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Come dice il nome stesso Pirati: Diario di un Eroe – Libro 2 è il seguito di Pirati: Diario di un Eroe – Libro 1, anch’esso un “fumetto-gioco” (“BD dont vous êtes le héros” in originale) pubblicato in Francia dalla Makaka Editions nel 2014 e in Italia dalla Cranio Creations alla fine dello stesso anno. Esattamente come il suo predecessore anche questo “fumetto-gioco” fa propri alcuni elementi classici dei librogame, come la suddivisione in paragrafi, la presenza di un inventario e di alcune caratteristiche, ma senza applicare all’avventura elementi casuali: non sono presenti lanci di dado o estrazioni di numeri e anche i valori iniziali delle skill sono fissi ad ogni partita, dipendendo esclusivamente dalla tipologia di personaggio scelto tra i quattro disponibili.
Rispetto al Libro 1 troviamo due caratteristiche in più, l’intuito e la pirateria, ed un nuovo personaggio, la piratessa: si rivelerà la più bilanciata tra i quattro. In generale l’intero impianto di gioco è stato profondamente rivisto, non so se per la maggior esperienza acquisita dallo sceneggiatore Shuky o in risposta a possibili critiche ricevute per l’impostazione del Libro 1.
Pirati 2 comincia dove il precedente terminava, ossia alle porte di una città fortificata, che farà da sfondo all’intera avventura.
A inizio partita il giocatore viene posto di fronte ad alcune domande e “dilemmi morali” per stabilire il suo punteggio iniziale di pirateria, che sarà la caratteristica più importante del gioco: un punteggio da 0 a 9 ci permetterà infatti di accedere all’area “per bene” della città, mentre un punteggio superiore a 10 ci relegherà ai bassifondi (se si ottiene un punteggio iniziale di 10, il libro ci costringerà con un espediente ad alzarlo o abbassarlo di un punto).
Il giocatore sarà quindi chiamato ad esplorare la zona scelta e ad interagire con gli abitanti, portando a compimento missioni secondarie e risolvendo enigmi – a volte anche relativamente complessi – per poter guadagnare degli “indizi” su quale sia il paragrafo risolutivo per concludere la missione.
E qui sta l’aspetto più interessante di Pirati 2: le due parti della città non sono comunicanti tra loro (o quasi). E’ possibile, a fronte di una modifica al punteggio di pirateria, spostarsi dai bassifondi alla città alta e viceversa; tuttavia gli indizi di una zona non saranno compatibili con quelli dell’altra.
Ciò significa che Pirati 2 contiene a conti fatti due avventure distinte al suo interno, con in più la possibilità per i giocatori più smaliziati di cercare di ottenere un “punteggio perfetto” agendo sui punti pirateria in modo accorto e completando entrambe le zone in una sola tornata (anche se non sono ancora sicuro che sia possibile ottenere proprio TUTTO in una sola partita).
I disegni sono ancora una volta splendidi, anche se mancano un po’ i paesaggi estesi che caratterizzavano il Libro 1 e le ambientazioni tendono giocoforza a ripetersi.
Una lode speciale al disegnatore anche per aver nascosto egregiamente le due illustrazioni risolutive tra le 359 che compongono il libro, rendendo difficilissimo incapparci per sbaglio mentre si sfogliano le pagine. Altra menzione di lode per il problema conclusivo: anche una volta raccolti tutti gli indizi non sarà semplicissimo risolverlo.
L’adattamento è stato effettuato con più competenza e personalmente non ho riscontrato imprecisioni paragonabili al gravissimo errore commesso nel Libro 1. L’unica eccezione è la richiesta di una vecchietta della città alta, che vi chiederà di trovare il suo gatto “rossiccio a righe bianche”: l’animale in questione ha in verità le righe arancioni… ma lo strafalcione è presente, identico, anche nella versione originale!
In generale, comunque, la lettura scorre fresca e sempre piacevole. Le cose da fare sono tante, tantissime, e il fatto che lo spessore del libro sia dimezzato rispetto al precedente non deve trarre in inganno: stavolta ogni illustrazione contiene rimandi da seguire o un enigma da risolvere.
Tanti sono anche gli appunti che sarà necessario prendere lungo la strada: Pirati 2 richiede certamente maggior impegno mentale rispetto al suo predecessore ed è quindi meno adatto ai bambini e ai lettori meno esperti (va detto che è presente una versione “semplificata” del problema conclusivo per i pirati giovani, ma personalmente non l’ho trovata poi così tanto “semplice”).
Il che può anche essere un pregio, a seconda di come la si vede.
Da notare infine la presenza di un rimando al primo libro per il già menzionato “enigma del cimitero”, reso molto più difficile da risolvere nella nostra versione per via di un contrasto cromatico infelice. Ed è un peccato, perché impedisce l’accesso a una piccola parte della città anche nel libro 2. Cercando di evitare spoiler posso dirvi: prestate attenzione alla scritta, non ai disegni, e riuscirete a trovare il paragrafo nascosto.
Longevità 8:
Completare la zona prescelta a inizio partita vi porterà via molte ore di gioco. Poi ci sarà l’altra, se vorrete. Ed infine potreste cercare di combinare le due zone… Una certa complessità di fondo nel dover tener traccia di tutto può limitare la voglia di riprenderlo in mano a distanza di tempo.
Difficoltà 7.5:
I problemii sono ben strutturati e mai cervellotici. Vanno dai quiz di logica ai matematici fino al dover scovare paragrafi nascosti in svariati modi. L’enigma finale può risultare frustrante se siete poco pazienti.
Giocabilità 8:
Sistema di gioco ridotto all’osso, ma efficace. Le caratteristiche hanno l’unica utilità di aprire o chiudere certi path, mai fondamentali ma spesso utili per la risoluzione dell’avventura. Assolutamente necessario avere con sé carta e penna per annotare gli indizi e le missioni secondarie.
Chicca:
Le avventure della serie Pirati sono collegate tra loro: il Libro 2 rimanda ad alcuni paragrafi del Libro 1 e sono presenti illustrazioni create in funzione del Libro 3!
Totale 8:
Un fumetto-gioco molto migliore del suo predecessore, anche se forse più adatto agli amanti della Settimana Enigmistica piuttosto che a chi apprezza i librigame veri e propri! Utile per tener sveglia la mente e con delle illustrazioni magnifiche. Da acquistare assolutamente se si apprezza il nuovo corso del fumetto-gioco francese.
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