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Il periodo tardo antico

Re: Il periodo tardo antico

L'Europa dopo il crollo dell'Impero

I Goti e Vandali furono solo la prima di molte ondate di invasori che inondavano l'Europa occidentale. Alcuni vivevano solo per la guerra e saccheggi e disprezzavano i modi romani. Altri invece ammiravano  Roma e desideravano diventare suoi eredi pur non comprendendola appieno.
I sudditi dell'impero romano erano cattolici, abitanti disciplinati di un impero con una consolidata burocrazia. I popoli germanici sapevano ben poco delle città, del denaro, o della scrittura. Essi era stati convertiti al cristianesimo ariano, quando non praticavano ancora culti pagani, e quindi considerati degli eretici per gli ecclesiastici dell'impero.
La pax romana aveva creato le condizioni di sicurezza per il commercio e la fabbricazione, con un ambiente culturale ed educativo unificato e delle infrastrutture di ampia portata.
Con la caduta dell'impero romano, ciò venne sostituito dalle le regole imposte dai potentati locali, a volte i membri dell'élite dirigente romanizzata, a volte nuovi signori provenienti da culture barbare.
Ovunque, la progressiva disgregazione di legami economici e sociali e delle infrastrutture ha portato a prospettive sempre più localizzate. Questa suddivisione è stata veloce e spesso drammatica, non appena divenne pericoloso viaggio o il trasporto di merci su qualsiasi distanza, ci fu un conseguente crollo nel commercio e nella produzione per l'esportazione. Le grandi industrie che dipendevano dal commercio, come per la produzione ceramica scomparvero quasi totalmente in brevissimo tempo in luoghi come la Gran Bretagna. Altri centri, come ad esempio Tintagel in Cornovaglia, o molti centri del mediterraneo, riuscirono comunque a continuare a rifornirsi di beni di lusso per tutto VI secolo, ma poi persero i loro legami commerciali. La scomparsa delle strutture, amministrative, militari e de educative e la perdita del “cursus honorum” portarono al ad un aumento di analfabetismo anche tra i dirigenti.
Per l'ex area romana, ci fu na riduzione del 20 % della popolazione tra 400 e 600. Il cmmercio diminuì fino al punto che nell'VIII secolo gli scambi erano di poco superiori rispetto all'età del bronzo.
Si presentò inoltre un fenomeno di rimboschimento e un ritiro di agricoltura intorno al 500.
Con la disgregazione graduale delle istituzioni dell'impero, i proprietari non erano in grado di fermare i loro schiavi di fuggire e il sistema di piantagione si ruppe. L'agricoltura sistematica in gran parte scomparve e si tornò ad un livello di sussistenza.
Per quasi mille anni, Roma era stata la città più ricca e grande del mondo. La sua popolazione è diminuì nel corso del alto medioevo , riducendo la città tentacolare a gruppi di edifici abitati, intercalati tra grandi aree di rovine e vegetazione.

Ursha
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Re: Il periodo tardo antico

Origini degli Ostrogoti


I Goti erano una sola nazione divisa in due gruppi, i Grutungi ad est e i Tervingi a ad ovest. Entrambe le tribù condividevano molti aspetti, in particolare riconoscendo una divinità protettrice simile al dio Marte dei romani.
I Goti istituirono un vasto e potente regno, nel corso dei secoli 3 e 4, tra il Danubio e il Dnepr in quella che oggi è la Romania, la Moldavia e l'Ucraina occidentale. Questo era uno stato multi-tribale governato da una élite gota ma abitato da molte altre tribù
L'ivasione degli Unni nel 370 d.C. circa rovesciò il regno goto. Molti dei Goti migrarono in territorio romano nei Balcani, mentre altri rimasero a nord del Danubio, sotto il dominio unno.
La storia scritta deglii Ostrogoti inizia con la loro indipendenza dai resti dell'impero Unno, dopo la morte di Attila nel 453. I Gepidi e gli Ostrogoti, guidati da Teodemiro infransero il potere dei figli di Attila nella Battaglia del fiume Nedao nel 454.
Gli Ostrogoti entrarono così in trattative con l'Impero d'Oriente, e poterono stabilirsi in Pannonia.
Teodorico (il cui nome significa "leader del popolo") nacque da Teodemiro nel 454, poco dopo la Battaglia del fiume Nedao. Nella sua infanzia risiedette spesso a Costantinopoli come ostaggio diplomatico, dove fu educato.

