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Re: Soulkey #½
Charles Petrie-Smith ha scritto:Jeg però: attento a come metti gli accenti!
E a "un'universo" con l'apostrofo!)
Grazie l'ho scritto e riscritto così tante volte che alla fine qualche pezzo atavico è rimasto nel post finale!
Comunque, per semplicità potete copia-incollare il testo cifrato nel box superiore di questo sito -> http://sharkysoft.com/misc/vigenere/ , inserire la parola-CHIAVE e poi cliccare su "decode".
Esistono online anche dei siti che craccano il codice "indovinando" la chiave, e devo dire di essere rimasto sorpreso dall'affidabilità di alcuni: certi hanno indovinato 4 lettere su 7 solo dopo che specificavo la lunghezza della chiave, ma uno è arrivato a 6/7 senza alcun aiuto!
In effetti se penso alle operazioni al secondo che i processori riescono a calcolare... in effetti anche un Amiga potrebbe craccare una Vigenere! Soprattutto se il testo è lungo almeno 20 volte la chiav: in tal caso le ripetzioni di pattern sono inevitabili, e quello sono il primo passo per indovinare la lunghezza della chiave, e quindi crcaccare il tutto tramite analisi delle frequenze.
Nello specifico, la sequenza CNS si ripete a 70 caratteri di distanza, quindi possiamo dsumere una chiave lunga 5,7,10 o 14 lettere.
(CNS si ripete due volte e corrisponde alle lettere in chiaro "ICI")
Questo col metodo Kasinsky. Un altro trucchetto consiste letteralmente nel contare le lettere, e vedere a quanto distano le più comuni (nel mio caso E, L, S distano tutte 7 nell'alfabeto).
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Re: Soulkey #½
Ok, ora però pretendiamo che tutto il libro venga scritto in maniera cifrata, e poi pretendiamo che lo stesso venga tradotto dal codice cifrato al tedesco arcaico, all'aramaico, alla lingua sarda, all'Euskera, all'Indo-Iranico, al dialetto B del tocario, al frigio, al daco-misio, al greco-psi, ad una lingua aliena a vostra scelta, e infine in modalità numerica (ad ogni numero corrisponde una lettera) e numerica-equazionale (ad ogni equazione corrisponde una lettera).
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Adriano
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Re: Soulkey #½
Seven_Legion ha scritto:Bhe, chiaramente questo tipo di cifrari non sono un sistema serio. Non erano considerati per nulla sicuri neppure molto prima dell'invenzione del computer.
Infatti l'unico sistema meno sicuro di questo che mi venga in mente e' il "cifrario di cesare", cioe' senza uso di parola-chiave ma con il semplice spostamento dei caratteri di una quantita di posti costante in base alla posizione-chiave iniziale.
Se ne puo' vedere un esempio nel mitico "orologio delle giovani marmotte", "macchina cifratrice" costruita veramente con 6 pezzi di plastica! :
Bastava ruotare il disco interno e leggere poi la corrispondenza di ogni lettera per aver il messaggio cifrato.
Chi riceve deve ovviamente sapere qual'e' la posizione convenuta della ruota
Il cifrario di Vigenere fu inventato nel 1553 (ironicamente NON da Vigenere, ma da un italiano) e il primo modo per craccarlo fu pubblicato solo nel 1863. Alla faccia della poca sicurezza! 300 anni!
Fu definito per secoli "le chiffre indéchiffrable", e ancora oggi, nel caso di una chiave lunga quanto il testo cifrato, è matematicamente indecifrabile.
Ad ogni modo, col nuovo anno renderò definitivamente pubblico il progetto super-segreto per i pigri , e vi comunicherò i primi dettagli!
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Re: Soulkey #½
Jegriva ha scritto:ancora oggi, nel caso di una chiave lunga quanto il testo cifrato, è matematicamente indecifrabile.
Infatti un modo di cifrare col Vigenere è di usare una chiave lunga quanto il testo da cifrare e tratta da un'opera letteraria.
Il Cifrario Beale (1822) è un famoso esempio. Si tratta di tre codici che indicano l'esistenza di un tesoro nascosto, di cui il secondo ha la chiave tratta dalla dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, mentre gli altri due sono tuttora irrisolti. (Tant'è che si teorizza si tratti di una bufala. In ogni caso rimane una storia affascinante)
PS: non so perchè ma pur essendo la cosa più ovvia da fare non mi è proprio venuto in mente di cercare in rete dei siti che decrittano automaticamente col Vigenere. Mi sarei risparmiato la faticaccia di quell'excel
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Re: Soulkey #½
Seven_Legion ha scritto:Avere una chiave lunga quanto il testo da cifrare, tranne in casi di grande importanza che giustifichino l'impegno, e' largamente impraticabile senza contare che ogni volta tale testo lo dovete comunicare o concordare con il ricevente.
Se è per questo la chiave, qualsivoglia sia la lunghezza (fosse anche una sola lettera), va in ogni caso sempre e comunque comunicata o concordata con il ricevente, altrimenti questo come diavolo lo decifra il messaggio cifrato?
Aggiungo che TUTTI i casi in cui sia richiesta la cifratura di un messaggio sono "casi di grande importanza che giustificano l'impegno", altrimenti cosa lo si cifra a fare il messaggio? (esclusi ovviamente i motivi ludici).
Cito da Wikipedia:
Claude Shannon dimostrò con la teoria dell'informazione che un l'unico cifrario teoricamente inviolabile ("cifrario perfetto") è quello che adotta una chiave segreta "usa-e-getta" (nel senso che non deve essere mai riutilizzata), veramente casuale e lunga quanto il messaggio da cifrare: è il caso dei cifrari one-time pad, di cui il più famoso è il cifrario di Vernam.
(che è appunto un cifrario di Vigenere con una chiave lunga quanto il testo da cifrare)
È facile dimostrare che questo è un cifrario perfetto, quindi è matematicamente indecifrabile. In moltissimi anni di ricerca (all'incirca 20 – progetto Venona) gli americani riuscirono a decifrare solo una minima parte dei messaggi registrati (sino all'apertura degli archivi del Cremlino) e solo perché i mittenti utilizzarono per più di una volta le sequenze di numeri casuali, o perché sequenze delle stesse furono sequestrate a spie arrestate.
I sovietici erano talmente sicuri di questo sistema che trasmisero i messaggi "in chiaro", ovvero senza sovracifrature.
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