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 Leggendo i LibriNostri non finirò mai di trovare motivi di stupore.  Chi l’ha detto che un volume di soli 50 paragrafi non possa essere  interessante, non possa ispirarsi a libri diversi ed essere pure  un’opera innovativa? Chiunque lo sostenga dovrebbe misurarsi con  il primo volume della serie Colony, che è tutto questo e anche di più e  riesce a vincere la scommessa di suscitare interesse e risultare  avvincente alla grande. Ma andiamo con ordine. Il libro è così  breve perché rappresenta l'edizione italiana, tradotta dall'ottimo  Alessandro Perna, di un racconto lungo che in Francia ha partecipato a  uno storico concorso dedicato alla narrativa a bivi amatoriale, in tutto  e per tutto paragonabile a I Corti di LGL in versione transalpina. In  questo volume interpreteremo il comandante della nave spaziale  Rushmore. L’umanità ha iniziato a colonizzare i pianeti vicini e il  Rushmore è una nave mercantile, in viaggio verso le colonie. Ma giunto a  breve distanza dalla nostra destinazione, ci il vascello si imbatterà  nello Yaroslav, una nave russa che ha lanciato un SOS. I motivi delle  difficoltà del velivolo appaiono oscuri e fin da subito il lettore  smaliziato si renderà conto che qualcosa non va. Data la  richiesta d’aiuto e l’evidente pessimo stato della nave, il nostro alter  ego deciderà di salire a bordo assieme alla sua ragazza, anch'essa  mebro dell'equipaggio, e a un altro dei nostri compagni. Subito il  taglio fantascientifico dell'operà prenderà una strada differente, ricca  di tinte nere e a tratti horror, con l'incubo che ci attende dopo ogni  nostra scelta. Ci accorgeremo infatti in pochi paragrafi che  l’equipaggio è stato massacrato crudelmente e starà a noi non solo  risolvere il mistero, ma anche, naturalmente, salvare la pelle... Dovremo  esplorare la nave e giungere ad uno dei due possibili finali.  Stilisticamente il volume si rivela interessante, poiché molte influenze  prese da librogame classici vengono recepite e sapientemente mescolate  tra di loro. L'autore è un fine conoscitore del genere e lo dimostra nel  corso dell'intera opera. I rimandi sono tanti e sarà un piacere  ritrovarli e gustarli: si parte dela grande classico della fantascienza  di Steve Jackson, I Viaggiatori dello Spazio, passando per una delle  serie più belle di sempre, a gusto di chi scrive, Oltre l’incubo da cui  vengono mutuati la tematica horror e il punteggio di resistenza mentale. E in un certo senso, viene l'ardire di aggiungere, anche la  collana rosa Realtà e Fantasia. Perché direte voi? Perché, come accade  anche nel già citato Oltre l'Incubo e anche in molte opere del grande  Herbie Brennan, quando il nostro punteggio di salute mentale sarà sceso a  zero, dovremo recarci ad un paragrafo fisso e lì, incontrata la nostra  ragazza, avremo un finale perdente ma, a suo modo, molto romantico. Il  regolamento è scarno al massimo, sebbene si riveli funzionale, dato che  avremo solo 9 punti di resistenza mentale e una serie di password da  trovare durante l'esplorazione. Le password saranno solo tre e non serve  nemmeno trovarle tutte, se ci si accontenta di uno dei due finali,  positivo, ma non completamente risolutivo (che di certo non soddisferà i  completisti). Il libro si pone come un interessante ibrido: non  ci sono veri e propri combattimenti, quindi si distacca dalle collane  classico che fanno delle fasi concitate di scontro uno dei loro fulcri,  ma allo stesso tempo la presenza di un punteggio da gestire lo rende  diverso anche da volumi diceless alla Realtà Virtuale. La  difficoltà è alta poiché i nove punti con cui partiremo non dureranno a  lungo e le possibilità di recupero saranno poche, ma con un paio di  letture sarò possibile completarlo, almeno nel finale più facile da  raggiungere. A favore di questa rapidità di fondo gioca anche la  dimensione dell'opera, che è piuttosto ristretta, come non poteva essere  altrimenti considerandone la genesi. In definitiva , anche se  non molto ricco, il regolamento riesce comunque a regalare spunti che lo  rendono più impegnativo da gestire rispetto a volumi basici come per  esempio gli Scegli la tua Avventura, non mancando di aggiungere  profondità al volume. In conclusione siamo di fronte a un’ottima opera  prima, breve ma interessante: c'è da augurarsi che prima o poi abbia un  seguito, magari più elaborato, che approfondisca le tematiche di fondo  qui appena accennate. 
            		 Longevità 7: 
            		 Probabilmente la prima lettura si concluderà in una debacle, ma già con la seconda sarà possibile venire a capo di alcuni misteri che il libro nasconde. Probabile che con la terza il lettore mediamente esperto riesca a conquistare l'epilogo migliore. 
            		 Difficoltà 7: 
            		 Elevata data la semplicità con cui la nostra riserva di punti si esaurisce. Ma, considerata anche la brevità del libro, con un po' di perseveranza si raggiungeranno risultati positivi. 
            		 Giocabilità 7.5: 
            		 L'ottima prosa, valida e in linea con quella dei volumi classici anni '80, dispone l'appassionato a immergersi nella lettura con una certa voglia. Lo snello ma efficace sistema regolamentare e l'ottima interattività aiutano a immedesimarsi ancora di più: ci sentiremo facilmente parte dell'equipaggio di vascelli che hanno fatto la storia della fantascienza horror (chi ha detto Alien?). 
            		 Chicca: 
            		 / 
            		 Totale 7: 
            		 Una accattivante opera prima fin troppo breve considerando i validi spunti che offre. Personalmente spero con forza che prima o poi abbia un seguito... |