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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

LibroJoke!

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CatGGG ha scritto:



Grattati la Tua Casa a Forma di Colosseo:
Il Nuovo Gioco per Grattare Senza Danneggiare l'Arte!



Hai mai sognato di grattare il Colosseo senza finire nei guai? Bene, ora puoi! Presentiamo "Grattati la Tua Casa a Forma di Colosseo", il nuovo gioco che ti permette di grattare a tuo piacimento, senza rovinare, un capolavoro dell'arte mondiale: la tua casa.

E non preoccuparti, non c'è bisogno di essere un archeologo per partecipare. Basta grattare via la superficie dorata della tua casa e vedere cosa si nasconde sotto. Potrebbe essere un premio in denaro, o forse una lezione di storia. Chi può dirlo? È un mistero, proprio come il vero Colosseo.

Ma ricorda, questo è solo un gioco. Il vero Colosseo non è un gratta e vinci. È un tesoro che deve essere rispettato e preservato. Quindi, la prossima volta che visiti il Colosseo, ricorda di lasciare i tuoi graffi a casa. Non vorrai finire nei guai, vero?

"Grattati la Tua Casa a Forma di Colosseo". Gratta, vinci e salva l'arte. Per tutti voi che non potete resistere all'impulso di lasciare il vostro segno su monumenti storici, abbiamo la soluzione perfetta!

Commento di CatGGG:
"Ehi, questa è un'idea geniale! Sai, noi gatti amiamo grattare, ma anche noi sappiamo che ci sono cose che non dovrebbero essere graffiate... come il divano... o il Colosseo! Ah, ah, ah! Ricordatevi, amici, rispettate l'arte e grattate solo dove è consentito!"

kenfalco
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Re: LibroJoke!

LibroJoke ha scritto:



Storia e Sorrisi: L'Estate delle Barzellette con CatGGG


Signore e signori, amanti delle risate e della storia, benvenuti alla nostra serie estiva di barzellette! Quest'anno, abbiamo qualcosa di veramente speciale in serbo per voi. Preparatevi a viaggiare nel tempo, a esplorare eventi storici e a scoprire personaggi incredibili, il tutto condito con un pizzico di umorismo!

Dal fascino dei faraoni dell'antico Egitto alle avventure dei pirati dei Caraibi, dalle imprese dei cavalieri medievali alle scoperte dei grandi esploratori, ogni barzelletta vi porterà in un viaggio unico e divertente attraverso la storia. Ma non è tutto! Ogni barzelletta sarà accompagnata da un commento del nostro amato CatGGG, il GattoGrandeGrosso che con il suo spirito vivace e la sua saggezza felina vi farà sorridere e riflettere.

Quindi, preparatevi a ridere, a imparare e a lasciarvi sorprendere da questa serie estiva di barzellette storiche. Non vediamo l'ora di condividere con voi queste storie straordinarie e divertenti. Restate sintonizzati e preparatevi a un'estate piena di risate e scoperte!

kenfalco
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Re: LibroJoke!

LibroJoke ha scritto:



Geroglifici Moderni


Un giorno, il Faraone Tutankhamon si sveglia e trova la sua piramide piena di geroglifici che non riconosce. Chiama il suo consigliere e gli chiede: "Che cosa significano tutti questi simboli strani?"

Il consigliere, un po' imbarazzato, risponde: "Oh, Faraone, mi dispiace. Sembra che i lavoratori abbiano deciso di esprimersi artisticamente. Hanno detto che è una sorta di 'arte moderna'."

Tutankhamon, confuso, chiede: "Arte moderna? Ma siamo nel 1323 a.C.! Cosa c'è di moderno in tutto questo?"

Il consigliere risponde: "Beh, Faraone, per loro, tutto ciò che è successo dopo la costruzione delle piramidi di Giza è considerato 'moderno'."

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Questa è davvero una chicca! Sai, l'arte è sempre stata un modo per le persone di esprimersi, anche se a volte può essere un po'... incomprensibile, anche per un faraone! E parlando di Tutankhamon, lui è uno dei faraoni più famosi dell'antico Egitto, nonostante il suo regno sia stato piuttosto breve.

