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Recensione di Ke amico 6?

Re: Recensione di Ke amico 6?

Baba, mi spiace, ma continuo ad essere d'accordo con Lone e a ribadire il concetto: ma perché devo sprecare il mio tempo a CAPIRLI? Sono così palesi... perché usare un libro a bivi? Ma perché da qualche tempo sono tornati un poco di moda, attenzione non LG, libri A BIVI. Non c'è nessun sistema di gioco.
Sognare una vita diversa... questo è già un concetto più interessante. Peccato che al giorno d'oggi...e lo dice una che, ironicamente, è finita a fare teatro per caso e che suona uno strumento e canta... la diversità è diventata gioire di una vita normale o di un lavoro che non sia nel mondo dello spettacolo e offra gloria facile; che poi facile non è, ma NON per i giusti motivi, cioè reale selezione in base a talento, impegno, sacrificio, ma in base a chi conosci, a chi la dai meglio o a chi gli autori pensano sia meglio puntare per ragioni di moda e immagine.
La diversità è diventata... che so... essere soddisfatti perché un artigiano ti prende come apprendista (lo dico per esperienza personale recente), perché fai un lavoro utile, perché sei uno che ha la possibilità di studiare e via dicendo. Allora davvero meglio l'animatrice sfigata di R&F, che risolve il giallo dell'isola e si bacia col poliziotto fighetto, almeno sono soggetti normali inseriti in un contesto fantasioso, che può comunque far sognare la lettrice media di una certa età. Ti dirò di più, non sono nemmeno del tutto prevenuta riguardo al programma, perché a livello tecnico poteva essere utile: mia sorella, che ha Sky, poteva seguire le LEZIONI (quelle che non si vedono nelle puntate) e ha imparato alcuni buoni trucchetti sul canto. Il problema è che questo aspetto non interessa più la maggior parte del pubblico di questi show, andando sempre più a sfociare in pseudo GD di melma, che mandano messaggi di melma e quindi non vedo cos'altro possa essere un libercolo uscito dalle mani di un suo autore e senza neanche alcuna autoironia o intento di sfatare facili miti, magari... se non melma.
IO per la melma non ho tempo da perdere.

Riguardo noialtri, non tutto quel che ci davano era certo roba buona e grazie che la mondezza c'è sempre stata, ma i NOSTRI librogame e romanzi fantasy medi non trasmettono, in realtà, il concetto che uccidere gente è eroico; insegnano che difendere chi ami o quello in cui credi, combattere quel che è male, sacrificarsi per un'amico o un amore e apprendere con fatica quel che si deve fare per ottenere un successo E' eroico. Almeno, questo è quel che a ME è arrivato e grazie a ciò non ero una bimbaminkia. C'è una differenza abissale, per quanto il librogame sia un genere "minore" e il romanzo fantasy lo sia considerato in Italia, con questa roba piena di nulla.

A head full of dreams

Aloona
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Re: Recensione di Ke amico 6?

La ristrettezza del tempo a disposizione mi aveva impedito di elogiare i non pochi commenti con una dimensione analitica sul gioco (perdonatemi Lonewolf e gli altri...).
Sul tema Amici, che esula da questo topic e quindi dovrebbe andare nell'area Nemesi (ma non sprecherei tutti quei bit, se fossi nei mod), ho una posizione da profano, non conoscendo la trasmissione.
Comunque non vedo differenze tra ambire a guadagnare quattro soldi con il canto o il ballo, o imparando un mestiere in una bottega artigiana.
Se lo confrontiamo con chi guadagna qualche milione di euro tirando calci a un pallone (e per questo è idolo di miliardi di persone, senza nemmeno saper leggere o scrivere), oppure con chi viene strapagato per schiacciare un pulsante in qualche assemblea elettiva (Baba ammonito per questa uscita a gamba tesa  teach ) per confermare decisioni già prese su altri tavoli, beh allora ben venga Amici.
Le mode ci sono sempre state: Rodolfo Valentino e la Duse erano famosi perchè erano belli (e magari anche bravi). Inutile quindi rimpiangere un mondo ideale che non c'è mai stato.
E a proposito di bimbiminkia, anche io ho una pessima opinione delle nuove generazioni (do ripetizioni di tanto in tanto e alla fine delle lezioni non di rado mi cascano le ...). Tuttavia fra 10 anni questi saranno adulti e mi illudo di pensare che qualcuno di loro possa emergere dalla melma e diventare persone di successo.

Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...

babacampione
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Re: Recensione di Ke amico 6?

Il punto non è che tra questi ragazzi non ci sia gente di talento, anzi.
Il punto è che l' illudono o li spremono fintanto che hanno bisogno di loro e poi spariti come meteore. E per le difese che hai (mentali e fisiche) quando hai 18-20 anni attuali (parlo di queste generazioni) è ancora peggio.
Leggiti alcune interviste a Dennis Fantina (1 vincitore di amici) il quale per fortuna ha saputo reinventarsi oppure anche a Scanu ( che non apprezzo) o altri ragazzi di amici.
Da quelle testimonianze capirai che pure questo libro a bivi è pura mossa commerciale.

lonewolf79
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Re: Recensione di Ke amico 6?

che fine ha fatto sto fantina?

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ulnar primo
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Re: Recensione di Ke amico 6?

lonewolf79 ha scritto:

Da quelle testimonianze capirai che pure questo libro a bivi è pura mossa commerciale.

Non vorrei essere la voce fuori dal coro, ma secondo me *tutto* l'universo dei librogame, da Blood Sword a Rupert er Servaggio è pura mossa commerciale. Le case editrici hanno smesso di produrli quando le vendite hanno iniziato a calare. Di certo non si tratta di filantropia (quella può esistere al limite con i LibriNostri).

"La gramatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: Recensione di Ke amico 6?

@Ulnar

http://tv.fanpage.it/dennis-fantina-a-1 … ito-video/

http://www.today.it/media/dennis-fantin … fatto.html

http://www.soundsblog.it/post/290735/de … 2014-video


@gabrielud si ma qui si parla di una mossa commerciale legata a un programma già molto commerciale

lonewolf79
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Re: Recensione di Ke amico 6?

si si solite polemiche con fini commerciali grazie

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ulnar primo
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Re: Recensione di Ke amico 6?

Aloona ha scritto:

perché usare un libro a bivi? Ma perché da qualche tempo sono tornati un poco di moda

Ma davvero?!?! Mi citi gli altri libri a bivi che fanno parte di questa moda? Io me li sono persi.

Aloona ha scritto:

attenzione non LG, libri A BIVI. Non c'è nessun sistema di gioco.

Io non capisco qualse sia il problema di NON avere un regolamento. SLTA e Time Machine (senza scomodare Borges e Rodari...) mi sembrano due esempi di libri a bivi senza regolamento che filano senza problemi. Se ci manca l'elasticita' mentale di essere aperti anche dei modi diversi di fare librigioco che non siano ESATTAMENTE quelli che abbiamo apprezzato e amato da pischelli, allora veramente qui siamo su Radio Nostalgia Portami Via.

Per tornare all'argomento, io no conosco praticamente niente di quel programma TV, ma trovo singolare che una persona che, stando a quel che dite, vuole fare solo uno spot commerciale tiri fuori proprio un libro a bivi, anziche' un fotoromanzo o una biografia o... qualunque altra cosa.
Forse e' l'angolo della nostalgia dell'autore, perche' secondo me se uno volesse fare di tutto per sfruttare al massimo la sua notorieta' e la sua immagine per tirar su due soldi piu' in fretta il possibile, non mi verrebbe certo in mente di proporgli di fare un libro a bivi.
Chiunque abbia cercato di cominciare a porre una mezza domanda su questo aspetto della faccenda si e' ritrovato delle risposte che mi fanno proprio pensare che non sia questo il luogo giusto per discutere di presente e futuro, ma solo di passato.
Non c'e' problema. Ne prendo atto.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re: Recensione di Ke amico 6?

Magari da giovane zanforlin (non hi idea di chi sia realmente, intendo:mai sentito) avrà letto librigioco e pensava potesse essere una cosa sfruttabile.

ilsaggio79
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Re: Recensione di Ke amico 6?

@Saggio, scusami anche tu, ma ho dovuto editarti un po', era davvero illeggibile. La penso come te, comunque.

