nella composizione della ricetta sono svariati, e le frasi che ne dipingono la preparazione lunghe e spesso un po' barocche. Ne scaturisce una narrazione a tratti pesante, ma soprattutto non facilissima da seguire, e non sempre è chiaro quale sia l'elemento chiave che stiamo usando anche perché spesso gli elementi stessi si sovrappongono. Devo ammettere che, soprattutto durante le prime partite, alla domanda fatidica "qual'è l'elemento che stai usando" ho avuto qualche difficoltà a ricordarlo/individuarlo. Probabilmente l'autore avrebbe dovuto ricorrere a qualche escamotage per rendere tutto più cristallino e individuabile: per esempio grassettare gli elementi principali usati di volta in volta.

3)L'escamotage di ripetere e riprendere interi pezzi di paragrafi per farne di nuovi e alternativi lo usano tutti gli autori in tutti i librogame. Quando però viene impiegato con questa frequenza in un corto di 50 paragafi alla lunga diventa noioso. Data la struttura particolare del racconto, e l'intento dell'autore, tale ripetitività è anche comprensibile, ma non cambia il fatto che alla terza o quarta rilettura interi paragrafi si saltano in blocco perché diventa pesante esaminare per l'ennesima volta l'arzigogolo della mescolanza. Sarebbe stato carina un po' più di varietà in questo senso.

4) Non so quanto il racconto sia in tema. La terra c'entra solo in maniera accessoria e funzionale all'intento del lavoro, ma non si può certo definire un elemento capitale de La Grande Opera. Probabile però che l'autore sia pienamente consapevole di questo, e altrettanto probabile che questo lavoro possa finire fuori concorso.

Detto questo il corto mi è piaciuto moltissimo. Mi è piaciuta l'idea di aggirare il limite legato all'assenza di elementi esterni quali dadi, registri, matite ecc. ricorrendo a delle domande di cultura generale in grado di determinare la riuscita delle  azioni (anche se alcune sono troppo complesse e la risposta giusta è sempre la prima tra le due proposte). Mi è piaciuto il tema di fondo del racconto, che riesce, in modo garbato e senza parlarsi addosso inutilmente, a sottolineare quanto l'amore per la scrittura e il desiderio di raccontare storie possa portare una persona  diventare, a tutti gli effetti, un autore, indipendentemente dai riconoscimenti più o meno ufficiali o dalla fortuna che l'autore stesso ha avuto negli anni, partecipando alle varie edizioni dei Corti o ad altri contest "agonistici".
Mi è piaciuto tantissimo il citazionismo, che probabilmente solo i vecchi frequentatori di LGL coglieranno in pieno, e che permea tutta la narrazione di un'aura familiare e allo stesso tempo commovente; non so se sia capitato anche ad altri, ma personalmente, leggendo La Grande Opera, mi sono trovato a ripercorrere 15 anni e passa i Librogame's Land.
Un accenno in particolare mi ha quasi commosso: in uno degli epiloghi l'autore si riferisce a un quarto posto per pochi millesimi di punto che è un rimando diretto a una situazione relamente verificatasi in uno dei concorsi passati e che evidentemente è rimasta ben impressa nella sua mente (per ovvi motivi se avete capito di chi si tratta).
Mi è piaciuto incredibilmente l'epilogo: in poche frasi è racchiuso quello che è lo spirito stesso di LGL, e che nobilita non solo quest'opera, ma tutta la militanza dello scrittore su questo portale e la sua partecipazione negli anni.
Mi ha colpito e divertito l'ironia di fondo che a più riprese trapela, e il dualismo tra Professor K e Quasimodo, che, oltre a essere divertente, è l'emblema della parte colta-intellettuale e quella "fracassona" che si scontrano dentro di noi, ogni volta che scriviamo, e il cui adeguato connubio ed equilibrio ci consente di raggiungere i risultati migliori. Non è un caso che sia il Professore a consolare l'aiutante per la mancata vittoria in alcuni epiloghi, e accada il contrario in altri.
Mi ha commosso e mi ha regalato un momento di piacere intenso e di appagamento, perché rispecchiandomi nelle sue parole ho capito, una volta di più, che tanti anni di lavoro fatto per pura passione hanno comunque lasciato un seme nel cuore di qualcuno. Questo è il premio più bello che si possa desiderare, e ritrovarlo in un racconto del concorso lo rende ancora più bello.
La Grande Opera è la zampata di un vecchio leone, il lavoro di classe che potrebbe rappresentare il coronamento di una onorata "carriera".
Mi rendo conto che il mio giudizio è molto personale e legato a dinamiche che probabilmente in molti non condivideranno, ma, onestamente, nessun altro lavoro in gara mi ha emozionato così tanto in questo 2019.
Per questo motivo mi sento di assegnare al racconto il mio giudizo maggiormente positivo per quest'anno.
Voto inviato ad Anima di Lupo.

Prodo
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Re:

Prodo ha scritto:


Un accenno in particolare mi ha quasi commosso: in uno degli epiloghi l'autore si riferisce a un quarto posto per pochi millesimi di punto che è un rimando diretto a una situazione relamente verificatasi in uno dei concorsi passati e che evidentemente è rimasta ben impressa nella sua mente (per ovvi motivi se avete capito di chi si tratta).
[...]
Mi ha colpito e divertito l'ironia di fondo che a più riprese trapela, e il dualismo tra Professor K e Quasimodo, che, oltre a essere divertente, è l'emblema della parte colta-intellettuale e quella "fracassona" che si scontrano dentro di noi, ogni volta che scriviamo, e il cui adeguato connubio ed equilibrio ci consente di raggiungere i risultati migliori. Non è un caso che sia il Professore a consolare l'aiutante per la mancata vittoria in alcuni epiloghi, e accada il contrario in altri.