Nato durante la 18ª Dinastia dell'antico Egitto, che si estendeva dal 1550 a.C. al 1295 a.C., Tutankhamon iniziò la sua vita con un nome diverso: Tutankhaten. Il suo nome fu cambiato in Tutankhamun, che significa 'immagine vivente di Amon', il dio egizio dell'aria, quando salì al trono all'età di nove anni, dopo la morte di suo padre, il re Akhenaten.

Il resto del breve regno di Tutankhamun fu piuttosto ordinario. Governò per solo circa nove anni e fu uno dei faraoni meno conosciuti del suo tempo. Alcuni studiosi teorizzano che consiglieri reali e sacerdoti potrebbero aver usato il giovane re come un burattino per riconquistare il potere per se stessi.

Ma c'è un lato positivo in tutto questo: mentre la maggior parte delle tombe nella Valle dei Re furono saccheggiate nei secoli successivi, quella di Tutankhamun fu lasciata relativamente intatta. Quando i suoi tesori furono finalmente portati alla luce, ispirarono indagini moderne sulla vita di Tutankhamun e su ciò che rivela sul tempo dei faraoni.

E una delle domande che ha più affascinato storici e scienziati è come sia morto Tutankhamun. Alcuni sospettano che sia stato assassinato o sia morto di malaria o di un'altra malattia devastante. Altri hanno ipotizzato che il petto di Tutankhamun, che manca di costole e di sterno, potrebbe essere stato schiacciato in un incidente o in una caduta dal suo carro. Altri ancora sostengono che probabilmente è morto come un invalido, indicando prove di un piede torto e di bastoni che potrebbe aver usato per camminare.

Ma ricordate, ragazzi, se decidete di fare un po' di 'arte moderna' sulla vostra piramide, assicuratevi di farlo con il permesso del faraone! Ah, ah, ah!"

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LibroJoke ha scritto:


Giappone in Miniatura


Nel 1603, Tokugawa Ieyasu, il primo shogun del periodo Edo, decise di organizzare una festa per celebrare la sua ascesa al potere. Invitò tutti i daimyo (signori feudali) del Giappone a partecipare.

Durante la festa, un daimyo noto per il suo senso dell'umorismo si alzò e disse: "Shogun Ieyasu, perché hai costruito il tuo castello a Edo e non a Kyoto, la capitale tradizionale?"

Ieyasu, sorpreso dalla domanda, rispose: "Perché a Edo c'è un clima migliore per le mie piante di bonsai!"

La sala scoppiò in risate, perché tutti sapevano che Ieyasu era proprio un appassionato coltivatore di bonsai.

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Questa è una di quelle barzellette che ti fanno riflettere, amici miei! Sai, il periodo Edo è un'epoca affascinante della storia giapponese. Tokugawa Ieyasu spostò effettivamente la capitale a Edo, l'odierna Tokyo, stabilendo un governo centralizzato che durò per oltre 250 anni. E sì, era noto per il suo amore per i bonsai, una forma d'arte che simboleggia la pazienza, la cura e la connessione con la natura. Ma immaginate se la storia fosse stata davvero influenzata da un amore per le piante in miniatura! Ah, ah, ah!

Ma andiamo un po' più a fondo. Tokugawa Ieyasu nacque il 31 gennaio 1543 a Okazaki, in Giappone, e morì il 1 giugno 1616 a Sumpu. Era il fondatore dell'ultimo shogunato in Giappone, lo shogunato Tokugawa o Edo, che durò dal 1603 al 1867. Ieyasu nacque in una famiglia di guerrieri locali situata a pochi chilometri a est della moderna Nagoya, una delle tante famiglie che lottavano per sopravvivere in un'epoca brutale di conflitti civili endemici.

Nel 1560, Ieyasu tornò al piccolo castello della sua famiglia e assunse il controllo dei suoi parenti e vassalli sopravvissuti. Negli anni successivi, si dedicò a migliorare la struttura di comando del suo piccolo esercito, a nominare amministratori civili e a formulare e far rispettare le procedure di tassazione, applicazione della legge e contenzioso.

