Ho molto apprezzato, ai tempi, alcune di queste storie a bivi da voi menzionate... su tutte Il Tesoro in Società; ricordo nitidamente quanto buffi o ingegnosi fossero anche certi "finali minori", oltre al gran finale propriamente detto! Però... se mi permettete un pizzico di goliardia, confesso che mi sarebbe piaciuto parecchio vedere qualche storia italica disneyana a bivi provvista di almeno una truce Instant Death di stampo squisitamente librogamesco. Trasposto nel testo, mi verrebbe in mente qualcosa di simile a... "La scelta di affidare a Gastone il delicatissimo negoziato con lo Sceicco Alì Rikkapalat si dimostra ben presto fallimentare. La sua fortuna infatti non funziona come tu speravi: il succitato magnate mediorientale, impressionato dalle sue brillanti doti dialettiche, decide di mandare a monte l'affare lucroso su cui puntavi e ipso facto assume Gastone come unico responsabile dei suoi affari, liquidandoti senza por tempo in mezzo. Furibondo, ti fiondi con le fauci eruttanti fiamme contro i due, roteando il bastone perniciosamente, ma inciampi nel tappeto persiano e vai a sbattere violentemente contro una marmorea colonna del palazzo dello Sceicco, fracassandoti la tuba e la testa. La tua vita e la tua missione, Zio Paperone, si concludono tragicamente qui."

ehm... 
guarda che l'intento di Nyator era proprio quello di inserire un finale truce & violento alla Lupo Solitario che faccia spavento ai bambini... mica di finire male nel senso del solito papero che si mangia la bombetta, eh!...

Si, esatto, SevenLegion ha colto nel segno con la sua precisazione!   

Poi certo, vien spontaneo galoppare con l'immaginazione circa un fantasioso adattamento italodisneyano della nostra "materia", e pensare alle avventure -librogamesche o fumettistiche- di... Papero Solitario, cavaliere Ramas di Paperlund! Oh mondieu, sarebbe davvero affascinante e divertente... ma questa del resto è un'altra storia, e io sono VAGAMENTE off topic...  

Beh caro Axim, quello che tu saggiamente riporti è un segno palese, tangibile e sgradevole di ciò che venne fatto diventare il Topolino italico: un personaggino perfettino, fighetto, spocchioso, noioso e pedante; difficilmente infatti le sue storie non mi vengono in uggia. E' uno dei motivi per cui, nella grandissima tradizione italiana pseudodisneyana (dico "pseudo" proprio perchè dotata di vita propria e splendente di luce propria, nei decenni), ho sempre preferito e preferirò sempre le storie dei Paperi! Paolino Paperino non ha confronti, che si trovi a Paperopoli, nel futuro, nel West o financo nel Magnamund! 

Siete troppo cattivi

In Italia abbiamo la tragica tradizione di Guido Martina, che prese i personaggi Disney originali e ne esasperò in stile caricaturale i lati più preponderanti del carattere... in chiave fortemente italiana. Quindi il Paperone di Martina arriva anche al mafioso/criminale, Paperino è un nullafacente che picchia i bambini ed è orgoglioso della sua ignoranza e mediocrità, Gastone è l'arroganza fatta papero, Topolino è colto, perfetto e infallibile come Sherlock Holmes, Qui Quo Qua sono tre insopportabili saccenti che nel periodo "capellone" si sono anche prestati alla rappresentazione della ribellione giovanile (pur essendo troppo piccoli). Pippo è un non-sense totale, ma proprio per questo è il miglior personaggio della Disney "martiniana".

Nessun altro autore ha esagerato così tanto i caratteri, tant'è vero che oggi Disney Italia ha ampiamente recuperato il Topolino eroico ma fragile e imperfetto, il Paperino pigro e collerico ma anche generoso e audace, il Gastone "umano", il Paperone barksiano avaro e rude ma anche onesto.

Detto questo, i Paperi li preferisco perché si prestano decisamente meglio alla "mascherata" Disney, potendo adattarsi facilmente a tutte le epoche, a tutte le situazioni e a tutte le varianti. Topolino e Pippo, dovunque li metti, rimangono Topolino e Pippo.

Seven, nel mio post precedente intendevo che le storie a bivi erano un esercizio di sceneggiatura per i lettori. Leggendole ci si può fare un'idea di quanto sia complessa la creazione di una storia finita, di quante possibilità vengano scartate in fase di stesura, di come si debbano gestire lo spazio e le tavole... Il fatto che i bivi avvengano in punti diversi della storia, che portino a sviluppi completamente differenti, e che alla fine gli autori abbiano saputo far stare tutto nel numero di tavole di una storia "normale", per me è una grande lezione.