una immagine del gruppo di protagonisti (nella foto sono i Gatchaman, ma è tanto per dare un'idea)

ieri ho riscritto il prologo, ho voluto dare alla storia un taglio più cyberpunk:

A.D. 2095
Cinquant’anni di crisi economica hanno portato i maggiori stati alla bancarotta e le maggior multinazionali, corporazioni e associazioni bancarie hanno acquistato tutti i debiti praticamente privatizzando il mondo sviluppato. I teorici della cospirazione sostennero che l’obiettivo finale della crisi fu proprio questo, chi aveva creato l’indebitamento dei governi erano gli stessi che poi ne hanno acquistato i debiti, acquistando un potere mai visto nella storia dell’uomo.
Presto si scatenarono guerre tra le varie corporazioni mondiali per la conquista dei territori, dei maggiori ricercatori e scienziati in ambito biologico, informatico e cibernetico; nel giro di pochi decenni le maggiori metropoli ebbero un’impennata di sviluppo tecnologico e demografico, i paesi sottosviluppati divennero terreno per impiantare laboratori e centro di ricerca e sviluppo.
Un patto segreto tra le corporazioni manipolò l’economia e l’informazione tanto da dare la parvenza di un nuovo incremento di benessere tra le popolazioni: lavoro, compensi, potere di spesa, servizi aumentarono a dismisura, così come vennero immessi sul mercato nuovi farmaci, nuovi strumenti informatici e cibernetici.
Nel giro di vent’anni la cibertecnologia divenne una realtà a portata di chiunque. Ciberarti per invalidi civili e di guerra, impianti neurali, ciberottica, congegni e strumenti intelligenti di consumo: la popolazione divenne così a sua insaputa la cavia per gli sperimenti delle multinazionali che immettevano sul mercato tutti quei congegni da testare.
Questo periodo di apparente benessere implicò un aumento considerevole della popolazione e le metropoli ebbero un’impennata demografica, ecco così che si iniziarono a edificare quartieri dormitorio con enormi costruzioni simili ad alveari, molti dei quali divennero ben presto territori di conquista delle gang per il loro mercato della droga, della prostituzione e delle armi, con il tacito beneplacido di chi dall’alto dei grattacieli di acciaio, cristallo e luci al neon del centro, osservava i bassifondi ridendo soddisfatto.

Neo Tokyo
Il cielo sopra la brulicante capitale giapponese era di un rosso acceso, da quando cinque anni fa un il terribile impatto di un bolide sul terreno aveva sollevato una cortina di pulviscolo e di radiazioni, la luce del sole veniva filtrata spostandosi verso il “rosso” dello spettro visivo.
Così le giornate se non erano tempestate da acquazzoni di pioggia ad alta concentrazione di acido solforico e ossidi di azoto sembravano un perenne tramonto.
L’origine di quel bolide non era mai stata divulgata, le uniche informazioni che erano state rese pubbliche riguardavano le immagini del cratere che si era creato per l’impatto nelle campagne di Gunma nella regione del Kanto, e delle conseguenze all’ambiente del pulviscolo che si era sollevato.

Il tuo nome è Riuji, vivi con i tuoi amici nell’Alveare della Shiba, un enorme edificio dormitorio realizzato per i dipendenti dell’impianto industriale di cromatura della multinazionale giapponese. Tu e i tuoi compagni siete cinque orfani della moltitudine di morti causate dalle guerre tra le corporazioni e dalle epidemie virali che periodicamente colpiscono i bassifondi (c’è chi dice sempre causati dalle stesse aziende per testare agenti virali e vaccini di loro creazione).
La Shiba ha realizzato un massiccio complesso industriale dotato, oltre che del dormitorio, anche di una scuola e di un centro sportivo per i ragazzi soggetti alla loro tutela.
Al mattino sedete sui banchi di scuola e vi dedicate alle attività sportive, come il baseball di cui sei appassionato, e nel pomeriggio siete impiegati nel reparto di lucidatura metalli.


Con te ci sono Takeru, tuo compagno di classe e prima base, Isamu, il tuo catcher, grande e grosso ma con un cuore enorme,  Jiro, il più piccolo del gruppo, fa la prima classe, e poi c’è Akane, la sorella maggiore di Jiro.
Tu sei il capitano della squadra, il lanciatore con il numero 1 sulla maglia, il leader del vostro piccolo gruppo, senti su di te la responsabilità dei tuoi compagni, vivete ormai alla giornata nella speranza di un domani migliore.

È tarda mattina e state tornando indietro dal campo sportivo della Shiba dopo una partita, avete il tempo di mangiare qualcosa alla mensa e poi dovrete andare al lavoro, come ogni giorno.
State attraversando il tunnel che collega l’edificio scolastico con quello aziendale quando una serie di boati rompe l’aria, la terra trema sotto i vostri piedi, vedete in fondo davanti a voi delle esplosioni, in pochi secondi scattano gli allarmi, le sirene, squadre di emergenza in azione, studenti e lavoratori che corrono avanti e indietro spaventati, la sicurezza che cerca di dirottarvi in luoghi sicuri.
Credete che sia un’altra conseguenze della guerra della corporazioni, non erano i primi attentati che la Shiba subiva, ma questa volta era un attacco più massiccio, non una singola esplosione.
Correte verso le uscite di sicurezza mentre sopra la vostra testa cominciano a cadere calcinacci, griglie di metallo, tubazioni e altro ancora.
Un nastro registrato invita a mantenere la calma, a raggiungere le vie d’esodo e di seguire le istruzioni delle squadre d’emergenza ma le esplosioni continuano e il panico è sempre più massiccio, con una folla sempre più incontrollabile che corre come un fiume in piena verso le uscite di sicurezza.
Riesci a guidare i tuoi amici in una uscita secondaria e quando vi riversate all’esterno vi attende un’immagine surreale: dal cielo piove fuoco e fiamme.
Non è solo l’edificio della Shiba ad essere sotto attacco ma l’intera città…
Le strade sono bloccate da gente che scappa e urla, gli automezzi si scontrano e tutto si ferma, i boati delle esplosioni fanno eco alle sirene dei mezzi di emergenza e di allarme, il caos regna sovrano.
Trovi un piccolo magazzino in un vicolo dove porti i tuoi compagni, dentro ci sono altre persone impaurite e shockate.
-Riu,- ti dice Takeru –questo non è un posto sicuro, il palazzo potrebbe crollare.-
-State qua,- dici ai tuoi amici –torno subito.-
Nonostante le proteste di Akane e Jiro esci di nuovo in strada in cerca di un luogo più sicuro dove rifugiarvi.

Inizia l’avventura al 1

sei riuscito a postare nel minuto in cui ho corretto la frase??

"tu e i tuoi compagni siete cinque orfani della moltitudine ecc"