Nel 1582, Nobunaga fu ferito da un subordinato ribelle e si suicidò; Toyotomi Hideyoshi, il suo generale più brillante, si vendicò rapidamente della morte e si mosse per assumere la posizione politica preminente di Nobunaga. Ieyasu, allora nel pieno della vita, emerse come suo principale rivale. Dopo pochi scontri sanguinosi ma indecisivi, tuttavia, l'accorto Ieyasu offrì un voto di fedeltà, e Hideyoshi si accontentò di lasciare intatto il dominio di Ieyasu.

Nel 1589, Hideyoshi decise di ottenere voti di subordinazione dai daimyo H?j?, che detenevano un grande distretto a est della barriera montana di Hakone. Quando gli H?j? rifiutarono di sottomettersi, Hideyoshi e Ieyasu mobilitarono un grande esercito e una marina che bloccarono le forze H?j? nel loro castello marittimo di Odawara. Dopo un lungo e paziente assedio, gli H?j? furono ridotti alla fame e si arresero. Su suggerimento di Hideyoshi, Ieyasu poi cedette le sue province costiere a ovest di Hakone in cambio del dominio H?j? a est.

Quando Hideyoshi morì nel 1598, Ieyasu aveva l'esercito più grande, più affidabile e il dominio più produttivo e meglio organizzato di tutto il Giappone. La morte di Hideyoshi precipitò un'altra lotta per il potere tra i daimyo, e Ieyasu, come il più potente e più rispettato degli ex vassalli consiglieri di Hideyoshi, divenne il capo di una fazione in quella lotta. Le armate si radunarono nell'autunno del 1600 a Sekigahara, a circa 80 chilometri a nord-est di Ky?to, e nella battaglia che ne seguì l'esercito orientale di Ieyasu trionfò.

Ecco, amici, come un amore per i bonsai può portare a un impero! Ah, ah, ah!"

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LibroJoke ha scritto:


I Graffiti di Pompei


Nel 79 d.C., una donna di nome Gaia viveva a Pompei, una città prospera ai piedi del Monte Vesuvio. Un giorno, mentre passeggiava per le strade affollate, notò un graffito sul muro di una casa. Si avvicinò per leggerlo e scopri che era una barzelletta. Gaia rise a crepapelle e un passante, notando il suo sorriso radioso, chiese: "Gaia, cosa c'è di così divertente?"

Gaia, ancora ridendo, rispose: "Oh, è questa barzelletta sul muro. Sai, qui a Pompei, amiamo il nostro senso dell'umorismo. Anche i nostri muri raccontano barzellette!"

Il passante, sorpreso, chiese: "I muri raccontano barzellette? Ma non dovrebbero solo reggere i tetti?"

Gaia rispose con un sorriso malizioso: "Beh, a Pompei, anche le pietre hanno una vita propria. Dopotutto, siamo la città più allegra dell'Impero e lo resteremo per sempre!"

Commento di CatGGG:

"Che storia, amici miei! Ma sai, Gaia aveva ragione. Gli abitanti di Pompei erano noti per il loro senso dell'umorismo e la città era piena di graffiti, alcuni dei quali erano piuttosto audaci! E non solo, Pompei era una città cosmopolita, piena di vita e di lusso, con abitanti che amavano mangiare fuori nei 'thermopolia', i ristoranti dell'epoca.

Ma c'è di più! Sai, Pompei rimase sepolta e dimenticata per circa 1500 anni, fino a quando non fu riscoperta per caso durante lo scavo di un tunnel per l'acqua nel 1599. E nonostante la devastazione, Pompei è ora il più grande sito archeologico del mondo, coprendo un'enorme area di 150 acri!

Ma aspetta, c'è ancora di più! Sai, prima di diventare una città romana, Pompei era in realtà una città greca. Alcune delle strutture più antiche scoperte sembrano essere state progettate da antichi coloni greci che fecero della città parte della sfera ellenistica nell'8° secolo a.C.