@Yaztromo: io non capisco veramente perché scaldarsi tanto per sta robaccia e soprattutto perché unificare le MIE personali opinioni a quelle di tutti. Ne vuoi discutere di questo libro? Io sono antica? Fallo, chi dice niente, io do le mie opinioni, chi è interessato ad analizzarlo lo analizzerà.
Chiarito ciò, se non ricordo male, abbiamo anche "è un gioco da ragazze" che è un libro a bivi. Altra roba dal contenuto di forte appeal commerciale.
Mi fa riflettere, al limite, il commento di gabrieleud (lo ammetto) riguardo un argomento su cui ci si potrebbe soffermare e cioè l'eventuale commercialità di tutto il mondo editoriale dei LG e sono disposta ad una revisione del mio punto di vista partendo da questo presupposto.
Analizzando questo aspetto: trovo comunque migliore e sempre troverò migliore un libro basato su una storia che non peschi da un programma tv già commerciale di suo, tanto per spremerne qualche altro soldino, ma creata dalla fantasia di un autore. Già sono poco propensa alle fan-fiction, anche quelle belle e complesse, figuriamosi poi qualcosa che OLTRE a pescare dal già visto si fregia di una storia come quella descritta nella recensione.
Cosa ho contro i sistemi a soli bivi? Tolto il fatto che preferisco i sistemi di gioco e li premio a prescindere per lo sforzo maggiore... teoricamente nulla, se parliamo di sistemi a bivi che portano a storie parallele o percorsi di reale cambiamento (come anche nei casi visti al concorso Corti quest'anno).
Peccato che, in questo caso (da quel che mi pare di capire), l'unico genere di bivi è "sei cantante o ballerina?", quindi bivi che seguono al massimo due fili paralleli e nulla più, per finire poi verso circa le stesse cose (sbaglio, gabrieleud?) tanto per dare una variante "scenica" alla cosa e acchiappare il "bimbo-artista"; quest'ultimo sarà certamente entusiasta della VASTA possibilità di interpretare ben due tipi di concorrente di Amici... a me pare di una povertà assoluta.

Ma diamo anche per scontato che i libri a bivi NON stiano tornando un po' di moda e non c'entri nulla. Perché l'autore abbia scelto proprio questo sistema? Non so, ma posso farti la mia ipotesi personale, che è circa questa:
Zanforlin da piccolo legge le storie a bivi di Topolino e gli piacciono tanto, come a tutti noi.
Zanforlin pensa e ripensa ad un modo di fare qualche soldo parallelo alla trasmissione, sfruttando la trasmissione... che cosa fai? Scrivi! Oggi "il romanzo" lo scrivono tutti, porci e cani e su qualsiasi cosa. Ma cosa scrivere? Un romanzo? Naaa, ridondante: chi si mette a leggere la storia di un concorrente di Amici qualsiasi, quando può vedere direttamente Amici, con tutte le varie storie dei concorrenti a disposizione in diretta? Nessuno. Allora che ci inventiamo... che ci inventiamo... EUREKA! Il libro a bivi, come su Topolino, così che il lettore abbia la parvenza di ESSERE un concorrente di Amici e magari illudersi perfino che qualcosa lì dipenda da lui o che sia un programma basato sull'emergere con le tue forze e il tuo talento. E' perfetto! Se lo compreranno tutti i fans! Andiamo da Maria e spariamogliela lì, non mi dirà di no!
Non so perché, ma sono sicura di non essere tanto lontana dal vero e continuo a ritenere il tempo impiegato per aver cercato di comprendere la sua ragione uno spreco della mia vita.

Per rispondere al discorso "che male c'è a voler fare l'artista" e quello sulla commercialità, per dimostrarvi che non sono prevenuta come sembra né sull'uno né sull'altro, vi darò la mia distinzione personale tra "commerciale buono" e "commerciale cattivo". Pure il fantasy, come fa notare gabrieleud, al tempo era un filone di moda e quindi "commerciale", non c'è nulla di male a voler guadagnare. Magari lo pubblico io un libro di successo, anche se per quanto riguarda la scrittura sono un po' "ducale" e credo che vi siano anche dei "doveri sociali" in merito a cosa scrivere e come scrivere. Se qui si parlasse di una trasmissione artistica VERA, non avrei ritenuto affatto sbagliato sfruttarne il nome per pubblicare, che so, libri delle MATERIE di insegnamento degli autori. Manuali con trucchi e tecniche di canto e ballo, insomma una cosa commerciale ma utile a chi davvero volesse intraprendere il mestiere per uscire dalla famosa melma. Questa è solo incitazione a essere e RESTARE bimbiminkia, non invogliarli a evolvere in artisti.

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Aloona
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