Grazie.
Rob

meldaur ha scritto:

il gdr è vivo e florido, ora più che mai, se ne sono andati i grossi editori che proponevano sempre le stesse cose e sono comparsi altri editori, con idee buone e nuove.

Editori più piccoli che occupano nicchie. Il che significa che in realtà c'è una diminuzione degli utenti.

meldaur ha scritto:

sine requie è il gioco italiano di maggior successo da sempre, basta vedere il numero di moduli usciti, nuove edizioni e ristampe.
non è l'unico, ce ne sono altri.

Dicono che sia bello come regole ma mi ha sempre frenato il fatto che non ho voglia di giocare pescando carte da un mazzo.
Nella mia città c'è un solo negozio che tiene in vetrina sine requie e ne ha venduto una sola copia fino ad ora.
Paradossalmente hanno venduto più gli ultimissimi manuali della seconda edizione di warhammer rimasti in magazzino sebbene il gioco non sia più supportato.

meldaur ha scritto:

i giocatori sono pochi, ma non sono mai stati molti.

La mia percezione è che i giocatori siano sempre gli stessi, solo che quelli due anni fa al sabato giocavano con me a D&D 3.5 oggi al sabato giocano a Warhammer 40.000, quindi il probabilmente il numero di persone che fa gdr è diminuito in favore di altri passatempi.

meldaur ha scritto:

personalmente ho poco tempo per giocare e manca il gruppo, i problemi sono quelli della vita adulta, difficile coniugare il coniuge (battutaccia ;-) ) i figli e il lavoro di tutti con una serata settimanale di gioco, cerco però di giocare quando posso.

Sono tutte considerazioni vere ed è indubbio che gli editori grossi non fanno nulla per dare giochi con meccaniche più "leggere" ma a mio parere neppure giochi come polaris e apocalypse world risolvono questo problema, li le meccaniche non sono semplici sono "semplicemente sono troppo poche" e richiedono troppo lavoro a braccio perché possano essere considerati dei giochi agili.

Conigliomannaro ha scritto:

Quando li fanno semplici ed economici però fanno delle robe che non centrano una fava con l'epoca in cui viviamo per cui sono snobbati.

parlando sempre di sine requie è partito con due volumetti da 9 euro, secondo me vero motivo per cui ha avuto una buona espansione.
non so cosa succeda nelle singole città, dalla mia esperienza di fiere posso dire che sine requie vende più della 4° ed. e ho avuto molte conferme anche da altre fonti.

Ursha ha scritto:

    meldaur ha scritto:
    il gdr è vivo e florido, ora più che mai, se ne sono andati i grossi editori che proponevano sempre le stesse cose e sono comparsi altri editori, con idee buone e nuove.

Editori più piccoli che occupano nicchie. Il che significa che in realtà c'è una diminuzione degli utenti.

ci sono sia editori piccoli che grossi, giochi uniti/stratelibri ormai si può definire grosso, anche la asterion.
altre come narrattiva sono piccoli, ma sono vari editori, cosa che fino a qualche anno fa non era possibile.
il print on demand e le nuove tecnologie hanno permesso una proliferazione di gdr, sia indie che esperimenti che classici.
certo non tutti sono decenti, ma quelli belli sopravvivono e continuano, grazie anche al fatto che non hanno dietro un grosso complesso da mandare avanti (vedi nexus) che costa molto e non può supportare linee da 200-300 copie.
case editrici come la nexus o 25 edition sono colossi (per il gdr in italia, lasciamo perdere paragoni con l'estero) basta un errore per mandare in perdita una linea editoriale, e loro ne hanno fatti vari, chi è rimasto ne ha approfittato per riempire i buchi.
mi dispiace molto per la nexus, meno per 25 ed. di cui non ho mai apprezzato al politica editoriale.

la nexus purtroppo aveva abbandonato i gdr ed è stato un peccato, secondo me si sono fatti spaventare dall'avvento del d20 e dai numeri di d&d, come si è visto però neanche chi aveva i diritti del d20 ha retto molto.
il problema delle grosse case secondo me è l'incapacità di cambiare con i tempi.
i giovani vogliono un tipo di giochi, e bisogna invitarli a giocare, una cosa carina che è uscita per esmpio è la marca dell'est, gdr in scatola con tutto il necessario per iniziare, tipo vecchia scatola rossa d&d.
ottimo per invitare un ragazzo a giocare, manca però del supporto pubblicitario e da parte dei negozianti.
i giochi indie sono buoni per attirare vecchi giocatori che non hanno molto tempo, mancano però dello spirito del vintage che alcuni vogliono.
è difficile accontentare la gente adesso, anche perchè i giocatori di gdr sono pochie  molto differenti fra loro, e quelli della vecchia scuola sono ognuno appassionato di un gioco diverso, a me chiedono d&d dalla 1° alla 3.5 in fiera, girsa, ctulhu, warhammer e ogni gioco immaginabile, chi si è divertito con questi giochi li vuole ancora ed è difficile indirizzarli su qualcosa di nuovo

io della nexus compravo il gdr di martelli da guerra...

bello ken, io sto cercando nausicaa, che era allegata a kaos.... non ricordo il numero