Inoltre, gli abitanti di Pompei avevano dei denti sorprendentemente sani per il loro tempo, grazie alla loro dieta ricca di frutta e verdura e povera di zuccheri. Un altro motivo per la loro insolita salute dentale era l'alta presenza di fluoro nell'aria e nell'acqua, influenzata dal Monte Vesuvio.

Anche i muri possono raccontare storie. Quindi, la prossima volta che vedi un graffito, pensa alle risate di Gaia nelle strade di Pompei!"

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LibroJoke ha scritto:


La Regina del Congo


Nel 1704, nel cuore dell'Africa, nel regno del Congo, viveva una donna di nome Kimpa Vita, nota anche come la "Jeanne d'Arc del Congo". Un giorno, un esploratore europeo, stanco e affamato, si imbatté nel suo villaggio.

Vedendo l'uomo esausto, Kimpa Vita gli offrì un piatto di fufu, un piatto tradizionale congolese. L'esploratore, non avendo mai visto quel cibo prima, guardò il piatto con sospetto e chiese: "Cosa succede se non mi piace?"

Kimpa Vita rispose con un sorriso: "Allora, mio caro, avrai scoperto un nuovo modo per rimanere affamato!"

Commento di CatGGG:

"Ah, ah, ah! Sai, Kimpa Vita è una figura storica affascinante. Era una donna di grande forza e convinzione, che ha sfidato l'ordine stabilito nel suo tempo. È nota per aver guidato un movimento di resistenza contro il dominio coloniale europeo nel regno del Congo. E il fufu? È un piatto tradizionale dell'Africa occidentale e centrale, fatto di radici di manioca pestate. È un alimento di base per molte persone in quella regione.

Ecco qualche altro fatto interessante su Kimpa Vita: nata nel 1684 nel regno del Kongo, Kimpa Vita, anche conosciuta come Dona Beatriz, è nota per aver fondato una setta religiosa chiamata gli Antoniani. Il suo obiettivo era resistere al dominio coloniale europeo.

Kimpa Vita non era solo una leader spirituale, ma anche una figura politica di grande importanza. Ha lavorato per unire il suo popolo e restaurare il regno del Kongo, che era stato diviso e indebolito dal commercio degli schiavi e dalla colonizzazione europea. Nonostante la sua lotta, Kimpa Vita fu arrestata e condannata al rogo nel 1706. La sua storia è un esempio potente di resistenza al colonialismo e di lotta per la libertà e l'autodeterminazione.

Quindi, la prossima volta che ti trovi di fronte a qualcosa di nuovo, ricorda le parole di Kimpa Vita. Potrebbe essere l'opportunità di scoprire qualcosa di delizioso... o un nuovo modo per rimanere affamato!"

kenfalco
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LibroJoke ha scritto:


La Promessa


Nel 1804, Aaron Burr, il vicepresidente degli Stati Uniti, e Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori, si sfidarono in un duello a Weehawken, nel New Jersey. Burr, irritato da anni di insulti e diffamazioni da parte di Hamilton, aveva sfidato il suo avversario a risolvere le loro dispute "all'antica".

Il giorno del duello, Burr e Hamilton si trovarono faccia a faccia, pistole caricate. Burr, con un'espressione seria, disse a Hamilton: "Spero che tu non abbia caricato la tua pistola con le tue idee economiche, altrimenti rischio di morire di noia prima che il proiettile mi colpisca!"

Hamilton rispose con un sorriso: "E io spero che tu non abbia caricato la tua pistola con le tue promesse politiche, altrimenti il proiettile non arriverà mai!"

Commento di CatGGG:

"Sai, Burr e Hamilton erano due figure importanti nella storia americana, ma non erano proprio i migliori amici. Burr era un democratico-repubblicano, mentre Hamilton era un federalista. Avevano idee molto diverse su come dovrebbe essere governato il paese. E, come potete vedere, non avevano paura di esprimere le loro opinioni... anche in un duello!

Ma aspetta, c'è dell'altro! Il duello tra Hamilton e Burr è forse il duello più famoso nella storia degli Stati Uniti. Si svolse a Weehawken, nel New Jersey, un luogo spesso utilizzato per tali occasioni. Poiché New York aveva recentemente proibito i duelli come modo legittimo di risolvere le controversie, gli aspiranti duellanti semplicemente attraversavano il fiume Hudson in barca.

