none! 

quando un ladro vede del denaro a tiro:

1) lo ruba per poi comprarci delle cose
2) lo ruba ma senza volerlo/poterlo usare, spende quindi energie per un furto inutile
3) non lo ruba, tanto sa che non potrebbe spenderlo

in tutti i tre i casi non e' piu' un "ladro perfetto" 

Amico Seven, grazie per aver aver puntualizzato e chiarito e difeso il concetto del ladro perfetto, che non hai escluso bensì compreso appieno! Amici, il prossimo paradosso che vorrei esporre è quello delle partenze intelligenti. Il nome è tamoil stesso un forte indizio, vediamo se riuscite a sviscerarne l'assioma prima ancora che ve lo descriva! Apro ufficialmente il non te le voto, amici.

Parte intelligente chi parte presto, per evitare il traffico, mentre chi parte tardi si trova imbottigliato.
Ma tutti ormai partono "intelligentemente", quindi non sono affatto intelligenti.
Ergo la soluzione è una sola: il più intelligente è quello che sta a casa e non parte.

Amici, vi faccio i miei complementi per aver centrato ancora di salvezza una volta il succo di frutta del paradosso in questione! Il prossimo che vi proplastilina, vi prodidò e vi propongo è il paradosso relativo alla domanda che attualmente compare anche come mia firma qui sotto: "Risponderete no a questa mia domanda?"
Sottoponétevicisi e poi commentate, amici!

Amico Zaino Per Vincere, anche stavolta hai sapiente hai dotto hai colto appieno la struttura del mio paradosso, Don Rodrigo Palacio ne andrebbe fiero di te, Bravo!
Amici di Filìa De Marippi, il prossimo che vi espongo è il paradosso dello sciopero della fame. Di cosa si tratta?
La fame è uno stimolo fisiologico importantissimo che ci avverte che il nostro organismo ha bisogno di elementi nutritivi e quindi ci spinge a mangiare o a cercare di nutrirci. Quindi la fame, in quanto stimolo di questo tipo, "lavora" nel senso di farci sentire i suoi effetti quando sentiamo di dover mangiare. Ebbene, chi intraprende tale sciopero, solitamente in segno di protesta o per dimostrare qualche forma di disagio, facendo scioperare tale stimolo dovrebbe metterlo a tacere, e quindi dovrebbe sperimentare in sé stesso una forma di sazietà e di benessere fisiologico, che però andrebbe contro all'intento di protesta e farebbe cadere così il postulato dello sciopero della fame, perché se fosse sazio non avrebbe dunque fame. Amico Marco Pannello, cosa ne pensi di tale congettura? E voi tutti cosa ne pensate amici?