Conigliomannaro ha scritto:

Pare che il casus belli sia stato come distribuire i modificatori in combattimento.

Gli sviluppatori sono pazzi!

firefox ha scritto:

Mah, cook.. bei tempi quelli di "il ritorno al tempio del male elementale".. ok, 3.0, vecchio e buggato.. però era un minimo giocabile fino al fano interno.. (con le regole della 3.5 addirittura migliorava a tratti..)

Bene o male la 3.0 era meno peggio dell'AD&D
E ha venduto un botto
Cook fino a che non lo fanno lavorare sulla fiction il suo lavoro è capace di farlo.
Il problema è che secondo la 4E hanno rotto i coglioni agli utenti delle altre edizioni facendo dei cambi tanto per farli.
...Con la 5E secondo me stanno andando in questa direzione.
Poi ho una mezza idea che vogliano fare i personaggi tutti uguali anche se poi dicono che il guerriero farà più danni.
Se i modificatori li da la classe dovrebbero abolire le caratteristiche o tenerle fuffe come in AD&D2: perché sennò uno si dovrebbe smazzare.

Caratteristiche,
Privilegi,
Talenti,
Poteri
e poi l'equipaggiamento...

Ma chi accidenti ce l'avrebbe il tempo per giocare una roba del genere?

Luca pero' sarebbe carino presentarsi nella sezione apposita

Luca1976 ha scritto:

La cosa oggettiva è che c'è molto pregiudizio nelle accuse mosse contro la 4 edizione. Disegni di personaggi che si odiano e combatto insieme (a molti è capitato), troppe regole da imparare (se non vuoi imparare le regole non va bene nessun gioco), motivi "politico-commerciali"... (...boh!), 50 minuti di combattimento (embè, non se pò???); poche ore a disposizione per giocare (manco a Tretis capisci la trama se giochi 10 minuti). Ma soprattutto, sottolineo SOPRATTUTTO, gente che esprime opinioni negative senza leggere i manuali... però oh, ognuno pensa e dice quello che vuole eh. Addio.

E' molto interessante una persona che si iscrive ad un forum per fare un solo post di protesta contro noi cattivoni che giudichiamo (quello che ha criticato il disegno sono io).

E' vero che anche coloro che per stereotipo si odiano possono stare schiena contro schiena difronte al pericolo, però una copertina è il primo messaggio che diamo un'acquirente sul contenuto che si troverà difronte. Quindi un manuale di GdR va giudicato dalla copertina perché o dentro c'è quello che la copertina promette o forse è da cambiare il comparto marketing dell'azienda produttrice.

L'immagine di quella copertina è molto diversa da quella della "scatola rossa" in cui un classico guerriero va contro il principe dei mostri in una sfida forse ben oltre le sue possibilità.
La copertina della quarta mi ricorda troppo world of warcraft o morrowind perchè mi interessi come tipo di prodotto e lo spessore mi ricorda che non ho il tempo per studiarmi nuovamente un intero manuale (più forse altri due) come quando ho finito le superiori.
Questo non vuol dire che lo abbia giudicato brutto, solo che non mi interessa a priori.

Già la E3 è lunga da giocare, ma almeno a differenza di AD&D non ha più eccezioni che regole.  Quindi quando ho deciso che il vecchio D&D mi andava stretto è stata una scelta naturale perché probabilmente a torto mi ha fatto credere che somigliasse più alla BEMC che al Advanced.

Poi IMHO il vero pregio di D&D è che le sue prime tre versioni non erano eccelse ciascuna per i suoi motivi, ma erano taroccabili e se uno si personalizza il gioco poi difficilmente passerà ad una nuova versione. Così quando mi va stretta la E3 preferisco metterla in cura dimagrante, per fare prima nelle parti in cui porterebbe a tirare per le lunghe, che dover imparare un nuovo regolamento.

Anch'io gioco di ruolo da 20 anni.
Ovviamente ho provato D&D (AD&D, 3ed, 4a) ma non mi ha mai soddisfatto: nei giochi di ruolo amo principalemtne l'atmsofera e lo studio della caratterizzazione e psicologia dei personaggi. D&D non è per questo tipo di giocatore, lo è per chi vuole un personaggio videoludico da curare nelle sue caratteristiche, lo è per chi vuole un gioco su combattimenti con meccaniche complesse e prove di abilità.
Non è un pregiudizio questo: è semplice constatazione. Ci sono giocatori che amano questo tipo di gioco e ben venga.
E' vero che un buon master può curare ambientazione e personaggi, ma se ci sono regolamenti che esaltano particolarmente questi due aspetti, perchè rivolgersi a D&D? E soprattutto alla 4a?
Ad esempio, Cthulhu e Warhammer sono due giochi basati in maniera preponderante sull'ambientazione, con un buon sistema di regole, semplice ed essenziale studiate apposta per allacciarsi al QUEL mondo di gioco.
D&D non ha questo: è un sistema universale che si muove nel fantasy classico, basato su esplorazione/ricerca/combattimento.
Il gran merito di quel sistema, è da fungere da scuola per nuovi adepti, ma via via che si diventa più esperti si sente il bisogno di confrontarsi con mondi e ambientazioni complesse, cura del carattere/psicologia del personaggio, dinamiche sociali, piuttosto che tiri di dado, avanzamenti di skill al limite del sovraumano, bonus all'attacco, armi incantate...