Ursha
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Re: Il periodo tardo antico

Scusate se commento ma questo è il mio hobby preferito forgiato in cinque anni di superiori e di partite a GdR a tema.

Ursha ha scritto:

L'Europa dopo il crollo dell'Impero

I Goti e Vandali furono solo la prima di molte ondate di invasori che inondavano l'Europa occidentale.

I Goti e i Vandali (e anche i Franchi etc.) sono stati anche mercenari che hanno lavorato per l'impero uno due secoli prima del 476.

Alcuni vivevano solo per la guerra e saccheggi e disprezzavano i modi romani.

Mmm.
Qualche tribù ha messo in piedi degli stati canaglia che vivevano di saccheggio ma in realtà pressoché tutti volevano copiare roma ma la copiavano come potevano, cioè come la capivano e come l'epoca permetteva.
Fa' te che Genserico che era quello che aveva un vero e proprio odio teologico per Roma: ha copiato l'amministrazione, ha scritto una costituzione in greco, ha restrutturato tutto il nord Africa.

Altri invece ammiravano  Roma e desideravano diventare suoi eredi pur non comprendendola appieno.

Abbastanza vero.

I sudditi dell'impero romano erano cattolici, abitanti disciplinati di un impero con una consolidata burocrazia.

...E dispendiosa.
Il punto fondamentale è questo: la popolazione dell'impero è ormai abituata a considerarsi parte di qualcosa: un città, una provincia, una parte dell'impero. I Barbari, in genere, hanno una concezione più individualista, se parliamo di umoini liberi, l'uomo libero (fino a che i Re non pigliano potere in via definitiva) ha il diritto inalienabile di scegliere a chi giurare fedeltà, invece i cittadini dell'impero hanno il destino già segnato dalla culla alla tomba.
La differenza è che tu vivevi o coi romani (Cioè insieme a loro) o tra i barbari (ogniun per se).
In realtà i regni erano formati da gente che si sottometteva a un re... ...Questo ti spiega perché si formavano e sfaldavano regni peggio dei gruppi punk negli anni settanta e anche volendo da dove è saltato fuori un Odoacre. (Lui di suo sarebbe stato un nobilotto degli Eruli, però gli Eruli in Italia erano quattro gatti: qual'era il suo minimo comun denominatore? Che regnava in Italia).
I romani credevano nelle istituzioni,
e i barbari negli individui:
da questo accrocco qui nasce poi il medioevo.

I popoli germanici sapevano ben poco delle città, del denaro, o della scrittura.

A parte il fatto che c'erano anche iranici, ugro finnici e mongoli (in alcune necropoli vandale ci sono scheletri di donne mongole). Un po' di confidenza con la scrittura, i Goti ce l'avevano. Quando gli Unni abbattono il loro regno sul mar nero: avevano un clero che leggeva e scriveva in gotico e un'abbozzo di publica amministrazione. Il denaro i barbari lo sapevano usare da mo' solo che i loro amministratori (anche i migliori) non erano degli assi della contabilità.


Essi era stati convertiti al cristianesimo ariano, quando non praticavano ancora culti pagani, e quindi considerati degli eretici per gli ecclesiastici dell'impero.

Ciò è valevole per i Goti.
In realtà siccome l'impero costringeva alla fuga gli eretici questi scappavano tra i barbari che spesso li prendevano tra loro.
Poi c'era il fatto che i Barbari si convertivano, nominalmente, per poter dialogare con l'impero senza dover sottostare alla gerarchia religiosa che era percepita come la quinta colonna di Roma o di Bisanzio.
In realtà, oltre agli Ariani, che comunque facevano la parte del leone: c'erano anche i Pauliciani, gli Antropomorfiti più o meno diluiti in delle forme ibride tra cristianesimo e animismo (una roba tipo la santeria di oggi, per capirci).

La pax romana aveva creato le condizioni di sicurezza per il commercio e la fabbricazione, con un ambiente culturale ed educativo unificato e delle infrastrutture di ampia portata.

Più che fabbricazione parlerei proprio di industria.

Con la caduta dell'impero romano, ciò venne sostituito dalle le regole imposte dai potentati locali, a volte i membri dell'élite dirigente romanizzata, a volte nuovi signori provenienti da culture barbare.