E sai una cosa? Questi due erano nemici da almeno il 1791, quando Burr sconfisse il suocero di Hamilton per un seggio al Senato. Burr era un democratico-repubblicano e Hamilton un federalista, ma quella era solo la punta dell'iceberg del loro astio. Per oltre un decennio, i due utilizzarono la stampa e le conoscenze reciproche (altri padri fondatori) per lanciarsi insulti e accuse.

E qui arriva la parte interessante: Hamilton sparò per primo... in aria. Burr non sapeva della promessa di Hamilton di non uccidere, e rispose al fuoco... colpendo Hamilton, che morì il giorno successivo. Burr fu accusato di omicidio in entrambi gli stati, New York e New Jersey, ma riuscì a evitare l'arresto semplicemente non mettendo piede in quegli stati. Completò il suo mandato come vicepresidente, ma la sua carriera politica era finita."

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kenfalco
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LibroJoke ha scritto:


Vinile e Vittoria


Nel 1948, nel cuore di New York, Vittoria, una giovane e vivace italiana appena emigrata, lavorava in un negozio di dischi. Un giorno, un cliente entrò nel negozio e chiese: "Avete il nuovo disco di Frank Sinatra?" Vittoria, con un sorriso, rispose: "Certo, signore. Ma non è un disco qualsiasi. È un disco in vinile!"

Il cliente, un po' perplesso, chiese: "Vinile? Che cos'è?"

Vittoria, con un sorriso ancora più ampio, rispose: "È la rivoluzione, signore! Il vinile ha una qualità del suono superiore e una durata maggiore rispetto ai vecchi dischi in gommalacca. E non solo, è anche molto più resistente!"

Il cliente, ancora più confuso, chiese: "Ma... non si rompe?"

Vittoria rise e disse: "No, signore, non si rompe. A meno che non lo usi per farlo volare!"

Commento di CatGGG:

"Sai, il vinile non è solo un pezzo di plastica con dei solchi. È un pezzo di storia, un simbolo di resistenza e innovazione. Il vinile, noto come il 'plastico naturale', ha resistito alla prova del tempo grazie alla sua resistenza all'umidità.

Il primo lettore di dischi in vinile, il Grammofono, è stato brevettato da Emile Berliner negli anni '20 del 1900. Questo dispositivo riproduceva un disco di gomma vulcanizzata di 7 pollici a 70 giri al minuto. Pensa un po', un pezzo di gomma che cambia il mondo della musica!

E non dimentichiamo il Long Play Record, introdotto da Goldmark nel 1948. Questo disco da 12 pollici poteva contenere circa 21 minuti di musica per lato e girava a 33 1/3 giri al minuto. Questo formato ha cambiato il modo in cui l'industria musicale vedeva gli album.

Ma il vinile ha dovuto affrontare la concorrenza. Nel 1962, Philips ha rilasciato la prima cassetta, diventando un formidabile concorrente del vinile. Tuttavia, il vinile ha resistito e ha fatto una sorprendente rinascita nel mondo occidentale.
E nonostante tutte le nuove opzioni per produrre e distribuire la musica, molti appassionati preferiscono ancora ascoltare gli album su vinile. Nel primo semestre del 2023, sono stati venduti 23,6 milioni di LP, segnando un aumento del 21,7% rispetto ai 19,4 milioni di vendite del 2022.

I dischi in vinile sono amati non solo per la loro qualità del suono, ma anche per l'esperienza unica che offrono. Molti sostengono che l'atto di mettere un disco su un giradischi, abbassare l'ago e ascoltare il crepitio iniziale prima che la musica inizi, offra un'esperienza di ascolto più coinvolgente e gratificante rispetto allo streaming digitale. Sarà questa la vera vittoria del vinile?"

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kenfalco
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LibroJoke ha scritto:


Tarantole, Elfi e Oro


Nel caldo torrido di Bloemfontein, in Sudafrica, un piccolo elfo, noto come Ronald, si aggirava nel giardino della sua casa. Non era un vero elfo, ovviamente, ma un bambino di nome John Ronald Reuel, con una vivida immaginazione e una strana avversione per i ragni..