Purtroppo io non ho colto il riferimento alla mancata vittoria per un millesimo hmm  ma d'altra parte il mio pronostico l'ho già mandato! wink
Molto interessante e probabilmente azzeccato il commento sulla dualità tra i due personaggi, non ci avevo fatto caso. teach
Ciò detto, non basta a risollevare un Corto che, dopo averci rigiocato, mostra le sue pecche anche nella struttura, che in pratica è invariata per qualsiasi sentiero si decida di percorrere (anche se alcuni si sviluppano in più paragrafi). La rigiocabilità è assoluta, ma francamente anche un po' noiosa sad
Inoltre, ma probabilmente è solo un problema mio, trovo che la domanda posta al termine del paragrafo 40 sia un po' ingannevole, sembra che inviti a ritentare con un altro tipo di storia.

GGigassi
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Re:

Un corto chicca, che non riesce a raggiungere i massimi livelli, complici anche alcuni refusi, ma regala belle soddisfazioni.
Idea per nulla banale, buona realizzazione.
Il finale è stato - almeno per me - veramente commovente.
Autore, lasciatelo dire:
BRAVO!
Non c'è molto altro da aggiungere: i personaggi sono ben studiati, le varie storie che si vanno a generare lo sono altrettanto.
Carina l'idea di presentare la creazione della grande opera come una serie di reazioni alchemiche, ma alla lunga è risultata un po' pesante, così come non erano necessari gli enigmi geologici.
L'immedesimazione, invece, è stata totale per tutto il corto, e, da autore passato, mi sono sentito trascinare con tutto me stesso.

Non sto dicendo che non ci sia qualche piccola magagna, ma risultano trascurabili nell'insieme.
Poca parte ludica, ma senza dubbio di più di molti fra i corti precedenti. Si potrebbe obiettare che è anche colpa del regolamento di questa edizione, ma comunque un po' va penalizzato per questo.

Voto inviato ad Anima di Lupo

FinalFabbiX
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Re:

Come ogni anno cerco di leggere i corti ma poi mi perdo tra altre cose e rinuncio. Ho pescato questo perché era in cima ai post e alla prima partita mi ci son trovato, complice una simpatica variante di una citazione da un mio vecchio libro che immagino l'autore abbia letto smile e un po' la sensazione provata si allaccia a quanto detto da Prodo, fa piacere quando scrivi (o scrivevi) e qualcosa rimane nei lettori.
Grazie Utente Misterioso e in bocca al lupo per il Concorso!

Matteo
Autore dell'Editor per la narrativa interattiva LibroGameCreator 3

Shaman
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Re:

Gli ultimi commenti entusiastici mi mettono a posto la coscienza: come pianificavo, non gli darò un voto alto, tanto ha già i suoi estimatori wink
Aspetto comunque ancora un po' prima di esprimermi.

GGigassi
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Re:

È un Corto dal retrogusto inatteso.
L'autore, anziché apparire sul forum a gennaio e dire "Uè, ragazzi, non riesco a pensare ad una trama decente, rimanere in tema, e preparare tutto per il concorso. Pazienza, in fondo non si vince nulla, si partecipa solo per il piacere di farlo." ha impersonato sé stesso nella versione a bivi del Dottor Frankenstein più assistente Aigor, ed ha sviluppato quel pensiero di due righe in cinquantasette pagine.
Ben fatto.

Mi vien da dire che il Corto sia fuori tema. L'autore stesso, al termine di ogni rimescolamento, chiede a noi lettori se ci sentiamo in tema con la storia appena raccontata. Ma non lo penalizzerò per questo: se gli Organizzatori ammettono il Corto, è giusto che riceva il voto pieno che gli darei indipendentemente dal fatto che secondo me sia attinente o no (voi dareste un voto più basso ad un Corto con 1 pagina oltre il consentito? O è ammesso, o non è ammesso. Io darò il mio voto indipendentemente da quali articoli del bando vengano violati).

La storia era partita bene, si preannunciava qualcosa di scoppiettante. La mia prima pista è molto divertente: scelgo la fantascienza, poi la fantascienza moderna... ed eccomi a riflettere su un mondo dove internet viaggia a 56k in cui Leisure Suite Larry a 16 colori è il massimo del porno. Wow!
Purtroppo il mio sale non tuturra (o non fa quello che mi aspettavo). Pazienza. Riprovo cambiando gli elementi del racconto... e mi ritrovo a vivere la stessa scena, over and over again.

Mescolo, annuso, doso gli ingredienti, mentre Quasimodo prende appunti. Fino a che, soddisfatto o no, è l'ora di inviare il Corto. Com'è andata? Non importa, in fondo. Dice l'autore che non era un Corto destinato alle prime posizioni. Ma anziché scusarsene con un mesto e manzoniano "non s'è fatto apposta", il nostro autore elogia gli altri concorrenti che hanno saputo fare di meglio.

La perla del Corto è proprio nell'ultimo paragrafo. Eravamo abituati ad un "paragrafo 350" (per quelli nati sotto il segno del Lupo) o ad un "paragrafo 400" (per i seguaci di Libra), al quale si arrivava dopo aver superato diabolici trabocchetti e agguerriti avversari. Uno si aspetta il paragrafo finale in trionfo, dove il Male è debellato e l'Eroe è premiato, invece ci troviamo davanti l'autore stesso e la sua umile consapevolezza di non aver presentato il lavoro migliore del 2019: scontento ma non afflitto, sconfitto ma non sbaragliato, superato ma non perdente.

Applauso. Non hai vinto, ma hai materializzato lo spirito dei Corti passati, presenti, e futuri.

Voto inviato a LordAxim

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

gabrieleud ha scritto:


L'autore: "Uè, ragazzi"

...io ero sicuro che avrebbe detto "parbleu, ragazzi"
ma mi hai fatto venire il dubbio che forse avrebbe potuto dire "Aò, ragazzi" hmm
Tanto ormai il pronostico l'ho mandato smile

GGigassi
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Re:

Questo Corto è più difficile da sviscerare di un anaconda con la diarrea! Complimenti, amico autore, mi dai parecchio filo da torcere!

