Ho finito il secondo capitolo!
Un gran bello spasso!
Mi piace la scelta di dare spazio agli aspetti narrative e descrittivi della vicenda, pur "obbligandoti" a buttarti nell'ignoto e accettare la sfida!
Forse sono io piu' addormentato ma in questo capitolo non ho trovato refusi (solo un link sbagliato), per cui anche sotto quell'aspetto si va di bene in meglio!

Ripeto: la mia (umile) impressione e' che saresti una potenza con un tipo di narrazione alla Realta' Virtuale oppure alla SLTA. Sul regolamento non c'e' niente da dire, ma il tuo forte sono le descrizioni e la storia!

Adesso mi tuffo nel terzo capitolo!




PS ma perche', tra tutte le opzioni possibili, hai scelto una storia cosi' "Vaticana"? e' una influenza sulla Toscana?

Yaztromo ha scritto:

PS ma perche', tra tutte le opzioni possibili, hai scelto una storia cosi' "Vaticana"? e' una influenza sulla Toscana?

Perchè questa storia e non un'altra? la cosa ha una sua storia... ma ora non voglio annoiarvici. Semmai ne riparliamo al primo chesuggerisce che mi sia ispirato alla storia di HP.
inoltre, io abito in toscana ma non sono toscano manco un po'! Sono piemontese Doc.

Voglio poi invitare tutti quelli che (spero) stanno leggendo il mio libro senza postare a NON farmi lì'editing. Qualcuno mi ha detto di star stilando liste di refusi ecc. Ma questo è un GdL. Se vi capita un refuso e avete comodo di segnarvelo e segnalarmeno ben venga. Anzi grazie di cuore. Ma pensate innanzitutto alla lettura. Non voglioc he diventi un lavoro.

ne approfitto anche per qualche infodump che, nel romanzo, non ho potuto mettere perchè sennò arrivavano Gamberetta e il Duca e mi facevano cose brutte.
yaztromo mi scrive, via e-mail che

Yaztromo ha scritto:

Tutti i ragazzi esalano un sospiro di sollievo collettivo prima di tuffarsi come cani Selvaggi sulle proprie ciotole
selvaggi va minuscolo

Ecco la mia inforigurgitante risposta:

Gpet ha scritto:

sbagliato, va maiuscolo.

L'aggettivo Selvaggio (con G maiuscola) è in contrapposizione all'aggettivo Umanizzato (con U maiuscola). Il primo sta a indicare le creature Mizariane, quindi Aliene e, per estensione, anche le creature di origine terrestre che hanno subito mutazioni a causa del contatto con la flora e la fauna aliena, tale processo si chiama Ectoderivanza. Nel LG non ne parlo perchè evito l'infodump, quando posso, ma se vuoi spiegazioni esaustive su questo affascinante fenomeno biologico 8e sulla sua forma più aggressiva e spettacolare, la Chimeranza) puoi sempre leggerti il Gioco di Ruolo di Mizar III. Il secondo termine, invece, indica ciò che è al 100% (o giù di lì) terrestre, si riferisce anche alle aree terraformate del pianeta, quindi esitono boschi o campi o colline Umanizzate, ecc.

Yaztromo ha scritto:

Questo e' il capitolo della partita a carte!
Sulla partita a carte ho impressioni un po' contrastanti: la prima volta l'ho trovata macchinosa e noiosa, mentre le volte successive e' andata un po' meglio fino a diventare decisamente divertente.
Quello che mi ha un po' sorpreso e' che in generale nelle mie (poche) partite Ugeene ha avuto spesso la meglio (cosa che non mi aspettavo!).

L'altra parte "sostanziosa" del capitolo e' quella dello Spaccio dove puoi cercare di comprare qualcosetta, che -forse- ti potra' essere utileper il prosieguo dell'avventura -o forse no-.

Ammetto che nella mia partita ho completamente ignorato il gioco di carte. Quando è capitata l'occasione non me la sono sentita di interrompere la lettura della trama principale per dedicarmi a quella che aveva tutta l'aria di essere una parte bella lunga, inoltre essendo già le regole princili belle corpose non ho avuto voglia di impararne altre.

Nell'emporio mi sono trovato in difficoltà per la questione soldi. L'ampia casualità (forse esagerata) per definire il capitale iniziale (11-69) mi ha punito. Ho iniziato con 16 centesimi, di cui 5 dati a Etan (se sapevo che ci comprava le carte lo mandavo a quel paese, giuro che quando li ha chiesti pensavo gli servissero per una donna).
Giunto all'emporio con soltanto 11 centesimi, per altro di proprietà del gruppo e non solo miei, ho preferito non fare acquisti, e se non li faccio io allora non li fa nessun altro. L'opzione di denunciare il titolare dell'emporio è difficile da portare a termine, ma se ci si riesce è una bella sodfisfazione. Si guadagnano inoltre 3 preziosi punti di volontà,  al prezzo di un misero punto di popolarità.

Sara', ma quantomeno il Capitolo 3 senza giocare a Ter ci perde moltissimo, secondo me.

Io, invece, non ho grandi problemi a scegliere i nomi.
In Mizar posso ricorstruire la genesi di due nomi, in particolare, con molta facilità:
Alecsandro Cucnas e Maru Altavilla.
Tra i 15 e i venti anni ho studiato e vissuto in un collegio con convitto annesso. Trecento ragazzi, un nonnismo da paura in una situazione non dissimile da quella di una caserma. Giusto per dire gli istitutore, adulti delegati al compito di sorvegliarci e aiutarci nei compiti pomeridiani, si facevano chiamare Censori. Tutto dire, no?
Orbene, in tale situazione ognuno aveva un gruppo di amici e un certo numero di acerrimi nemici. Tra questi, poi, non ci potevano mancare gli Arcinemici ai quali ancora a distanza di anni si pensa con astio, se non proprio con odio profondo.
Ebbene i miei arcinemici erano un sardo di nome Alessandro Cucca (Alecsandro Cucnas) e un trentino di nome Mauro Sommavilla (Maru Altavilla).
Nel momento in cui dovevo creare dei cattivi mi è stato facile prendere quei nomi e modificarli. Anche i caratteri e modi di fare sono presi da persone reali, anche se in quel caso, come per gli aspetto fisici, ho mischiato differentim individui (Tranne che per l'aspetto di maru Altavilla, quello è pari pari com'era il mio comapgno di classe 25 anni fa).


Per i curiosoni ecco la scuola:


mentre questo è il convitto dove ho consumato i miei anni migliori:


Questa è stata la mia Vajerlsan.