LordAxim ha scritto:

Per me la sintesi migliore delle tre caratteristiche, per dare il premio Miglior Librogame, al quale come premio darei uno zilione di dollari affinchè se ne facesse un filmone hollywoodiano, è l'epico "Traversata Infernale".
Dire che tuttavia non è il mio preferito però non deve suonare come una contraddizione: "ombre sulla sabbia" lo trovo più "figo", ad esempio, ma non altrettanto ben congegnato.
Ne converrete, il "Migliore" non è necessariamente "il più bello."
In conclusione, il librogame che considero migliore tra i tanti che ho letto è il 2 di Lupo Solitario.

Concordo su tutta la linea e dico anch'io Traversata Infernale. E' il migliore sotto tutti i punti di vista e mi piace moltissimo anche se nelle mie preferenze personali ovviamente ci sono altri Lg come ad esempio I Prigionieri del Tempo (che non piace a nessuno   )  Quindi una cosa è valutare obbiettivamente un Lg e un altra è esprimere la propria preferenza personale.

Yaztromo ha scritto:

Veramente Fighting Fantasy ha DUE dadi da 6 che, se la matematica non e un' opinione, danno piu' possibilita' di un dado da 10.

vero come è vero che questo vantaggio non viene mai sfruttato: in genere gli esiti proposti sono 2 (testi con successo o meno, colpisci o non colpisci...), quindi che differenza fa se si usa 1d10 o 2d6? in termini di "possibilità" non cambia nulla se le alternative sono sempre 2...

naturalmente (estremizzando il discorso) 1d2 non offre nessuna alternativa statisticamente più probabile a differenza dei 2d6, ma solo se venissero offerti 12 (!) reali esiti alternativi il discorso che fa Yaztromo avrebbe il mio pieno appoggio

Heimdall di Bifrost ha scritto:

Yaztromo ha scritto:

Veramente Fighting Fantasy ha DUE dadi da 6 che, se la matematica non e un' opinione, danno piu' possibilita' di un dado da 10.

I risultati possibili sono 10 con 1d10 e 36 (6 alla seconda) con 2d6, ma l'utilizzo del dado 10 è sicuramente più divertente perché offre a ciascuno dei risultati teoricamente possibili la stessa possibilità statistica di uscire, mentre i risultati probabili dei 2d6 sono sbilanciati verso i risultati centrali: 7 e poi, a pari merito 6 e 8 e via allontanandosi dalla mediana.

E' una pura questione di opinioni e punti di vista (come detto): io preferisco avere una probabilita' statistica sbilanciata verso un risultato intermedio, piuttosto che avere la stessa probabilita' di avere il massimo risultato, il minimo o l'intermedio.
Io, quando tento un'azione fisica, normalmente ho un certo standard e solo eccezionalmente vado molto al di sopra di esso (per esempio). Per la mia personale sensibilita' e' piu'" realistico" cosi'...

Yaztromo ha scritto:

Io, quando tento un'azione fisica, normalmente ho un certo standard e solo eccezionalmente vado molto al di sopra di esso (per esempio). Per la mia personale sensibilita' e' piu'" realistico" cosi'...

Questo è un buon punto. Poi credo che dal punto di vista della calibrazione del gioco, 2d6 siano pià facili da gestire per un autore proprio perché si riduce l'alea.

Sortilegio è la vetta dei multipath.
Basti pensare che nel libri "i 7 serpenti" puoi trovarli tutti come nessuno.
A il fatto che nel 4° libro puoi ritrovarti  di nuovo all'inizio del primo volume mi fece impazzire, anche se rifacendo i libri avevo già le cose che servivano e quindi potei rifare molte esplorazioni.
Ma il bello fu che 2 volte di fila trovai tutti i serpenti e alla fine del 3°, la seconda volta, avevo più abilità di un guerriero. Come mago arrivai alla fine con 13 di abilità...