No. Si degrada tutto molto lentamente. Solo in Britannia c'è un ricambio completo e solo dove i Sassoni hanno preso piede ma perché i Sassoni dopo essere stati presi in giro e quasi sterminati per due secoli non si fidavano più, e nella maniera più assoluta, della classe dirigente romana, difatti anche quelli che avevano servito nell'esercito hanno addirittura abbandonato il cristianesimo di facciata che tenevano per prendere la pagnotta.


Ovunque, la progressiva disgregazione di legami economici e sociali e delle infrastrutture ha portato a prospettive sempre più localizzate. Questa suddivisione è stata veloce e spesso drammatica, non appena divenne pericoloso viaggio o il trasporto di merci su qualsiasi distanza, ci fu un conseguente crollo nel commercio e nella produzione per l'esportazione.

Mmm.
In realtà:
1) la navigazione è in crisi da mo' (comincia a decadere in età severiana, ha un certo ripiegamento locale in età costantiana, gli empori in India occidentale vengono abbandonati entro il primo quarto del V sec.).
2) più che altro è pressenta la sensazione che il mondo stia per finire: in effetti ci sono già stati eventi letteralmente apocalittici: pestilenze che hanno svuotato intere città, battaglie titaniche e apparizioni di popoli mai visti prima (identificati con Gog e Magog.

Le grandi industrie che dipendevano dal commercio, come per la produzione ceramica scomparvero quasi totalmente in brevissimo tempo in luoghi come la Gran Bretagna.

Mmm la Britannia era più famosa perché forniva all'impero prima di tutto lo stagno: che era un minerale strategico (ci facevi il bronzo e un sacco di leghe) e poi anche ferro, rame e piombo.

Altri centri, come ad esempio Tintagel in Cornovaglia, o molti centri del mediterraneo, riuscirono comunque a continuare a rifornirsi di beni di lusso per tutto VI secolo, ma poi persero i loro legami commerciali.

Si, i carichi sono diminuiti ma sono ancora serviti.
Le fonti dell'epoca parlano di commercianti siriani: in genere questi uomini provenivano da Egitto-Palestina-Siria. Nella Spagna Visigota, questi mercanti erano quasi sempre di fede ebraica.

La scomparsa delle strutture, amministrative, militari e de educative e la perdita del “cursus honorum” portarono al ad un aumento di analfabetismo anche tra i dirigenti.

Ma solo nell'amministrazione militare.



Con la disgregazione graduale delle istituzioni dell'impero, i proprietari non erano in grado di fermare i loro schiavi di fuggire e il sistema di piantagione si ruppe. L'agricoltura sistematica in gran parte scomparve e si tornò ad un livello di sussistenza.

Qui non sono molto d'accordo.
L'agricoltura rimane schiavista a lungo (i Franchi importano schiavi dall'Est),
il problema è che siccome la rete di comunicazioni viene meno, avere un surplus da trasformare in moneta non è importane: è più importante, che l'insediamento e i campi siano difendibili.
In realtà tutta la società si riorganizza attorno ai nobili: tutti lavorano per mantenere i nobili di modo che possano addestrarsi per combattere, e che siano equipaggiati, dimodo che possano sempre essere pronti a difendere i loro sottoposti.
Questo fa si che gli strati più umili della popolazione scivolino sempre più fino alla condizione d'infeudati o di servi della gleba.
I re Franchi avevano cercato a più riprese di arginare questo fenomeno, senza riuscirci, sostenendo in vari modi gli uomini liberi più umili perché l'uomo libero risponde al re' l'infeudato al suo senior e alcuni re temevano di vedere erosa una delle loro basi di potere (l'altra era che l'erario della fu provincia, la zecca e via dicendo, grazie agli amministratori sopravvissuti all'epoca precedente era roba loro).

Per quasi mille anni, Roma era stata la città più ricca e grande del mondo. La sua popolazione è diminuì nel corso del alto medioevo , riducendo la città tentacolare a gruppi di edifici abitati, intercalati tra grandi aree di rovine e vegetazione.

In effetti dopo a Guerra Gotica è ridotta così, anche se Procopio loda l'assiduità con cui i cittadini della città di Roma, pur in quel grave rovescio, abbiano cercato di mantenere le vestigia del loro grande passato.

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Re: Il periodo tardo antico

Conigliomannaro ha scritto:

In effetti dopo a Guerra Gotica è ridotta così, anche se Procopio loda l'assiduità con cui i cittadini della città di Roma, pur in quel grave rovescio, abbiano cercato di mantenere le vestigia del loro grande passato.