Un giorno, mentre esplorava il giardino, Ronald inciampò su una tarantola. Il ragno lo morse e il piccolo elfo corse urlando per tutto il prato, finché la sua balia non lo afferrò e succhiò via il veleno. Nonostante l'incidente, Ronald insisteva che non aveva alcuna particolare avversione per i ragni. Ma, curiosamente, nei suoi futuri racconti, compariranno spesso ragni mostruosi con veleno mortale.

Nel frattempo, il padre di Ronald, Arthur, un rispettabile direttore di banca, stava cercando di far quadrare i conti. Aveva investito in azioni delle miniere del Sudafrica, ma le cose non stavano andando come previsto. Mentre era seduto nel suo ufficio, Arthur guardò fuori dalla finestra e vide Ronald che giocava con dei grossi anelli. "Se solo potessi trovare un modo per trasformare l'immaginazione di quel ragazzo in oro", sospirò.

Commento di CatGGG:

"Ah, la vita di un banchiere nel Sudafrica dell'epoca vittoriana! Non era facile, amici miei. Arthur Tolkien, il padre di J.R.R. Tolkien, aveva lasciato la sua casa in Inghilterra per cercare fortuna in Sudafrica, lavorando come direttore della Banca d'Africa. Ma nonostante le sue migliori intenzioni, Arthur non riuscì a realizzare i suoi sogni finanziari. Morì di febbre reumatica nel 1896, lasciando la sua famiglia in una situazione precaria.

Ma non tutto fu perduto. Il piccolo Ronald, che era stato battezzato nella cattedrale anglicana di Bloemfontein, sarebbe cresciuto per diventare J.R.R. Tolkien, l'autore de "Lo Hobbit" e "Il Signore degli Anelli". E, come sapete, i suoi libri hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, trasformando l'immaginazione di quel piccolo elfo in un vero e proprio tesoro.

Ah, ecco una cosa interessante! La presenza di Tolkien in Sudafrica è stata breve, ma non priva di significato. Nonostante sia nato in Sudafrica, Tolkien ha trascorso solo i primi tre anni della sua vita lì, prima di trasferirsi in Inghilterra con la sua famiglia. Tuttavia, ci sono alcuni elementi della sua esperienza sudafricana che hanno lasciato un segno duraturo.

Il Sudafrica è un vero e proprio crogiolo di culture e lingue. Infatti, si parlano ben undici lingue ufficiali, tra cui l'inglese, l'afrikaans, lo zulu, il xhosa, il sesotho del nord, il tswana, il sesotho del sud, il tsonga, lo swati, il venda e il ndebele del sud. E se contiamo anche la lingua dei segni sudafricana, diventano dodici!

Tolkien era noto per il suo amore per le lingue e la sua capacità di crearne di nuove per i suoi mondi immaginari. Potrebbe essere che l'esposizione a una varietà di lingue e culture durante la sua infanzia in Sudafrica abbia stimolato il suo interesse per la linguistica.

Tuttavia, è importante notare che Tolkien stesso ha affermato che la sua esperienza in Sudafrica ha avuto un impatto limitato sul suo lavoro. Dopo tutto, aveva solo tre anni quando ha lasciato il paese. Ma chi può dire quali ricordi e impressioni di quei primi anni di vita possano aver lasciato un segno inconscio nella sua mente e influenzato la sua scrittura in modi che nemmeno lui poteva riconoscere?

E infine, non dimentichiamo che la sua famiglia era lì perché suo padre, Arthur Tolkien, lavorava come direttore della Banca d'Africa. Questo dettaglio, insieme al fatto che Arthur aveva iniziato a investire in azioni delle miniere del Sudafrica, potrebbe aver influenzato la rappresentazione di Tolkien delle ricchezze sotterranee e delle miniere, come quelle di Moria, nelle sue opere.

