1) Sono d'accordo. Per me dà il suo meglio in 1, 2 e massimo 3 giocatori.
2) Fregatene del punteggio. Davvero. È lì solo per "darti un'idea" del minimo numero di mosse necessario. Ogni caso può essere affrontato una volta sola: goditelo e fregatene di Sherlock. Noi facciamo così.
3) A me piace, fa parte del gioco. Va detto che andrà fatto molto raramente, più importante sarà la lettura dei giornali.
4) Sono usciti almeno 6 casi bonus e arriverà presto un'espansione con altri 10. La longevità è davvero l'ultimo dei problemi.

Il "problema" semmai è che dal settimo caso in poi diventa mostruosamente difficile. A quel punto o si ha il gruppo giusto o conviene finirlo da soli.

In questo video abbiamo provato a mettere a confronto Sherlock Holmes CI e Mythos. Ne ho approfittato per mettere un riferimento ai librogame che fa sempre bene .

Ottimo video.
Mi ispira molto Mythos. Interessante come, sfruttando un concetto precedente varia quel tanto che basta a creare un'esperianza di gioco diversa. Poi mi piace sempre la time pressure, che in un'indagine ci sta pure bene.
Mi ispirano anche gli scenari "alla Colombo", in cui si sa subito l'assassino e c'è da scoprire il "contorno".
Poi, da buon cultista quale sono, adoro le ambientazioni lovecraftiane!

gabrieleud ha scritto:

Diversi revisori su Board Game Geek lo definiscono un "Chus yor Agvenciur", quindi penso che rientri fra i librogame a mappa. Però ancora non ne ho visto neanche un centimetro, quindi non mi sbilancio.

Giocato stasera al caso 4 (con un gruppo di amici che avevano già giocato i precedenti 3).

Non mi è piaciuto, e non mi ricorda affatto un librogame.

PRO:
bella la mappa - ma inutile. Non l'abbiamo praticamente mai consultata.
Belli anche i giornali, danno un vero senso di investigazione. I casi sono ben costruiti, qualcosa viene detto nel gioco e qualcosa bisogna dedurlo.

CONTRO
- finché non ti arriva il giornale in mano praticamente il tuo apporto al caso è nullo. Giocando in 6 è un problema.
- per vincere col punteggio massimo... beh, non si può. Punto. Il che mi irrita, al punto da voler chiedere agli inventori "Ehi, ma l'avete mai testato questo gioco? Che percentuale ha di riuscita?"
- il sistema di punteggio è assurdo. Fare un BUON punteggio implica di NON investigare affatto. Ad esempio, nel nostro caso Sherlock Holmes ha risolto tutto seguendo 2 piste. Noi ne abbiamo seguite 23. Abbiamo scoperto molte più cose di lui ma al "gioco" non importa un fico secco: alla fine dell'investigazione devi rispondere a X domande senza sapere in anticipo quali sono le domande.
- certe deduzioni sono assurde. Sherlock Holmes deduce la complicità di una persona sulla base del cognome... certo, se due persone a Londra si chiamano O'Neal sono fratelli.
- Il nostro caso era composto da due parti: l'uccisione di 2 leoni e l'omicidio di un uomo. Tra le domande a fine gioco dovevamo dire chi ha assistito al leonicidio, ma non veniva chiesto nulla né riguardo all'identità dell'omicida né al movente. Il fatto che avessimo scoperto anche queste ultime cose non valeva nulla. Erano più importanti i leoni.
- L'ultima domanda riguardava un fatto assolutamente estraneo e marginale: "chi era il responsabile dei graffiti in via XYZ". Una cosa banalissima e di nessun interesse. Del cadavere nel porto, invece, per carità - disinteressatevene pure.
- L'inevitabile spiegone di Holmes è lacunoso. Se le domande sono ABCDEFGH, lui risponde ad ABCD con la solita saccenza. Riguardo ad EFGH non ci chiarisce nulla. Quindi tu potresti aver fatto delle ottime deduzioni ma non avrai mai modo di confrontarle con ciò che gli autori avevano pensato davvero.
- Il gioco non ti avvisa nemmeno quando hai abbastanza deduzioni. Devi essere tu, giocatore/gruppo, a stabilire che hai completato l'investigazione. Anche perché se investighi più del dovuto incorri a penalità. Sarebbe anche bello, se non fosse che il gioco non ci dice a cosa dovrai rispondere. E voglio vedere come si fa a mettere d'accordo 6 persone sul fatto che l'investigazione è conclusa. È più un totoscommesse su quali saranno le domande finali... con gli strascichi di "l'avevo detto io che questa pista era inutile" e "hai visto che serviva?".
- Il punteggio che viene assegnato non è affatto identificativo dell'abilità con cui l'indagine è stata condotta: crea solo frustrazione e contribuisce a rendere Holmes odioso.
- Ah sì: puoi perdere punti a caso. Per esempio se investighi nella zona A invece che nella B.

Zakimos ha scritto:

Giocare a punti significa mandarsi a nausea il gioco. Sherlock presenta solo una pista indicativa e non è battibile: è Sherlock Holmes dopotutto. I casi van sviscerati a fondo fino a trovare la soluzione: quella è la vittoria. Qualsiasi punteggio sopra lo zero deve considerarsi buono. Se ti è sembrato impossibile battere i suoi voli pindarici al quarto non hai idea di cosa ti aspetta dopo.

Ma allora perché giocare a un gioco che non posso battere secondo le sue regole?
È come se ti chiedessi: ehi, vuoi giocare a questo gioco che ho inventato e al quale non puoi vincere?