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Recensione

Fantastica Game 1: Torri Stregate
Edizione Giunti Marzocco 1993
autore/i Stephen Thraves
Recensore uraniborg

Sembra che la residenza che fu di Sir Edward Oastley sia infestata da numerosi e terrificanti spettri, al punto di meritarsi l'appellativo di “Torri stregate” da parte degli abitanti della zona, ben attenti a non avvicinarsi al sinistro maniero. Ma qualche coraggioso si è avventurato tra le stanze buie, attirato dalla voce secondo cui nella tenuta ci siano nascoste delle collane di valore inestimabile. Nessuno però ha avuto successo nella ricerca, anche perché nessuno ha resistito alle spettrali apparizioni pronte ad accogliere ogni visitatore.. E' arrivato il momento di avere la meglio sulla malefica tenuta, e di mettere le mani su quelle splendide collane! Nel nostro tentativo saremo accompagnati dall'eccentrico professor Bones (!), esperto di fantasmi, e dalla Signora Crumble, nota medium sempre accompagnata dal fedelissimo, ma non coraggiosissimo, segugio Spooks. Prima di varcare il sinistro cancello che ci separa dall'avventura, dovremo scegliere quale oggetto portarci dietro: una mappa della tenuta e dell'ampio parco, il testamento di Sir Oackley che, grazie ad una serie di simboli, sarà utile per decifrare molti dei messaggi sparsi per la casa, o un sigillo stregato in grado di decodificare molte scritte criptate. Per volontà del defunto potremo scegliere un oggetto soltanto.. A questo punto non resta che iniziare la ricerca, sperando di non incontrare più di due fantasmi, poiché alla terza apparizione il terrore prenderà il sopravvento ed abbandoneremo l'impresa a gambe levate. Oltre alla esile trama, in queste poche righe, ho riassunto anche il regolamento di questo Torri Stregate. C'è un unico ulteriore elemento da ricordare, che va completare l'equipaggiamento iniziale: un dado magico i cui lanci decideranno quale personaggio (tra il lettore, il professore e la medium) dovrà compiere le varie prove. Sarà il testo a dirci quando usarlo, ed è inutile dire come questo espediente renda il gioco estremamente casuale.

Torri Stregate fa parte della collana Fantastica game della Giunti che, seguendo una logica editoriale discutibile, ha riunito insieme titoli da giocare in coppia, complessi e pensati per un pubblico più adulto, e avventure per singoli giocatori con un target di giovanissimi ed una giocabilità elementare.

Stephen Thraves, a cui si deve questo titolo, è probabilmente l'autore più bistrattato dagli appassionati di game books. Seppur vanti nel proprio curriculum piccole perle quali Sfida di coppa e Passi nella nebbia, all'autore inglese non viene perdonato uno stile basato su trame risibili e su di uno schema di gioco granitico, sempre rigorosamente uguale titolo dopo titolo (tre obiettivi da raggiungere, tre oggetti utili tra cui scegliere, tre possibili errori prima di essere sconfitti). La componente fortuna poi, diventa praticamente essenziale per completare le avventure positivamente, costringendo il lettore a sperare in una concatenazione assurda di circostanze. Va comunque tenuto conto che il target per cui scrive è decisamente più giovane di quello dei vari Dever, Jackson, Morris e via dicendo. Gli stessi personaggi affidati al lettore ne sono testimonianza: l'amico di Peter Pan, il reporter del giornalino scolastico.. In questa ottica le avventure di Thraves si riescono ad apprezzare come semplici intrattenimenti per un giocatore meno esperto, o che abbia voglia di passare il tempo senza spremersi troppo le meningi. Fatte queste riflessioni, Torri Stregate diventa uno dei suoi libri più riusciti; un delizioso giretto in uno di quei pacchiani tunnel dell'orrore dei luna park di quartiere. Una volta fornitoci lo scopo (trovare i gioielli), non ci resta che esplorare giardini incolti, cimiteri, pozzi scuri, e le numerose stanze della casa, sempre in compagnia dei nostri bizzarri compagni d'avventura. Come in ogni caccia al tesoro che si rispetti, con un po' di pazienza e molta fortuna potremo anche portarci a casa i preziosi cimeli. Ma poco importa, il divertimento sta tutto nella ricerca, anche perché il finale (altro marchio di fabbrica dell'autore) è liquidato in un paio di laconiche righe.

Longevità 6.5:  I luoghi da esplorare non mancano, con poca fatica è un'avventura che si può riprendere in mano con piacere.

Difficoltà 5.5:  come abbondantemente sottolineato, ci si affida completamente alla fortuna. E' quasi impossibile avere successo al primo colpo senza imbattersi in tre spettri.

Giocabilità 7:  Una semplice caccia al tesoro in un'ambientazione da racconto del brivido per giovanissimi.

Chicca:  Nella edizione originale inglese, Torri Stregate fa parte della collana Ghost Adventure Game , che comprendeva tre titoli. Ogni volume aveva in allegato un kit di gioco, comprendente il dado e i tre oggetti tra cui scegliere, proprio come I Fantastici 5 usciti anche in Italia, dei quali era simile anche l'aspetto grafico delle copertine.

Totale 6.5: