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I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Aloona ha scritto:



- par 25. Manca un passaggio: (almeno alla prima giocata) non sono mai passata per la casa dei liberi (scelta all’inizio del parco) ma qui mi trovo l’opzione di “tornare alla casa e accettare l’invito dei liberi”. Quale invito e quale "tornare", se è la prima volta che ci vado?

- A questo proposito: la casa dei liberi è aperta al pubblico? Mi lascia perplessa.

No, Aloona: rileggi bene il par. 25

Superò una casa sulla cui soglia stavano tre liberi: i
loro lineamenti erano rilassati, gli occhi bene
aperti a gustarsi il mondo. Uno di loro gli fece cenno di avvicinarsi. Lo ignorò.

Questo è l'invito cui fa riferimento l'opzione.
E la casa è aperta perché stanno facendo la versione 3.0 di quello che negli anni '70 si sarebbe chiamato un partouze, insomma un'orgia.
Del resto è abbastanza evidente che in questa distopia non c'è (quasi?) altra violenza oltre a quella di fondo dei demiurghi; quindi le case aperte non dovrebbero stupire.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Charles, ma nel mio percorso io non ho mai attraversato quel punto. Ecco cosa intendevo.
E' chiaro che c'è un riferimento a qualche altro paragrafo in cui l'invito c'è, ma evidentemente non ci si arriva da tutti i percorsi e quindi sarebbe meglio un "raccordo".

Comunque (clamoroso) ho sfruttato ogni minuto libero per andare avanti e (clamorosissimo) mi trovo felicemente costretta a rivedere le mie perplessità. Speravo che andando molto avanti le cose si sarebbero chiarite, anche se per un terribile istante credevo di no ed in quel caso avrei prenotato la Casa del Riposo dal dolore, considerato che invece il soggetto è PROPRIO la MIA "cup of tea".
E' stata veramente una crisi, anche perché, come sempre in questi casi, sono nell'imbarazzo di giudicare un racconto-game senza sistema di gioco; quando è così che si fa? Considerarlo una mancanza è ingiusto nei confronti della scelta dell'autore, specie quando tutto fila bene; tralasciare questo fatto è ingiusto nei confronti di chi ha spremuto le meningi per un sistema, rendendosi la vita difficile ed il tempo per stendere la narrazione più sottile… boh. O_o;

La scrittura è impeccabile. Questo è un racconto che meriterebbe certo la pubblicazione anche in forma di romanzo, con delle vere perle quali la Casa del Riposo, il "sondaggio" mentale, l'idea della conoscenza globale condivisa e tanti altri passaggi. Il dubbio sul perché non ci trovino, pur sapendo tutto si è chiarito più avanti nel "genere" di conoscenza condivisa che viene specificato come "trasmissione di informazioni" ed anche il modo in cui il vecchio del parco ci conosce. Ho chiaro anche, finalmente, cosa siamo di preciso.
Apprezzo molto il fatto che non vi sia un solo modo di "liberarci", per quanto la liberazione intesa da Cameron sia una, quindi vi siano diversi finali interpretabili e nessuno realmente "giusto"; anzi, alcune di queste "liberazioni" alternative mi sono sembrate addirittura preferibili.
Mi resta una perplessità e cioè perché altri infanti malati vengono mandati alla Casa del Riposo e Cameron, affetto da un morbo del sangue inguaribile, no e gli viene trovato lavoro?

A proposito, ma perché nell'introduzione si parla di Cameron come un dodicenne e viene definito, anche nei pensieri del medico, "uomo"? E' una domanda che farò all'autore, si intende che a 12 anni si è adulti suppongo (come anche viene detto durante il "sondaggio"), ma perché allora in tutto il resto del libro Cameron viene considerato "infante"?

In tutto ciò, ho deciso che un 8,5 se lo becca. Darei 9 alla sola scrittura, ma ho deciso di non far torto a chi ha creato anche un bel sistema di gioco e non se l'è cavata male neanche a scrivere.
Faccio comunque mille complimenti all'autore e gli consiglierei vivamente di scrivere racconti, se non proprio romanzi, non fosse che probabilmente già lo fa.
E se non lo fa è un pazzo.

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Aloona
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Aloona, mi metti sotto spoiler "che cosa succede in Liberami, disse l'uomo"? Io non ci ho capito una mazza e la storia mi incuriosisce. ho capito solo che la "liberazione" è una specie di connessione mentale universale condivisa. Giusto? Please, spoilerami sto corto...

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Mornon
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Aloona ha scritto:

Charles, ma nel mio percorso io non ho mai attraversato quel punto. Ecco cosa intendevo.
E' chiaro che c'è un riferimento a qualche altro paragrafo in cui l'invito c'è, ma evidentemente non ci si arriva da tutti i percorsi e quindi sarebbe meglio un "raccordo".

Ma no! Hai la testa dura! Quel brano è preso dallo stesso paragrafo 25 e quindi l'hai attraversato! E NON c'è un riferimento a qualche altro paragrafo: l'invito è il cenno; basta, non c'è altro. Non sembri aver capito abbastanza i costumi dei liberi. Sei distratta come me quando leggo un articolo di finanza.

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Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Oh non mi ero accorta. O_o
Eppure l'ho riletto due volte, anche se alla solita ora canonica. I costumi dei liberi li ho capiti benissimo, ma avevo specificato che stavo procedendo a rilento e molte cose si sono chiarite meglio in seguito.
Più che orgia, una seduta pseudo-spirituale in quel caso. L'orgia c'è in casa di "Ziggy".  smile2
Comunque il paragrafo 25 era talmente un dettaglio che ai fini del voto poco conta.

Per Mornon (e per i Ramas!)

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Praticamente, su quest'isola "producono" infanti, cui verrà (una volta "adulti") impiantata una placca che gli darà la "libertà": la libertà è un sistema di connessione con il resto della società, che rende le parole superflue e mette in grado tutti di comunicare con tutti e di acquisire la conoscenza di tutto ciò che è "messo per iscritto". In realtà, è un elaborato sistema di controllo messo in atto dai primi "demiurgi" dei liberi (come si scopre se accetti di farti "liberare" dall'ex assistente di Jordan), ex umani che hanno rinunciato ai propri corpi per il potere di controllare le menti. Con una placca nella testa basta pensare ad una qualsiasi cosa esistente per averne tutti i dati immediatamente e basta mettersi in comunicazione con gli altri per avere l'immediata risposta di tutta la comunità (che spesso decide tramite "sondaggi" le sorti dei compagni); piccola pecca: quando ciò che si pensa non è esistente e non è quindi "scritta" si ode uno strano rumore di fondo, che è definito Il Nulla o rumore del Nulla; tale Nulla, scopriamo essere la "voce" dei demiurgi, cioè il rumore della loro presenza. Il Nulla ha assunto nella società dei liberi una valenza spaventosa quasi sacra.
Le placche si alimentano con il flusso sanguigno, ma Cameron è ammalato dalla nascita di un morbo che colpisce appunto il sangue e lo rende inadatto all'impianto; tecnicamente, quindi, non sarà mai libero. La sua unica speranza viene da questo medico Jordan, che durante il suo servizio sull'isola gli prospetta la possibilità di liberarsi (scopriremo in seguito, tramite un macchinario che si alimenta a pile anziché col sangue). Da qui la fuga e la ricerca di Jordan, che potrà portare a scoprire la verità sulla "liberazione" ufficiale, ma anche altri modi di essere finalmente "liberi" (tramite l'affetto di una famiglia, l'accettazione della propria vita ed altre amenità).

(E secondo me tu sei un grandissimo paravento)

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Aloona
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

In effetti alla prima lettura non si capisce abbastanza che stanno ascoltando il "rumore di fondo"; però al contempo nella casa e nel giardino si stanno anche "mischiando", diciamo che quello è l'angolino di autoconsapevolezza per i più anziani e frikkettoni.
Ma perché le distopie dipingono quasi sempre una versione andata a male del movimento hippy?

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Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Suppongo, perché la cosa più probabile in una società alienata e massiva sia ricorrere a sistemi alternativi di "alineazione" e ricerca dello spirituale. Il che ricorda sempre molto gli hippy con le loro "sette", l'uso di droghe allucinogene e del sesso libero come forma di "comunione". Qui tutto ciò è svuotato della sacralità realmente avvertita al tempo, lasciandone solo gli aspetti "formali" ed un nichilismo più simile a quello dei rave e delle sette degli anni '90; la ricerca di qualcosa che stordisca e colmi il senso di vuoto di un'esistenza senza stimoli.

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Aloona
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

O piuttosto con un eccesso di stimoli?

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Charles Petrie-Smith
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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Ok, capito... grazie!

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Re: I CORTI 2014 - Liberami, disse l'uomo (23-29 Giugno)

Mmmm… si potrebbe dire l'uno e l'altro, Charles. Tutti gli stimoli sono artificiali e io quindi non li vedo tali in senso umano; in realtà gli unici che sembrano avere stimoli autentici sono i contadini per quanto sono dei "liberi" anche loro. Paiono però avere uno spirito più autentico, dato dal lavoro manuale.

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Aloona
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