Prodo ha scritto:

Questo lo penso anche io, e mi sono interrogato sul perché: il viaggio è pieno di avvenimenti e ricco di personaggi, il "dungeon" è abbastanza piatto e sbrigativo. Secondo la risposta è da ricercarsi nella suddivisione del libro: probabilmente la lunghezza dello stesso era già eccessiva, e Fede ha preferito non farlo diventare gigantesco sacrificando un maggior approfondimento di questa sezione. Anche perché di fatto alla fine anche non particolarmente definita com'è compie il suo dovere: altri punti del libro, se meno curate, ne avrebbero risentito di più.

Posto che anche nel dungeon ho ficcato un paio di episodi che mi sono sinceramente piaciuti sia da scrivere che da leggere (matto, fontana, macchinario a orologeria), concordo con voi che forse sia la parte meno riuscita. Le ragioni sono proprio quelle che citi tu Prodo, essendo una fase di passaggio non c'era necessità di approfondimento, a differenza di Eblis ad esempio.

C'è però anche un'altra ragione per le scelte che ho operato in questa sezione, di carattere più specificamente interno alla saga: forse non avendo ancora letto il volume 2 non ve ne siete resi conto, ma vi siete mai chiesti perché certe cose accadano solo e soltano lì, e certe strane creature scorazzino liberamente al suo interno mentre nel resto di Sirdania ciò non avviene?

Jegriva ha scritto:

Ecco, qui ho da fare un appunto: queste tre cose non sono tutte "da una parte sola" del dungeon? (quella di destra?)

Ovviamente no, perché macchinario e matto sono i due che sbloccano una gemma del fuoco.

Io invece vorrei riprovare con l'accolito: leggendo i commenti di chi l'ha usato, sembra un personaggio leggermente meno adatto degli altri a concludere positivamente l'avventura, e questo tipo di sfida mi intriga.

kingfede ha scritto:

A proposito, questa meccanica di recupero delle frecce è piaciuta? Io l'ho trovata tutto sommato anche realistica...

La meccanica di recupero funziona bene, ma non capisco perché una freccia fuori bersaglio non possa mai essere recuperata.
Tornando all'accolito, credo il punto più difficile sia il combattimento con lo Ygghath, che deve essere concluso in 7 turni: senza abilità che infliggano una buona dose di danno e se non si è trovata la Fiamma del Nulla (a proposito: dove cavolo sta, l'ho cercata in lungo ed in largo senza trovarla), si rischia seriamente di sforare questo limite.
Fede, dici che sia utilizzabile la Falce Divina in questo combattimento (io non l'avevo applicata)?

mike all angel ha scritto:

Fede, dici che sia utilizzabile la Falce Divina in questo combattimento (io non l'avevo applicata)?

Beh direi di sì, facendo da filologo di me stesso penso proprio che utilizzandola si dia l'interpretazione corretta. La formulazione dice:

Se ti trovi ad affrontare un mostro, un demone, un fantasma o una qualsiasi creatura creata dalla magia puoi aggiungere 2 punti alla tua Forza d’Attacco in ogni scontro

Lo Ygghath è creato dalla magia per evocazione dell'essenza di una antica creatura, che viene proiettata in Kyril Wassan trasformandolo, ergo Falce Divina è attiva contro tale creatura.

Mi stupisce che ci sia così tanta fatica a trovare la Fiamma del Nulla, ma mi fa anche per certi versi piacere, vuol dire che la città è stata mappata a dovere. Per il buon Mike, darei come suggerimento di proseguire dritto per il primo viale e non spaventarsi a varcare i cancelli dell'ignoto...