No credevo che sarebbe mai successo ma ho ripreso in mano sia Kata Kumbas che il D&D 3.5

Il gruppo, salvo per la mia fidanzata, proviene da ambientazioni eberron e forgotten ealms ed è completamente estraneo alla conoscenza del gioco e del modo di Rate. Pertanto la campagna utilizza il solo manuale base senza classi di prestigio e non cerca di emulare le classi originali. Si ammetto che ci sono stati una serie di scossoni e brividi quando ho detto che si troverà massimo un oggetto magico per avventura completata.

E' interessante avere dei feedback da gente nuova sul materiale a cui ho lavorato per il mondo di Rarte. Chiaramente mi è stato fatto notare che rispetto ad altre ambientazioni vi sono notevoli buchi w salti nelle ambientazioni.
Come ho avuto modo di dire in altre occasioni uno dei limiti di K.K. è che è rivolto ad un target acculturato sulla storia medioevale e tardo antica. Giocare con persone che hanno un bg ancora più scarso del mio in materia è interessante per cercare di capire come rendere il materiale il più fruibile possibile.

certo, passare da Eberron a Rarte deve essere stato spiazzante..
sono 2 situazioni/ambientazioni/giochi abbastanza diversi e vanno affrontati con 2 logiche e due aspettative completamente diverse

Ma sono tutti nativi di Rarte, o sbaglio?

Si sono tutti nativi.
Due vengono dalla quasi-russia, sono mercanti ma si fanno passare per predicatori. Sarà interessante capire perchè e come mai sono interessati ai tesori di una cattedrale che non sapevano essere maledetta.
Una viene dall'enotria, ha già giocato le precedenti avventure con un'altro gruppo, è l'unica superstite, quindi consce la verità ma non è interessata a dirla.
L'ultimo è un reduce delle invasioni di giscardo. Vorrebbe smettere la vita del guerriero per una contemplativa da druido, ma è chiaro che è circondato da bugiardi e truffatori.

Divertente no? Ogni giocatore ha creato il suo pg separatamente e solo due poi hanno costruito il loro background assieme. Le informazioni salienti vengono scritte su bigliettini prima della partita e consegnate loro al momento opportuno. Perciò si possono conoscere solo tramite quello che ognuno dice dell'altro.

E' un metodo che ho appreso partecipando ad un corso di formazione sull'assesment, ma fino ad ora non ho mai avuto un gruppo abbastanza "maturo" per provarlo.

Vi sono vari motivi che ra mio parere endono l'operazione difficile

1.un gruppo inesperto è portato verso lo scontro piuttosto che verso la socializzazione. Ho notato che ai miei tavoli sono più frequenti interazioni giocatore-giocatore o personaggio-master, che non personaggio-personaggio. Infondo è gdr e non teatro.
2.persino negli assesment per scopi lavorativi i giocatori tendono a fissarsi più sulle linee guide scritte che sull'interrogare gli altri partecipanti. C'è una fondamentale convinzione che tenere le informazioni dia un maggiore margine di contrattazione, anche a scapito di un migliore risultato generale. (i bigliettini nel corso del gioco saranno sicuramente causa di conflitti ed è una certezza che non verranno rivelati al momento opportuno.
3.Il master non parte con un gruppo già formato ma deve gestire la sua creazione “in tempo reale”.
4.Maggior lavoro avere n appuntamenti in orari diversi per creare n personaggi.
5.Il lavoro è inutile se poi non si intende intrecciare la storia dei personaggi con la trama principale.

Nel mio caso ho fatto cominciare il personaggi che non si conoscevano in punti diversi del paese (salvo il sopravvissuto che era a 0 pf) Proprio quando un gruppo di zombie viene evocato dal nulla e inizia a fare strage di contadini inermi. E' ben presto chiaro che l'unico modo per sopravvivere era cercare di raggiungere gli altri che stavano combattendo.
Dover affrontare un pericolo assieme è propedeutico a creare coesione in un gruppo, inoltre l'azione fa subito capire quale sarà il livello di potenza del gruppo (in realtà abbastanza scarso visto che è messo in crisi da una ventina di zombie e due tetri mietitori)
Una volta distrutti i negromanti che avevano dato origine la caos (dopo la prima mezz'ora di scontro serrato) i personaggi hanno impiegato comunque abbastanza per socializzare. Subito non dimostravano alcuna curiosità verso gli altri sopravvissuti, ne verso la persona in coma, e non facevano alcun tentativo di cercare spiegazione ai vari fatti insoliti (come un assalto di negromanti all'alba in una giornata invernale). Una volta stimolata con opportune domande e richieste continue di fare check di saggezza e intelligenza, hanno iniziato ad entrare nello spirito e per le successive due ore sono stati a cercare di capire i pezzi del puzzle mentre i nuovi giocatori comprendevano che c'era qualcosa di grosso in pentola (come se non lo fosse stato un assalto di negromanti all'alba), possibilmente senza rivelare troppo del loro passato ai compagni di sventura.

In effetti per dei mercanti farabutti non era il massimo aver scoperto di aver salvato una strega sulla cui testa c'è una taglia di 5000 OA.