Embhe? XD

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Ho dovuto calcolare se sono più vicino io ai 64 dal basso o mio padre dall'alto.
Per ora è ancora più vicino lui. Per ora.

(per altro: non sono così OT: sto parlando di crisi... di mezza età)

Tu hai visto i Beatles e Pier Paolo Pasolini... A noi ci è toccato Britney Spears e Cristian De Sica...

ragazzi io qui a Vicenza lavoro in un negozio di giocattoli. Ho lasciato 6 anni fa una "carriera" più che decennale nei trasporti, in ufficio, buoni guadagni, per dedicarmi a qualcosa di meno stressante. Tipo la scelta di American Beauty. Embè?
Situazione gravissima nel commercio, specialmente in centro. Oramai le vendite si fanno solo nei grossi centri commerciali, con orari pazzeschi la sera e durante i weekend.
Negli altri settori le aziende chiudono, anche perchè il (tempo fa) ricco e produttivo nord-est si basa sulle piccole aziende che sono proprio quelle falciate dalla crisi.
Ho un contratto a tempo indeterminato ma che vuol dire? Si vocifera la chiusura del mio negozio in brevissimo tempo, io sono nel panico più totale. Ho un paio di dritte all'estero, in Germania e Francia, grazie ai miei migliori amici/compagni di scuola che si sono laureati e sono quasi tutti all'estero.
Ci sto pensando, ma mi crepa il cuore lasciare la mia terra, le mie strade, gli affetti che ancora sono qui.
Stanno distruggendo questo paese. E' un luogo comune? Una frase populista? Una becera lamentela?
Non so, io ho passato il natale più amaro della mia vita.

Pelgrana, è triste la tua storia.
In parte anche io sono emigrante, perchè 11 anni fa me ne sono andato dalle Marche per trovare lavoro al nord Italia, partendo letteralmente con la valigia di cartone. Ero giovane, e l'ho fatto in realtà molto volentieri.
Adesso mi pongo continuamente la domanda se, per dare un futuro più promettente a mia figlia, non sia meglio fare un'esperienza all'estero e darle l'opportunità di imparare le lingue e conoscere altre culture. Lei ne beneficerà di sicuro, e di conseguenza anche io...
Se ci fosse una opportunità seria, me ne andrei. Le tecnologie odierne hanno avvicinato le distanze, e non è più un trauma come 20-30 anni fa...

Io l'ho vista da molto prima: Roma ha iniziato a mostrare segni di declino e "imbarbarimento" già almeno otto anni fa.