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40 Anni di Lupo Solitario in Italia: quale, tra i volumi della serie Ramas (Kai), è il tuo preferito?

I Signori delle Tenebre - 18.1%
Traversata Infernale - 32.7%
Negli Abissi di Kaltenland - 17.1%
L'Altare del Sacrificio - 9%
Ombre sulla Sabbia - 12.1%
Non so/Non riesco a scegliere - 11.1%

Voti totali: 199

Recensione

Lupo Solitario 31: Il Crepuscolo della Notte Eterna
Edizione Vincent Books 2021
autore/i Ben DeVere,Joe Dever,Vincent Lazzari
Recensore spadadelsole

Il penultimo volume della saga inizia in un momento disperato, persino per gli standard a cui il Lupo ci ha abituati: il terribile Vashna è finalmente tornato in vita, il Maakengorge si espande sempre di più e il ritorno di Agarsh il dannato, il più potente campione di Naar è prossimo. Dopo una terribile battaglia, Lupo solitario deciderà di dividere i compiti, assegnando a sé stesso la missione di affrontare Vashna e a noi di impedire la risurrezione di Agarash.

Ma non saremo soli, grazie all’aiuto di vari alleati, in primis Oberon che ci accompagnerà per quasi tutto il volume. Un riassunto dettagliato delle nostre turbinanti vicende e dico turbinanti proprio perché ne vivremo davvero di ogni tipo, non sarà inserito in questa recensione poiché sarebbe un delitto rovinare la sorpresa e abbandonarsi allo spoiler selvaggio. Mi limiterò a dire che il volume sarà davvero estremamente lineare, con una sola vera scelta a metà storia riguardo a quale posto esplorare per scoprire dati importanti sul nostro nemico.

Ciò potrebbe suonare deludente, ma non ce ne accorgeremo quasi dato il gran numero di battaglie e di eventi e di tradimenti che vivremo. Prima ancora che una storia di viaggio, infatti ci gusteremo una storia d’avventura così adrenalinica da non far sfigurare il volume in un ipotetico confronto con i più frenetici capitoli dei I Guerrieri della strada.

Ma sarà anche un viaggio nel tempo in cui impareremo molto riguardo alla storia del Magnamund. La compagnia di Oberon, poi, si rivelerà interessantissima, una vera marcia in più. Altra marcia sarà data dalla possibilità di usare le arti superiori al massimo potere, con tanto di una splendida sorpresa finale.

Valutare il livello di difficoltà, invece, non sarà facile. Da una parte i combattimenti saranno molti ma tutto sommato abbordabili per un veterano, mentre per un novizio sarà molto difficile. Per entrambi, poi, ci saranno poche instant death ma una micidiale a fine volume ed evitabile solo se sia in possesso di almeno un oggetto recuperato in precedenza.

Lo stile di scrittura è ottimo, con paragrafi spesso interminabili, il che potrebbe essere valutato come un pregio o come un peso a seconda del tipo di lettore che ha in mano il tomo. Molto bello, comunque, il processo di crescita del giovane Gran Maestro, ormai maturo come non mai e al centro di molte sfide per dimostrarsi degno di aiutare Lupo Solitario nel guidare il nuovo ordine e di essere un vero campione del bene.

In definitiva siamo in presenza di una bella storia che prepara la conclusione della saga nel migliore dei modi e che dà ragione a Joe Dever e alla sua predizione secondo cui “Nessuno ha la minima idea del modo in cui gestirò la conclusione negli ultimi quattro volumi della saga. Sarà una cosa stupenda e ci sarà anche Oberon”. Decisamente è questo il vero nuovo ordine dei Ramas che ha spazzato via i miei dubbi non solo sul nuovo ordine, ma anche sul primo volume della quadrilogia conclusiva. Come longevità invece, sono indeciso. Da una parte è bassa perché si può sviscerare praticamente tutto con la prima lettura, dall’altra ii molti spunti dal punto di vista storico e letterario potrebbero invogliare i più assatanati a rileggerlo molte volte. Per quanto un volume più maneggevole non sarebbe stato sgradito, anche perché l’altezza è il doppio rispetto a Le Tempeste del Chai.

Longevità 7: 

A dispetto della mole del volume l'avventura si esaurisce in tempi ragionevoli e non ci sono grandi motivi per rileggerla subito, a causa di una interattività abbastanza limitata. I più appassionati potranno frugare tra le pagine in cerca di notizie aggiuntive e chicche storiche.

Difficoltà 8: 

In linea di massima ben equilibrato, soprattutto se siete esperti e ben equipaggiati dalle precedenti avventure. In caso contrario preparatevi a una valanga di combattimenti difficili per un novizio e una temibile instant death nel finale.

Giocabilità 9: 

Il solito, solido regolamento, tanti spunti e molteplici varianti sul tema, occasioni atte a sfidare il lettore sotto vari punti di vista che si susseguono. Il tutto accompagnato da uno stile narrativo di elevato valore, soprattutto se non vi spaventano i molteplici paragrafi "fiume".

Chicca: 

/

Totale 8: 

Un enorme progresso rispetto al fiacco volume 29 e all'interlocutori 30, la stretta finale della vicenda di Lupo Solitario entra nel vivo e si nota. Un buon volume che introduce bene quello conclusivo che, ci auguriamo, sarà un capolavoro.