e il premio è COMPLIMENTI BRAVO mamma mia che roba idiota e io che ci perdo pure tempo

A quando un LibroNostro, Ulnar?

no, no.. GabryUD intendeva dire: "a quando ci scrivi il librogame di "Etrusk"...basato sulla stesso livello narrativo e con lo stesso approfondimento di storia e personaggi!   ...dai, che te la cavi con 3 righe! Ah, ah.. 

Comunque per la precisione il messaggio conclusivo (costato certamente alcuni mesi di scrittura a Giombini, che alla fine si avvalse anche della consulenza di Umberto Eco che aggiunse molti punti esclamativi) e':

20121 print"Sulla targhetta c'e' scritto 125! Che e'"
20122 print"il numero della cassetta  di sicurezza!"
20126 print"La chiavetta ce l'hai, quindi il premio"
20127 print"e' tuo!  Complimenti!!!!  Bravo!!!!!!!!": END

... ma tenete presente che almeno le lettere CO e BR spettano a me, visto che la vittoria e' in collaborazione e ci avro' perso oltre 6 ore nello spulciare il gigantesco listato!   

Curiosita': non sono sicuro al 100% ma pare che l'autore, Marcello Giombini fosse un noto musicista, scomparso nel 2003. Era del 1928, (quindi quando ha scritto Etrusk aveva passato i 50!) e oltre a musiche religiose fece in tempo a realizzare le colonne sonore di alcuni Western all'italiana e nonche' altri filmetti (horror o sexy) che all'epoca andavano per la maggiore.

Non deve meravigliare la sua incursione nel mondo del C64, visto che fu il primo computer veramente di massa in Italia, attirando molta attenzione. Ad esempio sulla copertina di uno dei primi numeri di Commodore Club apparse Dario Baldan Bembo, altro musicista di fama nazionale che si cimento' coi suoni del C64...

Rimane il vero mistero di Etrusk: se l'autore era questo celebre musicista... come mai non c'e' una musichetta? ...dai, nemmeno un effettino sonoro?  Mha!

uhm fatto per puro passatempo? non aveva voglia di metterci musiche?

Come ho provato a spiegare all'inizio, tutte le adventure italiane da edicola sono fatte cosi'. E' davvero inspiegabile il disinteresse dimostrato sul piano "enigmi" e "narrazione". Una minima "QUEST" presuppone che il gioco ti spiega qual'e' la sfida e ti da degli elementi per ragionare. Magari nel frattempo facendo "atmosfera" descrivendoti la situazione e i personaggi...

Tutto questo non c'e' mai e si va avanti a elementari "PRENDO PISTOLA" e "SPARO PISTOLA" con delle soluzioni che sembrano sempre buttale li come fossero la prima cosa che era venuta in mente all'autore. L'unica ipotesi che mi viene da fare e che, col C64, per la prima volta quel misterioso oggetto che era il "computer" finalmente si era materializzato nelle mani di molti italiani. Per cui il fatto che il computer rispondesse ai comandi del giocatore (e gli oggetti rimanevano dove li avevi lasciati!) era una meraviglia talmente grande da far trascurare ogni altro aspetto.

Peccato perche' il fenomeno aveva tutte le carte in regola per ripetere il successo dei librogame. Sorsero infatti numerose collane, di uscita mensile e a prezzo contenuto.
Il formato era: 3 adventure a numero, contenute su cassetta. Il tutto pero' confezionato con una rivistina con copertina cartonata che lo rendeva simile ad un libro (esatto si mettevano sullo scaffale e fisicamente erano simili ai Librogame) tanto che, come i Librogame, molti avevano cominciato a collezionarli anche se non ci giocavano.
Ma i contenuti, come avete visto, risultarono cosi' deludenti che nel giro di 1 anno e mezzo le vendite crollarono a zero. Peccato, con un po' di idee piu' chiare e qualche storia decente, avrebbero potuto essere un fenomeno duraturo...