GGigassi ha scritto:

io ero sicuro che avrebbe detto "parbleu, ragazzi"

Approfitto dell'occasione per segnalare che questo "parbleu" non è più utilizzato da nessuno da tempo: nemmeno i vecchi del villaggio lo dicono. Non credete ai doppiatori di Paperissima!

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re:

Letto almeno 3 volte per vedere cosa potesse cambiare scegliendo ambientazioni diverse, ma il finale bene o male è sempre lo stesso. Non ho trovato nulla che mi faccia pensare alla terra, avrei utilizzato magari formule chimiche che dessero un qualche tipo di metallo o minerale, in modo da farmi pensare allo sfruttamento della terra, quindi penso anch'io che questo corto sarà fuori concorso.
Per il resto caro autore Mister X di cui ormai tutti hanno capito il vero nome (ci sono arrivato anch'io che sono abbastanza nuovo del forum, quindi penso sia palese la cosa) è un corto fenomenale, almeno alla prima lettura. Le seguenti sono state meno stimolanti, comunque interessanti.
Qualche refuso in più rispetto agl'altri corti, ma Mister X è famoso anche per questo, quindi non lo penalizzerò nel voto solo per questa cosa.
Interattività alta, ci sono un mucchio di scelte e bivi, forse è il corto in cui ne ho riscontrati di più.

Anche se credo servirà a poco, voto inviato ad Anima di Lupo

What I have shown you is reality. What you remember, that is the illusion

sephirot0
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Re:

Pirata delle Alpi ha scritto:

Approfitto dell'occasione per segnalare che questo "parbleu" non è più utilizzato da nessuno da tempo: nemmeno i vecchi del villaggio lo dicono.

In compenso viene utilizzato in una barzelletta bigsmile

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

Pirata delle Alpi ha scritto:

Questo Corto è più difficile da sviscerare di un anaconda con la diarrea! Complimenti, amico autore, mi dai parecchio filo da torcere!

GGigassi ha scritto:

io ero sicuro che avrebbe detto "parbleu, ragazzi"

Approfitto dell'occasione per segnalare che questo "parbleu" non è più utilizzato da nessuno da tempo: nemmeno i vecchi del villaggio lo dicono. Non credete ai doppiatori di Paperissima!

io volevo scrivere "Sapristi!" ma non avrebbe capito nessuno hmm
Che poi manco quello si usa più tanto, giusto?

GGigassi
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Re:

GGigassi ha scritto:

io volevo scrivere "Sapristi!" ma non avrebbe capito nessuno 
Che poi manco quello si usa più tanto, giusto?

No, nemmeno questa, tranne se leggi i vecchi "Tintin", "Spirou" o "Lucky Luke".
Di solito preferiamo le imprecazioni con parole dei campi lessicali della prostituzione, degli escrementi oppure delle bestemmie "vere" (benché diverse di quelle italiane) o più o meno "smussate".

Fine OT, scusami amico autore!

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re:

Pirata delle Alpi ha scritto:

GGigassi ha scritto:

io volevo scrivere "Sapristi!" ma non avrebbe capito nessuno 
Che poi manco quello si usa più tanto, giusto?

No, nemmeno questa, tranne se leggi i vecchi "Tintin", "Spirou" o "Lucky Luke".
Di solito preferiamo le imprecazioni con parole dei campi lessicali della prostituzione, degli escrementi oppure delle bestemmie "vere" (benché diverse di quelle italiane) o più o meno "smussate".

Fine OT, scusami amico autore!

Perdonatemi se proseguo con l'OT, ma è importante bigsmile. In Jekyll e Hyde (ambientato quindi a fine 800) ho inserito un personaggio francese che si fa scappare appunto uno stereotipato "parbleu". Va bene per l'epoca storica o mi consigli di sostituirlo con qualcos'altro?

Zakimos
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Re:

dipende dal contesto, dal personaggio, dalla situazione... se il tuo librogame è indirizzato principalmente a un pubblico italiano e vuoi che capisca immediatamente che il personaggio in questione è francese allora Parbleu va benissimo.
Sennò dacci dentro di "Merde !", "Putain !", "Nomme de dieu !" bigsmile2

GGigassi
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Re:

Il bando di quest'anno forse non é stato sfruttato come si aspettavano gli organizzatori. O forse non permetteva agli autori di sbizzarrirsi con regolamenti fantasiosi.
Non voglio entrare in questa discussione e non mi interessa alimentarla.
Ma questo autore ha saputo trasformare una "debolezza" in un elemento di forza.
Ha saputo raccontare sei storie in un Corto, accennandole in poche frasi, che noi lettori abbiamo arricchito con la fantasia. Che poi é il motivo per il quale un libro viene letto. Che bravo, caro autore! Genio puro, per quello che penso.
Da autore di librogame, non posso che apprezzare le conclusioni dei vari finali. Le condivido al 100% e le faccio completamente mie. Autore misterioso, non avresti saputo toccare corde più sensibili in me. Ti faccio un applauso fragoroso che spero che ti giunga sincero.
Ho anche apprezzato la strizzatina (strizzatona) d'occhio agli amici del forum nei paragrafi finali. Un po' da parac...o, ma efficace e senza cadere nella piaggeria.
Fin qui il Corto merita l'olimpo.
Ma non vi entra. Non perlomeno nel mio olimpo, pur meritando la vittoria del concorso 2019.
Vi trovo tre difetti, che elenco in ordine di importanza:
1) molti paragrafi sono copia-incolla, pur descrivendo situazioni diverse. Avrei apprezzato uno sforzo maggiore per rendere unico ogni singolo paragrafo e ogni singola variazione della storia.
2) l'aderenza al tema "terra" la trovo un po' forzata. Se fossi stato l'organizzatore, non sono convinto che l'avrei accettato in concorso.
3) qualche refuso di troppo (dai, autore, concedimelo...).
Comunque, come già detto, trovo il Corto efficace e meritevole dell'alloro del 2019.

Voto inviato a Zakimos.

Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...

babacampione
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Re:

Fatto. Allora, bella l'idea iniziale, il paradosso di fare un librogame corto che parla di come scrivere un librogame corto. Questo funziona. Il resto mi lascia più perplesso: è molto ombelicale, nel senso che il pubblico che apprezzerà questa storia è composto da chi partecipa al concorso dei librogame corti. Per me che sono più esterno molti riferimenti sono poco riconoscibili e alcune parti, specie se rigiocate, sono poco avvincenti. Se le premesse sono buone, lo svolgimento è meno riuscito. Anche il nesso con la terra, l'uso dei minerali per la creazione della storia, mi pare labile.

fbrzvnrnd
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Re:

Il Corto parte da uno spunto molto simpatico e abbastanza originale, la scelta del tema non può lasciare indifferenti gli utenti di LGL che hanno partecipato al concorso ma questa è un’arma a doppio taglio, perché assume anche i contorni della paraculata, della captatio benevolentiae nei confronti di quegli utenti.

Dopo qualche perplessità iniziale, ho trovato intelligente il gioco del meccanismo dell’alea descritto nel testo (e inserito nel Corto stesso, un elemento metanarrativo che è più simpatico che sterilmente autoreferenziale), e mi sono convinto che l’autore ha fatto bene a rendere difficili i quesiti: altrimenti non ci sarebbe stata alea, no? Il riferimento agli enigmi numerici non l’ho trovato, forse mi è sfuggito o forse è stato buttato là senza avere un corrispettivo in game.

Però gli altri meccanismi di gioco, cioè ricordarsi quali elementi e quali reazioni si sono ottenuti, non mi hanno convinto (ignorante io, ma anche poche indicazioni utili fornite dall’autore su come e cosa ricordarsi), così come già alla seconda lettura il Corto risulta piuttosto ripetitivo perché i percorsi possibili per ognuna delle tre scelte iniziali sono strutturalmente gli stessi, anche se in alcuni casi si sviluppano in più paragrafi.

L’aderenza al tema mi è sembrata assai blanda, anzi decisamente da fuori concorso. E i refusi sono tantissimi, decisamente troppi.

Voto inviato a Zakimos

GGigassi
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Re:

Recensione "La Grande opera"



Trama: un autore che partecipa ai Corti e vuole scrivere IL corto che lo farà vincere, aiutato da l'Igor di turno e fa il parallelo tra la scrittura di un Corto e l'elaborazione di una preparazione alchemica (La Grande Opera, appunto).

Narrazione: L'autore ha scritto più Corti in uno, c'è qualche refuso (ma questo non influisce sul mio voto) e una bella analisi dei Generi e dei loro sottogeneri, come l'horror lovecraftiano e l'horror B-Movie degli anni 80 per esempio. La narrazione è piacevole e uno impara molte cose sulla storia e l'evoluzione dei nostri generi letterari preferiti. Però, avrei evitato i paragrafi copia/incolla.

Divertimento: Mi è piaciuta la visione di un autore di LG, i suoi sforzi per fare una cosa bella e ho avuto l'impressione di rivedermi, a volte, quando scrivo (no, non ho il servo storpio). Però, le classiche pecche di un Corto sono qui: c'è troppo autoriferimento. Cosa penserà un nuovo lettore del paragrafo nel quale si nominano Mornon, Ggigassi o altri mostri sacri del forum? Non potrebbero capire la battuta e così faresti un buco nell'acqua. Quindi, ci si diverte, ma è rimasto un'opera per intenditori.

Giocabilità: Purtroppo, l'aspetto ludico è il punto debole di questo racconto. Si fanno delle scelte e la longevità del racconto è buona, ma non mi è piaciuto il fatto di dover ricordare di aver messo del tartaro di calcio, del solfato di non so cosa o degli occhi di tritone nel crogiolo e ricordarmi pure non so quale elemento utilizzato come combustibile (fuoco segreto). Inoltre, le domande sugli alberi o le farfalle sono troppo difficili! Non tutti hanno la tua passione per la scienza e mi chiedo se è ammesso dal bando di poter aprire il browser del computer/tablet/smartphone del device sul quale si legge il corto, accedere al motore di ricerca e aprire una pagina Wikipedia, dopotutto gli elementi esterni sono vietati, no? Quindi, almeno di aver mangiato pane e Piero Angela, non puoi giocare correttamente.

Conclusione: Un corto con molte buone idee, l'autore ha fatto una perfetta sintesi dell'essere scrittore e partecipare a concorsi o premi, con le sue frustrazioni e non solo (il finale mi è piaciuto). Però, non mi ha convinto al livello ludico ed è riservato ai pochi connaisseurs, peccato.

Voto inviato ad Anima di Lupo

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re:

Pirata delle Alpi ha scritto:

Quindi, almeno di aver mangiato pane e Piero Angela

si dice "a meno", staccato.
"Almeno" significa "come minimo" (e nient'altro).

Qui è spiegato il dilemma
http://linguaegrammatica.com/a-meno-che … e-scrivere
Per la verità, è spiegato in modo talmente sgrammaticato da farmi dubitare delle capacità di chi ha scritto questo articolo. Ma prendilo per buono.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

Pirata delle Alpi ha scritto:

no, non ho il servo storpio

yikes Davvero? Sei l'unico qua dentro hmm
Altrimenti, come farei a "scrivere" così tanti Corti? bigsmile2

GGigassi
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Re:

Ecco la mia valutazione di "La grande opera".

PLUS

+ Molto bella l'idea di costruire la storia in modo interattivo e progressivo, come se fosse una ricetta alchemica.

+ Il messaggio contenuto nei finali è davvero bello e toccante, l'ho apprezzato molto.

+ Bella l'idea di gestire alcuni bivi con domande di cultura generale.

+ I canovacci delle trame proposte sono interessanti e riescono a donare un tocco di originalità al cliché delle classiche storie archetipiche.

+ Prima che subentri il tedio del copia&incolla selvaggio, lo stile di scrittura è piacevole e coinvolgente.

