Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Cerca nel sito

Il Sondaggione!!

Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

Recensione

Realtà Virtuale 5: Cuore di Ghiaccio
Edizione EL 1995
autore/i Dave Morris
Recensore spadadelsole

Siamo alla fine del 22esimo secolo. A causa dell’uscita fuori controllo dei satelliti che regolavano il clima e del supercomputer che li gestiva, il mondo è da secoli caduto in una nuova era glaciale. Sembra che ogni speranza sia perduta, tanto che molti pensano che l’umanità non vedrà la fine del secolo entrante, in un mondo dove i ricchi sono pochi e cercano di dimenticare la realtà vivendo nel lusso più sfrenato, mentre la maggioranza della gente è stanca e imbarbarita.
Tu sei un avventuriero di grande esperienza che, per caso o per destino, viene a conoscenza della leggenda del cuore di Volent, un potentissimo oggetto nascosto sotto le piramidi, antico quanto il mondo, dai poteri incommensurabili, che si dice abbia creato il nostro pianeta. Che con esso si possa cambiare la situazione attuale? Perché non buttarsi nella caccia? Per prima cosa si deve decidere se imbarcarsi a Venezia o a Marsiglia, optando quindi per un viaggio in un clima artico o, al contrario, equatoriale. Raggiungere Marsiglia si rivelerà facile e veloce, ma il percorso sarà privo di attrattive e impedirà di mettere le mani su oggetti e password importanti. Il viaggio a Venezia, in un paesaggio gelido e pieno d’insidie, sarà difficile, ma ricco di soddisfazioni e utili scoperte. Così come sarà il soggiorno in città, che scopriremo piena di pericoli e poilo spostamento fino al Cairo in vaporetto. Viaggio che si potrà evitare se si avrà il coraggio di entrare in un “tempio maledetto” e rubare l’aereo (disegnato sulla copertina del volume) con cui si potrà raggiungere la destinazione finale in un attimo. Peccato però che, per guidarlo, sia necessario possedere una certa caratteristica. Giunti a destinazione, potremo visitare la base del super computer Gaia e poi entrare nelle catacombe ove è custodito il cuore, sorvegliate da trappole e feroci adepti. Ma non saremo soli perché altri avventurieri sono lì alla ricerca deil cuore: con essi potremo stringere alleanze o rivalità. Tra di essi vi è Boche, una sorta di tormentone del libro, un essere debole e infingardo che cercherà di seguirci durante tutta l’avventura. La grande innovazione del volume è da riscontrare nei molti finali, almeno sei, tra i quali è impossibile giudicare quale sia il migliore, dato che usare il cuore si rivelerà più arduo e deleterio del previsto, considerati i suoi incredibili poteri. Addirittura, tema raramente presente in un librogame (qualcosa di analogo si ritrova solo nel quinto capitolo della collana Bloodsword), potremmo decidere di suicidarci risolvendoci a esplodere insieme al cuore affinché nessuno lo usi…

Molti considerano questo volume come un capolavoro assoluto, il migliore tra tutti i librogame. Indubbiamente la storia è molto matura, le ambientazioni descritte benissimo e gli eventi decisamente variegati, al punto che un riassunto dettagliato degli stessi risulta impossibile. Personalmente sono rimasto affascinato dalla storia e dalla moltitudine di finali possibili, e dall’ambiente, che ricorda da vicino il cartone animato giapponese “Wolf Rain” realizzato alcuni anni dopo.
Tutte le potenzialità del particolare regolamento della serie “Realtà Virtuale” vengono ben sfruttate, ma ciò costituisce anche un limite, dato che, in questa collana, la parte interattiva e ludica viene spesso un po’ sacrificata. L’equilibrio inoltre non è sempre perfetto, dato che il viaggio in aereo rende il tutto un po’ troppo facile e quello a Marsiglia è inutile, anzi, fuorviante. Il risultato finale è comunque ottimo e, per molti versi, questa è davvero la storia più matura mai scritta in un librogame.
Essi però, lo dice il nome stesso, sono sia "libro" che "game" e la carenza nella parte ludica e i problemi di equilibrio non mi permettono di certo di togliere il titolo di capolavoro assoluto al terzo titolo della collana Guerrieri della Strada, La zona Omega.

Longevità 9.5:  Alta. C’è molto da scoprire ed è sempre bello rileggere la storia cercando di scovare nuovi percorsi per arrivare all'epilogo. Mezzo punto in più per la splendida trovata dei finali multipli.

Difficoltà 8.5:  Ottimamente settata, non è una passeggiata arrivare in fondo, ma si è evitato di dipendere troppo da dinamiche antipatiche o da un true path esasperato. Unico neo: se si riesce a mettersi ai comandi dell'aereo nascosto a Venezia (cosa comunque non facile), diventa eccessivamente semplice giungere all'epilogo.

Giocabilità 7.5:  Purtroppo lo splendore narrativo del volume non ha una controparte ludica all'altezza, ed è un peccato. Non stiamo parlando comunque di un lavoro indegno: ci sono delle situazioni divertenti e la struttura regolamentare di R. V. è abbastanza ben sfruttata.

Chicca:  /

Totale 8.5:  Un ottimo libro, ma non un capolavoro assoluto.