gabrieleud ha scritto:

Giappone e Corea [...] oggi sono solide e affidabili.

La Corea è uscita ai gironi, il Giappone è passato per il fair play dopo un vergognoso non gioco sul finale della partita, comunque persa, con la Polonia.

Comunque è vero, ottimi mondiali che, anche in giornate di partite orrende come ieri, lasciano comunque la gioia di veder tornare a casa la Spagna.

Ubik ha scritto:

La Corea è uscita ai gironi, il Giappone è passato per il fair play dopo un vergognoso non gioco sul finale della partita,

Beh... hanno affrontato squadre sicuramente più forti. La Corea già eliminata ha comunque tenuto testa e vinto contro la Ciamania.
Sul non-gioco dei Giapponesi... che dovevano fare... il regolamento era quello e lo conoscevano (tutti) fin dall'inizio. La questione dei cartellini era solo l'ultimo coefficiente per determinare uno spareggio senza ricorrere al sorteggio (che è sempre ingiusto), prima c'erano altre considerazioni tecniche: punti, differenza reti, scontro diretto. A parità di prestazione passa la squadra che è stata più corretta: è un criterio equo, ma capisco che possa non piacere.

Ieri la Danimarca ha nongiocato ancora peggio, ma ha rischiato di passare il turno. Sul punteggio di 1-1 a tre minuti dalla fine Schmeichel ha parato un rigore ai croati, dopo un fallaccio di Jorgensen/Zanka che - fino a due anni fa, prima della revisione del regolamento - veniva punito con l'espulsione. Se anziché andare ai rigori tre minuti dopo si fosse applicata la regola del fair play, la Croazia avrebbe passato immediatamente il turno e la Danimarca non avrebbe beneficiato del fifty-fifty ai rigori, rigori che si è conquistata con un comportamento antisportivo.
Ecco, se questa cosa del fair play avesse più peso in campo, allora sì che si vedrebbero meno simulazioni, meno proteste, meno perdite di tempo - e in generale un gioco più sano.

Ubik ha scritto:

gabrieleud ha scritto:
Se anziché andare ai rigori tre minuti dopo si fosse applicata la regola del fair play, la Croazia avrebbe passato immediatamente il turno e la Danimarca non avrebbe beneficiato del fifty-fifty ai rigori, rigori che si è conquistata con un comportamento antisportivo.

Ubik ha scritto:

Non centrano le regole della classifica avulsa negli scontri diretti.

Mi sono espresso in modo confuso. La situazione era questa: due squadre sull'1-1 e senza ammoniti.
Al 117 minuto Jorgensen stende un croato dal cognome che finiva in -ic. Jorgensen riceve l'ammonizione (senza questo fallo, qwertytic avrebbe senza dubbio segnato e fatto passare il turno alla Croazia.)
Fatalità e abilità di Schmeichel fanno sì che il calcio di rigore conseguente venga neutralizzato.

E si va ai TIRI DI RIGORE (da non confondere con i Calci di Rigore) dei quali l'unica squadra a rallegrarsene è la Danimarca... ci arriva ingiustamente e commettendo fallo.

Però, se a questo punto della partita la FIFA avesse deciso che prima di andare ai rigori bisogna considerare la casistica delle ammonizioni/espulsioni, la Danimarca avrebbe perso.
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Ricordate Ghana-Uruguay del 2010? Ai quarti di finale sono 1-1. È l'ultimo minuto dei supplementari.
Tagoe (Gha) stacca di testa, la palla supera il portiere e Suarez (Uru) la respinge in schiacciata a mano aperta. La palla non è entrata per pochi centimetri.
Cartellino rosso e rigore giustissimi.

Asamoah calcia il rigore frantumando la traversa.
Si va ai tiri di rigore, dove l'Uruguay prevale. Si percepisce una tremenda ingiustizia, ma le regole sono regole e si gioca così.

La cosa buffa è che le squadre avevano 3 ammoniti per parte, ma Suarez ha sbilanciato la situazione facendosi espellere.
Fosse esistita all'epoca la regola del fair play avrebbe passato il turno il Ghana.
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Poi mi rendo conto che aprire le porte all'eliminazione per fair play conduce ad una serie di ragionamenti sul complottismo arbitrale, ma secondo me vale la pena fare un tentativo. C'era un bell'articolo più dettagliato sulla Gazzetta di ieri.

Il fallo della Danimarca è puramente tecnico, siamo d'accordo e il rosso ci sarebbe stato bene.
Se c'è uno scontro diretto non ci servono regole di spareggio ma solo un modo per decidere sul campo chi vince e chi perde.
Se lo scontro diretto non c'è e non ci può essere, come in un girone, occorre delle regole di tie break. Sono due ambiti diversi che devono essere gestiti in maniera diversa.
Per questo non bisogna confondere i due ambiti.

Non credo nella dietrologia se non nell'esaminare il passato per rendere il futuro più equo.