![]() Parlando di Kata KumbasRe: Parlando di Kata Kumbas ti rispondo sull'ultima domanda.. a livello di diritti, secondo me, puoi fare come ti pare.. sono giochi talmente vecchi e fuori produzione, presenti (d&d basic e ll) anche legittimamente online, che ognuno puo fare quello che gli pare..
"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Re: Parlando di Kata Kumbas E' sicuramente vero che sono tutti giochi desueti... (non me ne vogliano a male i fan del rinascimento old school su cui sono scettico), ma in fondo i prodotti si rivolgono per forza ad appassiona di giochi desueti. Sarebbe semplicemente impossibile giocarlo con la quarta approccio troppo legato a mappe e miniature. La terza (che ho provato) fa perdere una parte dell'atmosfera a meno di impedire tassativamente ai pg la scelta di molte opzioni.
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Re: Parlando di Kata Kumbas Mamma mia, qui siamo proprio in piena pippa mentale.
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Re: Parlando di Kata Kumbas Personalmente ritengo un regolamento auto prodotto un lavoraccio che rischia alla fine di avere buchi simili a quello originale, per questo avevo pensato a Labirinth Lord che è in buona sostanza free, facile da espandere e ha già gli incantesimi, gli oggetti magici ed è disponibile in italiano. (attualmente la tana dei goblin mette a disposizione una traduzione online).
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Re: Parlando di Kata Kumbas Ho messo mano ai miei vecchi appunti su k.k. per d20 e ho cucinato una prima versione di espansione per L.L. che trovare nella pagina dei download del mio sito.
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Re: Parlando di Kata Kumbas Io invece sarei per creare un clone e sto elucubrando una maniera per non incorrere nei problemi di copyright.
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Re: Parlando di Kata Kumbas
questa parte non è problematica, anche se in teoria i nomi popolo antico/iperborei/rom farebbero comunque parte della product identity / trade dress e alcuni nomi di classi sono molto specifici del gioco come guardiani dell'equilibrio o paladini di tutti i confini.
anche qui non ci sono grossi problemi, salvo che per quello che so non si possono citare tutti i nomi chiaramente riconducibili a gioco come biro biro. Diverso è il caso dei mostri presi direttamente dai bestiari medioevali come gli epistigi.
Qui invece la cosa è chiaramente problematica come ha evidenziato anche Gianmatteo Tonci nel nostro carteggio. Dal poco che so citare il materiale di ambientazione anche trasliterando e reinterpretato è comunque una violazione del copyright dell'autore.
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Re: Parlando di Kata Kumbas l'analisi di ursha mi sembra abbastanza completa.
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Re: Parlando di Kata Kumbas Gianmatteo Tonci suggeriva di cercare di contattare gli autori ancora vivi e sentire se è possibile avre un'autorizzazione per la distribuzione online. Precedenti tentativi nel 2006 e nel 2008 sono rimasti senza risposta.
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Re: Parlando di Kata Kumbas
amara verità..
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