MINUS

- Si indugia troppo sulle specifiche alchemiche senza reale giustificazione né spiegazione, alla lunga la cosa diventa tediosa.

- Il corto è fuori tema.

- L'impaginazione è approssimativa, ci sono molti errori e refusi.

- L'interattività è aleatoria, alla fine le scelte reali sono poche e del tutto ininfluenti rispetto al dipanarsi e alla conclusione della storia. Qualunque cosa faremo arriveremo allo stesso finale copia&incollato 5 volte.

- Troppo copia&incolla in una marea di paragrafi, identici se non per pochissime differenze; quasi impossibili da cogliere, soprattutto dopo averne letti 3 o 4 dello stesso tipo.

- Il gameplay è solo in embrione, l'esperienza è fine a se stessa e non porta a un reale sviluppo compiuto della storia.

- Se si tirano in ballo riferimenti, citazioni e si scomodano mostri sacri come Harlan Ellison o Ursula Le Guin non è ammissibile sbagliarne i nomi. Mi dispiace, ma in questo caso il refuso è inaccettabile.

CONCLUSIONE

"La grande opera" è un corto fuori tema che ha però grandi potenzialità in fieri. Una grande idea di base che, purtroppo, non è stata sviluppata a dovere e rimane quindi monca e deludente.
L'iniziale entusiasmo derivante dalla possibilità di creare trame diverse in base alle nostre scelte, viene uccisa quasi subito non appena si capisce che qualunque strada sceglieremo, arriveremo comunque allo stesso identico finale. In pratica non c'è nessun bivio reale, o meglio, ogni scelta è inutile, fine a se stessa.
Se a questa già grave pecca uniamo il fatto che una singola partita non dura più di una decina di paragrafi, diventa evidente come l'esperienza ludica è praticamente inesistente.
È un vero peccato perché le trame proposte sono tutte molto intriganti, con il pregio di prendere il classico cliché di genere e speziarlo con alcuni dettagli originali e stimolanti. Confesso che mi piacerebbe molto leggere un librogame completo per ognuna delle bozze di trama proposte in questo corto. Anche perché, al netto del copia&incolla troppo abusato, lo stile dell'autore è efficace e coinvolgente.
Ancora una volta ho avuto la netta sensazione di un'idea bella, originale e potente sprecata dalla fretta di partecipare al concorso.

Analisi e voto inviati a Zakimos

RaccontoGame SOTTO TERRA: Gioca Subito!


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DarkSeed
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Re:

Il grafo di "La grande opera" (52 paragrafi).

Interattività: 71,2% (37 bivi)
Mortalità: 0% (0 morti)

http://i64.tinypic.com/n5o328.png

RaccontoGame SOTTO TERRA: Gioca Subito!


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DarkSeed
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Re:

Curioso corto scritto probabilmente in extremis visti i molti refusi che vuole rendere omaggio a tutti gli scrittori di Librogame e al sito internet di riferimento con i suoi "personaggi".
L'autore è molto bravo a narrare una storia e in particolar modo i dialoghi, molto particolare ed originale dove il lettore/giocatore si trova a dover fare i conti con le scelte che si trova o si è trovato a fare un autore che si cimenta nel concorso dei corti. Il tutto riproposto con sentimento, passione, un pizzico di nostalgia e romanticismo.
Il protagonista è affiancato da Quasimodo, l'aiutante tuttofare che lo aiuta e sostiene. Il loro lavoro di scrittura è una composizione da alchimisti e le scelte sono spesso inquadrate in domande anche difficili di materie scientifiche.     
Non percepisco nessuna attinenza al tema "la terra" ed anche il giocare questo corto non avvince.
Complimenti tuttavia all'autore per aver saputo trasmettere belle emozioni a noi di Lgl.
Voto inviato a Zakimos

Votiamo In Enciclopedia!
Copiate i messaggi prima di inviarli -pericolo slog/perdita dati!-

sancio
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Re:

La grande opera
Il LG a metà fra il conte di Cagliostro e il conte Von Frankenstin [Come dice Aigor]

Una vera e propria sorpresa. Magari col tema del contest c’entra veramente poco, ma è una vera e propria chicca, che seppur non esente da errori, per me è il migliore dell’esa-contest.
Perchè il migliore? La prima ragione è quella di poter capire con buona dose ironica chi sono i membri attivi del forum e del sito; anche io che sono un rookie, sono riuscito a capire la conoscenza dell’autore dell’ambiente e mi ha trasmesso un senso di serenità assoluto.
Non solo ha avuto questo effetto, ma mi ha irretito talmente tanto, che mi ha isolato nel confusionario tragitto che mi riportava a casa, facendomi quasi saltare la fermata di arrivo.
Un modo di scrivere così garbato che mi ha rinfrancato.
Tanti bivi e tante scelte come quasi nessun’altro nel cotest ha saputo fare, se non il destino di Dastardly.
Così come ho apprezzato il fatto di riutilizzare con minime variazioni alcuni paragrafi, presi da lati differenti.
D’altronde avendo poco tempo questa è una soluzione di ottimizzazione e parlando del poco tempo, mi è venuto da dirlo, perchè di refusi ce ne sono parecchi e per esserme accorto io, dovevano essere tanti.
Quasi mi scordavo la caratterizzazione dei personaggi che è veramente empatica.
Una bellissima sessione di gioco-lettura.

Giocabilità in qualsiasi luogo
Se escludo il primo corto, questo è quello che ho gioco-letto più in scioltezza. Anzi l’ho trovato meravigliosamente pacato e rilassante.
Pro
- Il gusto e la sensazione bella dopo averlo letto.
- L’aver saputo sfruttare il regolamento senza dover fare calcoli o sforzi mnemonici come nel fantasy di Bartlett.
- L’aver utilizzato delle domande di cultura per alcuni dilemmi (anche se non facilissime)
Contro
- La rilassatezza era talmente tanta che mi ero perso alcuni elementi alchemici da ricordarmi per andare avanti.
- Diversi refusi
-

Ipotesi genere
”questo mi ha lasciato il campo più aperto. Epico fantasy? Steampunk? davvero l'interpretazione di Dio?”
Altro cannato completamente. Siamo all’alchimia.

