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Recensione

Django 1: Il Grande Django
Edizione Librogame's Land 2014
autore/i Federico Bianchini
Recensore spadadelsole

Apparentemente questo volume vuole affrontare una sfida senza speranza: avere come protagonista una figura classica del western all’italiana, di grande impatto e molto amata dagli appassionati, gestire un regolamento pesante, complesso e sfaccettato, nonché assolvere il classico compito del primo volume della serie ovvero essere interessante per invogliare i lettori a proseguire e fungere contemporaneamente da tutorial.

Il tutto, poi , in appena 220 paragrafi . Le premesse sembrano costituire un cocktail perfetto per un flop rovinoso, così non ho potuto dissimulare una punta di sorpresa accorgendomi che tutte le premesse sono state rispettate e Federico Bianchini, ancora una volta, è stato in grado di vincere alla grande la scommessa. Ma andiamo con ordine.

Nella prima metà dell'avventura vivremo le classiche vicende da western e saremo piacevolmente intrattenuti da scene-cliché che ci aiutano a entrare nel clima; improvvisamente la situazioni si evolve quando riceviamo il telegramma di un caro amico e decidiamo di recarci in un villaggio spettrale e poco popolato, sito accanto ad una miniera d’argento abbandonata.

Alcune donne sono state rapite e non sembra proprio che sia colpa di banditi. Cala infatti la minacciosa l'ombra dell’occulto, di culti sanguinari e misteriosi e, assieme al nostro amico, dovremo visitare le miniere mettendo a repentaglio la vita. Ma ciò che troveremo andrà oltre ogni peggiore immaginazione, per cui dovremo sparare parecchio per salvare e per salvarci.

Certo la difficoltà nelle labirintiche miniere sarà alta ma basterà un poco di pazienza per dipanarne il mistero e trovare il percorso giusto che ci porta dritti allo scontro finale. Attenzione perché, nella tradizione di alcuni grandi classici del passato come Il Castello di Tenebra di J. H. Brennan, trovare la corretta via richiederà una certa attenzione e la capacità di scovare anche passaggi celati.

Le possibilità di morire, esaurimento di punteggi a parte, non saranno moltissime, così come le instant death; ci penseranno le sparatorie a svuotare impietosamente i nostri punteggi di vita ma... Avremo molte più chance se saremo leti e capaci di sparare per primi.  Indubbiamente Federico Bianchini riesce a realizzare un ottimo volume, superando una sfida difficile e facendo coabitare occultismo e western, senza annacquare nessuno dei due temi.

Certo l’avventura rimane breve e la longevità bassa, poiché si riesce a vedere praticamente tutto con una sola lettura, ma è comunque solo un peccato veniale.  La caratterizzazione del personaggio è ottima, per cui, dato che finalmente abbiamo una serie dedicata al western, indossatene senza paura il cinturone, scegliete la pistola che ritenete migliore e via, il Texas vi aspetta.

Longevità 6: 

Il volume è breve e già in sede di prima lettura si riesce a vedere quasi tutto. Se volete esplorarne ogni diramazione ce ne vorrà una seconda, ma non di più. Si riprende comunque volentieri in mano dopo qualche tempo, anche grazie alla brevità e al piacevole stile narrativo.

Difficoltà 7: 

Non alta in sé ma i nostri punti saranno prosciugati senza pietà, dato che avremo combattimenti e difficoltà crescente. Se riuscite a sopravvivere agli scontri avrete buone possibilità di vedere la fine, considerando che ci sono pochissime instant death.

Giocabilità 8: 

Un ottimo regolamento, personaggi e ambienti ben caratterizzati che ci fanno immedesimare parecchio, il solito stile di scrittura massiccio di Bianchini. Ottimi ingredienti per un manicaretto estremamente divertente, al netto della brevità.

Chicca: 

/

Totale 7.5: 

Un valido volume, consigliatissimo per approcciare la collana e vivere un'avventura interattiva western (sono abbastanza rare se ci pensiamo). Inoltre funge da introduzione al secondo, meraviglioso, capitolo della serie, e solo per questo è da non perdere...