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Topic della lettura

Re: Topic della lettura

Conigliomannaro@  Ma io non ho parlato di bacchettoni. Mi riferisco a quelli che giocano e contemporaneamente vogliono fare gli ironici per far vedere che loro non sono fissati (hanno tutti aspetto gradevole e costumi fighetti di solito, per non passare da nerd), ma il loro umorismo è contagiato da un certo autoreferenzialismo. In pratica, trasponi un architetto o un ingegnere informatico che fa battute di settore al mondo dei gdr e hai un'idea.
Ecco. Onestamente mi piace molto di più il nonsense con cose inventate dal nulla o ironia sulla società.
E con questa affermazione rispondo anche a Ego: mmmm... non lo trovo un "genio" come dicono. A parte che, ribadisco, la parola genio è usata impropriamente in troppe situazioni, ma, detto tra noi: il fantasy classico mi ha stufato da anni. Anzi non è tra noi, l'ho detto tante volte nel forum.
Non trovo più niente che davvero mi interessi leggere da almeno 6 anni, sono satura di pietre magiche che salvano stirpi, elfi tutti uguali o che cambiano solo per i nomi e poche altre cose, umani guerrieri, supercattivi vestiti di scuro che maneggiano magie e cose simili. Quindi vale anche per l'ironico. Sorellanza stregonesca l'ho trovato grazioso.
Preferisco di gran lunga il fantasy ambientato in mondi umani, ispirati all'Europa, magari, alla tradizione britannica, ecc. ecc. o lo steampunk, il cyberpunk e sopra tutti questi ultimi la fantascienza, che gira gira ti azzecca anche qualcosa di vero spesso e volentieri.

Ultimamente sto rileggendo Verne e Bradbury, ad esempio.

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Aloona
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Re: Topic della lettura

Aloona ha scritto:

Conigliomannaro@  Ma io non ho parlato di bacchettoni. Mi riferisco a quelli che giocano e contemporaneamente vogliono fare gli ironici sul fantasy (hanno tutti aspetto gradevole e costumi fighetti di solito), ma il loro umorismo è contagiato da un certo autoreferenzialismo. In pratica, trasponi un architetto o un ingegnere informatico che fa battute di settore al mondo dei gdr e hai un'idea.

Secondo la mia esperienza e opinione questo tipo umano non è divertente se non in via accidentale: ovvero le parti da loro concepite come comiche non sono divertenti, mentre le parti concepite come "interpretative" o "descrittive" sono involontariamente comiche: cioè gli elfi perfettosi che masticano corteggia di legno per avere denti bianchi & compagnia bella.
Difatti arrivi al paradosso di giocatori che ti demoliscono Eragon e poi usano un cavalcadraghi che né è la brutta copia.
...Poi, come al solito, nessuno ammetterà che ha visto o, peggio ancora, fatto cose a questa maniera.
Tu pensa Exalted, per non dire che è un gioco con un'ambientazione tamarra e un livello d'inutile complicazione tale da far sembrare GURPS testa o croce fanno delle arrampicate sugli specchi olimpioniche.
Poi io non sono la Donna Letizia del Web e nemmeno l'Umberto Eco del GdR: difatti lo ammetto senza problemi che ho dei gusti piuttosto grossolani, per non dire volgari.
Il mio personaggio preferito era: Bob il guerriero BECMI (Corazza a piastre, Spadone a due mani, vero nome, vero nome Rupertus, nazionalità Karameichese) e in Vampire il mio Brujhone da battaglia in stile V for vendetta.

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Conigliomannaro
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Re: Topic della lettura

Possibile che se uno invia per sbaglio un doppio post non sia possibile cancellare? Prodo? Mi fai il favore, capo?

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Aloona
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Re: Topic della lettura

Non è questione di volgarità o "truzzità", è che la satira "di settore" è un rischio, bisogna avere mano sottilissima. Si va come niente dalla risata al gelo, come questa degli elfi che mangiano corteccia... cos'è, una satira della terrificante pubblicità delle Xylit? E non bastava già da sola a far piangere?
Terry Pratchett lo trovo simpatico, ma non mi sbilancio di più; definirlo "genio", come ho sentito da alcuni, mi pare un'esagerazione immensa. E comunque mi resta sempre la sensazione di aver passato un'ora a sentire i miei amici del gdr scambiarsi battute sui loro pg e su D&D al tavolino, cosa che mi faceva divertire a 21-22-23...facciamo anche fino ai 25, ma che ora mi satura.
Non amo molto, in generale, salvo davvero rare eccezioni, l'ironia su qualcosa che possono capire solo ristretti gruppetti di persone. Preferisco di gran lunga l'ironia sociale, anche se mascherata.
Lo stesso Douglas, che apprezzo, con alcune trovate mi ha fatto divertire moltissimo (quella della discendenza dell'homo sapiens da un'astronave di insulsi art director e compagnia, ad esempio), ma a volte mi lascia tiepida.

