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Recensione

Watson Mini Gamebook : Natale in Casa Lestrade
Edizione Watson Edizioni 2021
autore/i Alberto Orsini
Recensore Yaztromo

Natale a casa Lestrade è l'investigazione successiva a La Lega dei Capelli Rossi, che e' il seguito di Prima con Delitto, tutti librogame scritti da Alberto Orsini e pubblicati da Watson Edizioni. Ci sono pero' diversi punti non in comune tra le tre opere.

Prima con Delitto e' un classico librogame con 300 paragrafi e un regolamento "leggero"; La lega dei Capelli Rossi e' un "corto" da 40 paragrafi condiviso gratuitamente in un primo tempo, poi venduto come spillatino a prezzo basso e in bundle con un altro volume della serie regolare Watson, con un regolamento ulteriormente semplificato (ci sono solo cinque indizi e, a fine libro, la "galleria dei trofei" che sfida il leggiocatore a rileggere e a trovare tutti gli indizi possibili); Natale a casa Lestrade ha 90 paragrafi, è possibile reperirlo in formato cartaceo in abbinamento all'acquisto di un qualsiasi altro librogame Watson al costo di 5 euro, e ha un regolamento più complesso, simile a quello di Moriarty - Il Napoleone del crimine, pubblicato sempre da Watson Edizioni, ma scritto da un altro autore (Antonio Costantini).

In pratica, Alberto Orsini allunga di più' del doppio la lunghezza del precedente "corto" a condivisione gratuita e prende un po' in prestito il regolamento di un altro autore della stessa serie pubblicata dallo stesso autore. Non si può certo dire che Watson Edizioni non sia aperta alle sperimentazioni!

La protagonista di questo librogame e' sempre Rebecca Hurley, come nei precedenti librigame dello stesso autore a tema Sherlock Holmes, e questa volta si trova per combinazione invitata alla cena di Natale di casa Lestrade, l'ispettore di polizia tanto legato a Sherlock Holmes. Poco prima della cena, la figlia dell'Ispettore chiede a Rebecca di ritrovare una lettera compromettente che può esserle stata sottratta solo da un altra delle persone presenti in casa.

Nel tempo che intercorre tra gli aperitivi e il dolce, parlando con gli altri invitati e facendo rapidissime quanto furtive perlustrazioni delle stanze di casa Lestrade, Rebecca dovrà capire cosa stia veramente succedendo tra i commensali, intuire moventi e opportunità di ognuno di loro, raccogliere indizi e prove, e finalmente ritrovare il prezioso documento; il tutto senza destare sospetti nel padrone di casa che, per esplicita richiesta della figlia, non dovrà capire nulla di ciò che sta accadendo.

A questo punto, Sherlock Holmes in persona arriverà in casa giusto in tempo per il dolce, ma non a mani vuote (dalla sua ultima indagine in Italia reca con sé un pandoro, dolce da poco inventato). In pratica, Holmes funge da controllo finale e giudicherà se abbiamo identificato correttamente le prove, il colpevole e il movente.

Sicuramente molti lettori avranno notato l'assonanza del titolo con Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo, e difatti l'intreccio famigliare è praticamente lo stesso, con i nomi trasposti in Inglese e la passione del capofamiglia che non è esattamente quella per il presepe, ma piuttosto per l'albero di Natale.Sicuramente e' un riferimento / omaggio ad un intreccio famigliare interessante, ma questa operazione in una ambientazione "Sherlock Holmes" mi è parsa forzata.

La meccanica dell'investigazione è molto interessante, ma più complessa di quella della Lega dei Capelli Rossi: ci sono sempre gli indizi, questa volta dieci e con parole codice, ma la cosa più intrigante è che ad ognuno di essi è collegato un numero (positivo o negativo) che va addizionato o sottratto al numero del paragrafo nel quale si vuole usare detto indizio per far progredire le indagini.

Se si somma o si sottrae l'indizio sbagliato o lo si tira in ballo in un momento inopportuno, si va a finire in un paragrafo che non ha senso e si deve tornare indietro. C'e' anche un uso diffuso di "crocette" che vengono impiegate quasi sempre per conteggiare le ore che passano, in quanto questa investigazione ha molto poco tempo a disposizione e non ci sono grandi margini di errore.

Alla fine del librogame non c'e' la galleria dei trofei, ma una sfida a trovare tutti i riferimenti a Natale a casa Cupiello, che e' un po' sfida, un po' rivelazione, meno interessante, per come e' presentata, della "galleria dei trofei", specialmente per un leggiocatore che magari è appassionato di Conan Doyle, ma meno di De Filippo, cosa legittime per un librogame che e' chiaramente collegato al mito di Sherlock Holmes.

In generale, il "nuovo" regolamento permette all'autore di strutturare un'investigazione più complessa e raffinata, in un ambiente ristretto nel quale non ci sono azioni che mandano avanti la storia (tranne il primo, il secondo, il dolce...) ma obbliga il leggiocatore a prendere nota del tempo che passa, degli indizi e dei numeri associati... Nella Lega dei Capelli Rossi gli indizi erano solo cinque e denominati con le lettere A, B, C, D, E, facili da ricordare solo con la memoria, mentre in Natale a casa Lestrade sono dieci e bisogna ricordare sia le parole codice che i punteggi (positivi o negativi) associati, inoltre è necessario memorizzare quante "crocette" abbiamo maturato: difficile, senza carta e penna. Forse trasformare questa investigazione da (praticamente) cartacea a elettronica potrebbe essere un'idea vincente.

Longevità 6.5: 

Come molti investigativi, una volta sbrogliato l'intreccio e risolto il mistero, non c'e' grande stimolo a riprendere in mano il volume, ma l'investigazione e' più complessa di quello che sembra: ci sono indizi che e' meglio trovare in un certo ordine, ci sono più finali con diversi gradi di successo o di insuccesso, e tutto questo migliora la longevità. Chi conosce Natale in casa Cupiello può rovinarsi un po' la sorpresa durante l'investigazione e forse questo potrà ridurre la longevità.

Difficoltà 7.5: 

Il livello di difficoltà è abbastanza alto, ma ben dosato, tanto da essere decisamente più stimolante piuttosto che frustrante.

Giocabilità 6.5: 

Forse il librogame precedente della stessa serie vi aveva abituato a fare tutto a mente... questa volta dovrete prendere note e sommare/sottrarre. Questo abbassa un po' la giocabilità e la scorrevolezza di questa nuova investigazione, ma forse una versione elettronica potrebbe salvare capra e cavoli...

Chicca: 

Sicuramente le descrizioni dei vari personaggi sospettati e dei loro atteggiamenti. tutte realizzate con grande abilità da un autore evidentemente ispirato.

Totale 7: 

La sfida dell'autore e' interessante e ben portata come tecnica compositiva e come contenuti, il libro è divertente e vi terrà impegnati per un po'. Personalmente ho trovato i riferimenti a De Filippo in una avventura chiaramente ispirata a Sherlock Holmes sono un po' forzati e fuori luogo.