Centratura tema contest
Per me completamente fuori tema, ma devo dire che non è assolutamente un problema.
Tempo di lettura
Circa 1 ora. Ma veramente rilassante.

Voto in invio in PM a LordAxim

Tomcat75
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Re:

Tomcat75 ha scritto:

il destino di Dastardly

Doppio accidenti!  applauso

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

...interessante, e' un corto sui corti: quindi e'  un meta-corto!  applauso

Seven_Legion
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Re:

Tomcat75 ha scritto:

la conoscenza dell’autore dell’ambiente mi ha trasmesso un senso di serenità assoluto.

yikes Addirittura!

GGigassi
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Re:

Seven_Legion ha scritto:

...interessante, e' un corto sui corti: quindi e'  un meta-corto!  applauso

E l'altra metà?
[GRAUCHO Mode OFF]

Tomcat75
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Re:

GGigassi ha scritto:

Tomcat75 ha scritto:

la conoscenza dell’autore dell’ambiente mi ha trasmesso un senso di serenità assoluto.

yikes Addirittura!

Raramente mi era capitato. Devi tenere conto che sono un neofita del sito...

Tomcat75
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Re:

Ed eccoci arrivati al meta-corto: ormai c'è ogni anno un racconto che sfonda la c.d. quarta parete e strizza l'occhio ai vecchi utenti del forum. Anzi, in questa edizioni sono più i racconti "atipici" che quelli "tipici", cosa cheporterà presto a ribaltare il concetto di "normalità" con un colpo di scena à la "I am Legend".

Ma come è fatto esattamente questo corto? La forma, devo dire, non è delle più esaltanti. Ai molti (troppi) refusi si aggiunge anche un uso eccessivo del copia-incolla, dove per eccessivo intendo ">0". So bene che molti autori blasonati vi fanno ricorso ma io non lo ho mai usato in un mio libro lungo dieci volte il corto in questione, quindi non me la sento di essere troppo clemente con l'autore.
Sul piano della sostanza le cose vanno molto meglio perché i dialoghi tra il professore e l'assistente richiamano tutti i conflitti interiori che agitano la mente dell'autore nelle settimane della stesura: si vede che lo scrittore non è un neofita nel campo della narrativa interattiva. Ma dirò di più, non è nemmeno un neofita nella narrativa tradizionale e nel cinema, viste le innumerevoli citazioni elargite a piene mani.
Purtroppo l'esperienza ludica si riduce a cercare la formula "giusta" in un continuo loop narrativo che, visti i succitati difetti formali, risulta pesante già dopo un pajo di giocate. Se l'autore avesse curato un po' di più questi aspetti avremmo avuto tra le mani una perla rara, invece che un abbozzo.
Il tema del concorso mi risulta "non pervenuto" ma se è in gara non mi pronuncio sulla liceità.

Voto inviato ad Anima di Lupo.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re:

Stavolta ho poco tempo, magari domani integrerò con un commento più dettagliato.
Questo forse è stato il corto più interessante, un racconto su come è stato scritto un corto.
L'idea è ottima e gli avrei dato il massimo dei voti ma complice una serie di descrizioni un po' troppo pesanti, i tanti refusi e una rigiocabilità un po' ridotta devo abbassare il voto.
Peccato perché si vede che dietro c'è stato un gran lavoro nel reperire tutta una serie di informazioni tecniche, il corto è pieno di riferimenti alle edizioni passate e  il messaggio finale è da applausi.
Però alcuni paragrafi sono macigni da leggere, seppur scritti benissimo.
Nel mio voto non ha influito né il fatto che è potenzialmente fuori concorso, né i paragrafi ripetuti al limite del copia-incolla (che per me non è un difetto).

Voto inviato a Anima di Lupo.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

Ed eccoci giunti alla conclusione. Ultimi giudizi sulla Triade, dopodiché da oggi inizia la settimana di riflessione per poter modificare i propri voti.

ANIMA DI LUPO
Si chiude il Concorso 2019, breve ma molto inteso. L'ultimo Corto, in particolare, mi ha fatto riflettere sul finale. "Noi non scriviamo per vincere qualcosa o perché qualcuno tessa le nostre lodi o ci premi a Lucca Comics, noi lo facciamo perché abbiamo dentro delle storie da raccontare, le vediamo in sogno e le le viviamo nella nostra mente, ci permettono di fuggire dalla realtà, di non pensare a quello che ci circonda quando ci mettiamo a scrivere, di lasciare per un po' malumori e problemi fuori dalla porta"
Giusto.
Facciamo tutti così qui su LGL, no?
Su LGL tutti gli utenti sono mossi da una passione disinteressata. Salvo qualche caso rarissimo (forse), negli anni tutti hanno collaborato a titolo gratuito e se giravano troppi "bravo!", troppi "complimenti, caro!" credo che fossero per far migliorare un utente.
Lo stesso premio appena istituito al Lucca Comics nel 2018 da LGL è una motivazione per fare meglio, non certo un traguardo da raggiungere o un trofeo di cui vantarsi con gli amici.
Mi trovo perfettamente in sintonia dunque con questo principio perché è pericoloso distanziarsi dalla passione vera, dall'essenza. Se iniziassimo a pensare solo al profitto o a un generale interesse (pensate voi a quale), guai. Sforneremmo magari opere tutte uguali e spente.

LORD AXIM
Chiude la parata di Corti dell’edizione 2019 “La Grande Opera”, un meta-corto che porta con sé un gran numero di idee che purtroppo sono solo suggerite dall’Autore e non svolte (certo avrebbe avuto bisogno di molto più spazio per svolgerle). Beninteso, mi auguro che in queste settimane si sia messo “all’opera” per svolgerle tutte! Nel complesso tuttavia l’Autore delinea tre “filoni” che si ripetono conditi da qualche domanda di cultura e un finale degno del nostro famoso “toto-corti”. L’unico rammarico è quello di rimanere a bocca asciutta alla fine dell’Opera, perché il Corto in sé è una “grande opera” di sponsorizzazione del nostro Concorso, ma non ci coinvolge in una “avventura”, come invece mi sarei aspettato.
Lo stile del nostro Autore è (quasi) impeccabile, al netto di qualche piccolo refuso: la scrittura è fluida, le scelte semantiche appropriate, si legge volentieri tutto d’un fiato. La difficoltà, data la struttura del Corto, non è valutabile. L’aderenza al bando è risicata, il tema è il Corto stesso, più che la Terra.

ZAKIMOS
Rabbia. Questo è stato il sentimento che ho provato quando ho letto La Grande Opera. Lo so, esagero. L'autore dopotutto è stato molto chiaro a proposito: a lui non interessava partecipare per vincere, voleva solo raccontare una storia. È quello che ha fatto e lo ha fatto molto bene, se si esclude l'abuso del copia incolla. Io sono sicuro che lui è soddisfatto così, ma mi permetto di rispondere una cosa al bel finale del corto: non mi è piaciuta l'alternativa posta dal narratore tra lo scrivere per ottenere l'approvazione altrui e il farlo perché si hanno storie da raccontare. Io penso che partecipare al Concorso dei Corti serva per una terza ragione oltre a quelle due, che è migliorare se stessi, il proprio stile e la qualità delle storie che andiamo a raccontare, spinti dalla passione. L'alternativa non è svendersi, a mio modo di vedere, quanto sprecare un talento: un po' quello che hai fatto tu con questo interessante corto, misterioso autore.

Zakimos
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Re:

Recupero con la settimana bonus questo corto, di cui darò una recensione veloce e (per non perdere l'abitudine) disordinata.

Numerosissimissimi refusi! Troppi! Penalizzerò leggermente nel voto a causa di ciò: ci sta la presenza di alcuni refusi, che in tutti gli altri corti non ho mai penalizzato, ma qui ce ne sono davvero una marea.
Originalissima meta-narrazione sulla scrittura di un corto per il concorso dei corti di quest'anno. Scegliere come costruire e come sviluppare la trama tra le tante possibilità è stato divertente. Trovo buona l'idea di chiedersi a un certo punto se il corto è in tema, e in base a come la si pensi, e se quindi si decida di correggere o meno il tiro, ottenere un risultato in classifica differente.
Ottimo il finale, anzi i 5 diversi finali (Darky qui sopra ha scritto che è un finale copincollato sei volte, ma io leggo 5 finali differenti, più uno uguale a uno di questi cinque).
Ottimi, tra parentesi, i titoli (parodia) degli altri "corti in gara" ("Dio non gioca a D&D ma a Il Richiamo di Chtulhu" è il mio preferito  smile2 ). L'autore qui però, facendo vincere Mornon, tradisce il suo trascorso vecchia scuola. La regola che il concorso dei corti è quella gara dove partecipano vari scrittori di LGL e alla fine vince Mornon ormai è decaduta. La nuova regola è che il concorso dei corti è quella gara dove partecipano vari scrittori di LGL e alla fine vince Anima di Lupo bigsmile
Mi è piaciuto molto che in uno dei finali siamo noi a consolare l'assistente, mentre in un altro siamo noi sconfortati ed è l'assistente a consolarci. In particolare la coda del par.24 ("non scriviamo per vincere qualcosa (etc)") è molto bella.
Non mi ha infastidito il copia-incolla che altri considerano un difetto. Ci sta perfettamente in un racconto scritto in questo stile. Più che altro avrei evidenziato in qualche modo i termini importanti che è necessario memorizzare, perchè anch'io lamento di essere arrivato spiazzato al check in cui mi si chiede quale composto ho usato come fuoco segreto. Di composti ne ho letti un sacco, ed è facilissimo confondersi. Sinceramente ogni volta sceglievo il link un po' col dubbio di stare sbagliando.

Questione corto in tema / non in tema. Questo è un meta-corto, e a mio parere è in meta-tema smile Mi spiego: nel corto, la trama racconta di un autore che cerca di costruire una storia a tema "terra" per partecipare al concorso dei corti di quest'anno, e alla fine (nella storia) si realizza un corto in tema. Quindi a livello meta, il corto "La grande opera" è in tema perchè contiene le trame di storie a tema terra.
Poi mi rimetto alla decisione della sempiTerna, ma se la decisione spettasse a me considererei questo corto in gara.

Giudizio finale: un'ottima idea, un meta-corto inusuale, divertente, martoriato dai refusi, scritto chiaramente da un autore abituato a dare in pasto a revisori terzi i suoi testi per i suoi innumerevoli librinostri bigsmile

ID count: di nuovo 0! (A meno di non considerare il finale del par.24, in cui non si riesce a concludere un corto da inviare al concorso come una ID).

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

e dunque:
PRIMO SPIEGONE DI DJ MAYHEM
leggetevi primo e ultimo paragrafo del corto
FINE PRIMO SPIEGONE DI DJ MAYHEM

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
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Re:

SECONDO SPIEGONE DI DJ MAYHEM (per chi non fosse soddisfatto del primo spiegone)
Da circa 6 mesi ho un paio di grossi pesi sul cuore che mi stanno mettendo a dura prova psicofisicamente, me li sto levando un po' alla volta ma ci vorrà ancora del tempo.
Questo mi ha letteralmente bloccato, ho perso l'entusiasmo per scrivere (che era da sempre la mia valvola antistress) e di trovare nuovi spunti originali e nuove storie. Quello che riesco a fare è abbozzare solo qualche idea che diventa un incipit o anche qualche paragrafo ma nulla più.
Volevo partecipare al concorso solo per "spirito di servizio" (concedetemi il termine) e non trovando idea con il tema ho pensato al metacorto, riportando la situazione in cui mi sono trovato, ovvero con solo delle idee iniziali che però non portavano a nulla.
Lo sfondo alchemico è stata solo una trovata per un contesto un po' più originale del solito, immaginando l'autore come un nuovo alchimista che elabora le idee e i racconti così come come i vecchi alchimisti cercavano il fuoco segreto e la pietra filosofale.
L'ho scritto in un we, consapevole che avrei dovuto rileggermelo un bel po' di volte prima di inviarlo, che probabilmente sarei stato fuori tema e sicuramente fuori dai limiti di spazio dati dal regolamento.
Ma il momento è questo e un corto in più, pur con tutti i suoi difetti di cui sopra, avrebbe quanto mento reso il concorso più lungo di una settimana.

La classifica finale all'ultimo paragrafo è stata solo una boutade in omaggio ad alcuni vecchi amici del forum con cui condividiamo la stessa passione ormai da anni.

infine la citazione trovata di Prodo si riferisce alla prima edizione dei corti, quando arrivai quarto per 0,003 punti...

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
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Re:

djmayhem ha scritto:

Questo mi ha letteralmente bloccato, ho perso l'entusiasmo per scrivere (che era da sempre la mia valvola antistress) e di trovare nuovi spunti originali e nuove storie. Quello che riesco a fare è abbozzare solo qualche idea che diventa un incipit o anche qualche paragrafo ma nulla più.

È normalissimo, vista la quantità incredibile di idee che hai sfornato negli anni! Il mio consiglio è non fossilizzarsi sulla creazione ma lasciare che l'ispirazione si ricarichi - magari lavorando con più calma e più attenzione su una singola opera, invece di dividere l'attenzione tra varie. Per quanto può valere, il racconto bit punk lo leggerei moooolto volentieri bigsmile restando nell'ambito dei generi citati nella Grande Opera!

A tal proposito, avendo inizialmente interpretato l'aver sforato i limiti come un voler essere volontariamente escluso dal concorso e questo mi aveva mal disposto. Mi dispiace leggere che invece si è trattato di un errore: sarebbe bastato correggerlo per gareggiare comunque e ottenere un buon piazzamento, a dimostrazione che la tua vena creativa è tutt'altro che scomparsa :-).

Zakimos
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Re:

il Primo Concorso è quello del 2009 che non c'è nell'elenco nella relativa pagina, giusto? Per forza non avevo colto la citazione... smile

GGigassi
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Re:

Tanto pe' ssape', di quanti caratteri hai sforato?

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

gabrieleud ha scritto:

Tanto pe' ssape', di quanti caratteri hai sforato?

13.700 parole contro le 9.000 del limite. Glielo abbiamo segnalato, invitando a correggere, ma niente da fare :-(.

Zakimos
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Re:

Zakimos ha scritto:

gabrieleud ha scritto:

Tanto pe' ssape', di quanti caratteri hai sforato?

13.700 parole contro le 9.000 del limite. Glielo abbiamo segnalato, invitando a correggere, ma niente da fare :-(.

Uno non chiede semplicemente a DjMayhem di scrivere meno...

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

djmayhem ha scritto:

SECONDO SPIEGONE DI DJ MAYHEM (per chi non fosse soddisfatto del primo spiegone)
Da circa 6 mesi ho un paio di grossi pesi sul cuore che mi stanno mettendo a dura prova psicofisicamente, me li sto levando un po' alla volta ma ci vorrà ancora del tempo.

Non posso che augurarti un grossissimo in bocca al lupo, per fare in maniera che tutti diventi un ricordo.

djmayhem ha scritto:

Questo mi ha letteralmente bloccato, ho perso l'entusiasmo per scrivere (che era da sempre la mia valvola antistress) e di trovare nuovi spunti originali e nuove storie. Quello che riesco a fare è abbozzare solo qualche idea che diventa un incipit o anche qualche paragrafo ma nulla più.
Volevo partecipare al concorso solo per "spirito di servizio" (concedetemi il termine) e non trovando idea con il tema ho pensato al metacorto, riportando la situazione in cui mi sono trovato, ovvero con solo delle idee iniziali che però non portavano a nulla.
Lo sfondo alchemico è stata solo una trovata per un contesto un po' più originale del solito, immaginando l'autore come un nuovo alchimista che elabora le idee e i racconti così come come i vecchi alchimisti cercavano il fuoco segreto e la pietra filosofale.
L'ho scritto in un we, consapevole che avrei dovuto rileggermelo un bel po' di volte prima di inviarlo, che probabilmente sarei stato fuori tema e sicuramente fuori dai limiti di spazio dati dal regolamento.
Ma il momento è questo e un corto in più, pur con tutti i suoi difetti di cui sopra, avrebbe quanto mento reso il concorso più lungo di una settimana.

La classifica finale all'ultimo paragrafo è stata solo una boutade in omaggio ad alcuni vecchi amici del forum con cui condividiamo la stessa passione ormai da anni.

infine la citazione trovata di Prodo si riferisce alla prima edizione dei corti, quando arrivai quarto per 0,003 punti...

Come ho scritto in fase recensoria, questo corto, non solo mi ha fatto assaggiare le tante glorie che albergano questo forum, ma è stato veramente rilassante. Era il mio corto preferito e sono feliccissimo di averlo letto e ringrazio te per averlo scritto.

Tomcat75
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Re:

GGigassi ha scritto:

il Primo Concorso è quello del 2009 che non c'è nell'elenco nella relativa pagina, giusto? Per forza non avevo colto la citazione... smile

No, ma il libronostro esiste, quindi non hai scuse! angry

Comunque djm ricorda male, la classifica della prima edizione è stata:
1) Mornon 8,515
2) kingfede 7,462
3) SkarnTasKai 7,328
4) djmayhem 7,303

quindi si è trattato di 25 millesimi di punto.

In realtà è stato più clamoroso lo scarto della seconda edizione:
3) EGO 6,573
4) Dario Arzilli & Andrea Falaschi 6,568
di soli 5 millesimi!

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

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