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[quote=Prodo][quote=Zakimos]Il giudizio deve essere espresso nel thread di cui all'art. 20. " [/quote] Perdonami è l'età, e dire che ho letto l'articolo 6 volte. Niente, gli occhi non volevano percepire l'ultima riga! A seguire il mio giudizio copiaincollato allora: [i]Sarò più breve degli altri anni nella disamina, perché sono in un periodo molto caotico: mi impegnerò però ugualmente a leggere e valutare tutti i racconti. Procedo ora con la mia analisi: Pro: 1) Lo stile narrativo è frizzante e coinvolgente. Come ha detto qualcuno il prologo di 8 e passa pagine poteva essere pesante, invece scorre via liscio come l'olio ed è molto piacevole da leggere. Questa encomiabile sapienza narrativa si conserva per tutta la durata del racconto, ed è una caratteristica capitale in un lavoro di stampo futuristico e vagamente cyberpunk come questo. I ritmi serrati e la capacità di raccontare interessando rendono la lettura davvero piacevole. 2) Ho apprezzato lo sforzo di motivare il lettore a variare il suo percorso indipendentemente dal risultato finale, ma soprattutto per la curiosità di esplorare a fondo l'intero complesso. Ho terminato il racconto al secondo tentativo, perdendomi quasi tutte le varianti sulla storia e sull'approfondimento della nostra vicenda personale (operazione, corpo meccanico, piani del dottore). Però ho raggiunto ugualmente il paragrafo 90 e l'epilogo, semplicemente facendo scelte prudenti e impossessandomi della pistola sfilata dalla fondina della guardia morta. Nonostante la vittoria sono tornato più volte sullo scritto, desideroso di approfondire ed esplorare tutte le svolte e le possibilità che la storia mi offriva. Secondo me questo è un gran pregio. Un corto per sua natura non offre grandi possibilità di evoluzione, e riuscire in pochi paragrafi a trovare il modo di garantire una grossa rigiocabilità è un evidente merito dell'autore. 3) Regolamento semplice ma ben strutturato, buon uso degli oggetti, profondità nonostante l'approccio snello e immediato, paragrafi asciutti ma interessanti: tutte caratteristiche sintetiche e virtuose che dovrebbero essere prese da esempio e inculcate salde in testa a quegli autori che ancora non riescono a capire bene la differenza tra un corto e un libro e amano sbrodolarsi addosso con lungaggini e paragrafi kilometrici :D. Contro: 1) Troppi, troppi, troppi errori di battitura, qualcuno sintattico, e perfino di struttura con rimandi ai paragrafi mancanti o errati. Beta testing frettoloso o poco approfondito: secondo me con tanti mesi a disposizione è doveroso fare meglio di così e presentare un racconto più pulito. 2) C'è forse una sproporzione tra la vastità delle tematiche introdotto, vedi il complesso e approfondito paragrafo introduttivo, e la "ciccia" che alla fine effettivamente il racconto ci offre. L'avventura è divertente, rapida e onesta, ma mal si sposa con tutto il mastodontico retroterra che ci viene fatto intuire e con il preambolo molto corposo e ricco di avvenimenti e sottointesi. Questa sproporzione pesa, perché il corto finisce così per essere poco sviluppato rispetto a quanto promesso. Visti i limiti intrinsechi di spazio e possibilità offerti dal mezzo espressivo avrei risolto il problema magari presentando il narrato calato in un contesto meno grandioso e aprendo meno parentesi non chiuse rispetto a quello che è stato fatto. 3) Manca quel colpo in più, quel tocco di classe in grado di trasformare un buon racconto in uno indimenticabile. La storia è divertente e ben strutturata, ma poco approfondita, e anche l'epilogo è molto oscuro e lascia aperte tantissime eventualità senza però consentirci neanche di intuire se e come si evolverà la vicenda. Se l'autore avesse curato di più quasti particolari sarebbe uscito fuori un capolavoro. Così è un buon racconto, fresco serrato e divertente, ma non entra nel novero di quelli indimenticabili. Il lavoro è apprezzabile e va premiato, perché il saldo è nettamente positivo e la qualità complessiva di livello adeguato. Rispetto ad altri racconti "cardine" delle edizioni passate però questo mi ha lasciato meno coinvolgimento emotivo, meno ricordi solidi e meno attitudine a tornare sopra al narrato con pensieri e ragionamenti nei giorni successivi. Non faccio commenti e non influenzo il mio giudizio con considerazioni sul fatto che il racconto sia in tema o meno, o sia accettabile per il concorso: il compito di scremare spetta ai giudici, che sanno fare (almeno spero :)) il loro lavoro. Se hanno reputato di considerarlo valido per l'agone o metterlo fuori concorso avranno avuto le loro ragioni.[/i][b][/b][/quote]
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