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Aloona
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Re: Topic della lettura

Aloona ha scritto:

E comunque mi resta sempre la sensazione di aver passato un'ora a sentire i miei amici del gdr scambiarsi battute sui loro pg e su D&D al tavolino, cosa che mi faceva divertire a ...facciamo anche fino ai 25, ma che ora mi satura.

A mia esperienza quel tipo umano non riesce ad essere più "cattivo" di tanto quando fa satira (o ci prova).
Però non è che il mondo della letteratura sia tanto meglio di quello del GdR e per la verità sono i GdR che rincorrono la letteratura e non viceversa, per cui se ti da fastidio quel tipo d'umorismo è per la matrice diciamo letteraria, secondo me.
Cioè gli Elfi perfettosi stanno più nei libri che nei GdR: in D&D 3.X sono dei nanerottoli alti un metro e un barattolo con gli occhioni tipo quelli dei gray aliens e le orecchie a punta sovradimensionate, nemmeno poi tanto forti in combattimento, e così per molte cose, in realtà il GdR centra fin lì è che il Gdr, in genere, non è mai molto più avanti della letteratura perché ha altre esigenze.

Aloona ha scritto:

cos'è, una satira della terrificante pubblicità delle Xylit? E non bastava già da sola a far piangere?

E' una famosa battuta di Gamberetta, una cosa del genere però tra gidierristi sarebbe al limite della blasfemia. E' un ambiente che, per certi versi, è molto bacchettone (o lo è diventato). Se usi un termine sbagliato o parli male di un autore c'è gente che s'incazza subito, chiedi a Mornon se non mi credi.

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Re: Topic della lettura

Guarda, non ho bisogno di Mornon (senza offesa): ho frequentato l'ambiente gdr per 10 anni o più e ho smesso grazie a questi individui. Oltre che per naturale rompimento di palle, salvo eccezioni rarissime.
Gamberetta parla di romanzi fantasy nello specifico e quindi va bene la battuta, se stai criticando un romanzo che PARLA di quello. Io ho risposto alla domanda se mi piaccia l'umorismo alla Pratchett: abbastanza perché lui è bravino, ma è genericamente la satira del fantasy ad avermi rotto quanto il fantasy.
Preferisco i Monty Pithon.

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Aloona
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Re: Topic della lettura

Aloona ha scritto:

Gamberetta parla di romanzi fantasy nello specifico e quindi va bene la battuta, se stai criticando un romanzo che PARLA di quello.

Gamberetta fa critica letteraria (ma non è Pietro Citati sennò non sarebbe Gamberetta), quello era un passaggio chiaramente satirico, è lo stesso tipo di satira che c'è in Romanzo Fentasi: quella sugli elfi perfettosi e vari altri topoi. Questo tipo di umorismo, dal giocatore medio, puoi scordartelo: va un po' troppo contro le sue convinzioni, la sua estetica etc. Poi (senza presunzione) ma secondo me sei un po' più ottimista di me circa l'ondata d'ottusa intolleranza pressoché maccartista che ha preso l'utenza dell'hobby ultimamente.

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Re: Topic della lettura

No veramente non sono ottimista, per questo ho detto che sono bacchettoni e intolleranti su certi errori.
Ma te l'ho detto, non frequento più l'ambiente da "interna" da secoli, comunque è un vizio di chiunque pratichi hobby in maniera esclusiva.

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Aloona
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Re: Topic della lettura

Aloona ha scritto:

Ma te l'ho detto, non frequento più l'ambiente da "interna" da secoli, comunque è un vizio di chiunque pratichi hobby in maniera esclusiva.

Infatti oggi come oggi, fidati, è molto peggio di come l'hai lasciato.

Rex Tremenda Maiestatis di Valerio Evangelisti
Io tenderei ad essere indulgente e longanime con Valerio Evangelisti per due ordini di motivi: non è realistico pretendere che in Italia (dopo cento anni a sputare sulla narrativa in generale e su quella d'intrattenimento in particolare) salti fuori, all'istante, tutta fisicamente formata, vestita e calzata e armata come Minerva dalla Testa di Giove un letteratura d'intrattenimento e una fantascienza a livello di quelle europee, il secondo è che è documentatissimo, se con quello stile mi facesse l'ennesimo romanzo sul vinto (pseudo)verghiano sarei con il coltello tra i denti uzi in una mano e bomba a mano nell'altra ma ai miei occhi lo salva sempre il lavoro di ricerca accuratissimo che c'è dietro.

