Putro ha scritto:

Lancio una prostata e se nell'almanacco... con il permesso di Conigliomannaro, inserissimo questo suo sunto? Trovo possa essere interessante e utile per introdurre i lettori a tutto il resto del contenuto.

Sì è una buona idea, potremmo farlo. Mi sono sempre occupato solo di singoli aspetti, anche negli articoli sulla plausibilità delle campagne. Sarebbe utile una summa. Io però sarei per trasporre il testo nel contesto di Rarte. Cambiando quindi riferimenti. Laìtia è solo in parte tardo antica.

Non mi piace molto Anna da Astapa in effetti, troppo piatto, perchè non lo modifica con qualcosa di un minimo più esotico? Gli altri nomi invece mi sembrano adatti, almeno, a mio parere sono gradevoli.

Innanzi tutto grazie per esserti sciroppato il mio malloppo di testo.

Prodo ha scritto:

Non mi piace molto Anna da Astapa in effetti, troppo piatto, perché non lo modifica con qualcosa di un minimo più esotico? Gli altri nomi invece mi sembrano adatti, almeno, a mio parere sono gradevoli.

Perché a parte Anna conosco solo Elissa. Come nomi cartaginesi. Poi perché volevo strizzare l'occhio a Black Annis ma in effetti è una trovata dozzinale. Se sapessi indicarmi un testo dove posso attingere te ne sarei grato.

E qui c'è qualcosa di più terragno: lo stile non è gran che, scusate.

Il quadro finale: La britannia del V sec d.C.

446 d.C
Prima della rivolta dei Sassoni: un quadro che non promette nulla di buono.
La Britannia è presa d’assaldo dai Pitti a nord, da Angli e Sassoni a est, dagli irlandesi a ovest. Le città sono in decadenza ma ancora abitate, difese da mercenari armati al soldo di ricchi aristocratici e spesso anche da salde fortificazioni. Da circa cinquant’anni reucci e signorotti sono difesi da mercenari Sassoni e Franchi, i primi guerrieri germanici giunsero in Britannia nel 400 d.C. s’erano impratichiti nel mestiere delle armi lavorando come mercenari al soldo dei romani prima e dei vari usurpatori poi, continuando la loro attività per i signorotti che seguirono.
Per cinquant’anni avevano rischiato la vita per difendere dai barbari una popolazione che non li considerava altri che stranieri: dopo quasi cinquant’anni le loro famiglie vivevano ancora in capanne di legno seminterrate lungo le strade o alle porte delle città.
Lontani dalle baracche dei Sassoni gli aristocratici Britanni (come raccontano le fonti vernacolari celtiche e conferma l’archeologia) vivevano in palazzi di città e ville di campagna (che andavano trasformandosi in castelli), con sale dai pavimenti mosaicati, pareti affrescate o coperte di legni pregiati, sorseggiavano vino importato dalla Gallia e dalla Spagna, tal volta in calici di vetro orientale, e illuminavano le loro notti con lampade ad olio.
Qualcuno di questi signorotti, di nascosto, gettava tavolette di piombo contenenti maledizioni secondo l’uso romano, qualcun altro’gettava doni agli antichi dei in stagni o paludi, altri ancora s’incontrava in tenebrosi sotterranei con altri cultisti di Mitra il Sol Invictus.
Nelle città c’erano molte chiese lasciate dai romani e spesso ogni villa aveva un’altare, c’era anche qualche monastero, nascosto qua e là qualche luogo sacro pagano (luoghi sacri alle popolazioni pre romane, altari alzati dai romani, recinti sacri ai Sassoni). Nelle terre selvagge era possibile incontrare santoni di vario tipo: cristiani ortodossi, cristiani eretici (eretici di tutti i tipi ma soprattutto Pelagiani) e persino gli ultimi Druidi per metà in fuga dall’intolleranza, per metà in ritiro spirituale (in certi racconti antichi si parla di eremiti non cristiani, sono figure strane e vagamente inquietanti, è possibile che siano la reminiscenza degli ultimi superstiti di un paganesimo britannico sul viale del tramonto). Le strade erano ancora percorribili e spesso i ponti erano ancora in piedi, ed erano ancora percorsi da mercanti che portavano in giro soprattutto prodotti locali ma anche olio, vino dal mediterraneo qualche volte spezie, specchi e vetri dall’oriente.
Nelle città, dal punto di vista dei cittadini, le cose non andavano bene: per la verità era da oltre settant’anni che le cose andavano di male in peggio. Gli opifici industriali si erano lentamente trasformati in botteghe artigiane, le botteghe e i negozi facevano sempre più fatica ad andare avanti, ogni generazione erano sempre meno, e insieme alle attività che chiudevano sbiadiva anche il ricordo della prosperità vissuta sotto Costantino il Grande e Macsen Wledig. Prima, ai bei vecchi tempi, c’erano gli imperatori di Roma e di Londra con i loro governatori, i loro funzionari, i loro clienti, le loro guardie e tutto il loro seguito di servi e schiavi, che oltre a esigere tasse e balzelli, compravano e spendevano da loro, non come gli aristocratici dei loro tempi a cui cresceva tutto in casa e che sembravano interessati solo a comprare vino e olio dal sud. Si sta certamente peggio che non ai bei vecchi tempi di Costantino e a quelli un po’ meno belli Macsen Wledig ma tutto sommato si tira avanti, certo ci sono questi nobili altezzosi, certo ci sono tutti questi Sassoni pagani, ignoranti e ubriaconi che vivono nelle loro baracche vicino alle mura e lungo il fiume ma, se non altro, tengono lontani dai loro poveri beni tutti quei pirati irlandesi prepotenti e attaccabrighe e quei Pitti rozzi, avidi e brutali. Certo non è bene che da qualche tempo a questa parte continuino a sbarcare tutti questi Sassoni: c’è il rischio di finire invasi com’è capitato agli altri popoli del sud…

Senza entrare nel merito della trama faccio un'osservazione di stile. Se la campagna è volta all'intrigo allora noto una grave carenza, la mancanza di falsi positivi.

Non ci sono PNG in tutto questo casino che sembrino implicati, ma che in realtà non centrino nulla con questa faccenda.
Solo un utile strumento poiché anche se la storia rimanesse nel background mentre personaggi vivono la loro esistenza e perseguono altri scopi mina le loro certezze la presenza di fatti incoerenti.

Se invece i personaggi finiranno implicati con il plot principale allora aiutano a far si che il gioco non sia una semplice partita a cluedo per cui trovati sufficienti indizi si ha automaticamente la risposta.

Se anche l'intrigo non centra nulla, questi simpaticoni aggiungono comunque una certa plausibilità al background.

Non so se può interessare o se è a tema, comunque per gli amanti (come me) del cinema, consiglio un bel film ambientato in quel periodo che da una bell'idea sulla situazione generale: De Reditu

http://it.wikipedia.org/wiki/De_reditu_-_Il_ritorno