Consulente Investigativo: è un libro-gioco?
Tanti anni fa, quando ero un bambino, ho avuto a che fare con un gioco da Tavolo che per certi versi tale non era. Si chiamava Consulting Detective della International Team (eravamo nel 1987 e io avevo 10 anni). Il gioco non era mio ma di un mio caro amico, e obiettivamente eravamo troppo piccoli per gustarlo in pieno (e inoltre giocarlo in coppia fomentandoci a vicenda non era il massimo).
Passati esattamente 30 anni ho trovato sotto l'albero la versione attuale della Asterion.
Per chi non lo conoscesse, copio e incollo d wikipedia: I giocatori, da uno a sei, giocano un gruppo di "irregolari di Baker Street", i collaboratori non ufficiali di Sherlock Holmes, che lo aiutano nelle indagini su un caso criminale nella Londra dell'età vittoriana. È possibile giocare sia in maniera cooperativa, collaborando alla risoluzione del caso, sia in maniea competitiva cercando ognuno di risolverlo.
I giocatori dispongono di un'introduzione al caso e di una serie di documenti, tra cui riproduzioni del The Times con articoli pieni di indizi, una mappa di Londra su cui sono marcate numerose località che i giocatori possono visitare e un annesso annuario che riporta per ogni locazione visitabile un paragrafo che riporta testimonianze o altre informazioni.
I giocatori a turno scelgono una pista (ovvero una località da visitare) e leggono il paragrafo relativo. Possono inoltre rileggere tutti i paragrafi dei luoghi già visitati e gli articoli del The Times corrispondenti all'indagine in corso.
Se si gioca collaborativamente quando i giocatori decidono di essere in grado di risolvere il mistero leggono la sezione "domande" del caso in corso, rispondendo a una serie di quesiti. Confrontano quindi le loro risposte con la soluzione di Sherlock Holmes. Nel caso di gioco competitivo ogni giocatore può terminare quando desidera il gioco, in questo caso legge da solo le domande e scrive per iscritto le risposte, mentre gli altri giocatori proseguono le indagini. Quando tutti hanno deciso di terminare viene letta la soluzione e ogni giocatore riceve un punteggio dipendente dal numero di risposte corrette e dal numero di piste che ha seguito per risolverlo.
Le domande sono divise in due serie, la prima direttamente correlata al caso, la seconda relativi a fatti che possono essere appresi nel corso delle indagini.
Secondo voi ci troviamo di fronte a una versione più ampia e raffinata di un classico libro-gioco, o CI non si può definire tale, presentandosi come qualcosa di diverso? Che ne pensate?
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Re: Consulente Investigativo: è un libro-gioco?
Ubik ha scritto:Io credo che tutto quello che c'è in SH:CI lo puoi prendere e mettere sotto forma di libro e non cambia nulla nelle sue meccaniche e nel suo svolgimento. Quindi sì, per me è un librogame con un packaging astuto che ti permette di entrare in un mercato importante (quello dei giochi da tavolo) e farlo pagare sui quaranta e passa eurelli. Non per niente è un prodotto dell'epoca d'oro dei librogame.
Se ti interessa il genere (librogame sotto forma di gdt, non genere investigativo) c'è anche Tales of the Arabian Nights, che ha la stessa storia di SH:CI, prodotto degli anni '80 rieditato di recente.
A livello commerciale credo che questa potrebbe essere una via interessante per dare nuova linfa ai librogame ed entrare in un ambito con una buona massa.
Bravo Ubik, hai detto esattamente quello che avrei detto io!
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Re: Consulente Investigativo: è un libro-gioco?
Ecco, stento a voler acquistare un prodotto come Consulente Investigativo: di base come detto da Ubik è un bel librogame con un packaging di lusso che però viene proposto a 45 (diconsi QUARANTACINQUE) euro, con però il grande limite del librogame che consiste nell'esaurire la sua giocabilità una volta completate, in maniera cooperativa o competitiva, tutte le (poche, visto che son dieci) indagini che il gioco offre.
Un gioco da tavolo generalmente offre un'ipotetica infinità di situazioni, a partire dalla scalabilità 2-3-4-5-6 giocatori (tanti giochi anche per platee più vaste) e comunque uno sviluppo diverso di tutta la partita.
A differenza del librogame, tuttavia, un gioco da tavolo siffatto occupa molto più spazio e non ha lo stesso valore di "Libro" che può essere anche solo "riletto" anche per il gusto della narrativa.
Il fatto che giochi come questo abbiano poi -a pagamento- delle avventure bonus non placa la mia diffidenza perchè magari vengono pubblicate avventure extra ma anche li il rapporto costo/beneficio (ovvero 5-10 euro per una sola partita) mi sembra sconveniente e soprattutto, anche le avventure bonus non sono rigiocabili a meno (come sottolinea l'ottima recensione di balena ludens) di ri-giocare con un diverso gruppo di amici solo per il gusto di vederli scervellarsi. Un po' poco.
E dire che sono un grande estimatore del personaggio di Conan Doyle, dei gialli in generale e dei giochi da tavolo!
Voi come la pensate?
In questo libro il protagonista sei TU!
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Re: Consulente Investigativo: è un libro-gioco?