Detta così ricorda gli abitanti delle città in rovina che ogni tanto Conan si trova ad esplorare, in cui tutti sono vittima delle loro ossessioni e vivevano del passato.

Il resto lo leggerò con calma, direi che vi sono molti spunti di approfondimento.
Come ho detto su questo argomento la wikipedia inglese ha più materiale di quella italiana, ma vi sono molte zone in cui è segnato che il materiale deve essere revisionato e/o precisato.

Ursha
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Re: Il periodo tardo antico

Per dirtene una Procopio Racconta che mentre l'Italia moriva letteralmente di fame e la città era mezza diroccata dalla guerra a Roma erano riusciti a conservare (non ostante fosse stata saccheggiata a più riprese) la presunta imbarcazione di Enea ed altre reliquie.

Comunque la traduzione dell'opera di Procopio me la sono letta alle superiori nel famoso periodo che soffrivo d'insonnia: c'erano delle scene tipo A-Team.
Tipo i Bizantini che introducono un commando di soldati a Napoli attraverso l'acquedotto (anche perché i Napoletani, anche cattolici, di tornare sotto Bisanzio non ne avevano punto intenzione, rileggere Procopio per credere).
...A parte che siccome i Barbari non erano esattamente degli assi dell'ingegneria quella di passare le mura usando acquedotti e collettori fognari è un'idea che verrà usata anche in Francia nelle lotte tra Merovingi.
Se avete presente le mura di Roma, una roba del genere (ma più o meno in piccolo) c'era ovunque in Europa e non è che sono crollate: la maggior parte hanno cominciato a demolirle dall'età carolingia in poi.

...E altre trovate che nemmeno Valerio Evangelisti (tipo quella dei Goti, ufficialmente ariani, di riaprire le porte del Tempio di Janus).

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Re: Il periodo tardo antico

Gli Ostrogoti in Italia.

Nel 488 Teodorico ricevette l'incarico da parte dell'imperatore bizantino Zenone di recuperare l'Italia da Odoacre. I goti si scontrarono con Odoacre ad Aquileia e lo batterono a Verona (489). Odoacre scese invano nell'Italia centrale per ottener aiuti da Roma. Riguadagnata Ravenna riuscì a battere l'avversario e a chiuderlo in Pavia, ma i Visigoti, giunti dalla Spagna in aiuto dei loro consanguinei, ruppero il blocco.
Odoacre, battuto sull'Adda (agosto 490) e chiuso a Ravenna, si arrese nel febbraio del 493. Venne infine pugnalato durante un banchetto (marzo 493).I
Si ritiene che tra i 200.000 a 250.000 ostrogoti si stabilirono in Italia.
Gli Ostrogoti costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla Pannonia a nord est e alla Prouincia (l'odierna Provenza) a nord ovest. Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente Giustiniano I e alla susseguente guerra goto-bizantina
L'immagine del governo di Teodorico venne fornita nei documenti di stato redatti dal suo ministro Cassiodoro, un romano.
Nella teoria Teodorico era il protettore armato della pace romana e tutte le forme dell'amministrazione romana continuavano. La politica e cultura romana ebbero grande influenza sugli stessi Goti. La regola del principe su due nazioni distinte in una stessa terra era necessariamente dispotica e la vecchia libertà germanica era necessariamente perduta. Tale sistema di ruppe in pezzi dopo la sua morte.

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Da qui in poi penso di cominciare la distopia. Durante la guerra gotica Belisario viene richiamato in persia per combattere gli uomini lucertola nella Persia
Quando Belisario perde il comando. acceccato dal rancore fa un patto con un negromante e scompare per recarsi oltre le colonne d'ercole alla ricerca di una città fantomantica (indovinate il nome...)

nella battaglia dei monti lattari succede il casino. gli otrogoti disperati si rivolgono ai falsi dei che rispondono all'invocazione di un miracolo di morte e compiono un massacro.

I bizantini sono costretti a ripiegare a sud, i goti si ritrovano nuovamente divisi e i demoni scorrazzano in libertà.
Quando calano i longobardi si trovano ad affrontare un'Italia lacerata in cui corazzano demoni e bestie. forse in alcuni luoghi la fanno già da padroni...

o comunque qualcosa di simile.