Ebbene  per quanto io sia portato a riconoscere grandi meriti al signor Evangelisti questa volta non posso non essere d'accordo coi miei amici e conoscenti.
Rex Tremenda Maiestatis è a mio avviso uno dei romanzi meno riusciti: i dialoghi sono bruttini e freddini, quelli di Nicolas Eymerich inquisitore al confronto erano un fuoco d'artificio, le vicende del futuro, rispetto alle altre sono deludenti e singolarmente piattine, forse era una cosa voluta, forse no, comunque erano più appassionati gli altri continuum, e, cosa peggiore, lascia in sospeso molti punti intriganti aperti in La Luce di Orione, d'accordo non si poteva chiudere tutte le varie sottotrame ma personalmente mi aspettavo di più.
...Nei capitoli finali ci sono troppi punti dove sta' sul vago e lascia troppe descrizioni sugose all'immaginazione del lettore, non so' se sia stata la fretta di finire o cos'altro.
Lo spaccato del meridione d'Italia tardo medioevale non mi è piaciuto per niente, ok, mi sa che a volerla fare troppo semplice sia come stile che come contenuti mi sia un po' caduto un po' troppo nel banale, questa cosa ci poteva anche stare ma tenuto conto di tutta la situazione di qui sopra.
Per il resto grosse idee non ce ne sono, ci sono molte cose che sono comprensibili solo avendo letto tutti gli altri romanzi, mi dà un po' l'idea di roba riciclata e messa in sieme in ultimo , un po' come l'ultimo librogame della serie Grailquest.
Il personaggio di Myriam ne esce un po' incasinato (secondo me)... Cioè se vi leggete di fila Picatrix, il Castello e Rex capirete di cosa sto' parlando, non mi da l'idea di un personaggio che si evolve ma di un personaggi che viene cambiato per esigenze di trama, mi sbagliero, he, ma la mia impressione è questa.
Il finale non è malaccio ma in confronto agli altri è un po' moscio.
Non penso che sia un Guido da Verona ma penso che non sia nella sua forma migliore (non quella di Metallo Urlante, Cherudek, Tortuga).

Noticina finale le parti sull'infanzia difficile non mi son garbate proprio.

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Re: Topic della lettura

Il raccoglitore di anime - Alan Campbell
<< Deepgate, un'immensa città sospesa su un insondabile abisso grazie a un sistema di catene, cavi e reti. I suoi abitanti credono che nell'oscurità sottostante viva il dio Ulcis, il "Raccoglitore di Anime", sconfitto ed esiliato dalla madre Ayen >>

Il libro fantasy è un’introduzione al deepgate codex, scritto da Alan Campbell, che include (oltre al raccoglitore di anime) Il Dio della nebbia e il Dio delle Anime.

Ho trovato il racconto un po’ complesso, nel senso che le descrizioni avvolte sono un po’ intricate, difficili da seguire, in sostanza non sono molto scorrevoli.

D'altra parte però l'ambientazione tirata fuori da Campbell è qualcosa di stupefacente, l'idea della città sospesa in un abisso grazie un sistema di catene, il Dio confinato nell'abisso e tutto quello che ci sta dietro, compensa lo stile di scrittura avvolte difficile da seguire, il primo romanzo della serie, costruisce la base per la trilogia, la storia è interessante, sopratutto nelle ultime 200 pagine diventa qualcosa di "ossessionante" nel senso buono: la storia attira.

Il Dio della nebbia - Alan Campbell
Secondo libro della trilogia, non inserisco niente sulla trama, perché sarebbe un tremendo spoiler,
ed io non so se qualcuno sta leggendo la serie, però posso dire che qui lo stile di Campbell cambia, l'ho trovato più semplice, meglio dettagliato, portando a creare un’atmosfera vivida e affascinante, se il lettore s’impegna anche nell'immedesimarsi, nel cogliere e rappresentare nella propria mente le scene e le ambientazioni, capirà che il secondo libro è qualcosa di straordinario, la storia riprende subito dopo il primo è l'ottima base precedentemente impostata permette di vivere la storia ancora meglio.

Ora sto leggendo il Dio delle anime, ultimo della trilogia.
Appena lo completo scriverò qualcosa.

thearch
Stefano
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