Ubik ha scritto:Hai ragione, ma quello che citi non è la tipicità di un librogame ma di un gioco a scenari, da HeroQuest a Descent, Le case della follia e altri, tutti, una volta giocati tutti gli scenari proposti sono "finiti".
Per quanto riguarda packagine e prezzo è una mossa assolutamente vincente, proposto alla metà sotto forma di libro non se lo sarebbe filato (quasi) nessuno.
Mi stupisco di più come un esempio del genere non abbia epigoni. Capisco che nell'ottica di internazionalizzazione c'è molto lavoro da fare, ma a livello di materiale siamo ai minimi termini.
Edit
Su FB Zakimos segnala questo: Legacy of Dragonholt, non ho ancora avuto occasione di vedere il video ma mi sembra si stia dalle parti di questo topic.
Ho giocato a un episodio della Casa della follia e...non mi è piaciuto granché. Forse però, ho pensato, potrebbe essere stata la difficoltà nel ricreare l'atmosfera e la non chiarezza del regolamento (piuttosto lungo) su come i personaggi devono muoversi.
Consulente investigativo sotto il punto di vista del regolamento è probabilmente più semplice ma ancora non mi convince.
Che il confezionamento sia una mossa vincente non lo metto in dubbio, però siccome mi pongo tutti i dubbi che ho elencato prima personalmente non mi sento spinto a acquistare questo gioco, preferendo di gran lunga i giochi "riutilizzabili".
Per fare un esempio pratico, a Puerto Rico avrò giocato 50 volte con gli amici ed è sempre una partita diversa (a maggior ragione con le espansioni, a seconda di quali edifici metti a disposizione). Il costo del gioco è paragonabile, la rigiocabilità per niente.
non voglio fare il dissacratore di questo prodotto Asterion, che sicuramente sarà anche emozionante nelle 10 partite che ti concede, semplicemente non lo prenderei. Per fortuna non tutti la pensano come me!
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Re: Consulente Investigativo: è un libro-gioco?
LordAxim ha scritto:Ho giocato a un episodio della Casa della follia e...non mi è piaciuto granché. Forse però, ho pensato, potrebbe essere stata la difficoltà nel ricreare l'atmosfera e la non chiarezza del regolamento (piuttosto lungo) su come i personaggi devono muoversi.
Come tutti i giochi che hanno un master, questi devi conoscere bene le regole e gestire il gioco per tutti. E' vero che in questo caso è un cooperativo tutti-contro-1, quindi non un vero e proprio master, ma se manca questa figura, giochi simili si inceppano.
Parllo ovviamente della prima edizione, nella seconda non c'è master in quanto si una un'app.
LordAxim ha scritto:Consulente investigativo sotto il punto di vista del regolamento è probabilmente più semplice ma ancora non mi convince.
Che il confezionamento sia una mossa vincente non lo metto in dubbio, però siccome mi pongo tutti i dubbi che ho elencato prima personalmente non mi sento spinto a acquistare questo gioco, preferendo di gran lunga i giochi "riutilizzabili".
Questo è molto soggettivo, a me bastano i 45 eurelli a farmi desistere.
LordAxim ha scritto:Per fare un esempio pratico, a Puerto Rico avrò giocato 50 volte con gli amici ed è sempre una partita diversa (a maggior ragione con le espansioni, a seconda di quali edifici metti a disposizione).
Sì, ma non puoi fare un paragone con uno tei top game in termini di design :-) ...
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Ubik
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Re: Consulente Investigativo: è un libro-gioco?
.... devo rispondere o bastano i QUINTALI di bit spesi a scriverlo in passato? .
Sì, per me SH:CI è un'evoluzione del librogame, sia perché come dice Ubik tutto ciò che contiene potrebbe essere messo in un solo libro (infatti la prima edizione di cui parla Prodo, che ho trovato recentemente in un mercatino alla simpatica cifra di 50 euro per una scatola semi distrutta - e che non ho preso - aveva un unico libro per i casi), sia perché è l'unico prodotto della categoria al momento a riuscire ad andar oltre la semplice struttura a bivi, lasciando che sia il lettore a decidere cosa fare senza guidarlo in alcun modo.
In SH:CI non scegli tra l'opzione A e B, scegli tra le duecento opzioni possibili senza che il libro ti indichi cosa fare. E' la cosa più vicina al punto d'incontro tra il gdr e il librogame che sia mai stata prodotta.
Per quanto riguarda il costo: posso dire che possiedo SH:CI dalla Play di quest'anno e ad oggi dopo 9 mesi non ho ancora completato tutti e 10 i casi. La complessità è talmente elevata che se volete risolvere tutti i casi alcuni vi porteranno via settimane, a meno che non possiate giocarci ogni sera.
Per quanto riguarda Mythos aggiunge all'ossatura di SH:CI svariati elementi che lo rendono più simile a un librogame come lo conosciamo: scelte nei paragrafi, oggetti da raccogliere, enigmi da risolvere... E' sicuramente più strutturato, ma perde quella caratteristica di mettere il ragionamento al centro puro del gioco che è tipica di SH:CI. Il che può essere un bene o un male a seconda dei punti di vista.
A breve tra l'altro registreremo un video Sherlock Holmes CI VS Mythos in cui parteciperò anche io evidenziando gli aspetti librogiochistici dei titoli.
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