Per esempio, la sua esperienza con una tarantola nel giardino di casa. Questo episodio, che ha visto la balia di Tolkien salvare il piccolo Ronald da un morso di tarantola, è stato spesso citato come un possibile spunto per la creazione dei ragni mostruosi presenti nelle sue opere, come Shelob ne "Il Signore degli Anelli" e Ungoliant ne "Il Silmarillion.

E così, amici miei, la prossima volta che verrete punti da un ragno velenoso, ricordatevi di J.R.R. Tolkien. Chissà, forse un giorno anche voi scriverete una storia epica in cui un ragno gigante diventa il cattivo. E se non funziona, potreste sempre provare a cercare una miniera d'oro!"

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LibroJoke ha scritto:


Un filo di Storia


Nel bel mezzo del 1070, mentre l'Arazzo di Bayeux veniva diligentemente tessuto, due cavalieri medioevali, Sir Goffredo e Sir Ugo, si ritrovarono raffigurati su di esso.

"Guarda, Ugo," disse Goffredo, indicando l'arazzo, "ci hanno disegnato qui. Ma perché mi hanno fatto con questa espressione così stupita?"

Ugo rispose, "Forse perché quando il vescovo Odone ti ha chiesto di posare, hai insistito nel farlo mentre mangiavi quella mela."

"Ah, giusto," rispose Goffredo, "ma perché tu sembri così serio e nobile?"

"Beh," rispose Ugo, "ho semplicemente chiesto all'artista di raffigurarmi mentre stavo per salvare una damigella in pericolo."

"E c'era una damigella in pericolo?" chiese Goffredo.

"No," rispose Ugo, "ma ho pensato che avrebbe reso la scena più interessante."

"Questa è l'ironia della storia." concluse Goffredo.

Un gatto antropomorfo con un cappello a punta e una penna piumata, osservava la scena dall'alto di un mobile. E con un leggero sorriso, tornò a scrivere la sua cronaca, aggiungendo un altro episodio curioso alla lunga lista di storie che aveva raccolto nel corso dei secoli.

Commento di CatGGG:

"Ah, l'Arazzo di Bayeux, un vero capolavoro del Medioevo. Questo arazzo, lungo circa 70 metri e alto 50 centimetri, è un documento storico di inestimabile valore. Non solo è un'opera d'arte, ma è anche un racconto dettagliato degli eventi che hanno portato alla conquista normanna dell'Inghilterra.

La storia dell'Arazzo di Bayeux inizia nel 1064, quando il re d'Inghilterra, Edoardo il Confessore, ordina a suo cognato Aroldo di compiere un viaggio. Questo viaggio, e gli eventi che ne seguirono, sono raffigurati sull'arazzo con una precisione e un dettaglio sorprendenti. L'arazzo stesso fu completato nel 1077, rendendolo un testimone silenzioso di un'epoca di grandi cambiamenti e conflitti.

L'arazzo raffigura una serie di episodi, tra cui la morte del re Edoardo il Confessore, l'incoronazione di Aroldo, la preparazione di Guglielmo per l'invasione dell'Inghilterra, la battaglia di Hastings, e infine la morte di Aroldo e l'incoronazione di Guglielmo come re d'Inghilterra. È un racconto visivo di un periodo di grande tumulto e cambiamento.

Ma l'Arazzo di Bayeux non è solo un documento storico. È anche un'opera d'arte, realizzata con fili di otto colori diversi su una tela di lino. Il livello di dettaglio e la maestria con cui è stato realizzato sono veramente impressionanti.

Eppure, nonostante la sua importanza storica e artistica, l'Arazzo di Bayeux rimase in gran parte sconosciuto fino all'inizio del Settecento. Oggi, è considerato un Patrimonio della memoria del mondo dall'UNESCO e attira visitatori da tutto il mondo.

Quindi, cari Sir Goffredo e Sir Ugo, siete molto più che semplici figure su un pezzo di tessuto. Siete parte di un racconto che ha resistito alla prova del tempo, un racconto che continua a essere raccontato ancora oggi. E non importa quanto possiate sembrare ridicoli mentre mangiate una mela o salvate una damigella inesistente, siete parte di una storia molto più grande. E quella, miei cari cavalieri, è la vera ironia."

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kenfalco
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