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Il Sondaggione!!

40 anni di Fighting Fantasy in Italia: quale, tra gli storici volumi tradotti da EL, è il tuo preferito?

Recensione

Gioca la tua Partita! 3: Basket Un Canestro per la Vittoria!
Edizione EL 2025
autore/i Luca Tebaldi
Recensore Dragan

Stessa spiaggia, stesso canestro


Squadra che vince non si cambia! Stesso titolo, “Librogame Basket”, stesso autore, Luca Tebaldi, stesse dinamiche di gioco e stessa trama, per proseguire la rinata collana a bivi di Edizioni EL, la storica casa triestina che negli anni Ottanta e Novanta fece del librogioco un fenomeno virale.

Proprio così. La seconda uscita sulla pallacanestro (160 paragrafi, 12,90 euro) è un sequel a tutti gli effetti: anzi, piuttosto è un “follow-up” come avveniva nella musica dance quando alla grande hit di un artista ne seguiva un’altra dello stesso autore sostanzialmente identica, con solo qualche nota invertita, per proseguire e prolungare ancora il successo.

Sulla falsariga del primo volume vanno, difatti, anche la bella copertina illustrata - come gli interni - da Alberto Orso, con una costola tutta arancio palla a spicchi, il logo librogame con marchio registrato che spicca in cima e il nome dell’autore posizionato dalla copertina alla quarta, a differenza di altre uscite recenti EL.

Anche stavolta il protagonista lettore andrà a interpretare il giocatore - non caratterizzato, perché genderless - di una squadra giovanile mista di basket che si contenderà con altre formazioni un torneo denominato “Un canestro per la vittoria!”, titolo anche del libro come pure avvenuto all’esordio.

La prima parte è tutta preparatoria con scelta del nome, numeri di maglia e del motto della squadra nonché identità e profilo del proprio giocatore: feature di personalizzazione interessanti che, comunque, non influiscono sul gioco. Quindi c’è la presentazione dei compagni di squadra, con schedine illustrate - confermato il roster del volume uno - che forniranno informazioni e blandi indizi per le partite.

Il torneo si disputa all’aperto su un playground da sogno in riva al mare (ecco una differenza di trama rispetto al primo volume) e coinvolge sedici squadre per complessive quattro partite prima di poter mettere le mani sul trofeo.

Confermata anche la formula. Il gioco si svolge a bivi con tre e talora quattro snodi chiave per ogni partita che generano diversi filoni narrativi, intervallati da lunghe sequenze lineari in cui ci si limita a saltare da un paragrafo all’altro per scoprire gli effetti che le proprie scelte avranno avuto. Il punteggio si orienta sempre più a seconda della bontà dell’opzione adottata, e una volta indirizzata bene o male la partita ai primi incroci sarà impossibile scansare il proprio destino di vittoria o sconfitta anche a fronte di ultime scelte del tutto erronee.

In tal senso è frequente il ricorso alla tecnica della “compressione” del tempo. Una volta che si è congelato il momento dell’azione decisiva e stabilito come concluderla nel bivio, i paragrafi successivi che svelano gli effetti vedranno, poi, il racconto farsi più frenetico, con interi quarti riassunti in poche righe e scarti di punteggio anche ampi compendiati con poche frasi riepilogative.

Passando alla trama, gli avversari da battere stavolta si chiamano Alieni in Ciabatte, guidati dall’altissimo Alex; Galli Supersonici, con il duo Federico-Roberta; Banana Skaters, con le “tre L” Leonard, Lavinia e Luke; infine i Dominatori e, tra essi, l’ineffabile Jalen. Caratteri semplici e di immediata comprensione, come si può intuire. Avversari, mai nemici, con il valore di inclusione e correttezza dello sport sano che viene sempre posto in evidenza, uno dei punti migliori di quest’opera interattiva.

Di tanto in tanto, giocate tecniche e tattiche vengono approfondite da schedine didascaliche “in game” segnalate con fondino grigio. Una peculiarità che va ad assumere anche un forte valore formativo e di avvicinamento al basket, assieme alla parte iniziale di riepilogo regolamentare: facilissima da stilare per Tebaldi, che è anche coach nella vita reale.

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Nota sulle valutazioni: nella “Longevità”, chi scrive dà un giudizio di quanto sia ben progettato il librogame in modo da essere giocato più volte, con nuovi percorsi e scenari e la possibilità di svolgere più partite senza esaurire filoni narrativi e ludici. La “Difficoltà” stima quanto sia complessa un’opera tra gioco e snodi: più il voto sale, più sarà complicato approdare alla fine. La “Giocabilità” è la summa di un sistema di gioco ben funzionante e non oppositivo verso il lettore e di una storia ben scritta e priva di errori. La “Chicca” accende una luce su uno o più aspetti con un punto di vista curioso, singolare o spesso simpatico. Il “Totale”, infine, non è una media delle tre votazioni precedenti (sebbene raramente vi si discosti troppo), ma un giudizio complessivo tarato anche sui gusti personali, sensibilità e fascinazioni del recensore.

Longevità 7: 

La snellezza del motore potrebbe invogliare a tentare nuove run percorrendo strade alternative a quanto già vissuto, anche se le avversarie e le principali situazioni-chiave del match saranno le medesime. Importante anche la differenza canestri: più aumenta più si sale nella “valutazione” finale, sfida che potrebbe condurre a giocare ancora.

Difficoltà 7: 

Specie se si è già avuto modo di sfogliare un’opera sportiva a bivi dello stesso autore, per i lettori smaliziati non sarà troppo improbo dipanare la matassa delle partite, azzeccare i bivi decisivi e accaparrarsi molto presto la coppa. Si spera possa essere più sfidante - ed entusiasmante - per i neofiti del genere, magari giovani, convincendoli ad appassionarsi sia a questo sport che a questo tipo di narrativa.

Giocabilità 7: 

Il gioco scorre fluido e garantisce un buon divertimento, con meccaniche collaudate e una trama rodata. Ma proprio questo, l’aver lasciato tutto intonso senza aggiungere uno spunto in più, una caratteristica nuova, una piccola svolta rispetto a Basket 1, rende questo sequel un clone del primo rispetto al quale si posiziona a un’incollatura.

Chicca: 

Alla fine del libro, come una vera “summer league” è prevista una sezione di uno contro uno cartacei contro i dieci principali antagonisti affrontati nel corso del torneo vero e proprio. La challenge è accattivante, in teoria si tratta di arrivare a 11 un canestro dopo l’altro, solo che gli esiti delle sfide si risolvono in una singola giocata che si basa esclusivamente sul caso: bisogna scegliere una lettera e leggere la sezione corrispondente per sapere come andrà a finire quel match. E delle 21 che compongono l’alfabeto italiano qui scelto, solo 3 lettere raccontano di un esito negativo. Insomma, per perdere questo mini torneo bisogna essere davvero sfortunati!

Totale 7: 

La cosa realmente importante è che questo Basket 2 sia stato pubblicato, indice di scelta convinta sui libri a bivi da parte dell’editore che anni e anni fa li ha creati. Ciò vale a dire che Basket 1 è andato bene e anche nella readership più giovane c’è interesse e curiosità per questi volumi. Nella speranza che EL e Tebaldi continuino a raccontare belle storie interattive con gli stessi entusiasmo e passione.