Ursha ha scritto:

Il punto a mio opinabile parere è che sebbene vi siano indiscutibili elementi tardo antichi, Laitia sia comunque un variopinto collage di elementi fantastici di epoche diverse che hanno parallelismi con l'Italia e che nel "presente di K.K." oscillano nella finestra storica fra il 400 d.C. e il 1300 d.C. Il manuale di K.K. fa dei precisi esempi di come secondo gli autori dovrebbero essere aggiunte avventure e luoghi a Rarte che mi sembra rafforzare questa ipotesi.

Si, si: vero. Anc'io la penso come te. Perché la mia idea è che Rarte non è la Terra. Però le cose a cui fai riferimento sono tutte vere e verificabili.

Viridovix ha scritto:

Visto anche il perenne gioco di anagrammi, direi proprio che Nidia = India,  :-)

Yeha, parrebbe essere così.

Lieto e onorato di esservi stato utile.

Molte leggende vogliono melino figlio di una monaca e del diavolo, lo stesso coniglio mannaro dice che merlino è figlio di una donna cristiana e di lucifero.

L'implicazione fra monaca in cinta e figlio del diavolo era breve nel quinto e sesto secolo, per quanto la filologia non sia il mio settore.

Ursha ha scritto:

L'implicazione fra monaca in cinta e figlio del diavolo era breve nel quinto e sesto secolo, per quanto la filologia non sia il mio settore.

Era anche molto utilizzato: un'ipotesi genetica che riguarda tanti personaggi considerati "eccezionali" in epoca medievale

O piuttosto da chi si intende.
Due sono sicuramente personaggi storici: uno è stato re, reuccio, della Demetia, l'altro se si prende per buona l'ipotesi che fosse la traslitterazione celtica di un nome romano era Aurelio Ambrosio.
Comunque la leggenda di cui si è parlato è associata al primo.

Nel mono di Kata Kumbas è sicuramente un Mago perché il Merlino del V secolo era in ogni caso un britanno romanizzato (più Antico popolo di così) e poi era Mago Merlino (che più mago di così non si può).

Artù e merlino comunque hanno combattuto contro
i Romani (cioè una fazione reucci che in realtà erano Romani quanto Artù &Co erano Britanni sostanzialmente volevano tornare sotto a Roma che però dopo il 455 era un fantasma, nel mondo di KK sarebbero tutti Nuovo Popolo con un po' di Antico Popolo)
i Sassoni (i Sassoni finché Vortigern era vivo combattevano per lui: Vortighern in realtà voleva prendersi la Britannia e tenerla con armi Sassoni, pare che per un po' avesse anche funzionato, nel mondo di KK sarebbero tutti i Iperborei).
i Pitti (in pratica erano barbaracci quindi tutti Iperborei)
Gli Scoti ovvero gli irlandesi(ecco questo è strano in teoria tra loro c'erano parecchi cristiani però c'erano anche un sacco di pirati cleptomani in pratica erano Nuovo Popolo + Iperborei 50% e 50%).

Su Artù & Co. invece(in pratica c'era di tutto Merlino & Morgana era sicuramente Maghi; quindi antico popolo, ma il cognato nonché amico-nemico di Artù Re Lot era un Pitto che poi è passato dalla sua parte, Lot è realmente esistito i suoi figli non si sa, i figli di Lot comunque erano Galvano, Gareth e Mordred, che in realtà non era figlio suo, erano sicuramente iperborei, ma Artù era anche molto ammanicato con la chiesa che è Nuovo Popolo e, attenzione attenzione, compare in delle Agiografie che sono dell'ottavo secolo come un sovrano a cui i monaci si rivolgono).

A proposito di Artù
Re Artù ha combattuto contro re Lot che era un Pitto ma aveva imparato due o tre cose dai romani per cui aveva un regno ben organizzato e piuttosto progredito nel sud della Scozia pare che volesse con le buone o con le cattive diventare Re dei Britanni e annettersi tutta l'isola.
Artù poco dopo essere diventato re l'avrebbe costretto alla resa e fatto suo vassallo, le avrebbe anche fatto sposare la sorella Morgasia (NB: non confondere Morgasia con Morgana in teoria sono due persone diverse però certi autori le hanno accorpate se si opta per l'accorpo Morgana dopo essersi messa con Lot mette la testa a posto: cioè anziché lanciare incantesimi qua e la passa il tempo ad ordire cospirazioni serie insieme al figlio e al marito) .
Artù poi, dipende dall'autore il perché, avrebbe avuto una relazione e un figlio con Morgana.
Nei racconti vernacolari Artù ha altri figli oltre a Mordred ma non viene mai detto il nome di loro madre o delle loro madri.
Se è vero che Artù ha sposato Ginevra in età avanzata, sapendo cosa combinavano i reucci di tutta Europa davvero, spero che Artù ne me ne voglia a male, direi che i summenzionati figli, se mai siano esistiti, probabilmente li ha avuti da concubine.
Artù era un abile guerriero ma anche un saggio amministratore mi sembra riduttivo vederlo solo come un Cavaliere della Fede o un Custode dell'Equilibrio, però in pratica alzandogli a palla le caratteristiche e dandogli una bella spada magica viene uguale a quello delle varie fonti senza sbattersi a inventare cose strane.

Morgana
A me sta simpatica se fosse nata maschio sarebbe lei il re: mica Artù. Per di più il suo feudo in Cornovaglia glielo ha occupato quel cleptomane zoppo di suo zio Marcus con suo nipote Drustauns. Il suo maestro Merlino (a seconda di chi te la conta) a un certo punto finirà imprigionato molto a lungo o addirittura per sempre in una grotta da Viviana. Dovrà faticare parecchio per tenere vivo il figlio. E i cavalieri di suo fratello, sia a proposito che a sproposito, avranno la tendenza ad uccidere i suoi cari con sconcertante regolarità.
Io se fossi stato in lei (coi poteri magici e tutto) sarei stato molto ma molto più cattivo e altro che curo mio fratello moribondo: gli tiro addosso un palla di fuoco e lo cremo quel figlio di...

Marco di Cornovaglia
In certi racconti sembra un'adorabile e senile tontolone, in altri è una specie di spaventoso capitano Achab zoppo ma cazzutissimo in battaglia. Io opto per la seconda ipotesi: se riusciva a non farsi mettere i piedi in testa da gente come Morgana che era una maga potente e Tristano che buttava giù mostri e giganti. Significa, a mio avviso, che era capace di incutere timore e per motivi ben fondati.

Ma in generale
Ma in generale tutti i personaggi del ciclo arturiano sono agevoli da convertire in KK. Qualche problema al limite te lo danno quei cavalieri che, a un certo punto, si sono fatti eremiti ma neanche tanto se non li fai più comparire dopo il ritiro.