Ursha
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Re: Il periodo tardo antico

Mmmm più che demoni visto che il tempio di Giano serviva per far uscire gli spiriti della guerra. E visto che il patto era con una necromante e non con un'evocatrice o demonologa (che sono tre branche di magia ben diversa). Io direi che l'invasione sarebbe meglio farla di NON MORTI.
Per altro lo sapevi che in ogni città d'Italia, sepecie nelle più antiche esisteva un santuario sotterraneo chiamato Mundus?
Che rappresentava simbolicamente le porte dell'Aldilà.
Se invece del solito negromante solitario che spalanca le porte dell'inferno. Metti una cospirazione di sacerdoti pagani che hanno aperto contemporaneamente tutte le porte dell'aldilà sul territorio nazionale con conseguente fuoriuscita di non morti secondo me ci starebbe meglio parastoricamente e sarebbe un po' più originale.

Poi siccome i Romani avevano una religione animista dal Tempio di Giano potrebbe anche essere uscita LA GUERRA, in persona. yikes2 bigsmile
Per i PAGANI è il dio Marte, per i Germani un Gigante, per i Cristiani uno dei quattro cavalieri, per chi crede nei miti quello che ti pare.

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Re: Il periodo tardo antico

Conigliomannaro ha scritto:

Per altro lo sapevi che in ogni città d'Italia, sepecie nelle più antiche esisteva un santuario sotterraneo chiamato Mundus?
Che rappresentava simbolicamente le porte dell'Aldilà.

L'ho scoperto leggendo la Carey e non me ne vanto. (E' incredibile come si possa rovinare una perfetta storia horror dove i morti tornano per combattere al fianco dei vivi in un delirio di follia per una totale mancanza di plausibilità nella ricostruzione militare ed un eccesso di sesso e smancerie.)

L'idea dei morti viventi è veramente grande e molto più plausibile oltre che vicina al background. Potresti darmi qualche informazione su questi geni che avrebbero aperto il tempio di Giano di cui mi avevi già accennato anche prima?

anche l''idea del cavaliere dell'apocalisse non è affatto male...

Ursha
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Re: Il periodo tardo antico

Umm bhe, io non so se sia vero ma dal V al VII secolo gli autori parlano di epidemie di Lebbra e peste gialla i Gallia e in Britania.
Nel Folklore delle isole Britanniche come già detto in altri post c'era un figura chiamata il Flagello Giallo. Che poteva essere anche evocato da druidi e bardi. Protagonista di varie storie macabre. Ne parla en passant Jean Markal, tra gli altri.

Durante la Guerra Gotica, ora devo pigliare il libro, i Goti avevano aperto le porte del tempio di Giano (secondo alcuni aiutati da stregoni Pagani).
Te aggiungi che da te la cosa ha funzionato: ed in effetti dal tempio è uscita effettivamente la GURRA.
La GUERRA Gotica in effetti è duerata 35 anni ed è stata qualcosa di davvero devastante.
Solo che nella Distopia ha un suo perché... C'era dietro un'entità che era interessata a farla durare. ...E poi dopo un fotio di battaglie contro i Longobardi.

In Britannia invece c'era la PESTE (il Flagello Giallo) che andava in giro con i suoi bei cenci gialli al vento.
Magari poteva essere in giro da mo'...
Anche perché le pestilenze sia quella degli Antonini che quell'altra all'Epoca di FIlippo vengono dall'oriente misterioso e hanno a che fare con profanazioni, sacrilegi e altra roba contro la legge divina.

Poi MORTE e Carestia...
A piacere.

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Re: Il periodo tardo antico

Questa dell'apocalisse potrebbe essere veramente un'ottima idea

diciamo che forse i 4 cavalieri sono molto molto più antichi della soria che conosciamo... un regalo lasciatoci dagli dei ostili all'uomo in attesa che noi lo utilizzassimo (un po' come un vaso di pandora prendi 4 e paghi 1)

In Britannia viene evocato pestilenza, ad una simile distanza come e perchè decisamente ha poca importanza.
I goti evocano Guerra
Poi Belisario destituito apre le porte di un Mundus ed evoca Morte
Carestia ce n'è in abbondanza, ma questo punto la storia è così deviata che si possono cominciare ad inventare tutti i fatti immaginari che servono.

Se il flagello giallo attraversasse il mare e giungesse ad incontrare  fratelli l'era dell'uomo potrebbe essere destinata a terminare, forse potrebbe accadere ugualmente con gli uomini lucertola risorti nella persia e chissà cosa annidato in paziente attesa nell'Africa.

Andrebbe molto lavorata, ma potrebbe venire una bella cosa.

Ursha
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